Formazione professionale: Regione Emilia-Romagna, parte la riforma

 Dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale, una importante delibera è in via di approvazione, nella Regione Emilia-Romagna, anche da parte dell’Assemblea legislativa. Trattasi, nello specifico, di un progetto di riforma che mira ad integrare l’istruzione con la formazione professionale andando a creare un percorso che non solo è unitario, ma che è anche fortemente orientato e mirato al lavoro. Questo è quanto, in particolare, ha dichiarato Patrizio Bianchi, Assessore alla Scuola ed alla Formazione della Regione Emilia-Romagna, ricordando al riguardo come l’Amministrazione a fronte della riforma andrà a mettere sul piatto ogni anno stanziamenti per ben 55 milioni di euro. L’obiettivo, tra l’altro, è quello di creare punti di raccordo tra la formazione professionale e gli Istituti al fine di renderli sia complementari, sia equivalenti.

Lavoro Udine: voucher per disoccupati, pensionati e studenti

 Nell’ambito del progetto denominato “Millepedibus“, nel Comune di Udine l’Amministrazione cittadina ha pubblicato un avviso mediante il quale si cercano studenti, pensionati e lavoratori disoccupati per svolgere, con la formula del lavoro occasionale accessorio, la mansione di “accompagnatore“. Il lavoro, in particolare, sarà pagato con la formula dei voucher a fronte dell’accompagnamento su strada dei bambini previa fornitura di tutto il materiale, l’abbigliamento e l’attrezzatura necessaria per poter svolgere tale mansione. I moduli per aderire al progetto si possono scaricare direttamente dal sito Internet del Comune di Udine; la domanda dovrà pervenire entro e non oltre la data di venerdì 3 settembre 2010, e non oltre le ore 12,15 del giorno indicato, al numero 1 di via Lionello dove si trova il Protocollo del Comune. La stessa mansione, ma a titolo gratuito, può essere svolta anche da chi non rispetta i requisiti di accesso al Bando; in tal caso gli interessati possono rivolgersi per aderire alle scuole elementari “Girardini” e “Friz”.

Lavorare nei campi: opportunità estiva per centomila giovani

 I giovani di età compresa tra i 18 ed i 27 anni, in concomitanza con la fine della scuola e delle lezioni all’università, possono decidere se godersi pienamente tutte le settimane di vacanza, oppure sfruttare in tutto o in parte il tempo libero per integrare con il lavoro stagionale il proprio reddito. Sono infatti ben 100 mila i posti di lavoro stagionale pronti per i giovani in agricoltura visto che proprio quando finisce la scuola iniziano nei campo le raccolte di frutta e verdura e poi a seguire anche la vendemmia. A metterlo in risalto è la Coldiretti, l’Organizzazione degli agricoltori che è la prima in Italia a livello datoriale per numero di aziende agricole che assumono di questi tempi manodopera stagionale. E così gli studenti in vacanza, ma anche i lavoratori disoccupati che in questo momento hanno difficoltà a reinserirsi nello stesso ambito lavorativo, possono portare a casa la paga raccogliendo le pesche, le ciliegie e le albicocche, ed a settembre partecipando attivamente alla vendemmia.

Lavori stagionali con i voucher per gli studenti universitari

 Ai lavori stagionali con i voucher, con la formula, quindi, della prestazione di lavoro occasionale accessorio, possono accedere anche gli studenti universitari? Ebbene, a seguito di una richiesta al riguardo postaci da un nostro lettore su Facebook, la risposta è affermativa fermo restando il rispetto di alcuni requisiti, a partire dall’età che deve essere inferiore ai 25 anni. Lo studente deve essere iscritto regolarmente ad un corso di laurea, ma può comunque lavorare con i voucher solo in ben determinati periodi dell’anno, ovverosia in quei giorni in corrispondenza dei quali non c’è di norma sovrapposizione con le attività d’Ateneo. Nel dettaglio, gli studenti universitari possono effettuare i cosiddetti “lavoretti saltuari“, in tutti i periodi dell’anno, solo il sabato e la domenica, ed in tre periodi dell’anno che sono quelli relativi alle vacanze natalizie, vacanze pasquali e vacanze estive.

Comune di Courmayeur: Bando per il lavoro occasionale accessorio

 In Provincia di Aosta, e precisamente nel Comune di Courmayeur, l’Amministrazione ha annunciato il lancio di un Bando finalizzato a ricercare persone che effettuino attività di lavoro occasionale di tipo accessorio con la remunerazione utilizzando i buoni lavoro, ovverosia i cosiddetti voucher. Il taglio minimo di ogni buono lavoro, lo ricordiamo, è pari a 10 euro lordi a fronte di una paga netta di 7,50 euro, mentre i restanti 2,50 euro rappresentano la copertura assicurativa e previdenziale ai fini Inail ed Inps. Al Bando possono accedere i pensionati ed i giovani studenti che, aventi un’età compresa tra i 18 ed i 25 anni, sono iscritti all’università o ad una qualsiasi altra scuola di ogni ordine e grado. Non sono previsti dei termini relativi alla scadenza di presentazione della domanda; questa, infatti, può essere presentata in qualsiasi momento ed in carta semplice su dei modelli che si possono o scaricare dal sito Internet del Comune di Courmayeur, oppure si possono ritirare direttamente presso l’Ufficio Segreteria dell’Amministrazione Comunale.

Lavoro in campagna: pronti i voucher per i giovani studenti

 A partire da oggi, martedì 1 giugno 2010, i giovani di età compresa tra i 16 ed i 25 anni, iscritti nel nostro Paese regolarmente presso un Istituto scolastico, possono trascorrere le vacanze estive lavorando in campagna con prestazioni occasionali accessorie remunerate con i buoni lavoro, ovverosia i voucher. A farlo presente è la Coldiretti nel ricordare come il buono lavoro sia comprensivo della quota Inps-Inail, e come questo non sia soggetto a ritenute fiscali. I giovani possono così integrare il proprio reddito, magari senza pesare sui genitori in questa fase congiunturale di certo non favorevole, lavorando in campagna all’insegna della trasparenza per quel che riguarda il rapporto di lavoro. I buoni lavoro, inizialmente riservati in via sperimentale alla vendemmia, sono ora stati estesi non solo al settore agricolo, ma anche a quello dei servizi e del turismo con la conseguenza che ad integrare il proprio reddito possono essere non solo i giovani, ma anche i pensionati e le casalinghe.

Professione commessa e professione receptionist: non più lavori per sole donne

Il lavoro di commessa che all’apparenza può sembrare semplice è anche in un certo senso “difficile”. Non serve una formazione scolastica particolare per essere assunta, ma contano molto la personalità e la predisposizione ai rapporti interpersonali.

Ad una commessa viene richiesta: pazienza, capacità di relazionarsi con i clienti, disponibilità, una buona presenza, buona (e a volte ottima) conoscenza della lingua inglese. In determinati periodi dell’anno (Natale e in estate) viene richiesta anche disponibilità ad effettuare straordinari.

Hr Value: offerte di lavoro per tutor d’aula

Anche oggi vi tengo compagnia aggiornando il blog con alcune offerte di lavoro. Ne approfitto per augurarvi Buon Natale e se ancora non l’avete fatto vi ricordo che potete iscrivervi al feed di Gazzetta del Lavoro. In questo modo sarete sempre aggiornati su lavori, concorsi e guide.

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