
Che l’Italia non sia il Paese della semplificazione è ben noto. Ma nel nostro Paese le cose, a volte, diventano eccessive e insostenibili anche per i burocrati meno attenti. E così, una ricerca di ItaliaOggi, rivela che nella Penisola possono applicarsi ben 46 diverse forme contrattuali per l’inserimento nel mondo del lavoro. Un vero e proprio labirinto di regole e norme, all’interno del quale non è certo semplice districarsi.
Per accedere al tanto desiderato mondo delle professioni, infatti, le aziende e i lavoratori hanno 46 diverse possibilità, alcune molto differenti le une dalle altre, e tutte contraddistinte dalla possibilità di poter costituire un facile (?) approdo al lavoro. Dal classico contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (sempre più raro) ai contratti di apprendistato, passando per quelli a chiamata o quelli a part time verticale o orizzontale, i giuristi del lavoro hanno il loro bel da fare per cercare di porre ordine nella miriade di forme contrattuali.