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Cassa integrazione: aumenta quella straordinaria e in deroga

 Nel nostro Paese il mercato del lavoro non sta riuscendo ad agganciare la ripresa. Ad affermarlo è stato il Segretario Confederale della Cisl, Giorgio Santini, a commento dei dati sulla cassa integrazione emersi dal Rapporto del Sindacato a cura del Dipartimento Mercato del Lavoro con il consueto Osservatorio sull’occupazione su scala mensile. In particolare, il monte ore di cassa integrazione continua ad essere molto elevato a fronte di una crescita tendenziale della cassa integrazione in deroga, e di un forte aumento della cassa integrazione straordinaria a conferma di come le aziende, a partire da quelle piccole operanti nei settori del commercio e dell’artigianato, siano ancora in evidenti difficoltà. La Cisl, tra l’altro, mette in risalto per il nostro Paese una situazione caratterizzata da un lato da un elevato tasso di disoccupazione, unitamente a livelli altrettanto elevati di cassa integrazione, e dall’altro ci sono, in base a numerose ricerche, decine di migliaia di posti di lavoro “liberi” per effetto delle competenze professionali e tecniche richieste dalle imprese.

Secondo il Segretario Confederale della Cisl, quindi, servono politiche del lavoro efficaci ed incisive che vadano a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta. Questo si può ottenere solo con la riqualificazione e la formazione professionale e con la responsabilizzazione dei disoccupati e dei lavoratori in cassa integrazione guadagni affinché in nessuna area del nostro Paese nessuno possa perdere neanche un’opportunità di lavoro.

I dati congiunturali indicano che per il mercato del lavoro ci sono dei segnali di stabilizzazione, ma per Giorgio Santini la situazione rimane comunque critica. Basti pensare all’ultimo dato aggiornato sulla disoccupazione giovanile, che nel nostro Paese ha raggiunto il livello del 27,9% e con picchi di disoccupazione tra le donne nel Mezzogiorno che addirittura vanno a superare il 40%. Questo perché il lavoro scarseggia, ma anche perché su scala nazionale non ci sono risorse adeguate per la formazione e la riqualificazione professionale.

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