Trovare lavoro sui social media

 Linkedin, Xing, Smallworld, Twitter, Facebook, Youtube non solo semplici social network su cui pubblicare foto e chiacchierare con gli amici, ma veri e propri luoghi virtuali in cui è possibile cercare e promuovere il proprio lavoro. Da un recente sondaggio è infatti emerso che il 45% dei datori di lavoro utilizza le piattaforme web 2.0 per cercare candidati, e pare inoltre che l’80% delle opportunità di lavoro oggi provengono dalla rete.

Ma quali sono le strategie adatte a promuovere il personal branding su Internet? Il Career Office dell’Università Internazionale di Monaco ha redatto alcune regole per i Social Media Job Hunt. Cerchiamo di esaminare alcuni utili spunti.

Chiarimenti del Ministero del Lavoro in materia di Semplificazioni

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito alcuni chiarimenti operativi attraverso la Circolare n. 2 dello scorso 16 febbraio 2012. Infatti, per mezzo della Circolare la Direzione generale per l’attività ispettiva propone i primi chiarimenti operativi in ordine alla applicabilità delle nuove disposizioni dettate dal Decreto Legge n. 5 del 9 febbraio 2012, ossia il cosiddetto decreto semplificazioni, contenente misure di semplificazione per i cittadini e le imprese e ulteriori misure per favorire la crescita.

Nella circolare in oggetto, in particolare, si segnalano le importanti novità introdotte dalla nuova norma in materia di interdizione anticipata per le lavoratrici madri, comunicazioni obbligatorie nel settore turismo e pubblici esercizi, assunzione disabili, Libro Unico del Lavoro e responsabilità solidale negli appalti.

Le iniziative dei lavoratori in tempo di crisi

 Per la FIM Cisl la crisi ha ormai colpito 2mila aziende del settore metalmeccanico  e, secondo i dati esposti dal segretario generale della Lombardia della categoria, Nicola Alberta, si prevede che per la seconda metà del 2011 sono stati licenziati 4.109 lavoratori, altri 56.664 sono stati messi in cassa integrazione ordinaria e straordinaria e 2.224 sono le aziende colpite, a fronte delle 1.994 del semestre precedente.

Per Nicola Alberta la situazione è sempre più drammatica perché vede nel complesso salire a 60.773 i lavoratori sospesi, anche se al di sotto del picco massimo raggiunto nel primo semestre 2009.

Alla ricerca del posto fisso e le richieste delle imprese

Posto fisso o meno ma sta di fatto che le imprese sono alla ricerca disperata di figure professionali difficili da reperire; in effetti, nel corso del 2011, le imprese italiane si sono lamentate per la difficoltà di trovare sul mercato del lavoro 45.250 posti di lavoro per diversi motivi: dal numero ridotto di candidati che hanno risposto alle inserzioni (pari a circa il 47,6% del totale) fino all’impreparazione di chi si è presentato al colloquio di lavoro (pari al 52,4%).

Il DURC non si può autocertificare

 La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato la nota prot. 37/0000619/MA007.A001 del 16 gennaio 2012, con la quale informa che il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), relativo al regolare versamento della contribuzione obbligatoria, non rientra tra i documenti autocertificabili.

Il Ministero del lavoro e le iniziative sull’apprendistato

L’Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale è un Programma promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attuato da Italia Lavoro, con il contributo dei PON del Fondo Sociale europeo 2007-2013 “Azioni di sistema” e “Governance e azioni di sistema”.

L’obiettivo del programma è di promuovere l’applicazione del contratto di apprendistato, per incrementare i livelli occupazionali dei giovani nel mercato del lavoro italiano. In modo particolare si intende sostenere e diffondere gli strumenti volti a favorire la formazione on the job e l’inserimento occupazionale di giovani che si trovano nello stato di svantaggio: verranno promossi dispositivi per incentivare il contratto di apprendistato, la creazione delle “botteghe dei mestieri” e contributi per la creazione di nuova impresa.

In arrivo il nuovo portale Integrazione migranti

È stato presentato il nuovo Portale Integrazione Migranti, un progetto co-finanziato dal Fondo Europeo dell’Unione per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi che nasce sotto il coordinamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Lo strumento si avvale del supporto delle Agenzie tecniche Isfol e Italia Lavoro e della collaborazione del Ministero dell’Interno, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministro della Cooperazione Internazionale ed Integrazione.
L’obiettivo è quello di favorire l’accesso a tutti i servizi offerti sul territorio, assicurando una corretta informazione dei cittadini stranieri quale presupposto per facilitare la loro integrazione nella società italiana.

Maggiori garanzie alle donne per il lavoro, proposte in sede europea

L’impegno è importante e lo chiede  il Regolamento (CE) n. 1905/2006 dell’Unione Europea come contributo alla promozione dei diritti e delle sviluppo socio economico delle donne: questo l’obiettivo di un invito a presentare progetti finanziato grazie allo Strumento di cooperazione e sviluppo DCI (Development Cooperation Instrument) con un budget pari a 30.000.000 euro.

L’obiettivo primario e generale della cooperazione a titolo del presente regolamento è l’eliminazione della povertà nei paesi e nelle regioni partner nel contesto dello sviluppo sostenibile, incluso il perseguimento degli obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM), nonché la promozione della democrazia, della buona governanza e del rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto.

Il governo Monti e la liberalizzazione della benzina

Che non sia la classica soluzione all’italiana, dal danno alla beffa: le liberalizzazioni “all’italiana” sono costate ai lavoratori italiano 110 miliardi di euro. In effetti, la CGIA di Mestre, dopo una ricerca in mercato, ha posto in risalto che l’apertura dei mercati delle assicurazioni sui mezzi di trasporto, dei carburanti, del gas, dei trasporti ferroviari ed urbani e dei servizi finanziari, in questi anni, non ha portato nessun vantaggio economico ai consumatori italiani.

Indicazioni operative Inps sulla gestione amministrativa del verbale unico

L’Inps, con il messaggio del 8 gennaio 2012 n. 441, ricorda che con l’introduzione del verbale unico e le novità del collegato lavoro, con la prevista estensione a tutto il personale ispettivo dei poteri di diffida, hanno reso necessario affrontare le problematiche connesse alle possibili ricadute dei nuovi adempimenti sul modello organizzativo dell’area controllo flussi.

Con la determinazione n. 282 del 25 luglio 2011 l’Inps ha avviato un progetto, denominato analisi ed omogeneizzazione delle procedure di vigilanza in ambito regionale, avente la specifica finalità di elaborare alcune linee guida che, rendendo omogenee le modalità di gestione dei verbali ispettivi in ambito regionale, consentissero di superare eventuali criticità rilevate a livello locale.

È arrivato l’aumento del contributo unificato cause

Dal primo gennaio del 2012 scatta l’aumento del contributo unificato cause e diventano così operativi i rincari introdotti dal decreto legge n. 78/2011 convertito con modificazioni nella legge n. 183/2011. In effetti, il nuovo contributo unificato cause si applica a tutte le spese di giustizia previsti dall’articolo 37, recante il titolo”Disposizioni per l’efficienza del sistema giudiziario e la celere definizione delle controversie”,che ha modificato  nuovamente  il testo unico approvato con dpr n.115/202.

Il nuovo testo pone anche in evidenza che non saranno più esentati le procedure, con i relativi atti, per il processo esecutivo per consegna e rilascio e i processi in materia di separazione personale dei coniugi compresi i giudizi di lavoro e quelli in materia di previdenza ed assistenza obbligatorie. In questo ultimo caso è necessario che il ricorrente deve avere un reddito Irpef superiore a 31.884,48 euro.

Novità su interconnessione a Cliclavoro di Università e altri soggetti autorizzati

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato online sulla sua nuova sezione alcune novità in merito alla procedura di interconnessione a Cliclavoro di Università e altri soggetti autorizzati all’attività di intermediazione.

In effetti, con l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale del 20 settembre 2011 le Università sono diventate a tutti gli effetti soggetti attivi nel mondo del lavoro perché possono svolgere anche la funzione di intermediari fra domanda e offerta.

Voucher e concorsi pubblici, le nuove proroghe con il Milleproroghe 2012

Il decreto Milleproroghe ha disposto i nuovi termini per il cumulo dei voucher per il lavoro accessorio con prestazioni integrative salario o di sostegno al reddito. In effetti, secondo il disposto i termini di cui all’articolo 70, commi 1, secondo  periodo, e 1-bis, del decreto legislativo  10 settembre 2003 n. 276, e successive modificazioni, come prorogati ai sensi dell’articolo 1, commi 1 e 2, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225,  convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, e dal DPCM 25 marzo 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 74  del  31  marzo 2011, sono prorogati fino al 31 dicembre 2012.

Questo vuol dire che anche nell’anno 2012 le prestazioni di lavoro accessorio possono essere rese, in tutti i settori produttivi, compresi gli enti locali, e nel limite massimo di 3.000 euro per anno solare, da percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito compatibilmente con quanto stabilito dall’articolo 19, comma 10, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.

Le valutazioni in materia di occupazione del governo Monti

 Sono state rese note le nuove previsioni del governo per l’anno prossimo e il suo possibile trend in materia lavorativa. Nel quadro posto in evidenza in sede parlamentare, occorre precisare che nella rilevazione sulle forze di lavoro, si comprendono le persone residenti di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:

  • hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura;
  • hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente;
  • sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia).