Statuto dei lavori, ora il commento dei sindacati

Lo statuto dei lavori, o almeno la bozza del suo disegno di legge delega, è stato consegnato alle parti sociali dal ministro Maurizio Sacconi.

L’obiettivo della legge delega è di ridurre almeno del 50 per cento la normativa vigente, anche mediante abrogazione delle normative risalenti nel tempo. Il testo intende anche definire un nuovo regime di sanzioni, in particolare di tipo premiale, che tengano conto della natura sostanziale o formale della violazione e favoriscano la immediata eliminazione degli effetti della condotta illecita.

Il documento apre la strada alla stesura di un nuovo Testo Unico della normativa in materia di lavoro, avendo come obiettivo la razionalizzazione e la semplificazione del complesso di provvedimenti e leggi che si sono stratificati in materia.

La delega si propone di identificare un nucleo di diritti universali e indisponibili per tutti i lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori a progetto e le monocommittenze.

Le deroghe al contratto nazionale di lavoro

Lo scorso 28 ottobre la CISL della Lombardia in una conferenza pubblica ha reso noto i risultati degli accordi nazionali in deroga sottoscritti da FIM, FIOM e UILM nelle medie-grandi industrie metalmeccaniche lombarde.

Il dato più importante è la partecipazione della FIOM. In effetti, da una parte il sindacato di categoria della CGIL si rifiuta di sottoscrivere lo stesso accordo a Pomigliano D’Arco e, dall’altra, partecipa attivamente alla risoluzione di vertenze lombarde tanto ad arrivare a siglare accordi in deroga.

Di certo, il nuovo segretario generale della CGIL, Susanna Camuso, non può non tenerne conto: due pesi e due misure.

Secondo i dati diffusi si scopre che sono stati sottoscritti, da parte delle tre organizzazioni sindacali, 46 accordi in deroga con il coinvolgimento di 32.215 lavoratori.

CGIL, il cambio della guardia

La maggiore organizzazione sindacale italiana ha deciso di eleggere il suo nuovo segretario confederale: Susanna Camuso sostituisce Guglielmo Epifani al vertice della CGIL.

Il Comitato Direttivo, con un voto quasi plebiscitario, pone per la prima volta una donna al vertice del sindacato.

Il lavoro del nuovo segretario generale della CGIL è sicuramente pieno di incertezze e tensioni con le maggiori centrali sindacali. Sul tavolo di lavoro è presente lo strappo con Cisl e Uil apertosi dopo l’accordo separato sul nuovo modello contrattuale e su una visione divergente delle relazioni sindacali.

Fiat, disdetta a Melfi le pause sui tempi lavoro

Dopo il caso Pomigliano ora è il momento di rivedere l’organizzazione del lavoro nello stabilimento Fiat di Melfi.

Mentre da una parte la CISL cerca di chiudere su Fabbrica Italia chiedendo precisi riscontri concreti e a questo riguardo le parole di Raffaele Bonanni, segretario generale della seconda organizzazione sindacale, sono precise

Ci aspettiamo che Marchionne incontri i sindacati e precisi  nei minimi dettagli i contenuti  del piano Fabbrica Italia per non prestare il fianco a chi vuole bloccare l’investimento con veti pretestuosi e campagne intimidatorie

Ora, Fiat, dopo aver incassato l’accordo su Pomigliano da CISL e UIL, intende mettere in discussione l’organizzazione del lavoro a Melfi innescando una nuova spirale di confronto con il sindacato.

Telecom e Unicredit, accordo fatto

Due significative realtà del nostro Paese in settori completamente diversi. Quello che accomuna Telecom e Unicredit è la volontà di trovare una via di uscita, la voglia di trovare un’intesa per salvaguardare, da una parte, i posti di lavoro e, dall’altra, una realtà imprenditoriali di primaria importanza senza per questo accettare e dover siglare accordi umilianti.

L’accordo siglato in Unicredit prevede dimissioni su base volontaria con incentivi riconosciuti dall’azienda.

Parliamo di dipendenti che hanno già maturato i requisiti per la pensione o che li matureranno entro il 31dicembre 2013.

Solo se non verrà raggiunta quota 3.000 entro il 15 novembre si procederà con le uscite obbligatorie, a cominciare da chi ha già 40 anni di contributi.

In cambio, l’azienda si impegna ad assumere 2.200 tra apprendisti stabilizzati (1077) e nuovi ingressi (1123).

Collegato lavoro, CGIL e CISL a confronto

Dopo un confronto parlamentare e sociale durato diversi anni e con sette letture in aula il DDL Lavoro è legge.

La Camera ha approvato il provvedimento con 310 voti favorevoli, 204 contrari e tre astenuti.

È stata scritta la pagina più buia del diritto del lavoro nel nostro Paese, in sostanza è questa l’osservazione della CGIL sul Collegato Lavoro.

Il segretario confederale della CGIL Fulvio Fammoni è fortemente critico e giudica il testo approvato iniquo

Durante la peggiore fase di crisi degli ultimi anni invece di approvare provvedimenti a favore dell’occupazione si abbassano i diritti […]. Si assumono così una grave responsabilità nei confronti dei lavoratori italiani, in particolare verso i più deboli: giovani, donne, disoccupati e immigrati.

Cassa integrazione: aumenta quella straordinaria e in deroga

 Nel nostro Paese il mercato del lavoro non sta riuscendo ad agganciare la ripresa. Ad affermarlo è stato il Segretario Confederale della Cisl, Giorgio Santini, a commento dei dati sulla cassa integrazione emersi dal Rapporto del Sindacato a cura del Dipartimento Mercato del Lavoro con il consueto Osservatorio sull’occupazione su scala mensile. In particolare, il monte ore di cassa integrazione continua ad essere molto elevato a fronte di una crescita tendenziale della cassa integrazione in deroga, e di un forte aumento della cassa integrazione straordinaria a conferma di come le aziende, a partire da quelle piccole operanti nei settori del commercio e dell’artigianato, siano ancora in evidenti difficoltà. La Cisl, tra l’altro, mette in risalto per il nostro Paese una situazione caratterizzata da un lato da un elevato tasso di disoccupazione, unitamente a livelli altrettanto elevati di cassa integrazione, e dall’altro ci sono, in base a numerose ricerche, decine di migliaia di posti di lavoro “liberi” per effetto delle competenze professionali e tecniche richieste dalle imprese.

Il nuovo Eldorado, il ruolo delle multinazionali italiane nel Guandong

La Cina è in continua crescita economica e le aziende italiane non intendono certamente rinunciare a questa nuova opportunità: enorme disponibilità di manodopera con l’assenza totale di qualsiasi sindacato che sia in grado, e che soprattutto voglia, di tutelare i lavoratori.

Già altre aziende hanno deciso di sfruttare questo nuovo Eldorado: basti pensare alla Foxconn Technology Group, con sede a Taiwan, leader globale nei componenti elettronici per notebook e computer, cellulari e smartphone, fotocamere, videogiochi e lettori mp3.

La Foxconn Technology Group propone i suoi prodotti alle maggiori società occidentali di alta tecnologia.

In questi giorni l’Iscos e Fim-Cisl con la partecipazione dell’Ico, un istituto indipendente cinese, hanno mostrato i risultati di una indagine sulle condizioni di lavoro nelle dieci principali imprese transnazionali metalmeccaniche a casa madre italiana che hanno siti produttivi in Guangdong (la regione più industrializzata della Cina e con la più alta incidenza di suicidi).

Stress da lavoro, in arrivo il documento per la valutazione dei rischi

La recente finanziaria rinvia al 31 dicembre il termine per entrata in vigore delle norme; in effetti, secondo le recenti disposizioni, dal 31 dicembre 2010 tutte le aziende italiane, private e pubbliche, dovranno valutare i rischi di stress da lavoro correlato e prendere le misure necessarie per tutelare i lavoratori.

Ricordiamo che il nostro ordinamento prevede fin dal 1942 l’obbligo di tutelare anche il benessere morale dei lavoratori.

La prevenzione dello stress e la promozione del benessere in ambito lavorativo è sicuramente un tema che implica un coinvolgimento delle parti sociali. Di questo avviso è il Dirigente della Divisione Salute e Sicurezza sul lavoro Lorenzo Fantini che, in un recente intervento, ha osservato che le parti sociali, insieme ai maggiori organismi istituzionali, dovranno adoperarsi per elaborare entro la fine dell’anno indicazioni di tipo metodologico per la valutazione e il trattamento dello stress lavorativo.

Collegato lavoro, licenziato il testo al Senato

Il Senato ha approvato il ddl 1167-B/BIS recante deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l’impiego, di incentivi all’occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.

Secondo il parere del senatore Castro, la maggioranza e il Governo hanno recepito le indicazioni fornite dal Presidente della Repubblica, apportando al testo ulteriori modifiche ispirate alla valorizzazione dell’autonomia delle parti sociali e contrattuali (seduta del 23 settembre).

L’esame dell’articolato si è concluso con l’approvazione tra l’altro di un emendamento aggiuntivo all’articolo 19 proposto dal relatore Saltamartini recante disposizioni concernenti il lavoro sul naviglio di Stato, materia oggetto di un articolo precedentemente soppresso dalla Camera dei deputati.

La democrazia del lavoro, la visione Chrysler

Il neo-presidente dell’Uaw, Bob King, è in visita a Torino con una delegazione americana insieme Cindy Estrada, suo vicepresidente, e, durante un incontro con la Fim Cisl, ha riaffermato la volontà dell’Uaw di privilegiare il tavolo del confronto ponendo in evidenza di quanta strada ha fatto il suo sindacato facendosi paladino di una svolta radicale e storica nel settore americano dell’auto.

In effetti, l’organizzazione sindacale americana ha deciso di improntare le nuove relazioni industriali con il sistema del partenariato piuttosto che sposare l’antagonismo e il conflitto.

A questo proposito Bob King rilancia chiedendo alla controparte, ovvero alla Fiat, più potere decisionale ai dipendenti.

Tensione alla Ferrari, no allo sciopero di sabato

Di sabato non si sciopera, ecco la richiesta della direzione aziendale inviata ai rappresentanti territoriali di Fim-Cisl e Fiom-CGIL attraverso una lettera nella quale venivano diffidati dal proclamare astensioni dal lavoro durante i sabati di straordinario.

Ricordiamo che il sabato lavorativo è contemplato dal contratto nazionale e confermato dagli accordi siglati nel maggio scorso dagli stessi sindacati con l’azienda.

La Fim-Cisl ha deciso, al contrario, di usare toni concilianti.

La richiesta dell’azienda di Maranello è giusta e il contratto di riferimento nazionale non è in discussione; infatti, l’azienda deve poter contare sulla esigibilità della normativa contrattuale relativa agli straordinari esenti dalla informazione alle rsu così come prevede l’articolo 7 del contratto nazionale alla sezione IV.

Disdetto il contratto dei metalmeccanici

Federmeccanica ha così deciso e ha disdetto il contratto nazionale in vigore dal 2008.

Il presidente di Federmeccanica Ceccardi ha avuto il mandato dal consiglio direttivo di comunicare, già da subito, alle organizzazioni sindacali la volontà di recesso del contratto in vigore dal 20 gennaio 2008.

In questo modo Federmeccanica intende cautelarsi, a suo dire, dalle azioni giudiziarie minacciate dalla Fiom, federazione di categoria appartenente alla CGIL. Infatti, secondo Ceccardi, la disdetta è maturata dopo una serie di confronti all’interno di Federmeccanica ed è avvenuta

a fronte delle minacciate azioni giudiziarie della Fiom relative all’applicazione di tale accordo

La decisione, stando alle dichiarazioni del presidente è stata decisa

in via meramente tecnica e cautelativa allo scopo di garantire la migliore tutela delle aziende

La disdetta ha effetto dal primo gennaio 2012.

La decisione di Federmeccanica è la diretta conseguenza dell’accordo di Pomigliano d’Arco siglato dalla FIAT per volontà di Marchionne.

La nuova contrattazione, la scommessa della Cisl

La Cisl nel suo ultimo Consiglio Generale riunito a Roma il 16 luglio 2010 avente come tema la concertazione territoriale e la contrattazione decentrata ha posto in evidenza un nuovo modello contrattuale.

Di sicuro, le recenti novità in Fiat hanno aperto, nel mondo sindacale, ampie discussioni.

Uno degli aspetti più interessanti messi in evidenza è il nuovo ruolo del salario e la partecipazione economica ai risultati dell’azienda.

Per il secondo sindacato italiano, la partecipazione agli utili e ai  risultati dell’impresa è anche  un modo per valorizzare e promuovere il lavoratore nell’azienda.