La Regione Veneto regolamenta i profili formativi per l’apprendistato professionalizzante

 La Regione Veneto ha siglato, con le parti sociali, l’accordo per la formazione degli apprendisti con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere, previsto dall’articolo 4 del decreto legislativo 167/2011.

In particolare, il nuovo accordo fissa l’offerta formativa pubblica che prevede, al momento, la realizzazione di percorsi formativi esterni all’azienda articolati nei moduli di 40 ore. Non solo, il contenuto dei moduli formativi fa riferimento ad alcune delle competenze chiave per l’apprendimento permanente così come riportato nella tabella inserita nell’accordo.

Nello specifico, l’accordo prevede 40 ore di formazione nella comunicazione nelle lingue straniere  – ovvero inglese, tedesco, francese e italiano per i lavoratori di madrelingua straniera – in diversi contesti professionali. Si prevede anche una particolare attenzione alle competenze digitali, con particolare indicazione alle tecnologie della società dell’informazione.

Nuovi apprendistati 2012

 Il nuovo apprendistato 2012, partorito dalla riforma del lavoro, prevederà una ripartizione in tre differenti forme tecniche, finalizzate al conseguimento di un diploma professionale o di una professione specifica, o all’alta formazione e ricerca. Tre differenti strade che, a differenza di quanto avveniva nel passato, sono ora percorribili anche all’interno della pubblica amministrazione, considerato che – ad eccezione della tipologia di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale – gli altri tipi sono praticabili anche nel settore pubblico.

La prima via dell’apprendistato 2012 sarà pertanto relativa alla specializzazione professionale (qualifica e diploma) con finalità di conseguimento di un titolo regionale o di una qualifica professionale. L’età per l’assunzione dovrà essere compresa tra i 15 e i 25 anni (con assolvimento degli obblighi di istruzione), mentre la durata massima dell’apprendistato dovrà essere fissata in 3 anni per i percorsi finalizzati a qualifiche professionale, e di 4 anni per il diploma regionale. La regolamentazione degli apprendistati appartenenti a questa categoria spetterà alle singole Regioni, previo accordo in sede di conferenza Stato – Regioni.

Termina il periodo transitorio del nuovo apprendistato

 Dallo scorso 26 aprile 2012 entra pienamente in vigore il Decreto Legislativo n. 167/2011, in materia di Apprendistato e che da questa data sono abrogate le seguenti disposizioni legislative: Legge n. 25/1955 –  articoli 21 e 22 della Legge n. 56/1987  – articolo 16 della Legge n. 196/1997  – articoli da 47 a 53 del D.L.vo n. 276/2003. In particolare, l’articolo 23 del decreto legge n. 112/2008 convertito dalla Legge 133/2008 interviene sulla durata del contratto, sulla formazione esclusivamente aziendale, sull’abolizione di adempimenti burocratici e sulle visite mediche pre-assuntive per maggiorenni.

Ricordiamo che il contratto di apprendistato diventa il contratto formativo per eccellenza, assolve sia al diritto dovere di istruzione e formazione (secondo la nuova riforma dei cicli scolatici L. 53/2003 ) sia all’apprendimento professionale anche di specializzazione tecnica superiore.

Il nuovo apprendistato integra tre differenti tipologie contrattuali con una nuova forma: il contratto di apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione, il contratto di apprendistato professionalizzante per il conseguimento di una qualificazione attraverso una formazione sul lavoro e un apprendimento tecnico-professionale e, infine, il contratto di apprendistato per l’acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione (art. 47 Dlgs 276/03).

In arrivo l’Accordo Interconfederale sull’Apprendistato nel settore industria

 La Confindustria ed i sindacati CGIL, CISL e UIL, hanno sottoscritto, in data 18 aprile 2012, l’Accordo Interconfederale sull’Apprendistato nel settore industria.

Il testo dell’Accordo prevede che, in via sussidiaria rispetto a quanto dovrà essere disciplinato dalla contrattazione collettiva dal decreto legislativo n. 167/2011, per il contratto di apprendistato, relativamente alle assunzioni decorrenti dal prossimo 26 april2 2012, trova applicazione la nuova disciplina.

Vantaggi dell’apprendistato

 Se ne è parlato tantissimo, negli ultimi mesi. Ma siamo sicuri di aver compreso con esattezza quali sono i vantaggi dell’apprendistato, il contratto che dovrebbe garantire un miglior inserimento nel mercato del lavoro, una sorta di trampolino di lancio verso il tanto atteso e ammirato contratto di lavoro a tempo indeterminato?

In linea di massima, il vantaggio principale del contratto di apprendistato è concretizzabile in sgravi contributivi per le imprese, con un livello retributivo che appare essere lievemente inferiore per il lavoratore, e con possibilità di separazione alla fine del periodo di apprendistato in maniera indolore (pur essendo il contratto di apprendistato, come abbiamo avuto modo di sottolineare, la via di entrata verso una  carriera disciplinata dal tempo indeterminato”.

Oltre a flessibilità e costi limitati per il datore di lavoro, tuttavia, sono presenti altri sgravi per chi desideri poter accompagnare l’apprendistato a percorsi formativi ben più spinti di quelli obbligatori.

L’importante, sottolineiamo riprendendo le parole di Stefano Colli-Lanzi, amministratore delegato di Gi Group, è che “l’aziende non utilizzi in modo deviato l’apprendistato solo per ridurre i costi senza svolgere una formazione efficace e, al termine del periodo previsto, se ha correttamente investito sulla persona, ha tutto l’interesse a continuare il rapporto di lavoro”.

Novità dal riordino complessivo della disciplina dell’apprendistato

 L’accordo è stato siglato lo scorso 28 marzo 2012 e prevede il riordino l’accordo di riordino complessivo sulla disciplina dell’apprendistato tra Confesercenti e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. Infatti, l’accordo, in coerenza con le linee del nuovo Testo unico sull’apprendistato (D. L.vo n. 167/2011), prevede, per specifiche figure professionali analoghe a quelle artigiane, durate diversificate e percorsi formativi ad hoc in grado di rispondere alle esigenze delle imprese e dei lavoratori.

In base all’articolo 1 le parti convengono che il numero di apprendisti che il datore di lavoro ha facoltà di occupare alle proprie dipendenze non può superare il 100 per cento dei lavoratori specializzati e qualificati in servizio. Non solo, il datore di lavoro che non abbia alle proprie dipendenze lavoratori qualificati o specializzati, o che comunque ne abbia in numero inferiore a 3, può assumere apprendisti in numero non superiore a 3.

Sul contratto di apprendistato il parere della Fondazione studi della CDL

 Con la circolare n. 7 dello scorso 11 aprile 2012, la Fondazione Studi della CDL ha espresso i suoi dubbio sul contenuto dell’articolo 5, lettera a), del disegno di legge del Governo Monti dove si introduce la durata minima di sei mesi per l’avvio di un contratto di apprendistato, fatta salva la previsione dei cicli stagionali di cui all’art. 4, comma 5 del D.Lgs. 167/2011.

Infatti, per gli effetti della lettera b) si dispone che nella ipotesi di recesso del datore di lavoro al termine del periodo di formazione obbligatoria ai sensi dell’art. 2118 del codice civile, nel periodo di preavviso continua a trovare applicazione la disciplina del contratto di apprendistato.

Apprendistato in Piemonte

 E’ stato recentemente siglato un accordo per l’apprendistato di primo livello in Piemonte. A darne notizia è l’Assessore al Lavoro e alla Formazione Professionale della Regione Piemonte, Claudia Porchetto, che dinanzi alla stampa commenta l’intesa raggiunta ricordando come essa possa completare “il panorama dell’offerta formativa in apprendistato, che ad oggi ha offerto ottime performance”.

In particolare, l’Assessore ricorda come l’intesa sia stata siglata con tutte le sigle sindacali e datoriali, e come riguardi la “sperimentazione di percorsi per il conseguimento della qualifica e del diploma in Apprendistato”. “Rispondendo alla sollecitazione del ministro Francesco Profumo che oggi domanda più formazione” – prosegue Porchetto – “posso dire che siamo la prima Regione in Italia ad attivare questo tipo di percorso, il quale offre un fondamentale strumento di lotta alla dispersione scolastica, e per dare alle imprese piemontesi un nuovo strumento per il reclutamento di forza lavoro giovanile qualificata”.

Il riordino complessivo della disciplina dell’apprendistato in Confcommercio

 Lo scorso 24 marzo 2012 è stato siglato l’accordo di riordino complessivo sulla disciplina dell’apprendistato tra Confcommercio-Imprese per l’Italia e le organizzazioni sindacali rappresentate da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.

Così come prevede il nuovo Testo unico sull’apprendistato (così come riportato dal D. L.vo n. 167/2011), l’accordo  prevede, per specifiche figure professionali analoghe a quelle artigiane, durate diversificate e percorsi formativi ad hoc in grado di rispondere alle esigenze delle imprese e dei lavoratori: l’intesa non è derogabile dalla contrattazione integrativa di secondo livello.

Presentata la seconda graduatoria del programma AMVA

 Il programma AMVA, lo ricordiamo, riguarda l’apprendistato e mestieri a vocazione artigianale. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali informa che è stata pubblicata la seconda graduatoria di aziende ammesse al contributo.

Infatti, il secondo elenco è relativo alla formalizzazione di contratti di apprendistato professionalizzante o contratti di mestiere. Tra le domande presentate dalle aziende dal 19 al 30 dicembre 2011, sono 63 quelle ammesse a contributo, per un ammontare di circa 300 mila euro. Le 57 aziende selezionate sono risultate in regola con i requisiti richiesti dall’avviso di bando e quindi con diritto ad ottenere l’incentivo in quanto nel periodo indicato dall’avviso di bando hanno assunto lavoratori con contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere a tempo pieno.

L’apprendistato in Campania, nuove proposte per la realtà locale

 La Regione Campania cerca di trovare un accordo sul nuovo contratto di apprendistato allo scopo di dare un serio impulso all’occupazione, in modo speciale in una regione dove la disoccupazione può vantare un triste primato.

In effetti, la Regione con la partecipazione di associazioni sindacali e datoriali ha approntato un Testo Unico sull’importante materia. La proposta sarà presentata in Giunta regionale per opera dell’assessore al Lavoro Severino Nappi per la sua necessaria approvazione per ottenere, in seguito, anche il parere favorevole dell’Assise regionale.

Accordo Stato-Regione sull’apprendistato

 È stato sottoscritto lo scorso 15 marzo 2012 l’accordo sull’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale così come disciplinato dall’articolo 3 del decreto n. 167/2011.

L’accordo tra Stato e Regioni disciplina la regolamentazione dei profili formativi ribadendo che il contratto di apprendistato riguarda i giovani tra i 15 e i 25 anni con una durata stabilita in base alla qualifica o al diploma da conseguire, ma non può comunque essere superiore, per la parte formativa, a tre anni o quattro nel caso di diploma quadriennale regionale.

Si ricorda, sempre in base all’accordo, che per le ore di formazione, esterna o interna all’azienda, utile per il conseguimento della qualifica o del diploma professionale, è stata prevista una durata non inferiore alle 400 ore annue. È data la possibilità, ad ogni modo, per gli apprendisti over 18 (che dunque non sono più in diritto-dovere) di uno “sconto” per il riconoscimento di crediti formativi collegati alle competenze di cui già sono in possesso.

In arrivo le prime graduatorie del programma AMVA

 Il Ministero del Lavoro ha presentato le prime graduatorie delle aziende ammesse a contributo a seguito dell’inserimento occupazionale con contratto di apprendistato, programma AMVA.

Si apprende che per ora sono 68 le aziende ammesse a contributo che hanno assunto con contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere a tempo pieno e 13 le aziende ammesse a contributo che hanno assunto con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale.  Ad ogni modo, il Ministero del Lavoro presume che questi numeri sono destinati ad aumentare nel tempo poiché il termine di scadenza del bando è fissato al 31 dicembre 2012 e le risorse messe a disposizione dal programma sono pari a 78milioni di euro.