Monito dall’Unione Europea: l’Italia deve fare di più

Per il responsabile degli Affari economici della Commissione europea, Olli Rehn, la manovra del governo Monti è ambiziosa e tempestiva ma occorre tenere alta la guardia e cimentarsi sui prossimi impegni: dall’esigenza di bilancio occorre mettere mano sull’impalcatura sociale ed economica del Paese anche se riconosce il lavoro svolto dal nostro premier Mario Monti fino ad oggi

un passo molto importante per puntellare le finanze pubbliche e sostenere la crescita economica

IRPEF più cara per i lavoratori dipendenti con il governo Monti

Si fa presto a dire equità ma guardando l’incidenza dei lavoratori dipendenti e dei pensionati sulla maggiore imposta italiana si scoprono cose del tutto interessanti che il governo Monti dovrebbe prendere in considerazione. In effetti, la maggior parte della quota, si parla dell’82%, è proprio a carico di queste categorie; ma non solo, il peso è aumentato negli ultimi anni tanto da registrare un suo aumento del 2% tra il 2003 e il 2009, mentre l’incidenza del lavoro autonomo è solo del 4.3% o delle piccole imprese del 5%. Secondo i dati elaborati dall’Agenzia delle Entrate e dalla Lef, l’associazione per la legalità ed equità fiscale, si scopre che anche le fasce del 41% e del 43% la più alta incidenza si trovi nella categoria dei lavoratori dipendenti.

Le ultime novità del governo Monti sulla manovra economica

Mentre il presidente Napolitano, in occasione del congresso del PSI che si sta svolgendo a Fiuggi, richiama le forze sociali e politiche a conciliare rigore con equità stanno lentamente affiorando le proposte del governo Monti in vista della manovra che si dovrà concretizzare per gli inizi della settimana prossima.

In particolare, si starebbe valutando un innalzamento delle aliquote dell’imposta sui redditi, Irpef, di due punti per gli ultimi due scaglioni che dovrebbero passare dall’41 e 43% ai nuovi valori di 43 e 45% mentre rimane sempre alta l’attenzione sulla materia previdenziale e pensionistica tanto che il segretario confederale generale della CISL, Raffaele Bonanni, ha voluto manifestare le sue perplessità in occasione di un incontro a Milano parlando della riforma delle pensioni

Noi vogliamo una trattativa e non una semplice consultazione. Siamo stati convocati grazie alle pressioni della Cisl. Siamo per una trattativa, un confronto serrato stiamo parlando di problemi di milioni di persone, problemi delicatissimi che hanno bisogno di una giustificazione per qualsiasi soluzione si intraprenda

Dettagli della riforma previdenziale Monti

Il neo premier Mario Monti si dice disponibile ad un confronto diretto con le parti sociali con lo scopo di trovare un accordo utile ad ottenere una riforma previdenziale il più equa possibile e nello stesso tempo utile al bilancio statale. La riforma previdenziale del Governo Monti sta intanto entrando nel vivo e cominciano a delinearsi i primi contorni di quella che viene definita una riforma importante per l’intero sistema pensionistico italiano e del sistema lavorativo.

Governo Monti, interventi anche su Ici, rendite catastali e Iva

Il pacchetto che sarà predisposto dal governo Monti avrà una corsia preferenziale perché l’obiettivo resta la sua approvazione entro Natale per dare dei segnali forti e decisi al mercato e garantire il pareggio di bilancio nel 2013 insiem al rilancio dell’economia nazionale visto che ormai, da più parti, si evidenziano segnali di recessione anche se, Mario Monti, parla già apertamente di recessione.

Mario Monti ha ricordato alle forze sociali, che tra l’altro si sono lamentati di non essere stati convocati per un confronto, che la manovra è necessaria anche se, come ricorda il sindacato, gli interventi devono rispondere a precisi criteri di equità e coinvolgere anche i patrimoni: il sindacato non ci sta ad attribuire, come sempre, il maggior peso ai lavoratori e ai pensionati.

Pensioni, Fornero firma il decreto dei lavoratori in mobilità

La CGIL esprime soddisfazione per la decisione di Elsa Fornero, ministro del lavoro del governo Monti, di aver firmato il decreto di proroga del sostegno al reddito per quei lavoratori esclusi dal tetto di 10.000 unità salvaguardate dalle finestre mobili.

In effetti, come sembra noto, la legge 122/2010 ha modificato la disciplina sulla decorrenza delle  pensioni, stabilendo tuttavia al comma 5 che le disposizioni in materia di decorrenza dei trattamenti pensionistici previgenti continuano ad applicarsi, nei limiti del numero di 10.000 lavoratori beneficiari,  ancorché maturino i requisiti per l’accesso al pensionamento a decorrere dal 1° gennaio 2011.

Governo Monti, dal sindacato critiche alla riforma sulle pensioni

Per il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni così come il segretario generale della CGIL, è arrivato il momento del confronto perché i lavoratori non possono pagare di nuovo il costo della manovra economica; in effetti, il segretario generale della Cisl commenta le indiscrezioni di stampa sulle misure allo studio del Governo in materia previdenziale all’interno di una manovra che per il prossimo anno dovrebbe valere circa 20 miliardi

Basta con queste notizie sulle pensioni. E’ arrivato il momento di un confronto trasparente e pubblico sul tema, perche’ non possiamo lasciare ai media le ipotesi e le interpretazioni su quello che accadrà in materia di previdenza, suscitando preoccupazione e sconcerto tra i lavoratori con la fuoriuscita anticipata dal mercato del lavoro

L’Europa promuove il governo Monti

Mario Monti incassa l’Ok di Bruxelles al suo piano per riportare il bilancio in parità. Il presidente dell’eurogruppo Juncker si è detto soddisfatto dalle misure presentate dal nostro premier tanto che ha dichiarato al termine dell’incontro che sono

una buona base su cui fondare riforme ambiziose e garantire gli obiettivi sperati, siamo sicuri che Monti saprà realizzare il programma

Anche Olli Rehn, il commissario UE, si è detto soddisfatto sulle garanzie espresse da Monti finaizzate al pareggio di bilancio per il 2013 impegnando personalmente il premier italiano e tutto l’esecutivo. Non solo, oltre al risanamento di bilancio, Mario Monti ha anche messo in evidenza le misure che intende adottare per favorire lo sviluppo e la crescita che sono elementi essenziali per centrare l’obiettivo previsto.

Le possibili misure del governo Monti

Settimana decisiva per il governo guidato da Mario Monti sui provvedimenti che dovrebbero dare credito all’esecutivo in sede Ecofin e realizzare il pareggio di bilancio pianificato nel 2013 e rilanciare l’economia del Paese. Le prime misure dovrebbero riguardare le pensioni, l’Ici, le rendite catastali e la patrimoniale anche se, al momento, non si conoscono nel dettaglio le scelte operate del governo.

Di certo, il governo vuole presentare le misure prima dell’incontro in sede europea per avere così più forza in sede negoziale. Esisiste, ad ogni modo, anche la possibilità che nelle misure di risanamento dei bilanci si potranno scontare la minore crescita; infatti, ignorare questa possibilità vuol dire ignorare la realtà perché se passasse questa linea l’intervento potrebbe essere alleggerito di alcuni miliardi di euro.

Crisi europea, le simulazioni OCSE

L’OCSE simula i tre possibili scenari che potrebbero manifestarsi in un prossimo futuro se la situazione non migliorerà; in effetti, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha presentato nella capitale francese i tre possibili scenari che potrebbero derivare per l’effetto di un default di pagamento di un Paese della zona euro.

Il governo Monti, da parte sua, è pronto a scongiurare visioni di questo tipo perché ha in animo di definire una serie di misure che potrebbero dare linfa alla finanza pubblica insieme ad una serie di provvedimenti per favorire lo sviluppo.

Governo Monti, pronta la lista dei sottosegretari

Mario Monti ha finalmente definito la lista dei sottosegretari e viceministri tanto che, rispetto al precedente governo, il numero complessivo diminuisce da 40 a 25: l’esecutivo di Mario Monti è pronto così per definire la sua ricetta al Paese anche se Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, grida allo scandalo: D’Andrea, ai rapporti con il Parlamento, è un politico. Maurizio Gasparri ha così dichiarato e riportato dall’Ansa

L’ostinazione con cui lui stesso o chi per lui ha voluto l’inserimento nel Governo dell’onorevole D’Andrea non giova alla reputazione dell’esecutivo. Avevamo chiesto che non ci fossero esponenti di diretta emanazione politica e D’Andrea lo è. Ci attendiamo da lui e dal Governo un gesto di coerenza, proprio per semplificare i rapporti con il Parlamento. Non c’e’ nessuna valutazione negativa su una persona che conosco e rispetto, ma sono meravigliato perché si è violato un principio a cui tutti ci eravamo pubblicamente richiamati. Meglio cancellare subito questo equivoco

Governo Monti e la nuova governance europea

Lo scorso 25 novembre Olli Rehn, commissario per gli affari economici e monetari, si è presentato presso il parlamento italiano per una audizione sulle nuove proposte in materia di governance economica dell’Unione Europea.

Per via della crisi economica e finanziaria l’Unione Europea sta valutando un nuovo sistema che assicurerebbe in futuro maggiori controlli sull’indebitamento dei singoli stati membri allo scopo di garantire una più forte stabilità. Il governo guidato da Mario Monti ha tutta l’intenzione di partecipare da protagonista e non da gregario ad una partita che dovrebbe definire maggiori regole ecco perchè ha la necessità di rafforzare il Paese utilizzando anche l’arma delle riforme strutturali nel campo delle pensioni o in quello delle libere professioni.

Governo Monti, le prime misure arriveranno il 5 dicembre

Euro a due velocità? Mario Monti non ci sta e prepara la manovra, dalle pensioni allo sviluppo, per i primi giorni di dicembre perché mancare all’appuntamento può causare contraccolpi sulla struttura finanziaria ed economica del Paese. Crescita e rigore sui conti pubblici, queste sono i due grandi temi che le riforme Monti devono toccare anche per via delle forti pressioni dei partner europei per evitare danni alle loro economie interne e scongiurare altri colpi al sistema economico come la tedesca Manroland che ha mandato a casa 6500 dipendenti per via del suo fallimento e che ha concluso così la storia centenaria.

Pensioni, la posizione della Cisl sulla riforma del governo Monti

 Il segretario confederale generale della CISL, Raffaele Bonanni, è intervenuto sulla materia ribadendo la posizione della seconda centrale sindacale italiana; in effetti, per Bonanni

Se non ci saranno interventi di equità sociale, non saremo d’accordo ad ulteriori sacrifici sulle pensioni dei lavoratori dipendenti

L’osservazione arriva dopo l’intervento del ministro del lavoro Elsa Fornero sull’importante materia che ha prospettao l’accelerazione delle riforme già in calendario del precedente governo guidato da Berlusconi. Infatti, Elsa Fornero ha ribadito le sue posizioni, e dell’intero governo, sul nuovo sistema contributivo, ossia l’estensione del sistema contributivo pro-rata per tutti salvando solo l’anzianità pregressa.