
Il ministro Sacconi si è affrettato a chiarire e ha smentito ogni tentativo di alzare gli anni di contribuzione per chi può vantare almeno 40 anni di contributi.
Il tutto è partito dalla relazione della Ragioneria di Stato che accompagna un emendamento proposto dal relatore Azzollini in commissione bilancio del Senato sull’ultima manovra finanziaria; in sostanza, la Ragioneria ha ribadito che non saranno più sufficienti 40 anni di contributi per essere collocati a riposo ma si dovrà adeguare questo limite, dal 2016, in base all’aspettativa di vita.
Di rimando non si sono fatte aspettare le osservazioni del sindacato che, per voce di Bonanni – segretario generale della CISL – ha osservato che non è possibile chiedere un ulteriore sacrificio per chi ha già quarant’ anni di contributi.
Per quanto riguarda i fondi a copertura della cassa integrazione, in Toscana c’è attualmente un saldo negativo per 32 milioni di euro, che sale addirittura a ben 75 milioni di euro se si considerano le domande di cassa integrazione che sono in fase di approvazione. A dichiararlo giovedì scorso è stato Gianfranco Simoncini, assessore al lavoro della Regione Toscana, spiegando che al riguardo mercoledì scorso l’Amministrazione ha inoltrato una lettera a Pasquale Viespoli, sottosegretario al