Uomini vs donne: i primi guadagnano di più

Parliamo di nuovo di uomo e donna in ambito lavorativo. Dai risultati di uno studio Ocse sull’istruzione è emerso che un uomo in Italia con una laurea può aspettarsi rispetto a un diplomato un vantaggio salariale durante la carriera superiore a 322 mila dollari, mentre per una donna il beneficio si ferma a 136 mila dollari. Il valore netto della laurea al netto di tutte le tasse è di 173mila dollari per l’uomo e di soli 25mila per la donna.

Quando termina un rapporto di lavoro?

Bisogna distinguere tra un rapporto di lavoro a tempo determinato che può estinguersi principalmente per due motivi:

– scadenza naturale del termine

– compimento del lavoro

e un rapporto di lavoro a tempo indeterminato che invece può cessare per

– accordo di entrambe le parti

– recesso unilaterale, ossia licenziamento oppure dimissioni

Gli obblighi del datore di lavoro

Se è vero che il lavoratore ha dei doveri nei confronti del datore di lavoro è altresì corretto affermare che lo stesso datore di lavoro abbia degli obblighi nei confronti

Il decalogo per il colloquio di lavoro

Colloquio di lavoro? Che paura! Sono molti i potenziali candidati che alla vigilia di un colloquio di lavoro non sanno comportarsi, cosa dire .. E’ fondamentale riuscire a trasmettere al selezionatore serietà, professionalità e voglia di imparare. E poi?

Risponde a questa domanda Gi Group, un’agenzia per il lavoro che propone un decalogo di consigli per riuscire a sfruttare al meglio l’occasione di un colloquio di lavoro, specie in un periodo di generale difficoltà come quello attuale in cui le occasioni di lavoro sono meno numerose che in passato.

Daniel Seddiqui: 27 anni e 50 lavori in ben 50 stati

 Quando si dice che i giovani non sanno cosa sia l’intraprendenza probabilmente non conoscono la storia di Daniel Seddiqui, 27enne laureato in economia alla University of Southern California. Dopo aver sostenuto numerosissimi colloqui per un lavoro full-time senza ottenere però alcun contratto non si è demoralizzato, anzi.

Quando gli è stata proposto un incarico part-time non gli è interessato che non fosse attinente al percorso di studi che aveva fatto: ha accettato e basta. Così si è ritrovato a fare da tutor part-time in una scuola elementare. In seguito ha però capito che quello forse non era il lavoro adatto a lui.

Ha il cancro e viene licenziata

Quanto accaduto alla protagonista della storia che stiamo per raccontarvi sembra irreale, un qualcosa che in una società come la nostra che si vanta di essere all’avanguardia non dovrebbe mai accadere.

Melinda Bodnar è una giovane insegnante di 27 anni a cui lo scorso novembre è stato diagnosticato un cancro. Si è ritrovata improvvisamente malata e senza lavoro.

Proprio così: è stata licenziata via e mail da Annabel Dixon, proprietaria della scuola privata in cui lavorava in Gran Bretagna.

Uomini vs Donne: i primi sono quelli che hanno perso più posti di lavoro

In diverse occasioni vi abbiamo descritto la situazione che si trovano a vivere molte donne che ad esempio dopo la maternità spesso sono costrette ad abbandonare il posto di lavoro.

Vogliamo rendervi però partecipi di quanto emerso dai risultati dei dati riguardanti la Cassa Integrazione.

Si tratta di una ricerca compiuta dall’Inps e voluta dal Ministero del Lavoro e relativa al periodo gennaio-maggio. Dai dati è emerso che la cassa integrazione ordinaria ha riguardato per il 79,4% uomini e per il 20,6% donne mentre quella straordinaria il 65,8% degli uomini e il 34,2% delle donne.

Varese: una lotteria per 10 posti di lavoro

 Una lotteria inusuale quella che partirà dal 1 settembre in un supermercato di Varese. Perchè? In palio non ci sono automonili o vacanze bensì 10 posti di lavoro a tempo determinato della durata di un anno. Lo strano concorso è stato ideato da una catena di supermercati varesini, i Tigros per festeggiare i 30 anni di attività.

Queste le parole dei responsabili

La scelta nasce dal profondo legame che l’azienda (59 punti vendita e 1200 dipendenti) ha con il territorio varesino. Un’idea che abbiamo deciso di concretizzare proprio per il contatto che abbiamo con la gente e con le loro problematiche: in pratica i dieci vincitori, o chi vorranno segnalare al loro posto, saranno inseriti come dipendenti ed integrati nel normale turn over dell’azienda

I Buoni Lavoro: li conosci?

Come ben sappiamo la Legge Biagi ha introdotto numerose novità. Tra queste possiamo trovare anche i Buoni Lavoro: uno strumento creato per il pagamento del lavoro occasionale accessorio. In pratica servono a facilitare l’assunzione dei lavoratori che verranno impiegati per un periodo di tempo limitato.

Cos’ il lavoro occasionale accessorio? Come dice la parola stessa si tratta di una prestazione lavorativa che viene svolta in modo non continuativo. Può trattarsi ad esempio di un lavoro di tipo stagionale. Per questa tipologia di lavoro viene riconosciuta sia la copertura assicurativa (attraverso l’Inail) che quella previdenziale (attraverso l’Inps). Si tratta di lavoro limitati a determinati settori:

Imprese agricole per lo svolgimento di attività stagionali, oppure per attività non stagionali purchè il volume d’affari dell’impresa sia inferiore a 7.000 euro

Imprese familiari che operano nel commercio, turismo e servizi per lo svolgimento delle loro specifiche attività da parte di persone estranee all’impresa. Anche in questo caso è posto un limite al volume d’affari dell’azienda, fissato in 10.000 euro.

Lavoro domestico relativamente ad attività occasionali

1. d’assistenza a componenti della famiglia o di cura della casa;
2. eventi sportivi, culturali, fieristici o legati a iniziative di solidarietà o di emergenza;
3. opere di manutenzione, pulizia e giardinaggio relativamente a edifici, strade, parchi;
4. consegna porta a porta e vendita ambulante di stampa;
5. insegnamento privato.

Professione insegnante: nuove regole

Inutile negarlo: il Ministro Maria Stella Gelmini ha fatto e continua a fare numerose riforme. L’intento è quello di rendere la scuola ed in generale  il nostro sistema scolastico il più competitivo possibile. Ci riuscirà? Noi ce lo auguriamo. Questa premessa per annunciarvi che per diventare insegnanti adesso ci sono nuove regole. Quali le principali novità? Tirocinio per svolgere la professione di insegnante da svolgere direttamente sul campo, inserimento immediato in ruolo dei giovani (questo dovrebbe significare fine del precariato), più tecnologie e maggiore uso della lingua inglese.

Per entrare (o rientrare) nel mercato del lavoro si ricorre al chirurgo plastico

 Può sembrare assurdo soprattutto perchè il periodo della crisi non è ancora finito eppure sembra che oltreoceano per entrare o rientrare nel mercato del lavoro si ricorra con facilità al bisturi. Proprio così: in una società in cui l’apparenza conta (anche troppo) le donne che hanno dedicato ad esempio gran parte della vita alla casa e ai figli si vedono quasi costrette a recarsi dal chirurgo estetico per eliminare le rughe ed essere di nuovo competitive nel mercato del lavoro.

Alessandro Gennai, chirurgo plastico di Bologna socio dell’Eafps, European academy of plastic surgery dice

Mi è capitato di avere richieste per un ringiovanimento al volto per questioni direttamente legate al lavoro. Più spesso mi è successo di fare dei “ritocchini” per togliere qualche anno a donne che, dopo essere state a casa per anni a fare le madri, hanno deciso di riprendere a lavorare. Di solito è una scelta che si fa soprattutto per sentirsi meglio con se stessi: in questo modo si acquista sicurezza, un fattore molto positivo anche nelle situazioni lavorative

Imprenditoria femminile: 40 mila nuove imprese

 All’interno di Gazzetta del Lavoro ci siamo già occupati di donne e impresa. Torniamo a farlo perchè sembrano essere proprio le donne a risollevare l’economia italiana. Come? Con la nascita, in 6 mesi, di 40 mila nuove imprese.

Le imprese in rosa costituire circa il 30% del totale delle nuove aziende individuali che hanno aperto principalmente in Lombardia (12,8%), Campania (10,2%) Piemonte (8,7%) e Lazio (8,7%). Tuttavia il contributo femminile più forte nelle imprese risulta essere in Molise dove le imprese individuali femminili sono il 34,2% delle imprese individuali.

Purtroppo essere mamma e imprenditrice non è semplice. Secondo la Camera di commercio brianzola dopo la nascita del primo figlio, il 10,1% delle donne lombarde ha smesso di lavorare, il 25,8% ha chiesto il part-time e solo il 52,2% ha continuato a lavorare a tempo pieno.