Linee export per il business delle imprese

 Si chiama PMI-No Stop ed è una linea di prodotti finanziari a sostegno delle PMI che esportano, predisposta da Sace. Il pacchetto di servizi è invero piuttosto interessante, spaziando dalle garanzie sui finanziamenti, ai pareri preliminari gratuiti, con nessuna spesa di istruttoria, sconti sui premi applicati, e tanto altro ancora. Vediamo allora quali sono i principali vantaggi di cui possono beneficiare le pmi che decidono di rivolgersi a Sace, per realizzare un progetto di internazionalizzazione, per proteggere i propri crediti, per assicurarsi gli incassi di vendite a credito all’estero.

Esenzione remunerazioni per start up innovative

 Nel corso degli ultimi giorni abbiamo avuto volte di osservare in maniera dettagliata cosa si intenda per start up innovativa, quali saranno le caratteristiche che permetteranno ad una nuova impresa di poter essere individuata come innovativa, e in che modo il governo intende stimolare la generazione di tali attività imprenditoriali attraverso una serie di pacchetti di agevolazioni e di benefici, di natura fiscale e non fiscale. Cerchiamo oggi di comprendere poiché le start up godranno del beneficio dell’esenzione per le remunerazioni.

Incubatore start up innovative

 Proprio ieri abbiamo avuto modo di introdurre il ruolo delle start up innovative e le caratteristiche che tali imprese devono dimostrare di possedere per poter avere accesso al pacchetto di incentivi che il governo vuole mettere in piedi per stimolare la ricerca tecnologica e tecnica italiana. Un ruolo fondamentale all’interno di tale panorama lo svolge l’incubatore, una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano ovvero una Societas Europaea, residente in Italia che offre servizi per sostenere la nascita e lo sviluppo di start-up innovative. Vediamo quali saranno i rapporti tra l’incubatore e le start up innovative.

Valutazione gratuita business plan

 Avete un’idea di impresa e volete che degli esperti ne valutino la fattibilità? Ebbene, l’associazione Giosef (Giovani senza frontiere) fino al 30 settembre, è pronta ad accogliere i business plan da parte di giovani di età compresa tra i 18 anni e i 35 anni. Coloro che fanno parte di questa fascia, potranno presentare il proprio piano di impresa mediante il sito internet ideasonthemove.eu, programma realizzato in collaborazione con la Seconda università di Napoli, e che coinvolge, oltre all’Italia, sette Paesi (Spagna, Portogallo, Regno Unito, Belgio, Romania, Bulgaria, Ungheria).

Cambiali finanziarie per le imprese

 Introdotte dal Decreto sulla crescita, la breve vita delle cambiali finanziarie sta subendo qualche evoluzione piuttosto importante. Le novità apportate all’originaria stesura del decreto legge n. 83/2012 dovrebbero poter favorire l’emissione di questi innovativi strumenti finanziari per le piccole e per le medie imprese. Ma vediamo insieme quali sono tutti gli elementi caratteristici di questa nuova possibilità concessa alle pmi che desiderino poter reperire nuovo denaro mediante emissioni cambiarie.

Stop al collocamento obbligatorio per le imprese con cigs in deroga

 Stando a quanto stabilito dal Ministero del Lavoro con l’interpello 10/2012, di risposta alle richieste di chiarimento dell’Ance, dell’Anisa e dell’Ordine dei consulenti del lavoro, le imprese con cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga, o con contratto di solidarietà, non possono godere dell’estensione della disciplina prevista relativamente alla sospensione degli obblighi occupazionali (già in vigore per le imprese che usufruiscono della cassa integrazione guadagni ordinaria).

Nel suo interpello, infatti, il ministero ricorda come il collocamento obbligatorio evidenzia che la deroga all’obbligo di assunzione previsto per tutti i datori di lavoro privati riguardi le imprese che versano in situazione di crisi aziendale, di ristrutturazione, di riorganizzazione, di aziende con contratti di solidarietà difensivi e quelle con i requisiti per l’attivazione della procedura di mobilità.

Contributi imprese per la banda larga in Piemonte

 La Regione Piemonte ha emanato un bando con il quale stanzia fondi utili per erogare finanziamenti fino a 135 mila euro, in favore delle imprese che forniscono servizi internet Wisp tramite progetti innovativi. Potranno pertanto beneficiare di questo intervento da parte dell’istituzione regionale quelle imprese che erogheranno servizi banda larga Wireless Internet Service Provider ai Comuni del territorio, favorendo pertanto la riduzione del digital divide che ancora caratterizza numerose zone d’Italia, anche nel Settentrione.

Possono partecipare al bando, e richiedere i contributi stanziati dalla Regione per l’innovazione, tutte le imprese che risiedono nel territorio regionale, sono regolarmente iscritte al ROC (Registro Operatori di Comunicazione) e sono già operative come fornitura di servizi di rete in almeno 10 diversi Comuni dell’area di competenza.

Nuove imprese: tasso di mortalità elevatissimo

Sono numerose le considerazioni che è possibile effettuare a margine dell’analisi dei dati forniti da Unioncamere circa lo stato di salute del mondo imprenditoriale italiano. Dati positivi per quanto concerne la dinamicità nelle nascite delle nuove imprese, specialmente di piccole o piccolissime dimensioni; dati negativi per quanto invece concerne l’andamento della mortalità delle stesse, che denotano estreme difficoltà da parte delle attività imprenditoriali italiani a superare lo scoglio del primo o dei primissimi anni di vita.

Stando a quanto afferma Unioncamere nel suo ultimo rapporto, infatti, nel corso dei primi dieci mesi del 2011 ci sarebbero state ben 340 mila nuove iscrizioni presso il sistema delle Camere di Commercio Italiane, contro un decremento di 285 mila unità, riferibile alla cessazione delle attività imprenditoriali, e alla cancellazione dal Registro delle Imprese e dai sistemi del network delle Camere di Commercio, in virtù della inoperosità dell’impresa stessa.

Regione Lazio, 25 milioni di euro per rilanciare le Pmi sul territorio

 

Regione Lazio, stanziati 25 milioni di euro per le Pmi sul nostro territorio. Una boccata d’ossigeno che viene fatta arrivare al capezzale societario per mezzo di fondi rotazione ed è volto a chi intraprenderà piani di investimento per lo sviluppo aziendale con ampliamenti, riconversione e riqualificazione. Nonché l’ammodernamento delle singoli sedi operative.

Così è stato deciso con una pubblicazione sul Bollettino Regionale numero 27 e mediante il quale si potrà beneficiare di un’agevolazione concessa sotto forma di un finanziamento a tasso agevolato di cui al 50 per cento al tasso di interesse dello o,50%, mentre per il rimamente 50 per cento a tasso di interesse ordinario. Il tutto con copertura ( e qui sta in effetti la forza dell’intervento) di garanzia regionale da parte di Banca Impresa Lazio. Addirittura questa forma di finanziamento potrà arrivare a coprire la totalità dell’investimento ammissibile.

La condizione essenziale, però, è che la domanda di finanziamento non potrà contenere una spesa di investimento inferiore ai 50mila euro. Traduzione: i soldi si danno, ma a fronte di un impegno da considerarsi serio, vincolante e che in tutti i sensi rilanci o ampli la sfera di possibilità dell’azienda richiedente.

Occupazione Piemonte: sostegno alle piccole imprese femminili

 Al fine di sostenere sul territorio piemontese le piccole imprese femminili, l’Amministrazione regionale nei giorni scorsi, in concomitanza con la Festa dell’8 Marzo, ha annunciato uno stanziamento da 1,5 milioni di euro. Trattasi, nello specifico, di un apposito fondo di garanzia per l’accesso al credito per sostenere, con risorse regionali a valere sul Bilancio 2011, i problemi di liquidità delle piccole imprese in rosa. La misura, che rientra nell’ambito del Piano straordinario per l’occupazione, approvato nella Regione Piemonte nei mesi scorsi, può permettere alla PMI con titolare donna di ottenere, a patto che l’impresa sia attiva da almeno dodici mesi, un prestito di importo pari a minimo 5 mila e massimi 40 mila euro; la concessione del prestito, a cura di Finpiemonte, può così permettere alla piccola e media impresa con titolare donna, o con partecipazione femminile, di far fronte a spese e problemi contingenti di liquidità al fine di poter portare avanti l’attività.

Imprenditoria femminile: Toscana, corso di formazione gratuito

 Nell’ambito del progetto “Busy-Ness Madre Figlia”, Unioncamere Toscana, per la macro area di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa, e per quella di Grosseto e Siena, ha organizzato, avvalendosi della collaborazione della Regione Toscana, un corso di formazione gratuito, giunto alla sua quarta edizione, per l’imprenditoria femminile i cui termini di presentazione della richiesta di partecipazione sono stati prorogati. In particolare, per la macro area di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa, il termine ultimo di presentazione della domanda è ora quello del 14 settembre, mentre entro il 30 settembre 2010 si può inoltrare l’istanza di partecipazione per la macro area di Grosseto e Siena. Per entrambe le macro aree il corso di formazione gratuito sarà riservato a 36 donne che rispettano il requisito della residenza e che sono motivate sotto il profilo imprenditoriale.

Lavoro femminile Toscana: Fondo di garanzia per l’imprenditoria

 Nella Regione Toscana, dallo scorso mese di gennaio, è attivo un Fondo di garanzia a sostegno delle attività delle micro e delle piccole imprese femminili; a ricordarlo è l’Amministrazione regionale nel far presente come la gestione del Fondo sia stata affidata alla società Fidi Toscana, e come con l’accesso a tale strumento le imprenditrici in rosa, sulla base di un protocollo di intesa denominato “Emergenza economica“, possano ottenere dal canale bancario un finanziamento fino a massimi 100 mila euro garantiti grazie proprio alle risorse messe a disposizione dal Fondo. Al riguardo, gli ultimi dati forniti dell’Osservatorio regionale sull’imprenditoria femminile mettono in evidenza come nella Regione Toscana il lavoro in rosa regga meglio all’impatto della crisi economico rispetto, invece, al lavoro dipendente femminile sul territorio.