Come diventare guida alpina

 La guida alpina è l’unica figura professionale riconosciuta non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale che può garantire una corretta frequentazione dell’ambiente della montagna. Il compito della guida alpina è  quello di far conoscere la montagna in tutte le sue sfaccettature.

I compiti principali delle guide alpine sono:

Insegnare le discipline della montagna a principianti ed esperti, a bimbi, ad anziani, ma anche a disabili.

– Diventare portatori di cultura della montagna. Questa è una caratteristica fondamentale per una prevenzione efficace.

– Trasmettere le conoscenze tecniche,  i parametri di comportamento
, e sensibilizzare alla lettura profonda dell’ambiente, che rappresenta un requisito fondamentale anche in termini di sicurezza. La sicurezza sta anche nella conoscenza specifica dell’attrezzatura e nelle varie tecniche.

Cavalieri del Lavoro: 118 stage per laureati e laureandi

 Il “Programma di Tirocinio Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro – Università Italiane” mette a disposizione 118 tirocini formativi. Il Programma costituisce una collaborazione fra la Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro e le Università Italiane, col supporto della Fondazione CRUI in qualità di gestore organizzativo.

L’obiettivo è quello di sperimentare un più organico e sistematico coinvolgimento di laureandi e neolaureati di nuovo ordinamento delle università italiane in periodi di tirocinio formativo e di orientamento presso le sedi delle Aziende associate alla Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro che avranno manifestato la volontà ad attuare progetti di tirocinio.

Tirocinio Fondazione CRUI e Ministero dell’Economia e delle Finanze

 Il 17 maggio è il termine ultimo per candidarsi al primo bando di tirocinio per il 2010 promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalla Fondazione CRUI, che mette a disposizione 138 posti di tirocinio da svolgere presso il Dipartimento dell’Amministrazione Generale e del Personale, il Dipartimento del Tesoro e il Dipartimento delle Finanze.

Il bando si rivolge ai laureati di primo livello e ai laureandi e laureati di specialistica, magistrale a ciclo unico e di vecchio ordinamento delle 32 Università che aderiscono al bando. I tirocini sono rivolti a laureati e laureandi provenienti da vari corsi di laurea di area Economica, Giuridica, Politico-sociale, Umanistica e Scientifica.

Mediatore europeo: tirocini formativi per laureati al Parlamento Europeo

 Il Mediatore europeo, organismo che si occupa di gestire ricerche su episodi di inefficiente amministrazione nell’attività delle istituzioni ed organismi dell’Unione Europea (UE), organizza tirocini rivolti a laureati.
I tirocini si svolgono due volte l’anno e sono indirizzati in particolare a laureati in materie giuridiche.

Gli apprendistati si svolgono secondo le esigenze a Bruxelles o a Strasburgo, sedi permanenti del Parlamento europeo del Consiglio d’Europa.
I tirocini iniziano il 1 settembre e il 1 gennaio di ogni anno e durano generalmente 4 mesi, anche se possono essere protatti sino ad un massimo di 11 mesi.

Regione Liguria: nuovi aiuti per i lavoratori disoccupati

 La Regione Liguria nelle scorse settimane è scesa nuovamente in campo a favore dell’occupazione, ed in particolare per la messa a punto di nuovi aiuti a favore dei lavoratori disoccupati sul territorio ligure; al riguardo risultano essere attivi dallo scorso 15 marzo dei Bandi accessibili sia ai lavoratori, sia alle aziende. Rispetto alle misure definite in precedenza, al fine di permettere l’accesso ad una platea più ampia di persone in difficoltà dal fronte occupazionale, la Regione Liguria con i nuovi Bandi ha eliminato il vincolo relativo alla maturazione di almeno due anni di lavoro negli ultimi tre; questo significa che tutti i lavoratori che hanno perso il lavoro possono richiedere l’accesso alle misure. In ogni caso, la Regione Liguria erogherà incentivi e contributi dando priorità alle donne, ai disoccupati di lunga durata, ovverosia a coloro che sono “a spasso” da almeno un anno, ed ai lavoratori che hanno superato i 40 anni di età.

Comune di Bologna: corsi per aspiranti babysitter

 Scade alle ore 12 di domani, martedì 30 marzo 2010, il termine per l’iscrizione nel Comune di Bologna al corso di formazione per aspiranti babysitter; a darne notizia è l’Amministrazione comunale nel precisare che possono presentare domanda le persone aventi un’età compresa tra i 18 ed i 60 anni, e quantomeno il titolo di studio della scuola secondaria di primo grado. A fronte della presentazione della domanda, attraverso un apposito modulo, unitamente al proprio curriculum vitae, sarà poi effettuato nei prossimi giorni un colloquio preliminare. I corsi di formazione  per aspiranti babysitter nel Comune di Bologna, la cui gestione viene direttamente affidata al Settore Istruzione, rientrano nell’ambito del rilancio del cosiddetto “progetto Tata Bologna“, e mirano altresì a rispondere al meglio ai bisogni delle famiglie riguardo al reperimento delle aspiranti babysitter.

Trovare lavoro: sempre più difficile anche per gli ingegneri

 La crisi finanziaria ed economica ha lasciato il segno sull’occupazione dei giovani laureati. Almalaurea, nel suo ultimo Rapporto sulla condizione dei laureati in Italia, ha rilevato che chi ha conquistato da poco il “pezzo di carta” rispetto agli anni pre-crisi lavora di meno e, di conseguenza, guadagna anche di meno. In difficoltà, di più rispetto al passato, non sono solamente i giovani laureati che hanno preso la “triennale”, ma anche quei giovani che possono fregiarsi d’aver ottenuto una laurea “forte” come quella in ingegneria. E se in passato una buona parte dei laureati “forti” nell’arco di dodici mesi riusciva a trovare un’occupazione stabile, adesso il tasso di stabilità lavorativa è ulteriormente sceso per effetto del taglio delle assunzioni praticato dalle imprese, le quali, tra l’altro, hanno rinviato a tempi migliori molto spesso gli investimenti in innovazione e ricerca e, quindi, il reclutamento di giovani “cervelli”.

Inclusione sociale: Roma, tirocini formativi col programma Retis

 Sono in tutto 105 i posti di formazione lavoro disponibili a Roma, nell’ambito di un progetto di inclusione sociale, a cura del network Retis, per altrettanti nomadi che vivono in cinque campi autorizzati della Capitale. Al riguardo sono in corso le preselezioni che si concluderanno entro il mese corrente, e che permetteranno a 105 nomadi di poter svolgere dei tirocini di formazione lavoro e di percepire 450 euro al mese nell’ambito di uno stanziamento di complessivi 500 mila euro da parte dell’Amministrazione capitolina. In particolare, le preselezioni si stanno svolgendo presso gli insediamenti siti a Roma in via di Salone ed in via Candoni, con l’obiettivo di dare lavoro a 105 nomadi presso l’Ama, con 25 tirocini formazione lavoro, ed 80 nel “Servizio Giardini”, ovverosia nel settore del decoro urbano.

Come diventare psicologo del lavoro

 Lo psicologo del lavoro si occupa delle attività relative alla gestione e allo sviluppo delle risorse umane. Le sue principali mansioni sono quelle di: selezionare i candidati (a cui fa colloqui o fa compilare dei test), valutare il potenziale dei potenziali candidati, attraverso metodi e tecniche che gli permettono di delinearne i profili.

Svolge anche la funzione di career counseling, cioè di consulente individuale per la carriera, sia per le persone in cerca di occupazione, che per quelle che già lavorano e che sentono la necessità di cambiare professione. Ciò che caratterizza e distingue lo psicologo è il possesso del metodo clinico, attraverso cui mira all’ascolto ed alla comprensione psicologica dei problemi. Il punto di forza dello psicologo del lavoro è infatti quello di costruire il suo intervento sul confronto fra persone.

Lavoro e collaborazioni precarie: non sempre la flessibilità è uno svantaggio

 Il lavoro e le collaborazioni precarie, pagate e non pagate, dagli stage ai tirocini e passando per il lavoro atipico ed occasionale, non sempre sono un’occasione per fare esperienza e poi magari ricominciare a cercare, spesso con ansia e frustrazione, un posto di lavoro stabile. Molte imprese, e non è di certo una novità, sfruttano la flessibilità attualmente offerta dal mercato del lavoro in Italia per reclutare forza-lavoro, anche molto qualificata, a basso costo o spesso anche a costo zero. Vi sarete di certo imbattuti in annunci su Internet dove si richiedono figure altamente specializzate, magari per un periodo di soli tre mesi, e l’unica cosa che offrono è il ticket pasto!

Provincia di Roma: offerte di tirocini retribuiti

 Dallo scorso 30 ottobre, e fino al prossimo 16 novembre, nella Provincia di Roma è attivo un servizio on line grazie al quale sarà possibile inoltrare delle auto-candidature per la partecipazione a dei tirocini retribuiti presso numerose aziende della Capitale. Trattasi, nello specifico, di esperienze di formazione “on the job“, della durata massima di sei mesi, in grado di arricchire sia il proprio curriculum, sia il proprio percorso scolastico, anche quello universitario, in modo tale da avere più opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Sono tre, in particolare, gli step di questa iniziativa: in accordo con quanto definito dal Centro per l’Impiego, si inizierà con un modulo di orientamento, dopodiché si passerà all’esperienza di lavoro presso l’azienda. Al termine del tirocinio, ed in stretto coordinamento con un tutor, il partecipante sarà oggetto di una relazione finale dei risultati che avrà perseguito attraverso la scrittura su un apposito verbale sottoscritto sia dall’azienda ospitante, sia dal Centro per l’Impiego.

Stage all’estero: mobilità internazionale in Umbria

 L’Aur, Agenzia Umbria Ricerche, promuove un Bando per incentivare la mobilità di quei soggetti che, residenti nella regione Umbria, portano avanti delle idee imprenditoriali, e vogliono confrontarsi con l’estero facendo esperienza nel contesto imprenditoriale internazionale. In questo modo, partecipando al Bando, i neo-imprenditori e gli imprenditori con spirito e desiderio di internazionalizzazione possono far leva sui fondi stanziati per fruire di una borsa di mobilità all’estero attraverso la realizzazione di tutta una serie di stage internazionali cui possono partecipare i residenti in Umbria nella condizione di apprendisti, disoccupati, inoccupati, imprenditori, lavoratori autonomi ma anche soggetti che hanno già un posto di lavoro a patto che per tutti il titolo di studio sia, come minimo, quello della scuola secondaria superiore, e che si abbia una conoscenza approfondita della lingua inglese.

Tirocini di lavoro Promuovi Italia per i disoccupati

 Sono partiti nei giorni scorsi i primi tirocini formativi nel settore turistico organizzati da Promuovi Italia nell’ambito di “Lavoro e Sviluppo 4”, un nuovo progetto che, grazie ad uno stanziamento pari a ben sessanta milioni di euro, punta ad offrire ben seimila stage a favore dei disoccupati e dei lavoratori svantaggiati che risiedono nelle cosiddette “Regioni Convergenza”, ovverosia la Sicilia, la Campania, la Puglia e la Calabria. In particolare, gli stage sono finalizzati a promuovere la mobilità territoriale con i soggetti partecipanti, residenti nelle aree citate, che partecipano ai tirocini in altre Regioni in modo tale che, al termine, possano spendere la formazione acquisita nella Regione di provenienza. Tutti i partecipanti ai tirocini possono avvalersi di una borsa lavoro pari a 500 euro mensili unitamente al rimborso delle spese di viaggio sia a corto, sia a lungo raggio; è previsto anche il riconoscimento dell’indennità sostitutiva per la mensa e chiaramente anche la copertura assicurativa ai fini Inail.

Lavoro ed apprendimento: gli obiettivi di “Italia 2020”

 Una delle difficoltà dei giovani è quella di riuscire a passare dal mondo della scuola a quello del lavoro, potendo in particolare avere l’opportunità e la fiducia delle imprese nel mettere in atto quanto appreso dai libri. Per agevolare il processo di integrazione tra apprendimento e lavoro, il Ministero del Lavoro, e quello dell’Istruzione, hanno presentato nei giorni scorsi “Italia 2020“, un piano di azione per garantire l’occupabilità dei giovani, e che si articola sulla gestione di sei priorità tramite una “cabina di pilotaggio” istituita tra i due Ministeri.

Innanzi tutto, l’obiettivo è quello di facilitare i processi di transizione dalla scuola al lavoro rendendo più efficiente l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, e rendendola in particolare più fluida ma anche più trasparente. Nell’incrocio tra domanda ed offerta, tra l’altro, le aziende hanno bisogno di forza lavoro qualificata, e spesso non riescono a trovarla a causa di un numero insufficiente di giovani che hanno acquisito un’istruzione con un profilo tecnico e professionale.