Inail, in arrivo contributi per la ricerca

Sono stati assegnati i contributi finanziari per la realizzazione di studi e ricerche per la prevenzione del fenomeno infortunistico che vedono coinvolti istituti universitari e scientifici.

Tra i 50 partecipanti ne sono stati selezionati 19, ad esempio l’Università di Pavia, Dipartimento di medicina interna e terapia medica, ha proposto un lavoro intitolato “Determinanti biologici e biofisici della risposta cellulare ed integrata ad onde elettromagnetiche: effetti della frequenza, dell’intensità, del tempo di esposizione e loro implicazione per la clinica e per la medicina del lavoro” o la Fondazione Istituto Neurologico C. Besta IRCCS di Milano ha ottenuto 250.000 euro per lo studio della “Sclerosi multipla, disabilità e lavoro: progetto nazionale per lo sviluppo di protocolli di analisi basato sulla classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della slute (ICF), dell’interazione persona-ambiente di lavoro, finalizzato al reinserimento e mantenimento lavorativo e sociale”.

Inps, invio delle attestazioni di malattia alla PEC

Continua l’impegno del maggiore istituto previdenziale verso la telematica cercando così di offrire servizi migliori e più celeri all’utenza.

Con questa nuova iniziativa l’Istituto rilascia un ulteriore servizio consistente nell’invio delle attestazioni di malattia alla casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) del cittadino che ne fa richiesta.

In effetti, nel corso del 2010, l’Inps ha reso disponibili online tutti i certificati medici telematici rilasciati alla persona che si identifica tramite il codice PIN, comprensivi di diagnosi e codice nosologico, se indicati da medico, con la possibilità, inoltre, di ricercare e consultare uno specifico attestato di malattia mediante il solo codice fiscale personale e il numero del certificato.

Fiat, accordo sul piano Marchionne

L’accordo è stato fatto con l’assenso del sindacato con l’unico escluso, la FIOM, che ha ritenuto inaccettabili le richieste della Fiat.

L’accordo prevede una settimana lavorativa, in fase sperimentale, su quattro giorni ma con dieci ore di lavoro giornaliere. Al momento, secondo il verbale sottoscritto dalle parti – datore di lavoro e sindacato – la sperimentazione sarà svolta su base volontaria.

L’accordo recepisce anche le indicazioni già espresse da Pomigliano e Melfi in materia di pausa e mensa a fine turno.

Secondo le richieste della Fiat di Marchionne le pause saranno ridotte a tre di dieci minuti dalla attuali due di venti minuti.

L’accordo prevede però la monetizzazione a parziale recupero. In effetti, i lavoratori di Torino percepiranno 32 euro parametrizzati al terzo livello.

Inail, in Trentino buoni i dati del 2009

I dati del rapporto regionale Inail relativo all’anno 2009 pongono in evidenza i risultati positivi, in modo particolare sul versante dei trasporti e delle costruzioni.

In effetti, i dati parlano chiaro: le denunce pervenute all’istituto scendono di oltre l’11%, mentre i casi mortali, però, aumentano da 10 a 17 casi. In sostanza  il dato complessivo si attesta sui 10.130 infortuni nel 2009 contro 11.427 del 2008.

L’Inail ha posto anche in evidenza le differenti situazioni delle singole gestione. In agricoltura gli infortuni sono stati 987, circa 2.1% in meno del 2008, nell’industria e servizi compreso l’artigianato si passa a 8.914 che rappresentano un valore, in percentuale, di oltre del 12% in meno rispetto al 2008.

Secondo i dati diffusi dall’Inail si apprende le attività connesse alle Costruzioni e alle Industrie manifatturiere evidenziano una riduzione rispettivamente pari al -20,88% e -23,45%, mentre il settore dei Trasporti presenta una diminuzione percentuale del -21,72%.

Inail, in Abruzzo calo degli infortuni sul lavoro

L’Inail, sezione regionale dell’Abruzzo, ha presentato, alcuni giorni fa, il suo Rapporto regionale ponendo in evidenza i risultati positivi sul versante degli incidenti sul lavoro nell’industria anche se a vanificarne l’andamento sono i casi mortali  denunciati dovuti alla circolazione stradale.

In effetti, i dati comunicati dall’Inail pongono in evidenza complessivamente 19,075 incidenti nel 2009 con un decremento del 10% rispetto al 2008, mentre i casi mortali sono in aumento: dai 34 episodi del 2008 si è arrivati ai 39 nel 2009.

I dati dell’istituto mostrano che la prima causa in assoluto sono dovuti agli effetti della circolazione stradale; infatti, 14 dei 39 casi complessivi si sono registrati per le strade dell’Abruzzo.

I certificati di malattia e la telematica

 Fino al 31 gennaio del 2011 le amministrazioni pubbliche non contesteranno il mancato rispetto della procedura telematica già a suo tempo prevista per l’invio dei certificati di malattia.

In effetti, ad oggi il medico che non è in grado di utilizzare una connessione a internet per consentire la trasmissione telematica dei certificati medici al datore di lavoro di riferimento può contattare il numero verde 800 013 577, analogo discorso per le certificazione in caso di pronto soccorso o ricovero in ospedale.

Secondo le indicazioni dell’ente previdenziale pubblico di riferimento, ovvero l’Inpdap, la normativa si applica a tutto il personale ad ordinamento privatistico.

In sostanza, la norma non riguarda il personale in regime di diritto pubblico: magistrati, avvocati di Stato, professori universitari, forze armate, forze di polizia, vigili del fuoco, carriera diplomatica e prefettizia.

Lavoro e malattia: telefonino e computer, attenzione allo stress

 Mal di schiena, dolori e problemi alle mani, mal di testa, nonché problemi agli occhi ed alla vista. Sono questi i disturbi più comuni di chi lavora in ufficio e passa buona parte della giornata tra l’utilizzo del personal computer e l’uso del telefonino. Al riguardo la Camera di Commercio di Milano ha effettuato un’indagine sia prendendo a riferimento i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), sia quelli del registro delle imprese unitamente alle riposte fornite da un campione di oltre cinquecento imprenditori milanesi. Ebbene, dall’indagine è emerso come siano ben 390 mila i lavoratori milanesi che, a seguito di disturbi legati allo stress da lavoro, passano dall’ufficio al medico. Come sopra accennato, è tutta colpa dell’utilizzo tanto del telefonino quanto del computer con una media di utilizzo per i lavoratori milanesi pari ad oltre 5 ore al giorno.

La tutela del lavoratore immigrato

Il nostro legislatore ha introdotto diverse tutele in favore al lavoratore straniero. Per prima cosa l’assistenza sanitaria, oltre ad essere un diritto costituzionalmente garantito a tutti gli italiani, è un diritto che viene esteso a tutti anche senza il requisito della cittadinanza.

In effetti, l’assistenza sanitaria, nel nostro Paese, è garantito a tutti anche con il ricovero presso strutture pubbliche.

I lavoratori stranieri in regola con il permesso di soggiorno per lavoro, o anche in cerca di occupazione, sono iscritti obbligatoriamente al nostro Servizio Sanitario Nazionale insieme ai familiari a carico. I lavoratori stranieri, e le loro famiglie, hanno diritto al medico di famiglia e a tutti i servizi sanitari alle medesime condizioni dei cittadini italiani, ossia sono tenuti a concorrere alla spesa sanitaria al pari del lavoratore italiano.

Non è licenziabile il lavoratore depresso assente alla visita fiscale

La Sezione Lavoro della Corte di Cassazione con sentenza 21621 del 21 ottobre del 2010 ha ribadito il suo orientamento in casi simili.

Infatti, per giustificare l’obbligo di reperibilità in determinati orari non è richiesta l’assoluta indifferibilità della prestazione sanitaria da effettuare, ma è sufficiente un serio e fondato motivo che giustifichi l’allontanamento dal proprio domicilio.

Nella fattispecie, la Corte di Cassazione ha preso in esame il ricorso di un’azienda che aveva licenziato una propria dipendente perché assente dal proprio domicilio in occasione della visita fiscale ed era stata vista al mare per qualche ora.

Inail, rapporto sull’Emilia Romagna

È stato presentato nei giorni scorsi il rapporto regionale 2009 sulla situazione degli infortuni sul lavoro in Emilia Romagna con uno studio sulle mappe di rischio.

I risultati esposti dall’Istituto pongono in evidenza i risultati apprezzabili; infatti, gli infortuni sul lavoro scendono del 13% passando da 123.712 a 107.564 casi: una flessione superiore non solo alla media nazionale (-9,7%), ma anche a quella del Nord-Est (-12,8%).

Alessandro Crisci, direttore regionale INAIL Emilia Romagna, ha osservato che le attività dell’Istituto sono in linea con l’impegno assunto nei confronti delle parti sociali e delle istituzioni al fine di orientare le azioni di prevenzione sul territorio.

Inail, il lavoratore e il mobbing

L’organizzazione pubblica che deve garantire la tutela contro il rischio infortunistico contratto sul lavoro è senza dubbio l’Inail.

Non solo, lo stesso istituto deve anche garantire ad ogni lavoratore assistenza in caso di malattia professionale.

Queste particolari prestazioni sono previste espressamente da appositi istituti normativi, quali il decreto 1124/1965 e il decreto 38/2000. Il legislatore ha espressamente previsto che per malattia professionale deve intendersi qualsiasi malattia di cui sia comunque provata la causa di lavoro.

Ora, per avere una visione più chiara occorre comprendere la posizione dell’Inail sul delicato tema delle patologie psichiche determinate dalle condizioni organizzativo/ambientali di lavoro.

Fiat, la posizione di Epifani

Sebbene l’incarico di Guglielmo Epifani si stia svolgendo al termine, il segretario generale della CGIL non rinuncia a rilasciare alcune sue dichiarazioni sulle ultime vicende legate alla Fiat di Melfi.

Secondo Epifani in verità Marchionne vorrebbe disfarsi dei siti italiani e andarsene all’estero; non solo, per il segretario generale della CGIL non esisterebbe nessun progetto industriale per l’Italia della società torinese.

Per Epifani manca un serio programma di investimenti e di aggiornamento dei prodotti Fiat; infatti, per il segretario generale della CGIL

si fa Cassa integrazione dappertutto […] il mercato europeo non va bene, in particolare per i marchi FIAT […] Non ci sono i modelli (nuove automibili, n.d.a) : questa è la realtà

Secondo la maggiore organizzazione sindacale mettere in discussione gli accordi di Melfi ed estendere le deroghe al contratto di lavoro, già stabilite a Pomigliano, innescherebbe una spirale pericolosa nei rapporti sindacali nel nostro Paese.

Inps, l’indennità di malattia

L’indennità di malattia dell’Inps rappresenta un elemento sostitutivo della retribuzione e per i primi tre giorni, periodo di carenza, è a carico esclusivo del datore di lavoro, mentre per il restante periodo è anticipata, sempre dal datore, per conto dell’istituto previdenziale per un massimo di un semestre, ovvero 180 giorni di calendario nell’anno solare.

L’indennità di malattia è attribuita a tutti gli operai agricoli e del settore privato,  oltre agli impiegati del terziario e servizi assunti con contratto a tempo indeterminato. Al contrario, per i lavoratori a tempo determinato l’indennità di malattia si chiude quando non è più in essere il rapporto di lavoro.

Dal 1 gennaio del 2007 l’indennità di malattia dell’Inps copre anche gli apprendisti.

Inps, l’assenza alla visita di controllo

Ogni lavoratore durante il periodo di malattia deve rimanere al proprio domicilio indicato nel certificato medico inviato all’Inps.

In caso di assenza ingiustificata alla visita di controllo dei medici dell’Inps si perde il diritto all’indennità di malattia.

Nella prima assenza si perde l’indennità per un massimo di dieci giorni. In caso di seconda assenza l’indennità di malattia è ridotta della metà per il periodo residuo di malattia, ma per la terza assenza l’indennità erogata è sospesa per tutto il restante periodo.

Ogni assenza dalle fasce di reperibilità contestata dall’istituto deve essere giustificata solo per motivi di forza maggiore e adeguatamente documentata.