Le più recenti previsioni sui bonus ai lavoratori nel 2024

Fondamentale analizzare le più recenti previsioni sui bonus ai lavoratori nel 2024. Il 2024 sarà un anno importante per i bonus lavorativi in Italia. La legge di bilancio 2024 ha previsto infatti una serie di novità, sia in termini di misure già in vigore che di nuove agevolazioni.

bonus ai lavoratori

Agevolazioni costituzione e investimenti start up innovative

 Negli ultimi giorni abbiamo discusso diverse volte di cosa siano le start up innovative, del perché il governo sta cercando di costituire una categoria ad hoc per tali imprese, di quali siano le caratteristiche determinanti per poter ricondurre un’attività imprenditoriale all’interno di tale recinto, e delle motivazioni che sottostanno la necessità di lanciare agevolazioni e benefit significativi. Vediamo oggi quali sono le agevolazioni in fase di costituzione e quali sono gli incentivi agli investimenti che il governo vuole applicare a tali nuove attività.

Incentivi impresa: tutte le novità del decreto Crescita

 Ora che le acque si sono parzialmente calmate, è più semplice valutare oggettivamente quali siano tutte le novità apportate dal decreto Crescita per le imprese e le attività produttive. Cerchiamo di comprendere quali siano gli interventi che il governo Monti ha fortemente voluto per tentare un rilancio della produttività del lavoro italiano, in questa rapida carrellata di innovazioni normative in corso.

Agevolazioni ritorno cervelli in fuga

 Una circolare dell’Agenzia delle Entrate introduce alcuni importanti chiarimenti sul meccanismo che dovrebbe incentivare il ritorno dei cervelli in fuga, intendendo per tali tutti i cittadini dell’Unione Europea, nati dal 1 gennaio 1969, che dal 20 gennaio 2009 abbiano svolto all’estero, risiedendovi per almeno due anni, attività di lavoro post lauream, o attività di studio, conseguendo un titolo accademico.

Due sono le principali condizioni per poter ottenere il beneficio. Con la prima, viene resa necessaria un’attività lavorativa in Italia. In altri termini, il cervello reimpatriato dovrà essere assunto con contratto di lavoro dipendente, iniziare una collaborazione (co.co.co. o lavoro a progetto), cominciare un’attività di lavoro autonomo, artistica o professionale, in forma individuale o associata, avviare un’attività di impresa in forma individuale o collettiva.

Bonus scuola: tutti in gita nella Regione Piemonte

 Grazie al Bando dal titolo “A scuola di Piemonte“, nella Regione sono stati assegnati i “bonus scuola” per le gite a ben 1.853 classi scolastiche. A darne notizia è stato Alberto Cirio, l’assessore all’Istruzione, al Turismo ed allo Sport della Regione Piemonte nel ricordare in particolare come l’agevolazione, fortemente voluta dal Governatore Roberto Cota e dall’assessore stesso, abbia avuto come finalità quella di realizzare in Piemonte, per l’anno scolastico 2010-2011, dei viaggi di istruzione. Il tutto a fronte, proprio a favore delle scuole piemontesi, di una dotazione finanziaria complessiva pari a 300 mila euro da distribuire alle classi delle scuole elementari, quelle medie nonché quelle del biennio superiore.

Borse di studio: Emilia-Romagna, criteri e requisiti

 A valere sull’anno scolastico 2010-2011, in Emilia-Romagna l’Amministrazione regionale ha definito sia i criteri, sia i requisiti per la concessione delle borse di studio; i beneficiari sono gli studenti che frequentano sul territorio emiliano-romagnolo le scuole secondarie di secondo grado a patto di presentare la domanda entro e non oltre la data del 15 marzo 2011. L’accesso alla borsa di studio, in particolare, a fronte del regolare completamento dell’anno scolastico di riferimento, non è legata al requisito di merito, ma a quello di reddito della famiglia di appartenenza dello studente; nel dettaglio, occorre che, riferito all’anno 2009, l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superi la soglia dei 10.632,94 euro. Rispettato tale requisito, lo studente può ottenere, previa presentazione della domanda, la borsa di studio; pur tuttavia, per i più meritevoli scatta un bonus, una maggiorazione pari al 25% a patto d’aver ottenuto nell’anno scolastico precedentemente frequentato una media pari almeno a quella del sette.

Voucher conciliazione per trovare lavoro in Provincia di Alessandria

 400 euro al mese, per un periodo massimo di sei mesi, al fine di conciliare i tempi da dedicare alla famiglia con quelli da “spendere” per trovare lavoro dopo magari averlo perso. E’ questa, in estrema sintesi, la misura attiva nella Provincia di Alessandria che, nello specifico, prevede l’erogazione di voucher di conciliazione ai fini del reingresso nel mondo del lavoro. Al riguardo l’Amministrazione provinciale, che per la misura vuole destinare più risorse ai Comuni sul territorio, è convinta che sostenendo spese per la cura della famiglia, da “coprire” con i voucher, i cittadini possano affrontare sia con più impegno, sia con meno problemi un percorso di orientamento, un corso di formazione professionale e, in generale, tutto l’iter necessario per garantirsi un reinserimento nel mondo del lavoro in una fase congiunturale come quella attuale che di certo ancora non è delle migliori.

Voucher conciliazione lavoro-famiglia in Provincia di Alessandria

 In Provincia di Alessandria, ed in particolare nel Comune di Novi Ligure, la Giunta ha approvato la convenzione provinciale finalizzata, nell’ambito delle azioni di sostegno alla conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia, alla concessione di voucher come rimborso per le spese sostenute per i servizi alla persona. A darne notizia mercoledì scorso, con un comunicato ufficiale, è stato proprio il Comune di Novi Ligure nel precisare al riguardo come il bonus per le spese dell’infanzia ammonti mensilmente ad un massimo di quattrocento euro per un periodo massimo di sei mesi senza possibilità di ulteriore proroga. Il voucher erogato, in particolare, può essere speso per la copertura dei costi sostenuti per asili nido comunali, per le attività estive pre e post-scuola, ma anche per i servizi mensa.

Il bonus straordinario e l’asse ereditario

Il bonus straordinario è stato istituito per permettere a famiglie, lavoratori, pensionati e non autosufficienza legato ai redditi (quali redditi di lavoro dipendente, pensioni di ogni genere e gli assegni ad esse equiparati, redditi diversi e redditi fondiari) dell’anno 2007 o dell’anno 2008.

Il beneficio in esame è attribuito ad un solo componente del nucleo familiare non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

Questa particolare provvidenza è stato istituito per gli effetti dell’articolo 1 del decreto legge 29 novembre 2008 n. 185 convertito in legge 28 gennaio 2009 n. 2.

Lavoro e famiglia: voucher di conciliazione in Provincia di Alessandria

 Al fine di agevolare ed incentivare sul territorio la conciliazione tra lavoro e cura della famiglia, la Provincia di Alessandria ha annunciato la messa a punto dei “voucher di conciliazione“, un aiuto economico destinato in particolare a quei soggetti che sono in prevalenza donne, e che hanno difficoltà ad inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro magari perché devono badare ad un bambino piccolo, oppure devono necessariamente assistere persone anziane non autosufficienti, malati terminali o cronici, oppure persone disabili. Il voucher di conciliazione consiste in un bonus pari a massimi 400 euro mensili erogabili per massimi sei mesi; i contributi, a fronte di spese documentate, potranno essere spesi per accedere a servizi pubblici o privati di cura alla persona. Inoltre, a fronte della concessione del voucher di conciliazione il soggetto beneficiario potrà accedere a percorsi di formazione e di orientamento finalizzati proprio ad assicurare o il reinserimento occupazionale, oppure l’avvio al lavoro.

Unrae: 15.000 posti di lavoro a rischio nel settore auto

A richio 15.000 posti di lavoro nel settore auto. Questo l’allarme lanciato da Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia.

L’incredibile  ascesa della vendita di automobili in Europa, che ha fatto registrare più di un milione e mezzo di immatricolazioni – 1.676.427 secondo l’ACEA, l’Associazione dei costruttori europei – , sembra essersi arrestata.

A marzo, in Italia, si è conclusa la fase nel corso della quale si potevano immatricolare le vetture beneficiate dagli incentivi governativi, perché ordinate entro il 31 dicembre del 2009.

La chiusura delle agevolazioni di Marzo provocherà da Aprile, secondo quanto affermato da Filipponi, un periodo di allarme per i lavoratori del settore auto.

Lavoratori disoccupati: Marche, contributi ai figli universitari

 Nella Regione Marche, a favore degli studenti universitari, l’Amministrazione ha provveduto a mettere a punto una misura anticrisi finalizzata, tra l’altro, a garantire sul territorio la coesione sociale, la difesa dell’occupazione, ed il sostegno allo sviluppo sul territorio marchigiano. A seguito di una proposta formulata dall’assessorato all’Istruzione e al diritto allo studio, la Giunta della Regione Marche ha così istituito un contributo una tantum per gli studenti iscritti all’università a patto che in famiglia ci siano genitori che, residenti sul territorio regionale, a causa della crisi sono in cassa integrazione straordinaria, in mobilità o sono disoccupati da almeno tre mesi. Per la misura la Regione ha stanziato un milione di euro che permetterà ad ogni figlio universitario di ricevere un contributo una tantum pari a 400 euro; quello che può essere definito in tutto e per tutto come un “bonus università”, è frutto tra l’altro di un protocollo d’intesa che la Regione Marche ha siglato con i Sindacati.

Riforma Brunetta: cosa cambia per il lavoro pubblico

 Per il personale del pubblico impiego, e per i dirigenti, è arrivato tempo di confrontarsi sia con i meriti, sia soprattutto con i demeriti; il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato, in linea con le attese la “Riforma Brunetta“, fortemente voluta dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione al fine di dare avvio ad una vera e propria “rivoluzione” nella PA. Il principio fondamentale su cui si fonda la “Riforma Brunetta” è quello della trasparenza; le Amministrazioni, in merito, dovranno adottare un piano triennale e dovranno aprirsi ai “controlli” sia interni, sia esterni, anche al cittadino.

Con la Riforma decadono inoltre gli incentivi a pioggia, visto che vengono introdotti gli incentivi economici, e quelli di carriera, solamente per i lavoratori più capaci e meritevoli; non a caso, per ogni Amministrazione solamente il 25% dei dipendenti potrà beneficiare del trattamento accessorio nella sua misura massima, e ci saranno di conseguenza in ogni Amministrazione dei lavoratori pubblici che non prenderanno alcun incentivo.