Buoni lavoro nel Comune di Gorizia

 Via libera nel Comune di Gorizia alla concessione di buoni lavoro, ovverosia i voucher, per le prestazioni di lavoro occasionale accessorio. Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta Municipale ha approvato le linee guida per l’accesso ad una misura che permetterà di raccogliere le manifestazioni di interesse da parte di studenti, lavoratori in mobilità, o che percepiscono la disoccupazione, ma anche pensionati che sono titolari di trattamento pensionistico obbligatorio. Nell’ambito dei progetti messi a punto dall’Amministrazione comunale, i soggetti che lavoreranno e che verranno remunerati con i voucher si occuperanno di lavori di solidarietà o di emergenza, lavori di giardinaggio, manutenzione e pulizia di edifici, parchi, monumenti e strade, ma anche di manifestazioni fieristiche, sportive, culturali e caritatevoli. Per ogni 10 euro di paga lorda maturata, 7,50 euro sono netti a favore del lavoratore, 0,7 euro coprono l’assicurazione ai fini Inail, 1,30 euro vanno alla Gestione separata dell’Inps ai fini della maturazione dei contributi previdenziali, ed i restanti 0,5 euro per ogni voucher, in taglio minimo, andranno all’Inps quale costo per le gestione del servizio.

Regione Toscana: aiuti ai lavoratori apprendisti licenziati

 Al fine di fronteggiare l’emergenza occupazionale, nella Regione Toscana l’Amministrazione, a seguito di un accordo che è stato raggiunto con le parti sociali, ha annunciato la messa a punto di misure a sostegno del reddito a favore dei lavoratori apprendisti che sono stati licenziati. L’intervento, in particolare, è a favore di quei lavoratori apprendisti che da un lato hanno perso il posto, e dall’altro non possono più accedere alla cassa integrazione in deroga; per questi lavoratori toscani arriva così a sostegno del reddito una indennità speciale. Questa decisione, come accennato, è stata presa dall’Amministrazione regionale, ed in particolare da Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana, d’accordo con i Sindacati al fine di offrire sostegno al reddito ai lavoratori apprendisti licenziati allo stesso modo dei lavoratori che, assunti con un contratto di lavoro ordinario, percepiscono il sussidio di disoccupazione.

Voucher per lavori sociali in provincia di La Spezia

 In provincia di La Spezia, e precisamente nel Comune di Arcola, sono aperti fino al prossimo 31 dicembre 2010 i termini di partecipazione ad un progetto finalizzato all’accesso al lavoro occasionale accessorio con pagamento tramite buoni lavoro, ovverosia con i voucher. Si tratta in particolare di svolgere lavori saltuari che spaziano dal giardinaggio ai lavori di pulizia e passando per i lavori di manutenzione di monumenti, parchi, strade e edifici. Possono partecipare i residenti nel Comune di Arcola che sono studenti di età inferiore ai 25 anni, casalinghe, pensionati, lavoratori part-time ma anche cassintegrati, lavoratori in mobilità, e percettori di indennità di disoccupazione ridotta o speciale; sono ammessi alla misura anche i lavoratori extracomunitari a patto che però questi siano in possesso di un regolare e valido permesso di soggiorno.

Lavoro Treviso: Provincia e settore agricolo insieme contro la crisi

 Al fine di garantire occupazione ai lavoratori in mobilità, a quelli disoccupati oppure in cassa integrazione, a Treviso l’Amministrazione provinciale è scesa nuovamente in campo andando stavolta a stipulare un accordo con le Associazioni di categoria dell’agricoltura. L’obiettivo, attraverso l’utilizzo dello strumento dei voucher, è quello di andare a garantire lavoro occasionale accessorio ai lavoratori più in difficoltà sul territorio della Provincia di Treviso; questo perché, tra l’altro, quello attuale è un momento particolarmente propizio per l’assunzione di manodopera stagionale in agricoltura, ma è proprio il settore agricolo quello che meglio di altri, a partire dall’industria e passando per il commercio, sta riuscendo sul territorio a contenere gli effetti negativi di una crisi finanziaria ed economica che, purtroppo, è diventata anche occupazionale. E così la Provincia di Treviso ha annunciato d’aver messo a disposizione la propria banca dati di lavoratori in mobilità e di disoccupati affinché questi possano essere impegnati occasionalmente in campagna.

Incentivi contratti di solidarietà: Bando nella Regione Toscana

 Attraverso un apposito avviso pubblico, le imprese toscane nella Regione potranno presentare dei progetti di formazione dei propri dipendenti a patto però di fare ricorso all’utilizzo dei cosiddetti contratti di solidarietà che, tra l’altro, si stanno rivelando uno strumento molto efficace contro la crisi al fine di evitare che l’azienda in difficoltà arrivi a chiudere i battenti. Quindi, se l’azienda dimostra di essere solidale, allora sarà l’Amministrazione regionale, grazie ad uno stanziamento aggiuntivo per complessivi 500 mila euro, a poter finanziare la formazione in modo da qualificare le lavoratrici ed i lavoratori e, quindi, poter avere un parco dipendenti in grado di dare il giusto apporto al rilancio dell’attività ed alla ripresa della produzione anche a seguito del lento ma graduale miglioramento dello scenario macroeconomico italiano.

Occupazione Toscana: aiuti ai lavoratori del tessile

 Nella Regione Toscana arrivano nuovi fondi per aiutare i lavoratori colpiti dalla crisi. A seguito di una convenzione stipulata dall’Amministrazione regionale con il Ministero del Lavoro, infatti, ci sono a disposizione ben 25 milioni di euro per mettere a punto misure di sostegno al lavoro, attraverso politiche attive, per il distretto del tessile a Prato. La convenzione, in particolare, è stata siglata a Roma in presenza di Roberto Cenni, Sindaco di Prato, da Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana, da Lamberto Gestri, presidente della Provincia di Prato, e dal sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli. In particolare, le risorse a disposizione saranno ripartite sul territorio sia a favore dei lavoratori che risiedono nella provincia di Prato, sia a quelli che, pur non appartenendo al territorio provinciale, rientrano comunque nel distretto del tessile. Trattasi, nello specifico, dei Comuni di Montale, Quarrata e Agliana in provincia di Pistoia, e Campi Bisenzio e Calenzano in Provincia di Firenze.

Comune di Cornaredo: buono famiglia per precarietà lavorativa

 Rispetto alla precedente scadenza del 15 giugno 2010, è stato prorogato fino alle ore 18 del prossimo 26 luglio, nel Comune di Cornaredo, in Provincia di Milano, il “Buono Famiglia“, un contributo ottenibile, previa presentazione della domanda, e nel rispetto dei requisiti previsti, grazie ad un apposito concorso pubblico indetto dall’Amministrazione comunale a sostegno di quelle persone che versano in uno stato di precarietà lavorativa. La misura è quindi riservata a chi ha perso il posto di lavoro e, tra l’altro, anche ai cassintegrati ed ai lavoratori in mobilità appartenenti a nuclei familiari che non possiedono sufficienti risparmi per poter affrontare le spese ordinarie, e che non possono far leva su nessun altro aiuto economico adeguato. La domanda di assegnazione del contributo economico può essere scaricata dal Web, direttamente dal sito Internet del Comune di Cornaredo, dichiarando sotto la propria responsabilità, tra l’altro, di avere un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore ai 15.458 euro, e di aver maturato la residenza nel Comune di Cornaredo almeno a partire dall’1 gennaio del 2008.

Provincia di Ancona: voucher per i disoccupati

 In provincia di Ancona, e precisamente nel Comune di Castelfidardo, l’Amministrazione cittadina ha annunciato una importante iniziativa finalizzata ad aiutare i disoccupati, ed i lavoratori in difficoltà a causa della crisi, ad integrare il proprio reddito attraverso prestazioni di lavoro occasionale ed accessorio che sarà regolarmente retribuito con lo strumento dei voucher, ovverosia dei buoni lavoro. Le domande sono aperte fino e non oltre il prossimo 8 giugno 2010 per tutti i cittadini che hanno maturato da almeno due anni la residenza nel Comune di Castelfidardo, e che hanno perso il posto di lavoro, sono stati licenziati oppure sono semplicemente disoccupati o alla ricerca della prima occupazione. La misura è accessibile e fruibile anche da parte di chi percepisce prestazioni di sostegno al reddito e prestazioni integrative del salario, ovverosia i lavoratori in mobilità, quelli in cassa integrazione, i lavoratori titolari di disoccupazione speciale e quelli che percepiscono la disoccupazione ordinaria.

Regione Toscana: nuovi aiuti per lavoratori e studenti universitari

 Nella Regione Toscana, a sostegno dell’occupazione, e per fronteggiare le difficoltà legate alla crisi finanziaria ed economica, tuttora esistenti, nel mondo del lavoro sul territorio, saranno messe a punto nuove misure di aiuto che si andranno ad aggiungere a quelle già esistenti e definite lo scorso anno. Nel dettaglio, l’Amministrazione regionale mira a definire, a favore di lavoratori che sono prossimi al pensionamento, un bonus pari a ben tre mila euro sotto forma di incentivo per le imprese all’assunzione, mentre per i figli, nonché studenti universitari di lavoratori che, a causa della crisi finanziaria ed economica, sono in mobilità o in cassa integrazione, arriverà il sussidio. Queste due nuove misure si andranno così ad aggiungere a quelle in corso che sono finalizzate al rinnovo dei contratti di lavoro scaduti, alla stabilizzazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, ed incentivi alle imprese che assumono sia giovani laureati, sia donne aventi un’età sotto i 30 anni.

Mobilità: benefici per l’assunzione di soggetti in reinserimento

Il sistema normativo italiano si compone di un innumerevole panorama di benefici finalizzati all’assunzione di soggetti che possono vantare diverse particolarità.

A questo proposito per garantire l’inserimento, o il reinserimento, nel mercato  del lavoro dei lavoratori svantaggiati ci viene in aiuto il decreto legislativo n. 276/2003.

Così, secondo quanto stabilisce il citato decreto legislativo è possibile per le imprese di assumere a termine, per un periodo compreso tra sei e 18 mesi, soggetti in mobilità che utilizzano trattamenti integrativi.

Questi benefici si suddividono tra economici e contributivi.

Il beneficio economico è la risultante della somma tra quanto percepito dall’INPS (che continua ad erogare) ed il livello contrattuale di riferimento, mentre, dall’altro lato, dai contributi dovuti si detrae l’ammontare della contribuzione figurativa.

Ministero del lavoro, definite le guide per la formazione nel 2010

 Il ministero del lavoro, con il contributo delle regioni e delle parti sociali, ha emanato le linee guida per il 2010 per la formazione professionale.

L’accordo ha l’obiettivo di razionalizzare le politiche di formazione con un uso più mirato ed equilibrato delle risorse finanziarie disponibili, circa 2.5 miliardi di euro.

Le risorse finanziarie, in buona sostanza, sono limitate e non permettono di avviare singole politiche regionali. Ora, grazie a questa intesa, diventa  possibile dare risposte efficienti e mirate attraverso un unico strumento al problema serio della disoccupazione e alla ricollocazione degli inoccupati.

Rientrano in questa categoria i disoccupati di lungo corso, i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione.

Lavoro Piemonte: forte crescita del tasso di disoccupazione

 Il 2009 in Piemonte è stato un anno da dimenticare dal fronte occupazionale. Nel periodo gennaio-settembre 2009, rispetto agli stessi mesi del 2008, in Piemonte le persone in cerca di un’occupazione sono passate da 94.000 unità a ben 130.000 unità, corrispondenti ad un rialzo che sfiora il 40%. Il dato, fornito dall’Osservatorio regionale, conferma come il 2009 in Piemonte sia stato in tutto e per tutto l’anno della grande crisi; a crescere sul territorio, non a caso, sono state solamente le forme di lavoro precarie e marginali, dal lavoro intermittente a quello di natura occasionale, mentre per le altre forme di lavoro decisamente più stabili gli indicatori sono tutti in rosso. E così, al settembre 2009 in Piemonte il tasso di disoccupazione è balzato dal 4,8% del settembre 2008 al 6,5% del settembre 2009, ovverosia su valori ben oltre la media del Settentrione dove si registra un tasso di disoccupazione al 5,1%.

Legge Finanziaria 2010, nuove norme per lo staff leasing

 La Finanziaria 2010, Legge 191/2009, ha reintrodotto il cosiddetto “staff leasing” (comma 143), ovvero la somministrazione a tempo indeterminato, e ha modificato la somministrazione del lavoro a tempo determinato.

Resta fermo il principio che lo “staff leasing”, sia a tempo determinato sia indeterminato, non può essere applicato per la sostituzione di lavoratori assenti per sciopero o in caso di mancata valutazione dei rischi da parte del datore di lavoro.

L’articolo 1, comma 46, della Legge 247/2007 che aveva eliminato lo “staff leasing” è ora abrogato e dal 1° gennaio 2010 è di nuovo applicabile ampliandone l’ambito applicativo.

Regione Lazio: incentivi per chi assume lavoratori in mobilità

Voglio segnalarvi un’importantissima iniziativa a cura della Regione Lazio e che riguarda i lavoratori in mobilità.

Chi decide di aderire all’iniziativa, avrà infatti un “Bonus” fino ad un massimo di 13.000 euro, 10.000 nel caso di assunzione a tempo indeterminato e 3000 euro per la formazione finalizzata all’inserimento lavorativo (il tutto fino ad esaurimento dei fondi disponibili).