Nello scorso mese di gennaio in Italia c’erano ben 2,14 milioni di persone in cerca di un lavoro. A rilevarlo è l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, che ha fornito una stima provvisoria sugli occupati e sui disoccupati in Italia aggiornata al mese scorso; ebbene, rispetto al mese di dicembre 2009, le persone in cerca di lavoro sono aumentate di cinquemila unità, ma il confronto con gennaio 2009 segna invece un incremento pari a ben 334 mila unità. Questo significa che mediamente ogni mese nell’ultimo anno c’è stato un aumento pari a ben 28 mila unità di persone alla ricerca di un’occupazione. Come diretta conseguenza, l’Istat ha rilevato che il mese scorso il tasso di disoccupazione si è attestato all’8,6%, registrando rispetto al mese precedente una variazione nulla, ma un aumento pari a ben 1,3 punti percentuali rispetto al mese di gennaio del 2009.
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Indennità di disoccupazione per tutti: proposta Acli
Nel nostro Paese, per quel che riguarda il mercato del lavoro, le tutele a favore dei lavoratori delle grandi imprese non risultano essere pienamente estese, ed anzi quasi sempre non ci sono proprio, a favore dei lavoratori atipici e di quelli che sono occupati presso le micro imprese e le piccole imprese. A mettere in risalto questa situazione sono le Acli – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, le quali ritengono necessario che nel nostro Paese si superi questo dualismo, e che l’indennità di disoccupazione venga estesa, senza distinzioni, a tutti i lavoratori. Per arrivare a tutto ciò le Acli ritengono che debba essere messa a punto una riforma degli ammortizzatori sociali che garantisca a tutti i lavoratori che hanno maturato almeno dodici mesi di lavoro, indipendentemente dal loro contratto, il beneficio dell’indennità di disoccupazione a fronte della partecipazione attiva del lavoratore in difficoltà a dei percorsi finalizzati al reinserimento o all’inserimento nel mondo occupazionale.
Lavoro dipendente: nel 2009 persi in Italia quasi 200 mila posti
Nel 2009, dopo ben tredici anni di crescita, l’occupazione nelle grandi imprese con contratto di lavoro subordinato ha fatto registrare una contrazione pari ad oltre 199 mila unità. Sono queste, in particolare, le stime della Uil messe in risalto con preoccupazione da parte del Segretario confederale del Sindacato Guglielmo Loy, il quale ha inoltre sottolineato come a questi 199 mila posti di lavoro occorra aggiungere altri 450 mila lavoratori che nel 2009, con un rialzo pari ad oltre il 300% rispetto al 2008, sono in cassa integrazione. La contrazione del lavoro dipendente nelle grandi imprese lo scorso anno è quindi pari all’1,1% sul totale, il che significa che la crisi ha lasciato veramente il segno. Di norma, infatti, i primi posti a “saltare” sono quelli con contratto atipico ed a termine, ragion per cui il sensibile calo dell’occupazione dipendente dimostra come l’erosione della base occupazionale in Italia lo scorso anno sia stata veramente ampia.
Lavoro stagionale: Torino, ottava edizione di “IoLavoro”
Venerdì prossimo, 5 marzo 2010, presso il Lingotto Fiere di Torino, si terrà l’ottava edizione di “IoLavoro”, una due giorni dedicata all’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro stagionale durante la prossima estate. Sarà l’occasione per molti giovani e meno giovani di consegnare il proprio curriculum direttamente nelle mani delle aziende; ci saranno infatti tante imprese operanti nel settore del benessere, del turismo e degli alberghi, ragion per cui potrà essere decisamente più facile trovare lavoro come hostess, cuoco, cameriere, estetista, animatore, istruttore sportivo, steward, barman, massaggiatore o fotografo. La raccomandazione per i visitatori alla ricerca di un lavoro è quindi quella di portare con se il curriculum vitae, anche e rigorosamente in più copie, visto che le aziende partecipanti all’evento, raggruppate negli stand in isole, permetteranno di sostenere direttamente in loco il colloquio di lavoro semplicemente acquisendo un ticket di prenotazione presso lo spazio informativo dedicato.
Lascereste il vostro paese per andare a lavorare all’estero?
All’interno della pagina Face Book di Gazzetta del Lavoro ieri vi abbiamo chiesto “Se vi proponessero un’interessante opportunità di lavoro vi trasferireste all’estero?” Le risposte che sono arrivate non lasciano
Formazione giovani: a Milano un’Officina per entrare nel mondo del lavoro
A Milano, in via Pompeo Leoni, è stata ufficialmente inaugurata un’Officina dove i giovani potranno fruire di spazi sia per il lavoro, sia per lo studio; trattasi in tutto e per tutto di un centro di formazione dove si terranno tanti corsi finalizzati sia a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, una volta che i giovani avranno terminato la terza media, sia a far loro acquisire le competenze necessarie per poter entrare nel mondo del lavoro. Per tutto ciò l’Officina, la cui gestione è affidata al Centro Galdus, che al riguardo ha un’esperienza ventennale, è attrezzata con ben tre aule dove si tengono le lezioni, un campo sportivo, le sale informatiche e ben due biblioteche. I corsi spazieranno dalla ristorazione al settore elettrico ed elettronico, ma entro l’anno l’Officina sarà anche “abitabile” visto che attraverso un progetto di housing sociale ci saranno a regime a disposizione ben 230 posti letto.
Donne in maternità: lavoro e vita familiare, un binomio difficile
Nel nostro Paese la vita non è facile per le donne che vogliono conciliare il lavoro con la famiglia, e spesso quando c’è di mezzo la nascita di un figlio le cose si complicano ancora di più. E’ emblematico il caso di Stefania Boleso, ex lavoratrice alla Red Bull in qualità di responsabile marketing; fatale è stata proprio la maternità, una delle cause principali per cui nel nostro Paese le donne lasciano o sono costrette a lasciare il posto di lavoro. Dopo dieci anni alla Red Bull, ed a seguito del taglio della sua posizione in azienda, per ottimizzare i costi, nel settembre scorso alla lavoratrice è stato tolto un ruolo che ricopriva da anni; Stefania Boleso è stata così relegata ad incarichi inferiori, lontana, anche a livello logistico, da quelle dinamiche lavorative che hanno contribuito a rendere la Red Bull la società che è diventata. E così questa storia, riportata dal Corriere della Sera, è finita con la lavoratrice che, al rientro dalla maternità, ha dovuto gettare la spugna anche a causa di insoddisfazione che ha causato, tra l’altro, una sensibile perdita di peso.
Voucher in Emilia Romagna per i Co.co.pro rimasti senza lavoro
Interessante iniziativa quella della Regione Emilia Romagna che ha deciso di stanziare più di 2 milioni di euro in assegni formativi (voucher) per quei lavoratori a progetto che sono rimasti senza lavoro dopo avere prestato servizio in aziende interessate dalla crisi. Questo per cercare di favorire la loro riqualificazione.
La scadenza di presentazione della domanda è fissata al giorno 1 marzo alle ore 12,00.
Destinatari del provvedimento sono quei collaboratori a progetto che hanno lavorato in aziende con lavoratori dipendenti sospesi con diritto al trattamento di integrazione salariale ordinaria e straordinaria o alla indennità di disoccupazione, comprese quelle aziende che nel 2009 hanno collocato in mobilità i propri dipendenti o quelle i cui dipendenti licenziati godono di ammortizzatori sociali, anche in deroga
Friuli Venezia Giulia: campagna informativa sul lavoro accessorio
Il lavoro occasionale accessorio può rappresentare un’opportunità sia per chi ha perso il posto di lavoro, e punta ad un reinserimento nel circuito dell’occupazione, sia per i giovani che vogliono fare le prime esperienze lavorative. Questa tipologia di lavoro nel nostro Paese è regolamentata attraverso i “voucher“, ovverosia i buoni lavoro che, sperimentati inizialmente per la vendemmia n agricoltura, possono ora essere utilizzati dai datori di lavoro in molti settori dell’economia. E così in Friuli Venezia Giulia la Regione, anche al fine di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso, ha avviato una campagna informativa attraverso tutta una serie di incontri/seminari ai quali è possibile iscriversi direttamente online cliccando qui. Ma chi sono i soggetti interessati ai buoni lavoro? Ebbene, dal lato dell’offerta i soggetti interessati sono gli Enti pubblici, gli enti locali, gli enti senza fini di lucro come ad esempio le associazioni, ma anche le imprese a conduzione familiare, le aziende agricole, i liberi professionisti e le famiglie.
Provincia di Firenze: voucher per neo assunti e giovani ricercatori
Al fine di aiutare sia le piccole realtà imprenditoriali, sia i neo assunti in azienda ed i giovani ricercatori, in Provincia di Firenze, su proposta dell’assessorato provinciale alla Formazione professionale e al Lavoro, sono stati complessivamente stanziati 280 mila euro circa per finanziare due importanti bandi aventi un forte carattere innovativo ed orientati a far fronte alle ripercussioni negative generate dalla crisi. Uno dei due bandi, in particolare, riguarda l’erogazione di voucher formativi alle imprese del territorio provinciale ai fini del coaching per i neo assunti; la dote per questo bando è pari a 130 mila euro, e prevede a favore del neo assunto l’acquisizione di abilità e di competenze attraverso percorsi di formazione, da parte di Agenzie accreditate sul territorio regionale, con personale esperto. Ogni voucher, ai fini dell’attivazione del coaching personalizzato, è pari a 3.500 euro, e permetterà all’impresa che ha assunto nuove figure in azienda da meno di sei mesi di poter far leva su personale che risulterà più rapidamente inserito nel contesto lavorativo.
Lavoro e vita familiare: Lazio, Bando per la Flexicurity di genere
Sul Bollettino Ufficiale delle Regione Lazio (BURL) di oggi, sabato 20 febbraio 2010, è stato pubblicato un Avviso Pubblico recante “Interventi in impresa volti a favorire la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa in un’ottica di flexicurity“. A darne notizia è stata Alessandra Tibaldi, assessore regionale al Lavoro, alle Pari opportunità ed alle Politiche giovanili, la quale ha presentato il relativo Bando sulla “Flexicurity di genere” che ha una dote pari a ben 9,5 milioni di euro. La misura è finalizzata a garantire sul territorio laziale, a favore dei lavoratori, in primis le donne, una migliore conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa; al Bando, attraverso la presentazione di progetti con tale finalità, possono accedere i datori di lavoro del settore privato, sia singolarmente, sia in forma associata ed anche attraverso un partenariato con gli Enti pubblici.
Lavoro e salute: lo psicologo e la sindrome da lavoro precario
Il lavoro nel nostro Paese può essere una minaccia per la salute? Ebbene, la risposta purtroppo è positiva visto che, in base ad un’indagine effettuata dall’Istituto superiore per la sicurezza sul lavoro (Ispesl), nel nostro Paese c’è il 43% dei lavoratori che ha il “mal d’ufficio” pronto a sfociare in molti casi in disturbi sia psicologici, sia fisici. Ma quali sono le cause di questo “mal d’ufficio”? Ebbene nel nostro Paese ci sono lavoratori colpiti da un malessere profondo che può riguardare, ad esempio, i casi di discriminazione e di prepotenza, ma anche gli eccessivi carichi di lavoro. E così lo stress sul posto di lavoro, quasi senza accorgersene molto spesso, si trasforma in insonnia, disturbi gastrointestinali e addirittura depressione. Quello di garantire la salute del lavoratore in ufficio è un grosso problema che non è solo tipicamente italiano; secondo quanto dichiarato da Giampaolo Landi di Chiavenna, assessore alla salute del Comune di Milano, in Europa ci sono ben 40 milioni di lavoratori colpiti dal mal d’ufficio, con la conseguenza che ai rischi per la salute si aggiungono anche ore di lavoro perse per malattia che vanno ad incidere sulla collettività.
Ricerca lavoro: intelligenza e successo non sempre vanno d’accordo
Nella vita, per avere successo in ambito lavorativo, non sempre una spiccata intelligenza permette di trovare un’occupazione in linea con le proprie capacità. La causa di tutto ciò non è legata solo al fatto che magari ci sono poche opportunità lavorative, ma è strettamente correlata alla ragione per cui chi ha un elevato quoziente intellettivo non è sempre in grado di spendere le proprie capacità sul mercato del lavoro in maniera ottimale. Questo significa, ad esempio, che si può essere dei veri e propri geni nel campo della matematica, dell’arte o della scienza, ma poi oltre ad un quoziente intellettivo elevato conta anche la capacità di sapersi, ad esempio, relazionare con gli altri, o saper gestire situazioni critiche ed inaspettate. Molto spesso, infatti, coloro che hanno un’intelligenza spiccata sono le persone più chiuse, mentre magari chi ha un QI più basso è più aperto non solo al dialogo ed alle relazioni sociali ma, conscio dei propri limiti, riesce nelle situazioni critiche a gestire meglio la situazione ed a trovare le soluzioni migliori.
Provincia di Torino: lavoratori svantaggiati, voucher per servizi alla persona
A Torino la Provincia ha annunciato la messa a punto di un Bando finalizzato all’assegnazione alle persone svantaggiate di voucher per i servizi alla persona, e per un importo massimo di mille euro mensili, da erogare per un tempo pari ad un anno e con possibilità di proroga per altri dodici mesi. La misura è destinata, ad esempio, a persone in difficoltà o in potenziali condizioni di disagio e di bisogno come le donne che, avendo la responsabilità di cura di un familiare, devono ad esempio occuparsi di malati, figli piccoli, disabili o anziani. Ma al voucher, avendo tutti i requisiti richiesti dal Bando, possono anche accedere quelle persone che sono in cerca di lavoro o sono occupate ma rischiano di perdere il posto; il tutto a patto che l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superi il livello dei 40 mila euro. Il voucher viene erogato su richiesta direttamente dal Centro per l’Impiego di competenza per territorio; contestualmente la persona svantaggiata verrà inserita in un percorso finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro.