Lavoro e famiglia: assegni di conciliazione in Emilia-Romagna

 A fine di aiutare i lavoratori a conciliare i tempi di lavoro con quelli da dedicare alla famiglia, nella Regione Emilia-Romagna, a valere sul nuovo anno scolastico, sono pronti ben tre milioni di euro di risorse al fine di concedere degli assegni di conciliazione. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel precisare in particolare come la misura sia destinata a quei nuclei familiari dove entrambi i genitori lavorano; l’assegno concesso permetterà così di andare ad abbattere i costi inerenti il pagamento della retta per il nido d’infanzia. I fondi stanziati rientrano nell’ambito di un piano di sostegno alla scuola che è decisamente più ampio, con una dote finanziaria complessiva pari a ben 10 milioni di euro, e che punta tra l’altro, oltre a favorire l’acceso ai nidi, anche a favorire le autonomie scolastiche, a gestire l’integrazione degli alunni stranieri e di quelli disabili, ma anche ad abbattere, azzerandole, le liste d’attesa per la scuola materna.

Assistenti familiari: Piacenza, contributi per l’assunzione

 Nel Comune di Piacenza è ancora aperto un Bando finalizzato ad incentivare nelle famiglie l’assunzione di un assistente familiare con un contratto di lavoro regolare e con la possibilità, quindi, per le persone non autosufficienti di avere un adeguato sostegno. I termini per la presentazione delle domande relative al Bando si sono aperti lo scorso 12 luglio, ma si potranno presentare le istanze fino e non oltre la data del prossimo 30 settembre 2010. Con tale misura l’Amministrazione punta a concedere dei contributi a favore di coloro che andranno ad assumere un assistente familiare e garantire a quest’ultimo, di conseguenza, un regolare inserimento lavorativo. L’iniziativa, giunta al secondo Bando, è rivolta a quelle famiglie residenti sul territorio che vogliono avvalersi di personale assistenziale privato in virtù della presenza nel nucleo familiare di persone non autosufficienti, con handicap grave e/o invalide al 100% che non percepiscono l’assegno di cura, e che hanno un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) inferiore al livello dei 20 mila euro.

Provincia di Bergamo: contributi per le scuole superiori paritarie

 In Provincia di Bergamo si sono ufficialmente aperti i termini per l’assegnazione, a favore degli studenti che frequentano sul territorio gli Istituti scolastici paritari di istruzione secondaria superiore, di contributi finalizzati ad abbattere le rette di iscrizione relativamente all’anno scolastico 2009 – 2010. A darne notizia è stata l’Amministrazione provinciale nel far presente, innanzitutto, come la misura abbia nello specifico una dote finanziaria complessiva pari a ben 387 mila euro, e come l’importo massimo erogabile a ciascun studente non potrà comunque superare la soglia dei 774 euro. Sul sito Internet della Provincia di Bergamo è tra l’altro possibile sia andare a visionare e scaricare il bando, sia leggere la guida finalizzata alla corretta compilazione della domanda. In particolare, le istanze relative alla richiesta ed alla concessione dei contributi provinciali si articolano in tre step: come primo passo occorre compilare la richiesta di contributo direttamente online, sul sito Internet della Provincia di Bergamo, con le modalità indicate nella guida.

Comune di Ravenna: Bando per contributi ai disoccupati

 Sono aperti nel Comune di Ravenna i Bandi grazie ai quali l’Amministrazione punta ad aiutare sia i lavoratori che sono attualmente disoccupati, sia le imprese che vogliono incrementare il proprio organico con le assunzioni. Questo grazie a due appositi Fondi, aventi entrambi una dote pari a ben 400 mila euro, che potranno essere utilizzati per concedere contributi alle aziende che assumeranno personale dipendente per un periodo non inferiore ad un anno, ed ai lavoratori che a causa della congiuntura economica difficile sono disoccupati in quanto hanno perso il posto di lavoro con contratto subordinato o parasubordinato; alla misura possono inoltre accedere anche i disoccupati che sono lavoratori autonomi titolari di partita Iva ma non d’impresa. Al primo fondo è possibile presentare la domanda entro e non oltre il 30 settembre 2010; successivamente, a fronte del persistere della condizione di disoccupato, il lavoratore potrà presentare una seconda domanda di accesso ai contributi entro e non oltre la data del 18 gennaio 2011.

Voucher conciliazione lavoro e famiglia in Provincia di Macerata

 Scade alle ore 12 del prossimo 14 agosto 2010 un Bando in Provincia di Macerata, ed in particolare nel Comune di Mogliano, per favorire l’occupazione delle donne attraverso l’erogazione di voucher di servizio finalizzati a garantire la conciliazione tra i tempi di vita quotidiana e quelli legati all’attività lavorativa. Il voucher da parte del Comune viene concesso per la copertura delle spese legate ai servizi di assistenza di anziani non autosufficienti, disabili o bambini di età inferiore ai 12 anni. I voucher di servizio erogati possono essere concessi a patto che a valere sulle stesse spese sostenute non si fruisca di altri incentivi; inoltre, per quel che riguarda l’assistenza agli anziani non autosufficienti, l’assegnazione del voucher è incompatibile con l’indennità di accompagnamento percepita dalla stessa persona. Sono ammesse, tra l’altro, le spese per baby-sitter, asili nido, assistenti, badanti, servizi di mensa e di trasporto legati ad attività scolastiche ed extrascolastiche; inoltre, da tali servizi è ammessa la spesa relativa all’Iva a patto che però questa per il richiedente rappresenti un costo non recuperabile, e che a tal fine provveda a dimostrarlo.

Occupazione femminile: gli incentivi per le donne in Toscana

 In Toscana l’Amministrazione, a favore dell’occupazione femminile, promuove una misura di part-time volontario, sulla base di accordi sindacali, ed a tempo indeterminato, che permette all’impresa di ottenere degli incentivi a fronte di incrementi occupazionali. A ricordarlo è stato l’Assessore regionale Simoncini, il quale ha sottolineato come la Regione Toscana riuscirà a tirarsi fuori dalla fase di crisi solo se ci saranno più donne al lavoro. Questo perché è stato proprio il lavoro femminile quello più penalizzato a seguito della crisi economica, ragion per cui l’Amministrazione regionale ha provveduto a potenziare le misure a favore delle donne ed in particolare a favore di quelle lavoratrici in condizioni di svantaggio. Ad esempio, a favore delle donne lavoratrici immigrate, che nella Regione sono da un lato sempre più presenti, e dall’altro sempre più in difficoltà nell’inserimento nel mercato del lavoro, c’è un progetto pilota finalizzato al riconoscimento delle competenze nei casi di mancato riconoscimento dei titoli di studio.

Provincia di Milano: Bando per l’occupazione giovanile

 La Camera di Commercio di Milano, insieme al Comune ed alla Provincia, ha lanciato “Valorizza i giovani della tua impresa“, un Bando per il sostegno all’occupazione giovanile che ha una dote pari a ben 1 milione di euro, e che punta sia ad agevolare le piccole e medie imprese, sia i lavoratori di età compresa tra i 20 ed i 29 anni nella stabilizzazione attraverso la trasformazione del contratto di lavoro a tempo determinato in uno a tempo indeterminato. Le micro imprese e le piccole e medie imprese, appartenenti a tutti i settori dell’economia, ed aventi la sede legale a Milano, oppure in Provincia, possono presentare la domanda di accesso al Bando entro e non oltre la data del 15 settembre 2010. Per la stabilizzazione di ogni giovane, anche con contratto di apprendistato, di somministrazione o di collaborazione a progetto, è pronto un contributo a fondo perduto pari a 3.000 euro; il tutto a patto che i lavoratori da stabilizzare abbiano accumulato negli ultimi tre anni, anche in via non continuativa, un periodo di lavoro in azienda pari ad almeno 365 giorni.

Lavoro Piemonte: arriva il nuovo contratto di insediamento

 Al fine di salvaguardare nel tempo i livelli occupazionali sul territorio, la Regione Piemonte ha messo a punto il nuovo contratto di insediamento che sarà in grado di garantire più occupazione a seguito di vincoli più stringenti per le imprese che, in particolare, dovranno vincolare la presenza degli impianti nella Regione per almeno dieci anni, e dovranno altresì garantire un numero minimo obbligatorio di posti di lavoro. Ad annunciare il nuovo contratto di insediamento, nel corso di una conferenza stampa, è stato Massimo Giordano, assessore regionale allo Sviluppo economico ed alle Attività produttive, precisando che trattasi di una misura rientrante nel Piano straordinario per l’occupazione, e che in questo modo l’Amministrazione punta a mettere al centro nello sviluppo produttivo i lavoratori. Il tutto a fronte di uno stanziamento di risorse pari a ben 60 milioni di euro in due anni che saranno concessi ad imprese e ad organismi di ricerca senza scopo di lucro nel rispetto dei vincoli, più stringenti, definiti con il nuovo contratto di insediamento.

Lavoro Toscana: nuovo Bando per creare posti di lavoro

 La Regione Toscana è nuovamente scesa in campo a favore delle imprese e del sostegno all’occupazione con un nuovo Bando, la cui scadenza è fissata per il prossimo 29 ottobre 2010, che mira sia ad aiutare quei settori più in difficoltà, sia ad agevolare lo sviluppo delle realtà imprenditoriali che risultano essere più competitive. A darne notizia è stato l’Assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, il quale ha spiegato che il Bando ha una dote pari a ben sei milioni di euro, di cui 2 milioni di euro a favore di settori imprenditoriali chiave come l’ambiente e l’energia. Il Bando, in particolare, mira a creare nuove imprese ma anche nuova occupazione visto che la graduatoria sarà stilata anche tenendo conto dell’impegno da parte dell’azienda di reinserire figure espulse dal mercato del lavoro e quelli in mobilità o in cassa integrazione.

Comune di Cornaredo: buono famiglia per precarietà lavorativa

 Rispetto alla precedente scadenza del 15 giugno 2010, è stato prorogato fino alle ore 18 del prossimo 26 luglio, nel Comune di Cornaredo, in Provincia di Milano, il “Buono Famiglia“, un contributo ottenibile, previa presentazione della domanda, e nel rispetto dei requisiti previsti, grazie ad un apposito concorso pubblico indetto dall’Amministrazione comunale a sostegno di quelle persone che versano in uno stato di precarietà lavorativa. La misura è quindi riservata a chi ha perso il posto di lavoro e, tra l’altro, anche ai cassintegrati ed ai lavoratori in mobilità appartenenti a nuclei familiari che non possiedono sufficienti risparmi per poter affrontare le spese ordinarie, e che non possono far leva su nessun altro aiuto economico adeguato. La domanda di assegnazione del contributo economico può essere scaricata dal Web, direttamente dal sito Internet del Comune di Cornaredo, dichiarando sotto la propria responsabilità, tra l’altro, di avere un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore ai 15.458 euro, e di aver maturato la residenza nel Comune di Cornaredo almeno a partire dall’1 gennaio del 2008.

Camera Commercio Sondrio: voucher per investire sul capitale umano

 La Camera di Commercio di Sondrio, grazie ad uno stanziamento per complessivi 70 mila euro, è nuovamente scesa in campo per sostenere le piccole e medie imprese della Valchiavenna e di Valtellina che vogliono investire in innovazione tecnologica, ma che vogliono altresì valorizzare il capitale umano.  Accedendo infatti ad un apposito Bando, le piccole e medie imprese interessate, in base all’ambito per cui viene presentata la specifica richiesta di contributo, potranno così ottenere un contributo variabile da un minimo di duemila ad un massimo di 15 mila euro fino ad esaurimento delle risorse, e comunque a fronte di una richiesta che deve essere presentata dall’azienda, in via esclusivamente telematica, attraverso il sito Internet www.bandimpreselombarde.it, dove è possibile altresì scaricare la modulistica, entro e non oltre la data del 31 dicembre del 2010.

Contratti di solidarietà Toscana, la Regione stanzia contributi

 I lavoratori di ben sedici aziende in crisi potranno in Toscana sia mantenere il proprio posto di lavoro, sia continuare a percepire uno stipendio dignitoso. A darne notizia è l’Amministrazione regionale che al riguardo è scesa in campo stanziando dei contributi legati ad un apposito fondo che integra la paga di chi, a seguito dell’adesione ai cosiddetti contratti di solidarietà, s’è visto ridotto l’orario di lavoro. I lavoratori delle aziende per cui la Regione è scesa in campo sono, nel Comune di Pisa, quelli di Mitsuba Italia, Metaware, TMM, LMF Biokimica, Codyeco, Conceria Sirte, Conceria Antiba e Industria Calzaturiera Marros. A Firenze l’integrazione dello stipendio, che sarà erogata nei prossimi giorni, riguarda i lavoratori di Pelletteria Lucy di Luciana Ugolini, Calzaturificio Due Elle, Nuova Cev, G.G. Macchine di Gherardi Tiziano, Stile di Nidiaci e C. e Salvatore Ferragamo Italia; a Livorno DL Servizi Industriali ed a Siena Querciolaie Rinascente SC.

Mettersi in proprio in Lombardia: fondi per giovani, donne e persone svantaggiate

 Grazie alla Legge regionale numero 22, in Lombardia le donne, i giovani e le persone svantaggiate possono mettersi in proprio accedendo ad un apposito plafond di finanziamenti stanziati per incentivare la nascita di nuove imprese familiari, ditte individuali, ma anche società professionali, studi professionali ed imprese costituite in forma societaria. A darne notizia è l’Amministrazione regionale nel precisare come tale opportunità sia riservata a donne, giovani e persone svantaggiate di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che vogliono avviare un’impresa o che l’hanno già costituita da meno di dodici mesi dalla data di presentazione della domanda. Le risorse a disposizione sono quelle relative al Bando dell’assessorato Industria e Artigianato con una dote pari a 30 milioni di euro; di questi ce ne sono a disposizione 12 dopo che 18 milioni di euro sono stati erogati a favore di 341 imprese, alla data dello scorso mese di marzo, ed a fronte di 658 domande presentate.

Conciliazione lavoro e famiglia: voucher per le donne in Provincia di Ancona

 Grazie alle risorse del fondo sociale europeo, in Provincia di Ancona sono pronti degli stanziamenti pari a quasi 350 mila euro per permettere alle donne di conciliare i tempi di vita con quelli del lavoro. A darne notizia è l’Amministrazione provinciale nel precisare come i termini di presentazione della domanda scadano il prossimo 20 settembre 2010, e come per l’accesso alla misura serva, tra l’altro, il rispetto di opportuni requisiti di reddito. Nel dettaglio, le donne possono ottenere i voucher a fronte delle spese sostenute per l’assistenza agli anziani, ai figli ed ai disabili in ragione del reddito dichiarato ai fini dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Con un Isee sotto i 15 mila euro alla donna può spettare un voucher fino ad un importo di duemila euro a fronte della presentazione delle ricevute di spesa sostenuta per l’assistenza ai disabili, bambini o anziani; questo significa che occorrerà presentare le ricevute di spesa per la babysitter, il centro estivo, l’asilo nido, il doposcuola o, nel caso di anziani e disabili, quelle per le case di riposo, la badante, il centro riabilitativo o la casa di cura.