Riforma dell’apprendistato, prima intesa tra le parti

Il sindacato sembra fiducioso di chiudere sull’apprendistato in tempi brevi; in effetti, in questi giorni è stato raggiunta un’intesa tra il governo e le parti sociali insieme alla Regioni con l’abile regia del Ministero del Lavoro.

Il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, spera si possa raggiungere un accordo su un testo definitivo prima della pausa estiva con, almeno secondo le dichiarazioni di Giorgio Santini, il pieno sostegno della Cisl.

Unione Europea e Ministero del Lavoro, investire nell’istruzione e attenzione all’apprendistato

Non c’è vero progresso sociale senza una politica dell’istruzione e per sancire questo principio il Parlamento dell’Unione Europea ha deciso di intervenire in modo diretto sul bilancio dell’Unione approvando una proposta di aumento delle risorse per la finanziaria UE 2012 pari a circa il 5% rispetto al bilancio dell’anno precedente.

Formazione e lavoro: due temi che non possono non andare di pari passo tanto che il governo italiano ha deciso di mettere a punto la riforma dell’apprendistato definendo alcuni principi di base, mentre per l’Unione Europea è necessario confermare la volontà di investire a sostegno dell’istruzione, dell’inclusione sociale, della riduzione della povertà e per lo sviluppo di una società basata sulla conoscenza tanto che alcuni parlamentari hanno chiesto precisi impegni di bilancio al Consiglio raccomandandolo di non fare del bilancio senza reali esigenze: un bilancio che si assesta su una cifra di 147 miliardi di euro per gli stanziamenti di impegno e di 132 miliardi per i pagamenti.

Inail, la conciliazione dei tempi di vita e lavoro fa bene alle aziende: ricerca I-Csr

 Dall’Inail la ricerca I-Csr: conciliare tempi di vita e lavoro fa bene alla produttività, ecco i risultati davvero interessanti del lavoro svolto dalla fondazione I-Csr.

Una ricerca svolta dalla fondazione I-Csr ha posto in evidenza che bilanciare correttamente i tempo di vita con quelli di lavoro porta degli indubbi vantaggi all’azienda; in effetti, secondo i dati diffusi dall’Inail il 55% delle imprese registra un miglioramento nel rendimento portando ad un aumento della soddisfazione (37%) e senso di appartenenza (24%), mentre scende l’assenteismo fino al 29%.

La ricerca della fondazione I-Csr, People first!, è stata presentata nel corso del convegno Flessibilità&Produttività.

I risultati della ricerca promossa dalla fondazione porta ad un dato ancor più significativo se si considera che sono soprattutto le piccole e medie imprese a rilevare questo vantaggio. In particolare il 39% registra un forte miglioramento del clima interno, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra collaboratori e tra dipendenti e dirigenti.

Inail, rivedere le polizze domestiche

 L’Inail si dice disponibile a rivedere la polizza sugli infortuni domestici, almeno così afferma il presidente dell’Inail rispondendo ad un impegno del ministero del Lavoro Maurizio Sacconi di voler abbassare l’attuale soglia del 27% di invalidità per l’accesso alla rendita, e lo fa intervenendo a Roma alla presentazione del concorso promosso dall’Anmil, in collaborazione con l’Istituto stesso, e finalizzato alla realizzazione di calendario nel 2012 dedicato alle donne vittime di incidenti sul lavoro.

L’Inail ha precisato che da circa quattro mesi di aver messo a punto una proposta tecnica dichiarandosi pronto a discuterla con il Ministro del lavoro appena possibile. Secondo i dati diffusi si scopre che nel 2009 su quasi 800mila casi un terzo ha coinvolto le donne e nel 2010 la situazione è rimasta pressoché invariata: sul fronte infortunistico esiste una sostanziale stabilità perché, come ha aggiunto il presidente dell’Inail, Sartori a fronte di un aumento dell’occupazione femminile dello 0,1% si è registrato un aumento degli incidenti dello 0,4%.

Inail, in arrivo il sistema unico di sicurezza

Inail, insieme ad un gruppo di aziende, e Consel Consorzio Elis hanno definito un documento allo scopo di dare vita ad un sistema di gestione comune in ambito della sicurezza allo scopo di potenziare la prevenzione in materia di sicurezza sul lavoro elaborando, nella prima fase, le Linee di indirizzo Sgsl – Ar : un documento che definisce un modello comune di Sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro delle aziende.

Fanno parte del sistema unico aziende come Autostrade, Ama, Enel, Trenitalia, Saipem, Poste Italiane, Acea e Italcementi.

Il documento è stato presentato nel corso di un interessante convegno dal tema Sicurezza, prevenzione e competitività: il ruolo attivo delle imprese, alla presenza del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi: il tutto si basa su un modello conforme ai principali standard italiani e internazionali.

Conciliazione orari lavoro-famiglia, raggiunta l’intesa

 È stata approvata la bozza sulle linee guida per la conciliazione tra tempo di lavoro e quello di famiglia che era stata presentata dal Ministero del Lavoro alle parti sociali alcune settimane fa.

È un importante passo che permette di finalizzare e favorire la conciliazione tra tempo di lavoro e tempo di famiglia, attraverso la modulazione e la flessibilità dell’orario di lavoro.
Già nei giorni scorsi il ministro del lavoro Maurizio Sacconi si era dimostrato abbastanza fiducioso

costituisce una discussione di base rivolta alle parti affinché si trovi un’intesa. Spero che il 7 marzo che anticipa la data emblematica dell’ 8 marzo, possa esserci l’intesa

L’accordo pone in evidenza i diversi strumenti disponibili al fine di favorire la conciliazione delle diverse esigenze toccando differenti aspetti: dai criteri di valutazione della produttività ai congedi parentali, dal telelavoro ad un uso più oculato e flessibile dell’orario di lavoro fino ad arrivare a definire anche il welfare aziendale.

Orario di lavoro: Ministero punta a nuove forme di flessibilità

 Il Ministero del Lavoro vuole “riformare” nel nostro Paese sia le condizioni di flessibilità a livello occupazionale, sia gli orari di lavoro in modo tale da agevolare i tempi di lavoro con quelli da dedicare alla famiglia. Insomma, in accordo con quanto dichiarato in questi ultimi giorni dal Ministro Sacconi, la proposta è quella di andare a definire un nuovo welfare sia attraverso la definizione di nuovi regimi contrattuali, sia andando in particolare ad agevolare le mamme ed i papà che lavorano e che magari da poco hanno avuto un bambino. Tra le proposte sul tavolo, in particolare, c’è quella per cui, al posto del congedo parentale, la neo mamma o il neo papà possa continuare a lavorare fruendo del telelavoro.

Inail, nasce il polo della salute e della sicurezza

L’Inail si prepara ad un anno ricco di impegni e di novità.

In effetti, con l’incorporazione di Ipsema e Ispesl nasce ufficialmente il nuovo polo della salute e della sicurezza: da una mission orientata al mondo assicurativa alla presa in carico, come stabilito dal nuovo Testo unico sulla sicurezza, del lavoratore infortunato e alla promozione di interventi a tutto campo nella prevenzione.

Il tutto grazie alla manovra correttiva alla finanziaria 2010 di fine maggio, decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010 recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, che dispone, per effetto dell’articolo 7, comma 1, la soppressione di Ispesl (Istituto superiore prevenzione e sicurezza sul lavoro) e di Ipsema (Istituto di previdenza per il settore marittimo) e la loro incorporazione nell’Inail.

Statuto dei lavori, ora il commento dei sindacati

Lo statuto dei lavori, o almeno la bozza del suo disegno di legge delega, è stato consegnato alle parti sociali dal ministro Maurizio Sacconi.

L’obiettivo della legge delega è di ridurre almeno del 50 per cento la normativa vigente, anche mediante abrogazione delle normative risalenti nel tempo. Il testo intende anche definire un nuovo regime di sanzioni, in particolare di tipo premiale, che tengano conto della natura sostanziale o formale della violazione e favoriscano la immediata eliminazione degli effetti della condotta illecita.

Il documento apre la strada alla stesura di un nuovo Testo Unico della normativa in materia di lavoro, avendo come obiettivo la razionalizzazione e la semplificazione del complesso di provvedimenti e leggi che si sono stratificati in materia.

La delega si propone di identificare un nucleo di diritti universali e indisponibili per tutti i lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori a progetto e le monocommittenze.

CGIL, tensione tra FIOM e Camusso

Tensione tra la FIOM e il nuovo segretario generale della CGIL.

Per il segretario generale della CGIL è sbagliato autoescludersi e sottrarsi al confronto con la controparte, ma è necessario ricominciare a discutere e tornare ad essere parte attiva della compagine sindacale.

Le parole di Susanna Camusso non lasciano dubbi

io riparto da qui: discutiamo davvero cosa è questo piano industriale, vogliamo sapere cosa c’è dentro e che prospettive ci sono, poi ci potranno essere anche l’organizzazione degli stabilimenti e i turni

Per Camusso non serve sottrarsi al confronto ma occorre capire in che modo la Fiat intende attuare il suo Programma Italia e rispettare gli impegni presi: è questa la risposta alla sua organizzazione di categoria, la Fiom, che, in un documento proposto da Maurizio Landini, al contrario suggerisce uno sciopero generale.

Posto fisso o flessibilità? Tremonti abbandona modello americano

 Negli ultimi anni il lavoro in Italia è diventato sempre più flessibile. Prima di passare al contratto a tempo indeterminato, quando si raggiunge, oramai occorre fare una lunga trafila: dopo aver passato cinque o più anni sopra i libri a studiare, e dopo aver conseguito la sospirata laurea, di norma si parte con uno stage, e poi se si è subito “fortunati” si riesce ad essere inseriti con un contratto a tempo determinato. Questo negli anni ha creato un vero e proprio esercito di precari, giovani e meno giovani, e di questi ogni anno solamente una piccola quota parte riesce a “strappare” un contratto di lavoro stabile. E se i lavoratori sognano e tifano per il posto fisso, anche il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, sembra pensarla allo stesso modo; intervenuto ad un convegno della Bpm, infatti, il Ministro ha dichiarato che tra flessibilità e posto fisso è meglio un lavoro stabile per la nostra economia, per la stabilità sociale, e per potersi costruire un futuro.