
Oggi si celebra la Giornata Internazionale contro lo sfruttamento del lavoro minorile e Save The Children ricorda come si siano fatti pochi sforzi per cercare di combattere lo sfruttamento minorile in tutto il mondo: una terribile piaga che non riguarda come si potrebbe immaginare solamente i paesi meno sviluppati ma anche l’Italia.
Nel nostro paese l’esercito dei baby lavoratori (che solitamente hanno meno di 15 anni) è di circa 500000: inconcepibile.
Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children per l’Italia spiega
Una povertà sempre più diffusa unita alla difficoltà di andare a scuola e ricevere un’istruzione adeguata sono alcune delle principali cause del coinvolgimento e sfruttamento di milioni di bambini e bambine nel lavoro minorile a livello globale. Un fenomeno che si può combattere e sradicare agendo su più livelli: con incisive politiche e interventi di riduzione della povertà, assicurando adeguata protezione ai minori vittime di sfruttamento lavorativo, garantendo ai minori costretti a lavorare accesso ad un’educazione flessibile e gratuita che permetta loro di affrancarsi dalla condizione di sfruttamento e di costruirsi un futuro diverso