Lavoro agricoltura: imprenditori in dieci mosse

 Partire da un’idea, da un progetto di sviluppo, verificarne la fattibilità, confrontarsi con gli altri, ed in particolare con chi ha più esperienza di noi. Dopodiché, trasformando il progetto in realtà, si può passare alla ricerca della formula di finanziamento accompagnata da un’adeguata formazione in campo agricolo. Sono queste alcune delle “dritte” della Coldiretti al fine di poter aprire un’impresa agricola in dieci mosse e lavorare in un comparto che solo lo scorso anno ha visto in Italia la nascita di ben 28 mila nuove realtà aziendali. Al riguardo l’Organizzazione degli agricoltori sottolinea altresì come a livello burocratico i passaggi fondamentali per l’apertura di una nuova impresa agricola siano sostanzialmente tre: si parte dalla richiesta di apertura della partita IVA, presso l’Agenzia delle Entrate, per poi passare all’iscrizione al Registro delle imprese ed alla sezione agricoltura della competente camera di commercio qualora si stimi di conseguire annualmente un giro d’affari oltre i 7 mila euro annui. Dopodiché si può passare all’iscrizione ed alla dichiarazione presso l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps).

Lavoro agricoltura Lombardia: 3,3 milioni di euro per i giovani

 Ammontano a poco più di 3,3 milioni di euro le risorse stanziate nella Regione Lombardia per i giovani agricoltori. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale, ed in particolare da Giulio De Capitani, Assessore all’Agricoltura della Lombardia, nel precisare che con gli stanziamenti, a valere sul Programma di sviluppo rurale (PSR), si andranno a finanziare ben 134 progetti relativi a nuovi insediamenti. In particolare, le risorse risultano essere così ripartite: 1 milione di euro in Provincia di Brescia, 116 mila euro in Provincia di Como, 30 mila euro in Provincia di Lecco, 276 mila euro in Provincia di Bergamo. Ed ancora, 164 mila euro in provincia di Mantova, 466 mila euro in Provincia di Pavia, 1,2 milioni di euro in Provincia di Sondrio, e 15 mila euro in provincia di Varese.

Lavoro e contributi previdenziali: incassi Inps aumentano

 Anche nei primi quattro mesi del corrente anno gli incassi da contributi dell’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, sono in aumento. Al riguardo l’Istituto ha reso noto che nel primo quadrimestre del 2011 c’è stata una crescita del 3,9% dei pagamenti ordinari di contributi, a 41,2 miliardi di euro, rispetto al periodo gennaio-aprile del 2010. Il dato supera tra l’altro dell’1,9% anche il target preventivato dall’Inps a fronte di una riscossione complessiva che nei primi quattro mesi del 2011 va a sfiorare la soglia dei 43 miliardi di euro se si considerano anche i recuperi dell’Istituto da crediti previdenziali. Entrando maggiormente nel dettaglio, nei primi quattro mesi del 2011 sono aumentate del 4,6% le riscossioni di contributi previdenziali Inps per quel che riguarda il lavoro dipendente, mentre quelli per il lavoro parasubordinato sono aumentati del 3,7% sempre anno su anno.

Primo Maggio 2011: occupazione, aumenta l’ottimismo

 Domani, domenica 1 Maggio 2011, è un giorno speciale visto che è la Festa dei lavoratori, almeno per chi un’occupazione ce l’ha. Da quasi tre anni a questa parte, infatti, la crisi finanziaria ed economica ha fatto salire anche nel nostro Paese il tasso di disoccupazione, ma per fortuna tra i lavoratori italiani è tornato ad affiorare un cauto quanto incoraggiante ottimismo per il futuro. In particolare, secondo quanto rilevato da Gi Group, l’Indice di Fiducia dei Lavoratori Dipendenti Italiani, rilevato in collaborazione con OD&M Consulting, nello scorso mese di marzo ha fatto registrare una lieve ascesa. L’incremento, nello specifico, è stato pari a 2,1 punti rispetto al mese di settembre 2010; l’indicatore segna un valore di 37 che, in una scala da 0 a 100, ancora è comunque troppo basso; pur tuttavia, dal mese di aprile del 2009, mette in risalto Gi Group, l’Indice di Fiducia dei Lavoratori Dipendenti Italiani ha superato l’area dei 36 punti, ovverosia quella che in tutto e per tutto era diventata una vera e propria soglia psicologica.

Lavoro immigrati: opportunità nei distretti agricoli

 Gli immigrati nel nostro Paese “rubano” o no occupazione ai cittadini italiani? La domanda è d’obbligo visto che siamo in una fase caratterizzata da forti flussi migratori provenienti dai Paesi che s’affacciano sul Mediterraneo. In generale, ed in prevalenza, possiamo dire che nel nostro Paese gli immigrati sono impegnati in settori di attività ed in mansioni che gli italiani non vogliono più fare. Buona parte dei lavoratori immigrati è impegnata nel settore agricolo dove, in accordo con le ultime rilevazioni della Coldiretti, nel rapporto di uno su dieci i lavoratori sono stranieri. Trattasi, nello specifico, di un esercito composto da oltre 100 mila lavoratori che svolgono un’attività molto importante visto che garantiscono l’approvvigionamento alimentare sulle nostre tavole. Al riguardo l’Organizzazione degli agricoltori rileva per gli immigrati opportunità di lavoro crescenti nei cosiddetti distretti agricoli, ovverosia in quelle aree dove è prevalente un tipo di coltivazione.

Contributi lavoro Inps: incassi in aumento nel primo trimestre

 Aumentano, nel primo trimestre del corrente anno, gli incassi da contributi Inps. A darne notizia è stato proprio l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale nel precisare come nel primo quarto del 2011 gli incassi siano cresciuti del 3% a 33,8 miliardi di euro rispetto allo stesso trimestre dell’anno 2010. Sopra la media, con un rialzo del 3,5%, si sono attestati gli incassi Inps relativi ai contributi correnti da lavoro; in controvalore sono giunti nelle casse dell’Istituto 1,1 miliardi di euro in più con incrementi ancor più ampi, sopra il 4% per i contributi da lavoro dipendente e per quello parasubordinato. Secondo quanto dichiarato da Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, i dati sugli incassi da contributi starebbero ad indicare che il lavoro è ripartito in Italia e che, quindi, l’attività produttiva è conseguentemente tornata a generare contribuzione.

Lavoro e formazione: Sardegna, via libera ai contributi per l’apprendistato

 In accordo con una Legge regionale, la numero 12 dell’anno 2011, in Sardegna sono aperti, fino al 13 maggio del 2001, i termini per la presentazione dei contributi per l’apprendistato. In particolare, la misura è fruibile da parte di quelle imprese artigiane sarde che hanno assunto apprendisti nell’anno 2008. A darne notizia è la Regione Sardegna nel far presente come i criteri di accesso, unitamente alla modulistica, siano reperibili presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp) dell’assessorato al Turismo, all’Artigianato ed al Commercio, ma anche sul sito Internet www.regione.sardegna.it. L’Amministrazione regionale, in materia di contributi per l’assunzione di apprendisti, vuole mettere in atto una forte accelerazione burocratica. E per questo, a conclusione dell’attuale avviso per i contributi 2008, la Regione Sardegna intende in tempi celeri aprire anche il nuovo bando per i contributi alle assunzioni di apprendisti a valere sull’anno 2009.

Posti di lavoro: Toscana, Bando per attrarre gli investimenti

 E’ stato pubblicato nei giorni scorsi, sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana, un importante avviso grazie al quale l’Amministrazione regionale punta con decisione ad incentivare sul territorio la creazione di nuovi posti di lavoro. Trattasi, nello specifico, di un avviso finalizzato ad attrarre gli investimenti in quanto si cercano aziende che, non avendo ancora una sede nella Regione Toscana, vogliono insediarsi sul territorio da sfruttare, tra l’altro, anche come un importante trampolino di lancio al fine di poter competere sui mercati mondiali. Nel dettaglio, la Regione Toscana ha messo sul piatto, almeno inizialmente, una dotazione finanziaria pari a 400 mila euro per progetti presentati non direttamente dalle imprese, ma dai cosiddetti “scouters”, ovverosia veri e propri intermediari; a fronte dei progetti presentati, per un valore non superiore ai 200 mila euro, per l’accesso ai fondi sarà valutata sia la professionalità dell’intermediario, sia la bontà del progetto.

Lavoro Sardegna: arrivano nuovi Bandi per l’occupazione

 Nell’ambito delle politiche attive per il lavoro messe a punto dall’Amministrazione regionale, in Sardegna, a seguito di accordi specifici con le Province, sono state sbloccate risorse per complessivi 22 milioni di euro che non saranno erogati sotto forma di sussidio, ma come incentivi sia alla ricollocazione dei lavoratori che percepiscono gli ammortizzatori sociali, sia come bonus per la formazione. L’accordo tra gli assessori delle Province e Franco Manca, Assessore al Lavoro della Regione Sardegna, è stato siglato giovedì scorso a fronte della ripartizione delle risorse come segue: 8 milioni di euro vanno al progetto denominato “Welfare to work“, mentre i restanti 14 milioni di euro verranno utilizzati come incentivo per il reimpiego di quei lavoratori sardi che sono in mobilità o in cassa integrazione. Nel dettaglio, la quota di risorse pari a 14 milioni di euro sarà ripartita per una quota del 40% in parti uguali tra le Province sarde, mentre la ripartizione del rimanente 60% sarà effettuata su base demografica tenendo conto degli ultimi dati aggiornati ai fini Istat.

Lavoro agricoltura: alternativa alla disoccupazione

 In Italia il tasso di disoccupazione complessivo, seppur alto, si mantiene sotto la media europea, ma lo stesso non dicasi per la disoccupazione giovanile oramai proiettata a raggiungere e sfondare la soglia del 30%. Ma c’è un settore della nostra economia dove, invece, nel rapporto di uno su quattro vengono assunti come lavoratori dipendenti i giovani. Trattasi, in accordo con quanto mette in risalto la Coldiretti, del settore agricolo a conferma di come il lavoro nei campi sia diventato in tutto e per tutto un’alternativa alla disoccupazione. Nel complesso, quindi, l’andamento dell’occupazione giovanile in agricoltura, tra le attività legate alla vendemmia, e quelle relative alla raccolta di frutta, è in netta controtendenza a fronte, tra l’altro, di un tasso di crescita che nel 2010 è stato molto alto. Nel dettaglio, lo scorso anno nel settore agricolo l’occupazione è cresciuta complessivamente dell’1,9%, un dato decisamente migliore rispetto al -0,7% di calo generale dell’occupazione italiana.

Voucher aziendali: Bando in Provincia di Macerata

 E’ stato pubblicato venerdì scorso, 1 aprile 2011, sul sito istituzionale della Provincia di Macerata, l’avviso pubblico grazie al quale le imprese potranno accedere ai voucher aziendali. L’avviso, con scadenza in data 30 aprile 2011, è riservato alle imprese che operano nella Provincia di Macerata nell’ambito di incentivi concessi in cofinanziamento con l’Asse I “Adattabilità” del Fondo Sociale Europeo – FSE 2007-2013. In particolare, i voucher aziendali a favore delle imprese beneficiarie dovranno essere spesi per favorire ed incentivare l’aggiornamento e la formazione, attraverso la partecipazione a corsi, degli imprenditori, dei lavoratori ed anche dei dirigenti, con particolare attenzione agli under 30 ed agli over 40. Ogni impresa può richiedere un massimo di 10 voucher individuali e comunque in ragione non superiore del 30% del numero di dipendenti presenti in azienda con un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Lavoro giovani: Toscana, voucher per muoversi in Europa

 Al fine di incentivare la transnazionalità, ed in particolare gli spostamenti in Europa non solo di studenti e laureati, ma anche di apprendisti, imprenditori, insegnanti e giovani in formazione, l’Amministrazione regionale della Toscana, ed in particolare Gianfranco Simoncini, Assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione, ha reso noto che ci sono ancora a disposizione fondi per 800 mila euro. Questo al fine di incentivare, come sopra accennato, i progetti transnazionali attraverso l’erogazione di voucher individuali che potranno permettere di fare esperienze all’estero per un minimo di 1 e massimi sei mesi. Al riguardo sarà messo a punto un Bando in modo tale che possa aumentare ulteriormente il capitale umano con conseguente impatto positivo sullo sviluppo territoriale. Quella dei  voucher per la mobilità transnazionale, con fondi a valere sul Fondo sociale europeo 2007-2013, nell’ambito del programma operativo toscano, non è comunque una novità visto che l’iniziativa, con un apposito Bando, è stata lanciata lo scorso anno.

Lavoro turismo: Piemonte, proroga accesso ai contributi

 C’è più tempo, nella Regione Piemonte, per le imprese turistiche che richiedono, a fondo perduto, contributi per l’assunzione di nuovo personale. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel precisare al riguardo come la scadenza ultima per l’accesso ai fondi, pari complessivamente a ben 5,4 milioni di euro, sia stata spostata in avanti fino alla data dell’11 aprile del 2011. Anche questa misura di sostegno alle imprese turistiche, ma chiaramente anche al mercato del lavoro, rientra nell’ambito del Piano straordinario per l’occupazione che la Regione Piemonte ha approvato nei mesi scorsi. Le imprese interessate che, nel rispetto dei requisiti, puntano ad accedere ai contributi per assumere nuovo personale, possono inviare la domanda, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, entro e non oltre il termine sopra indicato, alla Direzione Cultura, Turismo e Sport – Settore Offerta turistica e Interventi comunitari in materia turistica, della Regione Piemonte che si trova al numero 30 di via Avogadro; il tutto fermo restando che ogni impresa turistica può presentare solo una domanda di accesso ai contributi.

Cassa integrazione: Toscana, la situazione migliora

 Nella Regione Toscana il ricorso alla cassa integrazione resta massiccio, ma l’ultimissima rilevazione, quella dello scorso mese di gennaio 2011, lascia pensare e sperare in un’inversione di tendenza. Questo perché l’aumento di gennaio 2011, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, è stato circoscritto al 3,7% dopo che il 2010 s’era chiuso complessivamente con un balzo delle ore del 59% rispetto al 2009, e dopo che nel mese di settembre scorso s’era registrato in Toscana un picco con quasi sette milioni di ore. Secondo quanto dichiarato dall’Assessore Simoncini, il dato di gennaio 2011 è tale per cui da un lato non si può parlare di una svolta duratura, ma dall’altro comunque s’inizia ad intravedere una luce in fondo al tunnel. La crescita moderata della cassa integrazione, in particolare, è frutto del forte calo della CIG ordinaria, in particolar modo nel settore industriale; a scendere è anche la CIG straordinaria mentre il ricorso alla cassa integrazione in deroga in Toscana fa purtroppo ancora registrare tassi di crescita esplosivi. In ogni caso secondo l’Assessore Simoncini c’è da essere moderatamente ottimisti specie se si considerano gli ultimi dati sugli avviamenti al lavoro e sull’export.