Le domande per il pensionamento in materia di lavori usuranti

 Ci avviciniamo al mese di marzo ed è opportuno ricordare che le domande per il pensionamento lavori usuranti relativi all’anno 2012 dovranno essere presentate entro il prossimo mese. In effetti, approfittiamo per ricordare che i lavoratori interessati per il 2012 al pensionamento anticipato, in quanto  impegnati in attività lavorative  usuranti, che occorre presentare la domanda al piu presto e comunue non oltre il primo marzo qualora i requisiti siano maturati a decorrere dal 10 gennaio 2012 ed entro il corrente anno.

Le rimodulazioni delle posizioni stipendiali per il personale della scuola

 L’Inpdap, attraverso la sua nota operativa n. 2 dello scorso 13 febbraio 2012, ha comunicato alcuni chiarimenti in merito alle rimodulazioni delle posizioni stipendiali per il personale del comparto scolastico. In base alla nota operativa l’Inpdap chiarisce che ai fini dell’individuazione della retribuzione pensionabile, della retribuzione contributiva utile ai fini del trattamento di fine servizio, compresa anche della retribuzione utile ai fini TFR, per il personale dipendente a tempo indeterminato, si dovrà fare riferimento alle rimodulazioni stipendiali e alle deroghe previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro del 4 agosto 2011 relativo al personale del comparto scuola.

L’Inpdap ricorda che, per effetto della sottoscrizione dallo scorso 4 agosto 2011 del nuovo contratto collettivo che rimodula le posizioni stipendiali del personale docente e non docente della scuola, a decorrere dal 1° settembre 2010 le preesistenti posizioni stipendiali, indicate nella tabella B della nota operativa n. 9 del 18 febbraio 2009, vengono rideterminate secondo la nuova definizione di cui alla tabella 1 allegata alla presente nota.

La soppressione dell’Inpdap-Enpals e i primi chiarimenti dall’Inps

Il decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni con la legge 23 dicembre 2011, n. 214 (Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 2011) ha previsto all’art. 21, comma 1, la soppressione dell’Enpals a decorrere dal 1 gennaio p.v. e l’attribuzione delle relative funzioni all’INPS.
Nelle more dell’adozione dei decreti ministeriali di trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie che dovranno essere emanati (comma 2) entro 60 giorni dal 31 marzo 2012, data prevista per l’approvazione del bilancio di chiusura dell’Ente, la struttura organizzativa dell’Enpals continuerà ad espletare le attività connesse con i compiti istituzionali (comma 2-bis).

La quattordicesima mensilità 2012 per i pensionati Inpdap

 L’INPDAP, con nota operativa n. 1 del 25 gennaio 2012, comunica che nei confronti dei pensionati che hanno compiuto o che compiono nel corso del corrente anno i 64 anni di età e che abbiano un reddito complessivo individuale pari o inferiore ad una volta e mezzo il trattamento minimo Inps (che per l’anno 2012 è pari ad € 9.370,34 annui a cui corrisponde un importo mensile di € 720,80), viene prevista nel mese di luglio, ovvero nell’ultima mensilità corrisposta nell’anno, una somma aggiuntiva (c.d. quattordicesima mensilità) al trattamento pensionistico il cui importo è differenziato in funzione dell’anzianità contributiva posseduta.

I pensionati interessati alla corresponsione della quattordicesima mensilità riceveranno, allegato al CUD 2012, una lettera con la quale saranno invitati a presentare alla sede competente la dichiarazione dei redditi individuali presunti, diversi da pensione, riferiti all’anno 2012.

In particolare, coloro che hanno ricevuto nel 2011 la somma aggiuntiva nonché i pensionati che compiono i 64 anni entro il 30 giugno 2012, dovranno comunicare entro il 10 maggio 2012 i redditi individuali presunti, diversi da pensione, relativi all’anno 2012 al fine di percepire, con il rateo di pensione relativo al mese di luglio 2012 l’importo corrispondente.

Al via i trasferimenti dall’Inpdap ed Enpals all’Inps

Il nostro maggiore istituto previdenziale italiano ha fornito le prime indicazioni, con la circolare n. 3 del 13 gennaio 2012, per la corretta applicazione delle norme relative al trasferimento all’Inps delle funzioni di Inpdap ed Enpals, allo scopo di garantire ed assicurare la piena continuità delle prestazioni, delle loro funzioni, la tutela dei soggetti destinatari dell’azione amministrativa dei due Enti soppressi e la correttezza e l’economicità nella gestione, fino all’emanazione dei decreti attuativi previsti dal decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 214 del 22 dicembre 2011.

Variazioni sulle pensioni Inpdap per l’anno 2012

Inpdap, attraverso la sua nota operativa n. 44 dello scorso 28 dicembre 2011 relativa alle lavorazioni automatizzate in materia di trattamenti ordinari disposti sulla rata con scadenza nel mese di gennaio 2012, vengono fornite informazioni sulle variazioni apportate sulle pensioni in base alla recente manovra finanziaria del governo Monti.
Infatti, l’Istituto di riferimento del settore pubblico ha posto in evidenza che la percentuale definitiva di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni è applicata in misura pari al 1,6% dal 1° gennaio 2011.

In arrivo il bonus di Natale per i pensionati

I pensionati, con la mensilità di dicembre, possono trovare nel proprio rateo pensionistico un importo aggiuntivo di 154,94 euro. In effetti, il nostro istituto previdenziale di riferimento, l’Inps, ha dato disposizione alle sue sedi periferiche il pagamento del bonus introdotto dalla legge finanziaria del 2001: il bonus dovrà essere inserito nel rateo pensionistico di Natale, ovvero con la tredicesima mensilità. Secondo le disposizioni attualmente in vigore, il bonus spetta ai titolari di una o più pensioni con un importo complessivo non superiore al trattamento minimo con la presenza anche di alcuni requisiti reddittuali.

Non solo, il bonus è attribuibile, oltre ai pensionati Inps, anche a tutte le pensioni erogate dall’Inpdap, Enpals, Ipost o altro con la sola esclusione dei trattamenti assistenziali, ovvero pensioni e assegni sociali o le prestazioni agli invalidi civili, delle pensioni dei dipendenti degli enti creditizi, dei dirigenti d’azienda e dei trattamenti non aventi natura prettamente pensionistica.

l’Enpals e l’Inpdap confluiscono nell’Inps: i primi effetti del decreto salva-Italia

L’articolo 21 del decreto salva-Italia voluta dal governo Monti fissa una importante novità, ossia in considerazione del processo di convergenza ed armonizzazione del sistema pensionistico attraverso l’applicazione del metodo contributivo, nonché al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa nel settore previdenziale e assistenziale, l’INPDAP e l’ENPALS sono soppressi dal 1o gennaio 2012 e le relative funzioni sono attribuite all’INPS.

Ricordiamo che l’ENPALS (Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo e dello Sport Professionistico) è l’Ente al quale i lavoratori dello spettacolo, siano essi subordinati o autonomi, sono iscritti obbligatoriamente, ai sensi dell’articolo 1 del D.P.R. 1420/1971, ai fini della tutela contro l’invalidità, la vecchiaia e per i superstiti.

Dall’Inpdap chiarimenti sul differimento del versamento di imposta Irpef

 L’Inpdap, l’ente previdenziale di riferimento del segmento pubblico, ha deciso di predisporre e diffondere una nuova nota operativa, la n. 42 del 2 dicembre 2011, che fornisce diversi chiarimenti in materia di differimento del versamento di acconti di imposta di cui al DPCM 21 novembre 2011.

Ricordiamo che il DCPM del 21 novembre 2011 ha previsto un differimento, con il saldo IRPEF da versare entro il primo semestre del 2012, di 17 punti percentuali a carico dei soggetti, ossia persone fisiche, che sono tenuti all’adempimento in questione per il 30 novembre 2011. L’Inpdap precisa che l’articolo 1 dispone che il differimento produce effetti esclusivamente sulla seconda o unica rata di acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e, in forza di questa disposizione, devono essere esclusi dalla rideterminazione dell’acconto all’82% i soggetti che hanno avuto trattenuta solo la prima rata di acconto 2011 da assistenza fiscale.

Le pensioni dalla legge Dini alla riforma Fornero, un percorso senza fine

Al momento non sappiamo ancora come cambierà il nostro sistema pensionistico perché il governo Monti, attraverso il ministro del lavoro Elsa Fornero, non ha illustrato il nuovo meccanismo previdenziale, ma l’unica cosa che possiamo fare è vedere il percorso del nostro sistema previdenziale dal 1995 ad oggi.

La nuova manovra sulle pensioni rappresenta l’ennesimo provvedimento su questa particolare e delicata materia che dal 1995 ad oggi è in continua modifica: non è più accettabile intervenire in modo semestrale privando i lavoratori di precise garanzie e di tutele tanto che auspichiamo che l’ultimo intervento, la riforma Fornero, possa diventare un preciso punto di riferimento che resista nel tempo o, perlomeno, per almeno 15 o 20 anni.

Inpdap, chiarimenti in materia previdenziale per il pubblico impiego

 L’Inpdap, con la circolare del 9 novembre 2011 n. 16, ha fornito alcuni chiarimenti sul decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 recante “ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo” convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148.

L’Istituto previdenziale del settore pubblico ha emesso la circolare una volta acquisito l’assenso del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali pervenuto con nota prot. 36/0003260 del 7 novembre 2011.

L’Inpdap chiarisce, tra l’altro, l’importo dell’ultimo stipendio ai fini del calcolo del trattamento pensionistico e di fine servizio in caso di incarichi dirigenziali inferiori a tre anni conferiti a dirigenti civili delle amministrazioni statali (articolo 1, comma 32).

TAR, il riscatto dei corsi universitari con limitazioni

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha posto alcuni limiti alla riscattabilità dei corsi universitari, in particolare dei corsi di specializzazione. In effetti, il TAR della Campania, con sentenza n. 5092 dello scorso 31 ottobre 2011, ha voluto precisare che non è riscattabile il corso di specializzazione svolto contemporaneamente alla normale attività lavorativa, anche se propedeutico all’impiego.

Inpdap, il trattamento di fine servizio del personale non di ruolo

Il nostro istituto previdenziale del settore pubblico ha deciso, attraverso la nota operativa n. 34 del 26 ottobre 2011, di offrire alcuni chiarimenti in merito alla decorrenza dell’iscrizione ai fini dell’indennità premio di servizio o dell’indennità di buonuscita (TFS) del personale assunto in posizione non di ruolo.

È bene ricordare che la recente nota emessa dall’Istituto previdenziale pubblico trova applicazione solo ed esclusivamente per il personale in regime TFS e non riguarda il personale cosiddetto contrattualizzato assunto nella pubblica amministrazione a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000. Non solo, risulta anche escluso il personale in servizio nella pubblica amministrazione con contratto a tempo determinato in corso o successivo al 30 maggio 2000 che rientra nel regime di trattamento di fine rapporto. In effetti, per i casi non previsti, così come sopra riportati, occorre fare riferimento alla circolare n. 11 del 12 marzo 2001 ed alle sue modifiche ed integrazioni successive.

Inpdap, chiarimenti sui riposi giornalieri

L’Inpdap, l’ente previdenziale del settore pubblico, ha deciso di offrire alcuni chiarimenti in merito ai riposi giornalieri usufruibili dal padre ai sensi dell’articolo 40 del decreto legislativo n. 151/2001. In effetti, l’ente pubblico, con la nota operativa n. 23 dello scorso 13 ottobre 2011, informa la propria utenza di essersi adeguato alla sentenza n. 4293/2008 del Consiglio di Stato che ha dedotto, in via estensiva, che per quanto attiene ai riposi giornalieri previsti dall’articolo 39 del D.L.vo n. 151/2001, questi possono essere fruiti anche dai lavoratori padri (art. 40) anche nel caso di madre casalinga.