L’aggiornamento del costo orario per le attività di lavanderia industriale

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha diffuso i nuovi dati relativi al costo medio orario per lavoratori dipendenti dalle imprese che svolgono la propria attività sociale nel settore della lavanderia industriale.

Infatti, i nuovi dati diffusi dal Ministero recepiscono le indicazioni delle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori firmatarie del contratto collettivo, oltre ad acquisire dati sugli elementi di costo variabili e peculiari delle aziende adottanti il contratto collettivo per i lavoratori dipendenti dalle imprese del sistema industriale integrato di servizi tessili e medici affini, sottoscritti tra ASSOSISTEMA e le sigle sindacali.

La nuova misura massima della retribuzione di 2° livello oggetto di sgravio contributivo – anno 2011

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 132 dell’8 giugno 2012, il Decreto 24 gennaio 2012 contenente la determinazione, per l’anno 2011, della misura massima percentuale della retribuzione di secondo livello oggetto dello sgravio contributivo, previsto dall’articolo 1, comma 47, della legge n. 220/2010.

L’ambito di applicazione del provvedimento è contenuto nell’articolo 1 del provvedimento; in particolare, con riferimento all’anno 2011, sulla retribuzione imponibile  di cui all’art. 27 del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1955, n. 797, e successive modificazioni, è concesso, con effetto dal 1° gennaio dello stesso anno, ai datori di lavoro, nel rispetto dei limiti finanziari annui previsti a  carico  del  Fondo  di  cui all’art. 1 e secondo la procedura di cui agli articoli 3 e 4, uno sgravio contributivo sulla quota costituita dalle erogazioni previste dai contratti collettivi aziendali e territoriali, ovvero di  secondo livello, nella misura del 2,25% per cento della retribuzione contrattuale  percepita e conformemente a quanto previsto dalla ripartizione di cui all’art. 1, comma 67, lettere  b) e c), della legge 24 dicembre 2007, n. 247.

Parere della Fondazione Studi CdL sull’apprendistato in merito al parere di conformità sul patto formativo

 La Fondazione del Centro studi dei Consulenti del Lavoro – con una nota argomentata dal dr. Enzo De Fusco – ha dato la propria interpretazione sugli Enti bilaterali nel contratto di apprendistato, relativamente al parere di conformità sul patto formativo.

La Fondazione del Centro studi dei Consulenti del Lavoro si pone il quesito sulla validità dei criteri interpretativi forniti dalle preleggi; infatti, il dibattito sulla obbligatorietà di alcune clausole dei contratti collettivi, e fra tutte quelle che impongono il rilascio del parere di conformità per il piano formativo dell’apprendista, suscita sempre grande interesse e a volte genera. Anche posizioni interpretative molto creative che rischiano di disorientare inutilmente gli operatori.

L’indennità una tantum per i Co.co.co

 L’Inps, con il messaggio n. 6762 dello scorso 19 aprile 2012, fornisce alcuni chiarimenti in merito all’indennità una tantum riservata ai co.co.co..
Ricordiamo che, in base al testo del messaggio, l’Inps pone in evidenza che i diversi rapporti di collaborazione per i quali è prevista la prestazione una tantum.

Infatti, per gli effetti legislativi, la prestazione è limitata ai “collaboratori coordinati e continuativi” così come si prevede all’articolo 61, comma 1, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 e successive modificazioni.

Per questa ragione, i beneficiari sono i lavoratori che abbiano stipulato un regolare contratto di lavoro a progetto come regolamentato dalla citata disposizione e sono quindi esclusi tutti i lavoratori che, a vario titolo, sono iscritti alla Gestione separata e il cui rapporto di lavoro non sia inquadrabile nell’ambito di applicazione del citato articolo 61, comma 1, così come i mini co.co.co e i lavoratori autonomi occasionali.

Flexsecurity, il nuovo contratto di lavoro

 Sul quotidiano Europa l’autorevole esperto in diritto sul lavoro, Tiziano Treu, ha ribadito una preoccupazione su un tema che è diventato attuale, ossia che la proposta di flessibilità avanzata da Pietro Ichino, la Flexsecurity, non si areni alla fine come una classica soluzione all’italiana.

Approfittiamo per ribadire alcuni concetti che sono legati alla Flexsecurity. In questo nuovo schema è prestatore di lavoro dipendente qualsiasi lavoratore subordinato, nonché il lavoratore autonomo che presti la propria attività per l’impresa in modo continuativo, traendone più di due terzi del proprio reddito di lavoro complessivo, salvo che ricorra alternativamente o una retribuzione annua lorda annua del collaboratore autonomo superi i 40.000 euro o che il collaboratore autonomo sia iscritto a un albo o un ordine professionale incompatibile con la posizione di dipendenza dall’azienda.

Legge di Stabilità, prime indiscrezioni

Prime indiscrezioni sul contenuto della legge di Stabilità che il governo ha presentato alla commissione Bilancio del Senato e che sarà discusso a partire dal 10 novembre 2011 in sede parlamentare.

In base ad alcune indiscrezioni nella legge di Stabilità manca ogni preciso riferimento alla nuova disciplina sui licenziamenti chiesta, a quanto pare, , dall’Unione Europea e, al contrario,  si confermano alcuni provvedimenti sulle pensioni quali l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni a partire dal 2026 o ad altri provvedimenti in materia di lavoro.

In particolare, dal 2012 gli imprenditori potranno assumere giovani apprendisti con uno sgravio contributivo del 100% (per i primi 3 anni) e successivamente l’aliquota sarà del 10%. Non solo, sono anche previsti incentivi economici sono in arrivo anche per le donne ‘di qualsiasi età e prive di un impiego regolarmente retribuito.

Inpdap, la liquidazione può aspettare

I trattamenti di fine servizio, Tfs, e quello di fine rapporto, Tfr, saranno erogati dall’Inpdap con tempi più lunghi arrivando a toccare i 24 mesi anche se, poi, resta fermo a 105 giorni i tempi per ottenere la liquidazione del trattamento di fine lavoro per inabilità e decesso.

Tempi grigi per il dipendente statale che, oltre a vedere il blocco della contrattazione, si vede prolungare il termine previsto per ottenere la liquidazione dai sei mesi ai 24 se decide di abbandonare il lavoro prima del pensionamento di vecchiaia o dai tre ai sei mesi in caso di pensione di anzianità. In effetti, la recente manovra di agosto ha modificato i termini per percepire il trattamento di fine servizio e quello di fine rapporto.

Lavoratore straniero, il rinnovo del permesso di soggiorno

Risulta opportuno mettere in evidenza le operazioni per procedere al rinnovo del permesso di soggiorno, anche per via delle disposizioni modificate con il tempo.

Per prima cosa ricordiamo che il permesso di soggiorno ha una durata massima di 2 anni o di un anno se è stato richiesto per un contratto di lavoro a termine. Durante lo svolgimento del rapporto di lavoro di tipo subordinato, il permesso di soggiorno, una volta scaduto, deve essere rinnovato.

Ricordiamo che le operazioni di rinnovo sono a carico del lavoratore straniero che si deve attivare 60 giorni prima della scadenza presentando alla Questura la richiesta di rinnovo, in realtà, siccome il datore di lavoro è passibile a sanzioni anche penali qualora, in sede di ispezioni aziendali,si rilevi che lo stesso occupa lavoratori stranieri non in regola con il permesso di soggiorno, è necessario che lo stesso datore si preoccupi di provvedere al rinnovo.

Ai neoassunti? Contratto unico. Parola di Montezemolo

 

E’ una vera e propria impresa riuscire a trovare un’occupazione anche se come vi abbiamo illustrato qualche giorno fa certi settori sembrano non aver avuto a che fare, se non marginalmente, con la crisi;  inoltre, le diverse parti politiche stanno proponendo diverse “ricette” a favore della ripresa. E’ ad esempio il caso di Italia Futura guidata da Luca Cordero di Montezemolo che afferma

Non è più rinviabile l’introduzione di un contratto unico

Secondo lui occorre

Una nuova forma di contratto che preveda: “occupazione a tempo indeterminato per tutti i nuovi assunti; piena protezione contro i licenziamenti disciplinari ingiustificati, “ma nessuna inamovibilità per motivi economici e organizzativi

E’ arrivato il momento che il paese si liberi dei conservatorismi tanto di sinistra quanto di destra che lo hanno fino ad ora ingabbiato”, prosegue il documento chiedendo che la manovra chiuda “il cantiere previdenza”.”Se quindici anni fa era Cofferati a gridare ”le pensioni non si toccano”, oggi è Bossi a recitare la stessa parte

Lavoro e ferie estive: quando la vacanza è sacra

 In Lombardia ci sono Province dove per i residenti, una volta arrivata l’estate, la vacanza, per godersi le meritate ferie, è sacra. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Monza e Brianza nel sottolineare come a Monza ed a Milano siano in pochi a rinunciare a godersi le ferie, mentre dopo un anno di sacrifici in Province come Brescia, anche chiaramente a causa della crisi finanziaria ed economica, solo la metà circa dei nuclei familiari partirà in vacanza.

Contratti di lavoro: un anno e mezzo per il rinnovo

 I lavoratori dipendenti per ottenere il rinnovo del contratto scaduto attendono in Italia un tempo medio pari a ben 18,3 mesi. A rilevarlo è stato l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, in accordo con il Rapporto dello scorso mese di giugno sulle “Retribuzioni contrattuali“. In particolare, al 30 giugno scorso in Italia c’era il 33,6% del totale dei lavoratori dipendenti che risultava essere ancora in attesa del rinnovo del contratto; trattasi di una percentuale molto elevata che conferma come nel nostro Paese spesso per chiudere i rinnovi contrattuali i tempi siano particolarmente lunghi anche in ragione di forti scostamenti che sussistono tra le pretese dei lavoratori, attraverso i Sindacati, e le condizioni fissate invece dalla controparte.

Lavoro e ferie estate 2011: svaghi e rinunce per scappare fuori città

 C’è già chi le ha fatte, chi le aspetta con ansia, ma anche chi a vario titolo dovrà rinunciarci. Stiamo chiaramente parlando delle ferie estive, un appuntamento atteso in Italia da milioni di lavoratori dipendenti al fine di ricaricare le batterie concedendosi un po’ di relax e magari una vacanza più o meno lunga. Ma c’è tanta voglia di concedersi un week-end all’insegna dello svago anche prima dell’esodo sebbene le scelte siano fortemente condizionate dal budget.

Inps, chiarimenti sull’indennità di mobilità

Il maggiore istituto previdenziale italiano ha voluto precisare, con messaggio n. 14520 del 12 luglio 2011,  l’incompatibilità tra indennità di mobilità ordinaria e indennità di disoccupazione agricola visto che l’indennità di mobilità sostituisce ogni altra prestazione di disoccupazione nonché le indennità di malattia e di maternità eventualmente spettanti (legge n. 223 del 1991).

In base al contenuto del messaggio dell’Inps, l’erogazione dell’indennità di disoccupazione agricola è da considerarsi indebita quando il contratto di lavoro agricolo si colloca all’interno di un periodo di fruizione dell’indennità di mobilità.

Il lavoro e la certificazione dei rapporti

Interessante sentenza di appello del tribunale di Bergamo contro la certificazione dei rapporti di lavoro che vede il rigetto dell’appello della Cooperativa Isonzo contro la sentenza del Tribunale di Bergamo che aveva riconosciuto la natura subordinata del rapporto intercorrente con la cooperativa di un cittadino ghanese difeso dalla locale Camera del Lavoro della CGIL di Bergamo, nonostante il suo contratto di collaborazione a progetto fosse stato certificato dall’apposita commissione istituita presso l’Università di Modena e Reggio Emilia.