Il modello 730 nei vari casi

 Con il modello 730, oltre agli altri vantaggi rispetto al Modello Unico, si ha anche quello di poter effettuare il pagamento in busta del conguaglio a debito dal modello 730-3, mediante il datore di lavoro o dal 730-4 in caso di assistenza del CAF.

È possibile il versamento a rate mediante prelievo in busta paga nel mese di luglio per i dipendenti o di agosto/settembre per i pensionati. Il lavoratore contribuente o il pensionato può scegliere anche il versamento a rate dell’eventuale conguaglio a saldo, indicando il numero nella colonna 7 del rigo F6 del modello 730 del 2012. Se invece si presenta il modello 730 congiunto, si dovrà indicare il dato solo nel modello del dichiarante.

Sulle rate sarà applicato un interesse dello 0,33% mensile, che verrà prelevato ogni mese in busta paga dal sostituto d’imposta insieme alla rata. Se non è possibile il conguaglio nel mese di luglio, secondo il termine stabilito, il sostituto d’imposta datore di lavoro deve suddividere il debito in un numero di rate che sia più vicino a quello scelto dal contribuente.

I rimborsi dei crediti d’imposta, i limiti e i tempi

 Può succedere che le ritenute Irpef da versare non bastino a rimborsare l’intero credito che spetta al lavoratore. In tal caso il sostituto d’imposta datore di lavoro può effettuare i rimborsi dei crediti d’imposta con un importo rapportato all’importo complessivo delle ritenute da effettuare ogni mese all’ammontare dei crediti da rimborsare al lavoratore.

Ma ci sono dei limiti: il datore di lavoro per i rimborsi dei crediti d’imposta non può superare l’anno. Più chiaramente: il datore di lavoro ha la possibilità di erogare i rimborsi dei crediti d’imposta prodotti dalle dichiarazioni dei redditi, sempre in rapporto alle ritenute operate, solo entro l’anno d’imposta, ovvero entro dicembre.

Se il sostituto d’imposta non riesce a rimborsare tutti i crediti, crea dei crediti d’imposta residui e deve, quindi, certificare le imposte non rimborsate nel modello Cud, consegnato ai lavoratori entro il 28 febbraio dell’anno successivo. In questo modo il lavoratore contribuente potrà far valere i crediti che gli spettano nella successiva dichiarazione dei redditi, cioè nel modello 730 dell’anno successivo.

Le verifiche reddituali dei pensionati residenti all’estero

 È partita lo scorso 15 maggio 2012 la nuova campagna Red Est 2012, per la dichiarazione dei redditi dei nostri connazionali all’estero e, dai dati Inps, saranno coinvolti circa 202.000 soggetti.

Il nostro Ente previdenziale ricorda che, in merito alla compilazione dei moduli, sono state introdotte alcune novità; in effetti, non possono essere modificati i dati anagrafici ed è stata introdotta l’opzione di rinuncia alla dichiarazione, da parte dell’eventuale coniuge. Se questa viene effettuata, saranno sospese tutte le prestazioni erogate in ragione del reddito del proprio marito o della propria moglie.

Dal sindacato le proposte per un fisco sostenibile

 Occorre, di certo, cambiare rotta perché l’attuale situazione economica sta diventando insostenibile e le continue nuove richieste fiscali non fanno altro che pesare sulle famiglie e sui lavoratori.

Infatti, è necessario ridurre da subito le tasse a lavoratori e pensionati: ecco che cosa chiedono Cgil, Cisl e Uil che hanno varato un documento dal titolo Cambiare il fisco per il lavoro, la crescita, il welfare, che è alla base della manifestazione sindacale unitaria in programma il 2 giugno a Roma.

Le tre centrali sindacali intendono chiedere di aumentare di 400 euro annui pro capite la detrazioni per i redditi da lavoro dipendente e da pensione compresi entro l’attuale limite di 55mila euro. Ma non solo, è anche necessario abolire l’Imu sull’abitazione principale per gli immobili non di pregio esclusivamente per chi possieda un solo immobile nel medesimo nucleo familiare, varare il decreto attuativo per rendere applicabile il meccanismo di detassazione dei premi di risultato erogati tramite la contrattazione collettiva aziendale o territoriale.

Rettifiche Inps sulle certificazioni fiscali relative alle prestazioni di sostegno al reddito

 L’Inps, con messaggio n. 8302 dello scorso 14 maggio 2012, informa che risulta disponibile la nuova applicazione Rettifica CUD. Infatti, con questa nuova funzionalità è possibile visualizzare i dati CUD al fine di consentire la ricerca e la visualizzazione dei dati di un qualsiasi soggetto per il quale è presente una certificazione fiscale. L’accesso è consentito a qualsiasi sede; i parametri di ricerca del soggetto possono essere alternativamente un codice fiscale e i dati anagrafici completi.

Le certificazioni possono riguardare il modello CUD per i redditi corrisposti agli assicurati sostitutivi o assimilati a redditi di lavoro dipendente, il modello CUD per i redditi TFR esattoriali, il modello CUD per i redditi corrisposti agli eredi di assicurati e, infine, la dichiarazione per i redditi corrisposti ai lavoratori autonomi e ai parasubordinati professionisti.

L’acconto IMU 2012 e dichiarazione Unico 2013 dell’Inps

 L’Inps, con il messaggio del 4 maggio 2012 n. 7629, pone in evidenza alcune adempimenti da svolgere ai fini degli adempimenti di natura fiscale (acconto IMU e dichiarazione UNICO 2013) relativi agli immobili dell’Istituto. In effetti, a questo riguardo la Soc. IGEI, per procedere ad una attenta e urgente verifica dei dati presenti negli archivi centrali con le reali consistenze a livello locale, ha trasmesso alle sedi regionali le stampe analitiche delle risultanze immobiliari alla data del 20/12/2011.

In particolare, in materia di IMU che sostituisce dal 2012 l’ICI , l’Inps invita le Sedi regionali a verificare la destinazione d’uso dell’immobile (strumentale/da reddito), la rendita e la categoria catastale. A questo riguardo, il nostro Istituto previdenziale vede l’opportunità di effettuare una visura catastale annuale al fine di verificare eventuali variazioni di ufficio fatte dal catasto direttamente o in relazione ai documenti tecnici catastali presentati dall’Istituto.

Prorogati i termini per la presentazione del modello 730/2012

 Sono stati modificati i termini per presentare il modello 730/2012; infatti, con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2012 e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono stati prorogati i termini: entro il 16 maggio al sostituto d’imposta oppure entro il 20 giugno ad un CAF o ad un professionista abilitato.

Con questa nuova decisione è stata data facoltà ai contribuenti di presentare la dichiarazione dei redditi relativi all’anno 2011 e le schede ai fini della destinazione del 5 e dell’8 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche entro il 16 maggio 2012 al proprio sostituto d’imposta, che intende prestare assistenza fiscale o, in alternativa, entro il 20 giugno 2012 ad un CAF-dipendenti o ad un professionista abilitato, unitamente alla documentazione necessaria all’effettuazione delle operazioni di controllo.

La somma aggiuntiva per gli iscritti Inpdap e Inps

 La somma aggiuntiva è una quota, per l’appunto aggiuntiva, che i pensionati possono percepire una sola volta all’anno se potranno dismostrare alcuni requisiti. Infatti, l’articolo 5 del decreto legge 81 del 2 luglio 2007, convertito con legge n. 127 del 3 agosto 2007, ha previsto un sostegno per i titolari di pensioni basse, una somma aggiuntiva che i pensionati Inpdap riceveranno una volta l’anno insieme alla pensione: questa somma non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

Il lavoratore dipendente è il più tartassato d’Europa

 Il peso delle tasse locali non sembra fermarsi tanto che ciascun italiano può vantare un carico fiscale di non meno di 1230 euro.  Infatti, da uno studio della CGIA si apprende che i lombardi sono quelli più tartassati visto che possono vantare ben otto città tra le prime dieci italiane: al primo posto Varese con una pressione tributaria di 1,714 euro e 1.681 Lecco seguono poi Bergamo, Monza e Bologna, ma chiudono la graduatoria nazionale Caltanisetta, con 789 euro pro capite, Agrigento, con 767 euro e Lanusei con 671 euro.

Lo studio condotto dall’Ufficio Studi della CGIA di Mestre ha analizzato il “peso”, che ricade sui portafogli dei cittadini italiani, della pressione tributaria locale: l’indicatore è definito dalla sommatoria delle entrate tributarie versate da tutti i contribuenti al Comune, alla Provincia e alla Regione in rapporto alla popolazione residente.

Busta paga più leggera per il mese di marzo

 Il 27 molti lavoratori e pensionati avranno la sorpresa di intascare una retribuzione, o una pensione, più leggera rispetto al mese precedente perché dovranno fare i conti con l’aumento della addizionali e con il conguaglio per i redditi 2011.

Secondo alcune valutazioni della CISL si presume un aumento di 137 euro per l’addizionale regionale e 193 per quelle comunali per l’effetto della manovra economica di fine anno 2011. Oltre  fare i conti con un aumento continuo della benzina che ormai sfiora i 2 euro al litro, il lavoratore e pensionato dovrà contribuire in modo massiccio, con le finanze locali. In effetti, l’aumento delle addizionali regionali è dello 0.33% su base annua con un effetto che varierà dai 50 euro per una retribuzione di 1200 euro mensili fino a 137 euro per uno stipendio di 3200 euro. Al contrario, i comuni che hanno deliberato l’aumento delle addizionali comunali vedranno aumentare le proprie entrate in base alla percentuale decisa; infatti, per il comune di Chieti ci si aspettano 193 euro per contribuente.

Il percorso fiscale dei lavoratori dipendenti

 Conclusa la consegna del modello CUD 2012, redditi 2011, da parte dei sostituti di imposta per il prossimo 30 aprile si aspetta la presentazione del 730 e della busta 730/1 per la scelta dell’8 e del 5 per mille ai sostituti di imposta per i contribuenti che hanno deciso di optare per questa possibilità.

Per il 31 maggio si aspetta la presentazione del 730 e 730/1 per i contribuenti che si rivolgono ad un Caf o ad un professionista abilitato. Il datore di lavoro o l’ente pensionistico consegna al contribuente, cui ha prestato assistenza fiscale, una copia della  dichiarazione elaborata e il prospetto di liquidazione Mod.730-3, con l’indicazione delle trattenute o dei rimborsi che saranno effettuati.

La riforma fiscale per i lavoratori

 La pressione fiscale in Italia è di certo elevata tanto che la Corte dei Conti ha richiamato l’attenzione su questo problema chiedendo misure che possano garantire una minore tassazione a carico dei lavoratori onesti. Di certo, la richiesta della Corte dei Conti si scontra con la crisi che impone di proseguire su questa strada anche se il Governo Monti sta lavorando sulla delega fiscale che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri la settimana prossima: una riforma fiscale orientata, come ha sottolineato il premier Mario Monti, alla crescita.

Secondo le indicazioni emerse pare che dovrebbero aumentare le detrazioni per le famiglie numerose e redditi bassi utilizzando a questo proposito i proventi della lotta all’evasione e attraverso il meccanismo dello “spending review”.

Il cambio del regime per i contribuenti minimi in campo IVA

 Dal primo gennaio 2012 si cambia pagina; infatti, da quella data i contribuenti minimi che non rientrano nei superminimi, ossia forfait del 5%, ritornano contribuenti normali ai fini IVA.

Per questa ragione, in sede di dichiarazione, è necessario , per i contribuenti in regime normale Iva che erano già attivi nel 2011, se dal 2012 passano al nuovo regime dei superminimi (forfait del 5%), nel modello Iva 2012 devono compilare il rigo VA14 barrando la casella relativa.
Ricordiamo, ad ogni modo, che i “vecchi minimi” sono le persone fisiche che hanno iniziato l’attività prima del 2008 e che devono determinare l’eventuale Iva detraibile sulle merci in rimanenza e sui beni strumentali.

L’Iva per la rettifica dovuta dai contribuenti che, da soggetti “normali” Iva sono passati, dal 2008 al 2011, al regime dei minimi, doveva essere versata  come prima o unica rata  entro il termine previsto per il versamento del saldo Iva per l’anno precedente a quello di applicazione del regime; le rate successive, invece, dovevano essere  versate  entro i termini del saldo dell’imposta sostitutiva dell’Irpef.

La detrazione per figli portatori di handicap

 Ogni lavoratore o pensionato dispone di alcune detrazioni Irpef per i familiari a carico: una cifra che varia in funzione del reddito complessivo posseduto nel periodo d’imposta. Il nostro sistema fiscale prevede diverse detrazioni di base il cui importo diminuisce con l’aumentare del reddito. La detrazione si annulla per un reddito complessivo di 95.000 euro mentre per la detrazioni.dei figli si annullano per un reddito complessivo di 72 euro al giorno.

Si ricorda che il limite di reddito personale complessivo per ritenere una persona fiscalmente a carico non deve essere superiore a 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili e della deduzione per l’abitazione principale e pertinenze.