Delucidazioni dall’Inps per i lavori particolarmente pesanti e faticosi

Il nostro primario istituto previdenziale del settore privato ha deciso di fornire diversi chiarimenti, oltre a definire nuove modalità attuative, sui lavori particolarmente pesanti e usuranti. Le osservazioni dell’Inps, e condivise anche dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con nota del 28 novembre 2011, sono contenute nel messaggio n. 22647 del 30 novembre 2011: questo messaggio intende chiarire alcuni aspetti del decreto 67/2011 in materia di accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti.

In particolare, il messaggio intende anche porre l’attenzione sulle nuove modalità applicative indicate dal decreto, con particolare riguardo al riconoscimento del beneficio pensionistico per coloro che hanno perfezionato il requisito agevolato di accesso alla pensione di anzianità entro il 31 dicembre 2011.

Dal Governo Monti il contributivo per tutti

Al momento non esiste ancora una proposta ufficiale ma semplici indicazioni che il ministro Fornero ha da sempre espresso. In effetti, ciò che si prospetta è un sistema contributivo per tutti secondo il meccanismo denominato pro-rata, ovvero d’ora in poi, con la graduale eliminazione delle pensioni di anzianità.

Nel dibattito è anche intervenuto il presidente del  nostro maggiore istituto previdenziale che, a proposito, ha voluto far sentire anche la sua posizione visto che in futuro dovrà anche prendere quota la centrale previdenziale italiana, o super-inps, come elemento di aggregazione del sistema previdenziale italiano così come pare si sia espresso il nostro premier Mario Monti.

La pensione futura, il contributivo pro-rata

È da tempo che se ne discute ma con la nomina della professoressa di Economia Politica all’Università di Torino, Elsa Fornero, e coordinatrice del Cerp, ovvero del Centro per le ricerche sulle pensioni e le politiche del welfare, l’idea sta prendendo corpo. Già in precedenza, in una intervista al Messaggero del 25 ottobre 2011, ha espresso le sue valutazioni sull’andamento della spesa previdenziale ipotizzando il contributivo pro-rata per tutti già dal primo gennaio del 2012 insieme all’innalzamento dell’età minima a 63 anni.

Governo Monti, il Senato approva

Tanto tuonò che piovve, la citazione mi pare ovvia e con rigore, crescita ed equità la soluzione al problema italiano è il solito: pensioni e ICI sulla prima casa ma senza una patrimoniale vera o, meglio, si è prospettato di fare uno studio finalizzato alla sua introduzione in un tempo non ancora ben definito. Non solo, non si trova nemmeno traccia di tassazione seria della rendita finanziaria.

La soluzione prospettata dal nuovo governo è di per sé nuova; in effetti, in nome dell’equità, anche se i conti sono in ordine, si cerca di far digerire ai lavoratori una nuova riforma strutturale sulle pensioni al fine di distribuire, in forma più equa: una maggiore povertà per via di pensioni sempre più basse. La sensazioni di tutto questo è che si cerca di battere sulla cassa delle pensioni per ottenere maggiori risorse da dedicare allo sviluppo senza, per nulla, pensare alle rendite finanziarie.

Pensioni, dal decreto sviluppo la solita manovra

 Andremo tutti in pensione a 67 anni con pensioni sempre più ridicole senza per nulla incidere sui privilegi, ovvero non esiste un intervento serio e credibile sui trattamenti vitalizi di parlamentari e consiglieri regionali (che possono mettersi a riposo, questi ultimi, anche a 55 anni di età come ci ricordano alcuni casi non proprio esemplari).

Una solita manovra che intende fare solo cassa alle spalle dei soliti lavoratori con la scusante che ce lo chiede l’Unione Europea.

Le nuove modalità dell’Inps per le prestazioni previdenziali

L’Inps comunica alla sua utenza che saranno in vigore nuove modalità di presentazione telematica in via esclusiva delle domande di prestazioni previdenziali ed assistenziali. In effetti, con la circolare n. 131 del 10 ottobre 2011, il nostro istituto previdenziale stabilisce le modalità di presentazione telematica in via esclusiva delle domande di prestazioni previdenziali ed assistenziali.

La presentazione telematica in via esclusiva riguarda le prestazioni quali le ricostituzioni, le pensioni di anzianità e vecchiaia, gli assegni sociali, le pensioni/assegni di invalidità e inabilità (esclusi quelli di invalidità civile, cecità civile, sordità civile che sono già telematizzati) e  le pensioni ai superstiti o reversibilità. La circolare prevede un periodo transitorio, fino al 31 gennaio 2012, durante il quale sarà ancora possibile inviare le domande mediante le tradizionali modalità.

Pensione e lavoro, le proposte di Confindustria

 L’associazione dei datori di lavoro ha deciso di presentare il suo documento “Progetto delle imprese per l’Italia” con l’intento di offrire un serio contributo in un’ottica di rilancio dell’economia nazionale vista anche l’assenza di una seria politica economica e industriale.

Per Confindustria è necessario affrontare senza indugio cinque questioni di rilevanza nazionale: la spesa pubblica e la riforma delle pensioni, la riforma fiscale, le cessioni del patrimonio pubblico, le liberalizzazioni e le semplificazioni insieme al settore delle infrastrutture e dell’energia.

Inpdap, la liquidazione può aspettare

I trattamenti di fine servizio, Tfs, e quello di fine rapporto, Tfr, saranno erogati dall’Inpdap con tempi più lunghi arrivando a toccare i 24 mesi anche se, poi, resta fermo a 105 giorni i tempi per ottenere la liquidazione del trattamento di fine lavoro per inabilità e decesso.

Tempi grigi per il dipendente statale che, oltre a vedere il blocco della contrattazione, si vede prolungare il termine previsto per ottenere la liquidazione dai sei mesi ai 24 se decide di abbandonare il lavoro prima del pensionamento di vecchiaia o dai tre ai sei mesi in caso di pensione di anzianità. In effetti, la recente manovra di agosto ha modificato i termini per percepire il trattamento di fine servizio e quello di fine rapporto.

Inps, in scadenza le domande per i lavori usuranti

 L’Inps, attraverso il messaggio n. 18290 del 26 settembre 2011, segnala che, in previsione della scadenza del 30 settembre per l’invio delle domande di coloro che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2011, i diversi aspetti di ordine normativo e amministrativo che devono seguire i lavoratori interessati alla prossima scadenza.

In effetti, alla fine di settembre scade la prima finestra utile, ovvero per i lavoratori che hanno maturato i requisiti entro il mese di dicembre 2011, per usufruire della riduzione dei requisiti per i lavoratori che riusciranno a dimostrare di aver svolto lavoro usurante. Il riconoscimento dei requisiti agevolati per usufruire della pensione di anzianità nei termini ridotti, così come previsto dal decreto legislativo n. 67/2011.

Inps, la trasferibilità degli iscritti dai Fondi soppressi

L’Inps interviene, e lo fa con il suo messaggio n. 18304 del 26 settembre 2011, in applicazione della circolare n. 97 del 22 luglio 2011: l’iniziativa dell’Inps si è resa necessaria per via delle continue richieste di chiarimento da più parti per via del riconoscimento della propria posizione contributiva versata nel fondo di appartenenza.

In effetti, il maggiore istituto previdenziale chiarisce che con legge n. 322/58 trova applicazione anche nei confronti degli iscritti ai soppressi Fondi speciali Elettrici e Telefonici ed al Fondo Volo cessati dall’iscrizione ai suddetti fondi entro la data del 30 luglio 2010 senza aver perfezionato tutti i requisiti anagrafici e contributivi richiesti per liquidare la pensione. L’Inps ricorda che i criteri che regolano l’accertamento del diritto alla trasferibilità d’ufficio ai sensi della soppressa legge 122/2010, che disciplinavano nei soppressi Fondi Elettrici e Telefonici il trasferimento all’AGO.

Manovra bis 2011, le nuove decorrenze del pensionamento per la scuola

All’articolo 1 comma 21 della manovra bis 2011 sono state apportate alcune nuove modifiche  sulle decorrenze del pensionamento nel settore della scuola.

In effetti, la norma incide sul testo dell’articolo 59, comma 9, della legge n. 449/1997: per il personale del comparto scuola resta fermo, ai fini dell’accesso al trattamento pensionistico, che la cessazione dal servizio ha effetto dalla data di inizio dell’anno scolastico e accademico, con decorrenza dalla stessa data del relativo trattamento economico nel caso di prevista maturazione del requisito entro il 31 dicembre dell’anno.

Per gli effetti del nuovo testo i soggetti appartenenti al comparto della scuola e dell’università, che maturano i requisiti a decorrere dal 1° gennaio 2012, possono accedere al pensionamento non più a decorrere dall’inizio dell’anno scolastico o accademico dell’anno solare di maturazione dei requisiti medesimi ma da quello successivo.

Chiarimenti sul TFR negli Enti pubblici non economici

In arrivo dal Ministero del lavoro alcune utili indicazioni in materia di trattamento di fine servizio e trattamento di fine rapporto negli Enti pubblici non economici.

In effetti, la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con interpello n. 20 del 17 giugno 2011, ha risposto ad un quesito dell’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, in merito alle modalità e ai termini di erogazione del Trattamento di fine servizio e del Trattamento di fine rapporto ex art. 13 Legge n. 70/1975 e art. 3, Legge n. 140/1997 anche alla luce della recente normativa in materia di stabilizzazione finanziaria.

Inpdap, nota per i benefici pensionistici sui lavori usuranti

 Dopo la circolare del Ministero del Lavoro n. 22/2011, adesso anche l’INPDAP, con la nota n. 29/2011,  ha fornito istruzioni operative per i benefici di  pensionamento in favore degli addetti ai lavori usuranti di cui al decreto n. 67/2011.

L’Inpdap ricorda che la domanda deve riportare tutte le informazioni che  sono considerate condizioni necessarie ai fini della procedibilità dell’istanza. In particolare l’interessato deve indicare la volontà di avvalersi del beneficio in esame e di specificare i  periodi per i quali è stata svolta ciascuna delle attività considerate come particolarmente faticose e pesanti, oltre ad  allegare la documentazione comprovante l’attività usurante svolta.

L’esonero dal servizio e la finestra mobile

Il Dipartimento della Funzione Pubblica, attraverso la circolare n. 48733 del 3 novembre 2010, ha chiarito al Ministero  dell’Interno alcuni aspetti della disciplina  dell’esonero, previsto dall’articolo 72 commi 1 e 6 del decteto legge n. 112/2008 convertito  in  legge n. 133/2008, vale a dire sulla sua durata massima pari a cinque anni ed il nuovo regime della “finestra mobile” prevista dall’articolo 12 del decreto legislativo n. 78/2010, in base al quale la decorrenza del diritto al trattamento pensionistico è posticipata per alcune categorie di dipendenti.