Pensioni 2010, le donne del pubblico impiego

 Dal 1° gennaio 2010 per le donne del pubblico impiego si cambia registro. I requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione saranno adeguati in base alla speranza di vita secondo gli accertamenti condotti dall’ISTAT e dall’Eurostat.

Da quest’anno per ottenere la pensione di vecchia occorre dimostrare di aver compiuto 61 anni d’età. Questo è il primo passo della riforma della materia previdenziale per il personale del pubblico impiego. Nel 2018 il nuovo sistema sarà a regime con il requisito dei 65 anni.

L’innalzamento sarà graduale: un anno ogni due.

Pensione 2010, il punto sulla pensione di anzianità

 La pensione di anzianità, rispetto a quella di vecchiaia, si percepisce indipendentemente dall’età pensionabile.

La pensione di vecchiaia si ottiene quando si verificano tre condizioni essenziali: età pensionabile, contribuzione minima e cessazione di qualsiasi rapporto di lavoro dipendente.

Rispetto alla pensione di vecchiaia, infatti, non è necessario aspettare il limite dei 65 anni se uomini o 60 se donne. La legge 247/2007 di riforma delle pensioni ha stabilito, ad ogni modo, un aumento progressivo del requisito anagrafico rispetto alla normativa precedente.

Per il periodo dal 1 luglio 2009 al 31 dicembre 2010 la pensione di anzianità si percepisce quando si raggiunge quota 95 (59 anni di età e 36 anni di contributi, o 60 anni di età anagrafica e 35 anni di contribuzione).

Pensione 2010, quando si è abbastanza vecchi?

 La pensione di vecchiaia è una delle due principali forme pensionistiche in vigore nel nostro Paese.

Grazie alla riforma Dini sono presenti due forme: retributivo e contributivo.

Le pensioni di vecchiaia, riferite al sistema retributivo, dovranno, per il 2010, rispettare le seguenti condizioni.

Per i dipendenti del settore privato l’età pensionabile, per il 2010, non si modifica. Potranno andare in pensione a 65 anni gli uomini, mentre per le donne il requisito rimane a 60 con un minimo contributivo, per entrambi i sessi, di 20 anni (si riducono a 15 se maturati prima dell’anno 1992).

Dal 2015 anche il settore privato dovrà adeguare l’età pensionabile recependo il limite dei 65 anni.

Pensioni 2010, il coefficiente nel sistema contributivo

 Avevamo già dato evidenza in un precedente articolo la decisione da parte del governo di cambiare i coefficienti di trasformazione calcolati con il sistema contributivo.

La pensione annua, secondo il sistema contributivo, si ottiene applicando al montante contributivo, ossia all’ammontare della somma accantonata nell’arco della propria attività lavorativa rivalutata nel tempo, il coefficiente di trasformazione relativa all’età anagrafica applicata al momento del pensionamento.

Si è anche stabilito che dal 2010 la revisione dei coefficienti non avverrà più ogni dieci anni ma ogni tre, in questo modo si produrranno risparmi sensibili di spesa e, di conseguenza, minore pensione accantonata.

Pensioni 2010, i nuovi minimi

 Con l’anno nuovo sono state definiti i nuovi minimi per la pensione e l’assegno sociale e per il trattamento minimo garantito.

Questi minimi si applicano alle prestazioni erogate da un istituto previdenziale, ad esempio Inps per i dipendenti privati, e quelle a carico di un fondo esclusivo o sostitutivo dell’assicurazione generale obbligatoria (ad esempio Inpdap per i dipendenti pubblici).

Dal 1° gennaio 2010 il trattamento minimo a carico dell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti pubblici e privati è stabilito in 461,40 euro mensili per tredici mensilità, pari a 5.998,20 euro annuali.

Pensioni 2010, perequazione automatica

 La perequazione è un particolare sistema di calcolo utilizzato dagli istituti previdenziali per adeguare le pensioni sulla variazione del costo della vita.

È stato stabilito, attraverso il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 19 novembre 2009,  il valore definitivo per il 2009 e previsionale per tutto il 2010 per l’adeguamento delle pensioni sulla base dei dati dell’Istituto Centrale di Statistica o Istat.

Secondo il decreto, con effetto dal 1° gennaio 2010, la percentuale di variazione per il calcolo della scala mobile delle pensioni è risultato pari a 0.7%, salvo conguaglio da computarsi alla fine dell’anno.

Di conseguenza tutte le pensioni INPS e quelle a carico di un fondo esclusivo o sostitutivo dell’assicurazione generale obbligatoria, vale a dire anche le pensioni erogate a tutti i dipendenti pubblici dall’INPDAP, dovranno essere adeguate sulla base del valore pari a 0.7%.

Legge Finanziaria 2010: incentivi per l’assunzione e apprendistato

 La Finanziaria 2010 prevede due interessanti novità per l’apprendistato.

Il comma 154 delle Legge Finanziaria 2010, Legge 191/2009,  ribadisce il principio sociale ed economico dell’apprendistato come strumento di formazione e istruzione professionale.

In realtà, l’apprendistato trova il suo riconoscimento in altre precedenti normative, tra cui il Dlgs 276/2003.

La Finanziaria 2010 stanzia risorse aggiuntive rispetto a quelle già in precedenza previste dalla legge 296/2006.

Legge Finanziaria 2010, proroga degli ammortizzatori sociali

 La Finanziaria 2010, anche conosciuta come Legge 191/2009, ha prorogato alcune disposizione previste, in maniera temporanea, dalla legge 2/2009.

In questo modo il Legislatore ha inteso, vista la gravità della situazione economica e sociale, di prevedere anche per il corrente anno una serie di norme, ad esempio la proroga della cassa integrazione e della mobilità per le imprese commerciali, già previste nell’anno scorso.

A questo proposito il comma 136 proroga fino al 31 dicembre 2010 alcune norme previste dall’articolo 19 della già citata legge.

Legge Finanziaria 2010, detassazione del salario di produttività

La Finanziaria 2010, Legge 191/2009, ha prorogato per tutto l’anno 2010 la normativa prevista agli art. 4 e 5 della legge 2/2009.

In sostanza il salario di rendimento e produttività nel settore privato per i redditi da lavoro dipendente fino a 35.000 euro riferiti all’anno 2009, con un limite massimo di 6 mila euro, si applica la tassazione al 10%.

Resta inteso che oltre alla soglia massima si applicano le aliquote normalmente previste.

Nel computo devono rientrare redditi solo di lavoro dipendenti escludendo quelli derivanti da qualsiasi forma di lavoro autonomo (ad esempio, collaborazioni coordinate e continuative, associazioni in partecipazione, prestazioni ex art. 2222 codice civile, e così via).

Legge Finanziaria 2010, nuove norme per lo staff leasing

 La Finanziaria 2010, Legge 191/2009, ha reintrodotto il cosiddetto “staff leasing” (comma 143), ovvero la somministrazione a tempo indeterminato, e ha modificato la somministrazione del lavoro a tempo determinato.

Resta fermo il principio che lo “staff leasing”, sia a tempo determinato sia indeterminato, non può essere applicato per la sostituzione di lavoratori assenti per sciopero o in caso di mancata valutazione dei rischi da parte del datore di lavoro.

L’articolo 1, comma 46, della Legge 247/2007 che aveva eliminato lo “staff leasing” è ora abrogato e dal 1° gennaio 2010 è di nuovo applicabile ampliandone l’ambito applicativo.

Legge Finanziaria 2010, aiuti al settore edile (e non solo)

La legge Finanziaria 2010, o legge 191/2009, prevede anche delle misure di aiuto al settore edile.

Per prima cosa possiamo ricordare che in base al comma 145 è stato aumentato l’indennità di disoccupazione nel settore edile. Il comma stabilisce che il trattamento speciale di disoccupazione deve essere rivalutato ogni anno in misura pari al 100% dell’indice Istat.

La misura stabilisce che l’indennità si aggancia ad una previsione contenuta nell’art. 1 , comma 27, della legge 247/2007.

Inoltre, il comma 151 prevede incentivi per l’assunzione di alcune categorie di lavoratori, tra cui anche quelli appartenenti al settore edile.

Legge Finanziaria 2010, incentivi per l’assunzione

 È stata pubblicata sul supplemento ordinario n. 243 della Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2009, la legge 191/2009 o meglio conosciuta come “Finanziaria 2010”.

Le norme ivi contenute entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2010.

Abbiamo già dato evidenza in precedenti articoli sulle novità introdotte in materia di lavoro.

Proseguiamo il nostro viaggio all’interno della Finanziaria 2010 affrontando il contenuto del comma 145.

Legge Finanziaria 2010, il lavoro occasionale e accessorio

La legge Finanziaria amplia la possibilità di ricorrere al lavoro occasionale ed accessorio.

Questa particolare forma di lavoro, previsto dagli articoli 70 e successivi dalla Legge n. 276/2003, trova nella legge Finanziaria, così come prevedono i commi 148 e 149, un ampliamento di tipo normativo. Grazie alla legge Finanziaria anche la Pubblica Amministrazione può utilizzare questa particolare strumento di lavoro.

Premesso che la struttura di fondo di questo particolare contratto di lavoro non è stato modificato ma semmai è cambiata l’ambito applicativo.

Un Ente Locale (sia esso Provincia, Regione, Comune o Comunità Montana) può ricorre a questa forma di collaborazione per i lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade e monumenti.

I giovani con un’ età inferiore ai 25 anni e iscritti ad un istituto scolastico di ogni ordine e grado possono prestare attività occasionale ed accessoria (il limite è fissato in 5000 euro per ogni committente nell’anno solare) in qualsiasi settore produttivo.

Legge Finanziaria 2010, parte seconda

La legge Finanziaria è stata approvata, in via definitiva, il 22 dicembre 2009 ed entrerà in vigore dal 1° gennaio 2010 con il voto finale del Senato.

Avevamo già posto in evidenza alcune novità in un precedente articolo.

La legge approvata al Senato ha sicuramente stabilito dei punti importanti anche se non mancheranno, nei prossimi mesi, chiarimenti da parte degli organi preposti.

La nuova norma che regola l’andamento della spesa pubblica in Italia ha stabilito nuove misure che interessano il mondo del lavoro. Ad esempio, sono stati introdotti novità per la gestione degli ammortizzatori sociali e previsti nuovi incentivi che hanno lo scopo di fornire risposte efficienti per l’assunzione di particolari categorie di lavoratori; infine, sono stati inseriti misure di sostegno per i lavoratori a progetto.