Parlamento, l’assegno vitalizio e di fine mandato dei nostri parlamentari

Le disposizioni regolamentari della Camera, così come quello del Senato, prevedono un assegno di fine mandato una volta che si conclude l’esperienza pubblica di un deputato o di un senatore; in effetti, il deputato versa mensilmente, in un fondo istituito a questo scopo, una quota pari al 6,7% della propria indennità lorda, ovvero 784,14 euro.

Al pari di ogni lavoratore, al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l’assegno di fine mandato, che è pari all’80% dell’importo mensile lordo dell’indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi): in questo caso si applica un trattamento ben diverso e più favorevole rispetto alle normali aspettative di un lavoratore, sia questo dipendente o autonomo.

Soppressione Enam, all’Inpdap le nuove competenze

Il correttivo alla manovra finanziaria dello scorso anno ha stabilito la soppressione di diversi enti previdenziali minori con il conseguente accorpamento presso l’ente di riferimento di maggiore valenza.

Per questa ragione il personale docente della scuola iscritto all’ente nazionale di assistenza magistrale, ex Enam, dovranno rivolgersi alle sedi provinciali dell’Inpadp al fine di proseguire il proprio iter previdenziale e assistenziale.

Insegnanti e direttore didattici delle scuole dell’Infanzia e della primaria, ovvero scuole elementari e materne statali, avranno così un nuovo interlocutore che dovrà garantire gli stessi servizi fino ad ora erogati dall’Enam.

Ricordiamo che all’Enam risultano iscritti anche i docenti di religione cattolica assunti nei ruoli dei docenti di scuola dell’infanzia e della scuola primaria o i direttori dei servizi generali ed amministrativi provenienti dalla legge 1213/1967, purchè assoggettati alla trattenuta obbligatoria.

Medici con l’Africa Cuamm ricerca farmacista

L’associazione non governativa Medici con l’Africa Cuamm è alla ricerca di alcuni profili professionali:

  • Farmacista per Angola. Questo profilo professionale è stato scelto con lo scopo di migliorare i servizi per la cura della tubercolosi. Il candidato ideale possiede una laurea in Farmacia. Possiede una buona conoscenza del portoghese ed ha maturato una consolidata esperienza lavorativa nella medesima mansione. Costituisce titolo preferenziale l’aver maturato una precedente esperienza lavorativa in Paesi in via di sviluppo.

Guardia di Finanza concorso allievi marescialli A.A.2011-2012

 Il Comando Generale della Guardia di Finanza ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, volto all’ammissione di 400 allievi marescialli all’83° corso per la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di finanza per l’anno accademico  2011/2012. I requisiti necessari affinchè gli aspiranti candidati possano inoltrare la domanda di ammissione al concorso, e che dovranno essere posseduti al momento della scadenza del bando, sono i seguenti:

– età compresa fra i 18 ed i 26 anni (per gli appartenenti al corpo della Guardia di Finanza, i cui dettagli sono all’interno del bando, l’età massima prevista è di 35 anni)

diploma di maturità

– idoneità psico-fisica al lavoro, da accertarsi mediante visite mediche come previsto dal bando

– statura non inferiore a cm. 165 per gli uomini  e a cm. 161 per le donne

Posti di lavoro: quelli introvabili e quelli del futuro

 Nel nostro Paese, nonostante un tasso di disoccupazione elevato, a partire da quella giovanile, alle stelle, ci sono tanti posti di lavoro che ogni anno restano “liberi”. Questo perché da un lato c’è una quota di domanda molto elevata di posti di lavoro saturi da anni, mentre dall’altro le imprese offrono moltissimi posti di lavoro con qualifiche e specializzazioni tali che non si riesce a trovare un numero adeguato di persone. Il lavoro in Italia quindi c’è, solo che tanti disoccupati non hanno le competenze tali da poter soddisfare le richieste delle imprese; la criticità è quindi legata sia al percorso di studi, sia alla formazione professionale, con la conseguenza che nel nostro Paese ci sono tutta una serie di lavori che nessuno vuole!

Inps, i nuovi trattamenti per la Gestione separata per il 2011

Anno nuovo e nuove disposizioni per gli iscritti alla Gestione separata: l’Inps ha definito il nuovo massimale annuo di reddito utilizzato per il calcolo dei contributi dovuti alla Gestione separata.

In effetti, con decorrenza gennaio 2011, le aliquote del 26,72% e del 17% sono applicabili facendo riferimento ai redditi conseguiti dagli iscritti alla Gestione separata fino al raggiungimento del massimale di reddito previsto dall’articolo 2 della legge n. 335/1995, che per l’anno 2011 è stato fissato pari a 93.622 euro.

L’Inps precisa anche che i compensi corrisposti ai collaboratori entro il 12 gennaio 2011 per il versamento dei contributi in favore dei collaboratori, i cui compensi sono assimilati ai redditi da lavoro dipendente, trova tuttora applicazione il disposto del primo comma dell’articolo 51 del Testo Unico, in base al quale le somme corrisposte entro il giorno 12 del mese di gennaio si considerano percepite nel periodo d’imposta precedente: questo è cosiddetto principi di cassa allargato.

Parlamento, l’indennità e la diaria dei nostri rappresentanti

Sappiamo benissimo a quali livelli retributivi deve sottostare un lavoratore dipendente e a quali condizioni potrà percepire la sua pensione dopo 40 anni di lavoro, ma, nel contempo, esiste anche la figura del professionista della politica che vive con il suo stipendio, o meglio l’indennità di funzione, che non è per nulla paragonabile a quello di un lavoratore.

Il parlamentare italiano per esercitare le sue funzioni dispone, oltre all’indennità di funzione, della diaria e di diversi rimborsi, ovvero istituti che permettono di gestire le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori e quelle classificate come accessorie e telefoniche.

Non solo, il nostro rappresentante percepisce anche l’assegno di fine mandato e quelle, legittime, di natura previdenziale e sanitarie.

La nostra Costituzione prevede, articolo 69, un’espressa indennità che risulta determinata dalla legge n. 1261 del 31 ottobre 1965. Secondo questa disposizione legislativa l’indennità è fissata in misura non superiore al trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate: mentre da una parte si critica la magistratura dall’altra si percepiscono i loro stipendi e se si aumenta lo stipendio dei magistrati automaticamente si aumentano anche le indennità parlamentari.

Mutui Supermarket, cercasi personale

Mutui Supermarket è alla ricerca di personale da inserire all’interno della sua aziende. Molte sono le offerte di lavoro e le figure professionali richieste, tra cui:

  • Responsabile Web Marketing. Il profilo prescelto si occuperà dello sviluppo commerciale dei servizi internet dedicati non solo ai privati, ma anche alle famiglie. Il candidato ideale ha un’età compresa  fra i 28 e i 34 anni, possiede una laurea a indirizzo tecnico/scientifico ed ha lavorato per almeno tre anni nella medesima mansione.  Ha ottime conoscenze di SEO, SEM (Google AdWords) ed e-mail marketing. Costituisce titolo preferenziale l’aver ottenuto la qualifica di Google Advertising Professional.

Arma dei carabinieri, concorso per allievi atleti per il Centro Sportivo

 Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha indetto un concorso pubblico, per titoli, volto al reclutamento di cinque allievi carabinieri, in qualita’ di atleti, da suddividere fra le specialità di atletica leggera, sport invernali ed equitazione, per il Centro sportivo dell’Arma dei carabinieri. Per inoltrare la domanda di ammissione al concorso è necessario che i candidati, al momento della scadenza del bando, siano in possesso dei requisiti seguenti:

– età compresa fra i 17 anni, compiuti, ed i 26 anni (con limite elevato a 28 per coloro che hanno prestato servizio militare e a 35 per l’equitazione)

– consenso patria potestà per i minorenni

diploma di scuola media inferiore

– cittadinanza italiana

– idoneità psico-fisica ( da accertarsi con visita medica, i dettagli nel bando)

Occupazione Lombardia: posto di lavoro in cima alle preoccupazioni

 Per le famiglie lombarde la preoccupazione più stringente è rappresentata dal posto di lavoro. A rilevarlo sono due recenti indagini, dal titolo” Famiglie e fiducia Monza e Brianza, Lombardia, Italia” e “Famiglia e risparmio: la risposta italiana alla crisi. Monza, Lombardia e Italia”, che, in collaborazione con DigiCamere, sono state realizzate dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza. In particolare, le indagini rivelano come anche per l’anno in corso nel nostro Paese, in ragione di ben nove famiglie lombarde su dieci, l’economia italiana resterà ancora in stand-by. Come diretta conseguenza le famiglie residenti nella Regione Lombardia, nel rapporto di ben 4 su 5, si aspettano un aumento della disoccupazione con una percentuale più alta rispetto alla media nazionale che registra una percentuale del 67%. E sebbene la disoccupazione giovanile in Italia sia a livelli da record, sono proprio loro a confermarsi per il futuro più ottimisti in merito sia alla crescita economica dell’Italia, sia al miglioramento della situazione all’interno della propria famiglia.

Attenti alle date per la nuova pensione di vecchiaia

Il tema della pensione, in particolare quello della pensione di vecchiaia, è un argomento, giustamente, molto sentito perché tocca il diritto personale ad essere collocato a riposo a fronte di un’intera vita lavorativa.

Anche se non siamo in regime di pensione di anzianità, questa particolare tipologia è abbastanza comune perché non tutti i lavoratori possono vantare 40 anni di contributi.

Ricordiamo ancora che non sono sottoposti a questi nuovi criteri, finestra mobile di 12 mesi o 18 se lavoratori autonomi, coloro che sono riusciti a maturare i requisiti entro il 31 dicembre dello scorso anno o i lavoratori della scuola che sono sottoposti, al contrario, ad un’unica finestra mobile con decorrenza 1 settembre di ogni anno.

Covip, più trasparenza nelle comunicazioni per i fondi complementari

La Covip si occupa di diverse funzioni che il nostro quadro di riferimento della previdenza integrativa le ha attribuito nel corso degli anni. In sostanza, la Covip è, essenzialmente,  un organismo che deve assicurare e garantire la trasparenza e la correttezza nella gestione e nell’amministrazione dei fondi pensione.

A questo riguardo autorizza, ad esempio, i fondi pensione ad esercitare la propria attività e approva i loro statuti e regolamenti, oltre a tenere l’albo dei fondi autorizzati ad esercitare l’attività di previdenza complementare.

Non solo, la Covip assicura anche il rispetto dei principi di trasparenza nei rapporti tra i fondi pensione ed i propri aderenti e a questo proposito ha deciso di cambiare passo.