Home » Cassa integrazione: buoni segnali dall’industria

Cassa integrazione: buoni segnali dall’industria

 Sono dati che fanno ben sperare quelli che nei giorni scorsi, sulla cassa integrazione, ha comunicato l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Nello scorso mese di novembre, infatti, per la prima volta dopo tanto tempo, e dopo tanti mesi di crisi, le ore autorizzate di cassa integrazione hanno fatto registrare un forte calo, pari all’8% rispetto al mese di novembre del 2009. Al netto calo a livello tendenziale si è aggiunto anche quello congiunturale con un -10% di ore autorizzate a novembre rispetto allo scorso mese di ottobre. A trainare il calo delle ore autorizzate di cassa integrazione guadagni in Italia è il settore dell’industria con una contrazione del 64,3% rispetto al mese di novembre del 2009; ma il bilancio, nel periodo gennaio – novembre 2010, rapportato agli 11 mesi del 2009, è allo stesso modo positivo visto che le ore autorizzate di cassa integrazione hanno fatto registrare un calo del 44,4%.

Diverso e diametralmente opposto è invece il discorso per la cassa integrazione in deroga e per quella straordinaria che nello scorso mese di novembre hanno fatto registrare un aumento delle ore autorizzate rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Secondo quanto dichiarato da Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), la frenata delle ore autorizzate di cassa integrazione, nello scorso mese di novembre, è forse inattesa per dimensioni, ma nei mesi scorsi la tendenza era stata comunque anticipata sebbene da segnali più deboli.

Positivo, ma riferito allo scorso mese di ottobre, è anche il dato sia sulle domande di mobilità, sia su quelle disoccupazione; il calo nel periodo, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, infatti, è stato del 3,2% per le domande di disoccupazione, e del 18,2% per quelle di mobilità. Adesso sarà importante rilevare se i dati sulla CIG dei prossimi due/tre mesi seguiranno tale tendenza al ribasso che confermerebbe la ripresa del mercato del lavoro.

Lascia un commento