Bonus scuola: tutti in gita nella Regione Piemonte

 Grazie al Bando dal titolo “A scuola di Piemonte“, nella Regione sono stati assegnati i “bonus scuola” per le gite a ben 1.853 classi scolastiche. A darne notizia è stato Alberto Cirio, l’assessore all’Istruzione, al Turismo ed allo Sport della Regione Piemonte nel ricordare in particolare come l’agevolazione, fortemente voluta dal Governatore Roberto Cota e dall’assessore stesso, abbia avuto come finalità quella di realizzare in Piemonte, per l’anno scolastico 2010-2011, dei viaggi di istruzione. Il tutto a fronte, proprio a favore delle scuole piemontesi, di una dotazione finanziaria complessiva pari a 300 mila euro da distribuire alle classi delle scuole elementari, quelle medie nonché quelle del biennio superiore.

Scuola: Toscana, nasce un nuovo Istituto Tecnico Superiore

 Dal prossimo autunno, a valere sull’anno scolastico 2011-2012, in Toscana i giovani in possesso del diploma di scuola media superiore potranno conseguire, presso le due sedi di Firenze e di Rosignano un nuovo diploma, quello di “tecnico superiore” in grado di permettere loro di poter accedere più facilmente al mercato del lavoro. Trattasi, nello specifico, dell’Istituto Tecnico Superiore nel sistema della meccanica che è in rampa di lancio attraverso una apposita “Fondazione di partecipazione” alla quale aderiscono non solo le scuole e le università, ma anche gli Enti locali, le aziende e le organizzazioni datoriali. Secondo quanto dichiarato dall’assessore all’istruzione, nonché vicepresidente della Regione Toscana, Stella Targetti, quella dell’Istituto Tecnico Superiore rappresenta una opportunità importante per i giovani, ma anche un’alternativa per quel che riguarda l’alta formazione visto che è in grado di dare per l’inserimento nel mercato del lavoro degli sbocchi molto concreti.

Borse di studio: Emilia-Romagna, criteri e requisiti

 A valere sull’anno scolastico 2010-2011, in Emilia-Romagna l’Amministrazione regionale ha definito sia i criteri, sia i requisiti per la concessione delle borse di studio; i beneficiari sono gli studenti che frequentano sul territorio emiliano-romagnolo le scuole secondarie di secondo grado a patto di presentare la domanda entro e non oltre la data del 15 marzo 2011. L’accesso alla borsa di studio, in particolare, a fronte del regolare completamento dell’anno scolastico di riferimento, non è legata al requisito di merito, ma a quello di reddito della famiglia di appartenenza dello studente; nel dettaglio, occorre che, riferito all’anno 2009, l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superi la soglia dei 10.632,94 euro. Rispettato tale requisito, lo studente può ottenere, previa presentazione della domanda, la borsa di studio; pur tuttavia, per i più meritevoli scatta un bonus, una maggiorazione pari al 25% a patto d’aver ottenuto nell’anno scolastico precedentemente frequentato una media pari almeno a quella del sette.

Dote Scuola Regione Lombardia per le famiglie

 La Regione Lombardia, tenendo conto dei tagli che sono stati imposti al livello di Governo centrale con l’ultima manovra finanziaria, ha messo a punto una revisione della Dote Scuola 2011-12, quella che sarà assegnata alle famiglie aventi i requisiti a partire dal prossimo anno scolastico, mentre nulla cambia per gli aiuti alle famiglie concessi dalla Regione a valere sull’anno scolastico 2010-2011, ovverosia su quello in corso. Sulla Dote Scuola 2011-12 sono stati rivisti i criteri di accesso alla misura tendendo conto e tutelando le fasce più deboli, mentre qualche sacrificio sarà richiesto al riguardo dalle famiglie con un reddito più elevato. Nel dettaglio, quest’anno il buono scuola, concesso a ben 67 mila studenti, prevedeva un limite di reddito per l’accesso alla misura pari a poco più di 46 mila euro, mentre per il prossimo anno scolastico il limite scende a 30 mila euro.

Scuola e formazione: corsi per la navigazione sicura in Rete

 Navigare sicuro senza perdere la bussola. E’ questo l’obiettivo di un’iniziativa voluta da Giorgia Meloni, il ministro della Gioventù, e portata avanti da Google-YouTube e dalla Polizia Postale a favore dei giovani di età compresa tra i 13 ed i 18 anni. L’adesione al progetto deve essere presentata dalle scuole disposte ad ospitare la realizzazione di un workshop in presenza degli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni che forniranno ai giovani consigli su come evitare in Rete i comportamenti scorretti e pericolosi, e su come sfruttare nello stesso tempo le potenzialità offerte dalle community online e dal Web senza andare a correre rischi in materia di privacy. L’iniziativa, denominata “Non perdere la bussola“, è quindi caratterizzata da veri e propri corsi di navigazione sicura sul Web da tenersi nelle scuole anche al fine, tra l’altro, di insegnare ai giovani delle scuole medie inferiori e superiori del nostro Paese ad evitare i rischi legati al caricamento sul Web di contenuti inappropriati unitamente a quelli che violano il copyright.

Istituti tecnici superiori: Emilia-Romagna, pronte sette scuole post diploma

 Una volta preso il diploma, per molti giovani in Italia è molto difficile, e spesso quasi impossibile, riuscire a trovare lavoro. Il titolo di studio, infatti, da solo non è spendibile in ragione della richiesta, da parte delle imprese, di manodopera qualificata e, comunque, di giovani che abbiano maturato una formazione tecnica di base. Ebbene, anche per venire incontro a questa criticità, a favore di quei giovani che non intendono proseguire gli studi all’Università, e vogliono trovare un’occupazione, nella Regione Emilia-Romagna saranno istituite ben sette scuole post diploma in grado di poter formare tecnici altamente specializzati. Queste scuole, in particolare, avranno sede a Modena, Piacenza, Ferrara, Bologna, Parma, Forlì-Cesena e Reggio-Emilia, a seguito di proposte presentate da parte delle Fondazioni di Istituti tecnici superiori con finalità di realizzazione di percorsi formativi. I giovani, in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore, possono così intraprendere un percorso formativo che, alternativo a quello universitario, grazie ad una durata compresa tra le 1800 e le 2000 ore permetterà di conseguire un diploma di tecnico superiore e di formare futuri lavoratori in una specifica area tecnologica.

Scuola: Piemonte, nel 2011 più fondi per l’istruzione

 Mentre in tutta Italia montano le proteste degli studenti per la Riforma Gelmini che tra pochi giorni potrebbe essere approvata definitivamente al Senato, nella Regione Piemonte, non senza sforzi ed impegni di rilievo viste le ristrettezze economiche, l’Amministrazione ha annunciato che per l’istruzione, nel 2011, saranno a disposizione più fondi. A dichiararlo, in particolare, è stato Alberto Cirio, Assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, precisando che rispetto all’anno in corso nel 2011 saranno stanziati per l’istruzione 20 milioni di euro in più. Intanto l’Assessorato ha dato il via libera alla distribuzione sul territorio regionale di ben 45.300 assegni di studio per un controvalore pari a ben 11 milioni di euro. I destinatari/beneficiari sono gli allievi più bisognosi che frequentano le scuole primarie, ma anche quelle secondarie di primo e di secondo grado oltre alle agenzie formative che risultano essere accreditate per l’istruzione dell’obbligo.

Trovare lavoro con l’educazione finanziaria

 Per trovare lavoro nel nostro Paese è molto importante anche l’educazione finanziaria a scuola. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Milano in base ad un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati Excelsior sulle assunzioni programmate per l’anno in corso nel Comune di Milano e nella Provincia. Questo perché a Milano e Provincia sono i diplomati in ragioneria quelli più richiesti dalle imprese con quasi 9 mila assunzioni corrispondenti ad oltre il 40% delle assunzioni di diplomati, ed al 20% del totale delle assunzioni su tutto il territorio provinciale. La richiesta di ragionieri quest’anno è aumentata del 16% rispetto al 2009 con a ruota i diplomati ad indirizzo meccanico che coprono una quota del 7% degli assunti diplomati; complessivamente quasi il 50% delle assunzioni a Milano e Provincia è composto da diplomati a fronte di oltre 21 mila richieste. Contestualmente le imprese non riescono sempre a reperire giovani con il profilo scolastico e professionale richiesto, con la conseguenza che ci sono molti giovani disoccupati e molte aziende che non riescono a completare i propri piani di assunzione.

Formazione professionale: Regione Emilia-Romagna, parte la riforma

 Dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale, una importante delibera è in via di approvazione, nella Regione Emilia-Romagna, anche da parte dell’Assemblea legislativa. Trattasi, nello specifico, di un progetto di riforma che mira ad integrare l’istruzione con la formazione professionale andando a creare un percorso che non solo è unitario, ma che è anche fortemente orientato e mirato al lavoro. Questo è quanto, in particolare, ha dichiarato Patrizio Bianchi, Assessore alla Scuola ed alla Formazione della Regione Emilia-Romagna, ricordando al riguardo come l’Amministrazione a fronte della riforma andrà a mettere sul piatto ogni anno stanziamenti per ben 55 milioni di euro. L’obiettivo, tra l’altro, è quello di creare punti di raccordo tra la formazione professionale e gli Istituti al fine di renderli sia complementari, sia equivalenti.

Lavoratori svantaggiati: Borse di studio Regione Lazio per i figli

 Ammontano a 30 mila euro, nella Regione Lazio, le risorse di un apposito fondo che servirà per concedere borse di studio a favore dei figli di lavoratori svantaggiati, ovverosia in mobilità oppure in cassa integrazione. A darne notizia nei giorni scorsi è stata l’Amministrazione regionale dopo che la Giunta, riunitasi sotto la presidenza del Governatore Renata Polverini, ha approvato la relativa delibera che risulta essere conforme all’assestamento di Bilancio messo a punto nella Regione Lazio nello scorso mese di agosto. Trattasi, in accordo con quanto dichiarato da Mariella Zezza, Assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio, di una forma di intervento che, seppur avente un carattere sperimentale, è destinata a diventare una misura sia sistematica, sia strutturale per i prossimi anni. Nel dettaglio, l’aiuto a favore dei figli dei lavoratori svantaggiati consiste nell’erogazione di una borsa di studio di importo pari a trecento euro a patto che l’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, non superi i 35 mila euro, e che lo studente, frequentante le scuole superiori, abbia una media scolastica pari ad almeno 8/10.

Borse di Studio statali nella Regione Piemonte

 Via libera nella Regione Piemonte, a valere sull’anno scolastico 2009-2010, all’assegnazione di fondi per complessivi 6,3 milioni di euro per le Borse di Studio statali. A darne notizia è l’Amministrazione regionale nel precisare che queste risorse, pari per la precisione a 6.359.000 euro, andranno a favore di 61.433 studenti piemontesi appartenenti a famiglie a basso reddito che hanno presentato la richiesta a valere sull’anno scolastico 2009-2010. Nel dettaglio, in accordo con quanto reso noto da Alberto Cirio, assessore regionale all’Istruzione della Regione Piemonte, la quota che sarà assegnata ad ogni studente dipende dalla scuola frequentata. E’ infatti pari a 80 euro per la scuola primaria, sale a 95 euro a studente per la scuola secondaria di primo grado, ed a 150 euro per gli allievi della scuola secondaria di secondo grado. Al fine dell’erogazione delle risorse, l’Amministrazione regionale provvederà a ripartire ai fondi ai Comuni che sono sede di Ufficio di Presidenza di Autonomia Scolastica; dopodiché si passerà all’erogazione delle Borse di Studio statali a favore delle famiglie aventi diritto.

Assunzioni e diploma: meglio diventare ragioniere

 Lunedì prossimo, 13 settembre 2010, nella Regione Lombardia riaprono le scuole e per l’occasione la Camera di Commercio di Milano, attraverso un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati di Excelsior, il sistema informativo permanente sulla formazione e sull’occupazione, ha rilevato come, nell’ambito delle assunzioni di diplomati, siano i ragionieri quelli più ricercati, mentre i diplomati più “introvabili” sono quelli in lingue, meccanica e “specializzati” nel settore della moda. Il diplomato ragioniere non solo nel milanese è richiesto dalle imprese in oltre quattro casi su dieci che sfociano in un’assunzione, ma la domanda nell’arco di un anno è cresciuta di ben il 16%. Tra diplomati e laureati, le assunzioni previste di ragionieri in Provincia di Milano sono nel rapporto di uno su cinque, ma con un +19% aumentano anche le richieste di diplomati ad indirizzo meccanico, mentre i diplomati in informatica assorbono una quota di assunzioni programmate pari a solo il 3,5%.

Provincia di Bergamo: contributi per le scuole superiori paritarie

 In Provincia di Bergamo si sono ufficialmente aperti i termini per l’assegnazione, a favore degli studenti che frequentano sul territorio gli Istituti scolastici paritari di istruzione secondaria superiore, di contributi finalizzati ad abbattere le rette di iscrizione relativamente all’anno scolastico 2009 – 2010. A darne notizia è stata l’Amministrazione provinciale nel far presente, innanzitutto, come la misura abbia nello specifico una dote finanziaria complessiva pari a ben 387 mila euro, e come l’importo massimo erogabile a ciascun studente non potrà comunque superare la soglia dei 774 euro. Sul sito Internet della Provincia di Bergamo è tra l’altro possibile sia andare a visionare e scaricare il bando, sia leggere la guida finalizzata alla corretta compilazione della domanda. In particolare, le istanze relative alla richiesta ed alla concessione dei contributi provinciali si articolano in tre step: come primo passo occorre compilare la richiesta di contributo direttamente online, sul sito Internet della Provincia di Bergamo, con le modalità indicate nella guida.

Scuola, indicazioni supplenze anno scolastico 2010/2011

Il ministero dell’Istruzione ha emanato la circolare n. 7521 del 6 agosto 2010 con la quale ha definito le istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente, educativo ed ATA per l’anno scolastico 2010/2011.

Secondo la circolare a decorrere dal 1°settembre 2010, l’individuazione e la nomina dei destinatari delle supplenze annuali e di quelle sino al termine delle attività didattiche, attraverso lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento, passerà nella competenza dei dirigenti scolastici.

Non solo, la circolare fissa anche le procedure da seguire per poter ricoprire un incarico per l’anno scolastico 2010/2011.