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Tfs, riliquidazione al posto dei Tfr: istruzioni Inps

 Ripristinato il trattamento di fine servizio (Tfs) al posto del trattamento di fine rapporto (TFR), si calcolano le riliquidazioni dei dipendenti pubblici.

L’Inps, con il Messaggio n. 18296, comunica le prime istruzioni per il calcolo dell’indennità per i dipendenti pubblici, dopo l’abrogazione del prelievo contributivo e del contributo di solidarietà, e le modalità per il ricalcolo e la riliquidazione delle indennità di fine rapporto e del trattamento di fine servizio.

Si ricorda che una sentenza della Corte Costituzionale ha decretato l’incostituzionalità del prelievo contributivo del 2,5% sul trattamento di fine rapporto dei lavoratori dipendenti oltre che del contributo di solidarietà sulle retribuzioni per la parte che eccedente i 90 (5%) e i 150mila euro lordi annui (10%).

Di conseguenza, entro un anno dalla data di entrata in vigore del decreto sul trattamento di fine servizio e sul trattamento di fine rapporto, ovvero dal 31 ottobre 2012, dovranno dovranno essere riliquidati i Tfs erogati con la normativa ora abrogata: il dipendente non dovrà restituire eventuali somme eccedenti.

Sono stati annullati anche tutti i processi pendenti e le sentenze emesse, tranne quelle passate in giudicato, in tema di restituzione del contributo previdenziale obbligatorio nella misura del 2,5% della retribuzione contributiva utile prevista dall’art. 11 della legge 8 marzo 1968, n. 152 e dall’art. 37 e 38 del DPR 23 dicembre 1973, n. 1032.

Con il ripristino della normativa previgente relativa al calcolo dei Tfs, i Tfs di competenza dell’Inps faranno riferimento alle disposizioni di cui al DPR 29 dicembre 1973, n. 1032, se calcolati quale indennità di buonuscita, e alla legge 8 marzo 1968, n. 152, quale indennità premio di servizio.

Fino all’adeguamento delle procedure, i Tfs erogati, in via provvisoria del tutto terranno conto delle anzianità utili maturate fino al 31 dicembre 2010. Invece, il decreto legge n. 185/2012 non cambia nulla per quanto riguarda l’assolvimento degli obblighi contributivi che le amministrazioni hanno continuato a versare.

MEMENTO
Il trattamento di fine servizio viene reintrodotto con l’obiettivo di salvaguardare la tenuta dei conti pubblici, essendo meno oneroso del trattamento di fine rapporto.
La Suprema Corte ha, infatti, decretato l’incostituzionalità del prelievo contributivo del 2,5% sul TFR dei dipendenti pubblici e il contributo di solidarietà sulle retribuzioni per la parte che eccedente i 90 e i 150mila euro lordi annui (5% e 10% rispettivamente).

Torna, così, il trattamento di fine servizio (Tfs) al posto del trattamento di fine rapporto (Tfr) per le liquidazioni dei dipendenti pubblici: è il risultato del decreto legge di un solo articolo approvato dal Governo conseguentemente alla decisione della Corte Costituzionale contenuta nella sentenza n. 223/2012.

APPROFONDIMENTI
*Ritorno trattamento fine servizio, rimborsi per dipendenti pubblici
*Chiarimenti sul trattamento di fine servizio per i dipendenti pubblici
*Il trasferimento del TFS/TFR dei dipendenti pubblici

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