Inps, un aiuto ai disoccupati entro il 31 marzo

Il maggiore istituto previdenziale intende dare un supporto concreto ai disoccupati, ovvero ai lavoratori dipendenti, precari e stagionali, che non sono in grado di raggiungere il requisito minimo contributivo per ottenere la disoccupazione ordinaria.

Finalmente un aiuto, seppur piccolo, per tutti i disoccupati che non possono chiedere la normale indennità di disoccupazione e, in questo periodo, va bene proprio tutto.

Attenzione alla data limite: c’è tempo fino al 31 marzo per inviare le domande per ottenere l’indennità di disoccupazione per chi non ha raggiunto le 52 settimane di contribuzione negli ultimi due anni.

L’Inps ricorda che sono necessari due anni di iscrizione riferiti all’anno precedente la domanda; in buona sostanza chi presenta la domanda nel 2011 deve risultare presso l’Inps un accredito di almeno una settimana prima del 2009. L’Inps riconosce un trattamento economico quando il rapporto di lavoro sia concluso per licenziamento o scadenza del contratto di lavoro.

Lavoro Italia: i numeri sull’occupazione tornano a preoccupare

 Nel nostro Paese i recenti dati sulla ripresa dell’occupazione non devono purtroppo essere interpretati come un’inversione di tendenza. L’ultimissimo rapporto della CGIL, relativo al mese di febbraio 2011, rivela infatti come la cassa integrazione nel nostro Paese sia tornata a crescere con un totale di ben 400 mila lavoratori coinvolti nei processi di CIG. Secondo quanto dichiarato da Vincenzo Scudiere, segretario confederale della CGIL, c’è bisogno che nel nostro Paese vengano messi a punto interventi finalizzati a sostenere sia i redditi da lavoro, sia quelli da pensione; inoltre, occorre frenare l’emorragia di licenziamenti facendo uscire dalla crisi sia quelle imprese che si trovano in amministrazione straordinaria, sia le molte migliaia di aziende che hanno attivato la cassa integrazione straordinaria. Insomma, c’è poco da stare allegri e, inoltre, il più grande Sindacato italiano, proprio in funzione dei dati di febbraio sulla CIG, sottolinea come ci siano tutte le ragioni per lo sciopero generale proclamato per il 6 maggio 2011 proprio sui temi legati al lavoro ed al fisco.

Inps, chiarimenti su incentivi per l’assunzione

Il maggiore istituto previdenziale italiano, l’Inps, con messaggio n. 29897 del 26 novembre del 2010, fornisce alcune indicazioni ai datori di lavoro che intendono assumere lavoratori titolari dell’indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti normali o dell’indennità speciale di disoccupazione edile.

Ovvero, così come disciplinati dai decreti interministeriali n. 53343 e n. 53344 del 26 luglio 2010 concernenti i criteri e le modalità per la fruizione degli incentivi economici previsti dall’articolo 2 della legge 23 dicembre 2009 n. 191, commi 134 e 151.

I decreti sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 253 del 28 ottobre 2010, a firma congiunta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Inps, chiarimenti sulla retribuzione minimale

L’istituto previdenziale, con la circolare n. 150 del 25 novembre del 2010, ha fornito alcuni c chiarimenti in merito alla retribuzione minimale applicata nel calcolo della disoccupazione agricola.

La circolare dell’Inps tenta di chiarire alcuni dubbi riportati nella circolare n. 52 del 6 marzo 2007 riguardo alla retribuzione minimale per l’anno 2007, da applicare anche nel computo dell’indennità di disoccupazione agricola.

L’istituto previdenziale tenta in questo modo di intevenire per cercare di chiarire alcuni aspetti che stanno provocando un aumento del contenzioso, giuridiziario e amministrativo, sulla retribuzione minimale applicata nel calcolo della disoccupazione agricola e per fornire supporto all’istruttoria dei ricorsi e delle cause in corso.

L’offerta di lavoro congruo

Lo stato ha predisposto diverse misure al fine di favorire l’assunzione e, in modo particolare, ha definito diversi obblighi a carico su chi fruisce di incentivi.

Il concetto di lavoro congruo rientra nell’applicazione della normativa in materia di dichiarazione di immediata disponibilità ai sensi dell’articolo 19, comma 10, del decreto legge 29 novembre 2008 n. 185.

La definizione di lavoro congruo, come specificato dalla norma stessa, è esclusivamente quella individuata dall’articolo 1-quinquies del decreto legge 5 ottobre 2004, n. 249, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 dicembre 2004, n. 291.

Non si fa quindi riferimento ad eventuali diverse definizioni stabilite da normative regionali che possono semmai rilevare ai fini della attuazione del cosiddetto patto di servizio che ha diversa finalità.

L’articolo 19 del precedente decreto n. 185 prevede che il lavoratore, per ottenere qualsiasi prestazione di sostegno al reddito, deve dichiararsi disponibile a una nuova attività oppure ad un percorso di riqualificazione professionale.

Indennità di disoccupazione, alcuni casi particolari

L’indennità di disoccupazione è concessa ai lavoratori che perdono il proprio posto di lavoro in modo indipendente dalla propria volontà.

Il Legislatore è, però, intervenuto anche per regolare casi particolari che, seppur presentano dimissioni di tipo volontarie, presentano dei vizi.

Così, in caso lavoratrici madri che si dimettono durante il periodo in cui esiste il divieto di licenziamento o di padri lavoratori che si dimettono durante la durata del congedo di paternità e fino al compimento del 1° anno di età del bambino, le dimissioni non precludono il diritto all’indennità di disoccupazione.

Per quanto concerne i lavoratori che si dimettono per giusta causa, l’Inps ha già, a suo tempo, ribadito il suo orientamento indicato nella sentenza 269/2002 della Corte Costituzionale, che prevede il pagamento dell’indennità ordinaria di disoccupazione anche quando vi siano state dimissioni di questo tipo così come indicate dalla giurisprudenza.

In arrivo facilitazioni per assunzione di lavoratori

Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 253 del 28 ottobre 2010 il Decreto 26 luglio 2010.

Il decreto è stato predisposto per facilitare l’assunzione dei lavoratori con indennità di disoccupazione; in effetti, grazie a questo decreto i datori di lavoro possono ottenere una riduzione contributiva, così come prevede l’articolo 2 della legge n. 191 del 23 dicembre 2009, per l’assunzione di lavoratori che risultano essere beneficiari dell’indennità di disoccupazione non agricola con requisiti normali.

I lavoratori da assumere devono però possedere almeno 50 anni di età anagrafica.

Il beneficio spetta anche alle società cooperative per il socio con cui le medesime società instaurano  un rapporto di lavoro subordinato.

Al contrario, il datore di lavoro non può ricorrere a questo beneficio se l’assunzione costituisce  attuazione di un obbligo derivante dalla legge, dal contratto collettivo, da un contratto individuale.

Al via una serie di incentivi per le assunzioni

Finalmente è arrivata la fumata bianca. La Corte dei Conti ha infatti dato il suo assenso al decreto interministeriale che prevede aiuti ai datori di lavoro che assumono, a tempo indeterminato, i lavoratori destinatari dell’indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti normali, nonché dell’indennità di disoccupazione speciale edile.

Il decreto prevede espressamente che l’assunzione deve essere libera, ossia chi assume non lo deve fare per ottemperare a disposizioni di legge o da un obbligo legale, ovvero diritto di precedenza, e nemmeno deve nascere da obblighi contrattuali, accordi sindacali specifici.

La proposta della CGIL sulla riforma degli ammortizzatori sociali

La CGIL ha deciso di intervenire nel dibattito in tema di riforma del mercato del lavoro con una proposta che intende conciliare l’equità della contribuzione e la sostenibilità economica.

L’idea del maggiore sindacato italiano è di estendere le tutele degli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori, anche quelli che ne risultano attualmente esclusi, utilizzando solo due strumenti operativi: la cassa integrazione guadagni e le provvidenze a favore della disoccupazione con aliquote unificate per tutte le qualifiche.

In sostanza, recependo le indicazioni del Protocollo del 2007, si stabilisce che il requisito di accesso è unificato a 78 giornate su cui è versata contribuzione, e la durata non potrà mai eccedere l’anzianità aziendale del lavoratore. Non solo, secondo la proposta della CGIL, si provvederà, entro i primi sei mesi di beneficio, alla la compilazione del bilancio di competenze del lavoratore, a cura dei servizi all’impiego.

Indennità di disoccupazione per i precari della scuola

Il maggiore istituto previdenziale ha fornito ulteriori precisazioni sull’indennità di disoccupazione per il personale precario della scuola.

Secondo le osservazioni dell’Inps, i lavoratori in possesso dei requisiti previsti potranno accedere all’indennità di disoccupazione sottoscrivendo la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o ad un percorso di riqualificazione professionale.

In effetti, le domande inseriti nelle graduatorie (elenchi scolastici prioritari) di cui all’articolo 1 della legge n. 167/09 ai sensi del D.M. n. 82/09 presentate entro il 31 dicembre 2009 sono acquisibili al 1° luglio 2009 con decorrenza del pagamento dall’ottavo giorno successivo o, se posteriore, dall’attestazione dello stato di disoccupazione presso il Centro per l’impiego competente.

Le dimissioni per giusta causa e indennità di disoccupazione

L’Inps, il maggiore istituto previdenziale italiano, con la circolare n. 97 del 2003 ha deciso di accogliere l’orientamento indicato nella sentenza n. 269/2002 della Corte Costituzionale nella quale si prevedeva il pagamento dell’indennità ordinaria di disoccupazione anche nel caso di dimissioni per giusta causa.

Infatti, la Corte Costituzionale ha stabilito che le dimissioni riconducibili a giusta causa comportano, al pari del licenziamento, uno stato di disoccupazione involontaria.

L’Inps, attraverso la sua circolare, ha cercato di dare delle indicazioni più precise ritenendo che, sulla base di quanto finora indicato dalla giurisprudenza, di considerare per giusta causa le dimissioni determinate dal mancato pagamento della retribuzione o a seguito di molestie sessuali nei luoghi di lavoro.

Dimissioni volontarie? Nessuna indennità di disoccupazione

L’Inps con messaggio n. 16825/2010 ha chiarito che l’indennità di disoccupazione non spetta al lavoratore che si dimette volontariamente, così come prevede la Legge n. 448 del 1998.

Secondo l’articolo 34 l’indennità di disoccupazione per dimissioni volontarie non comporta nessun obbligo per l’istituto previdenziale.

In effetti, il contenuto della legge è abbastanza chiaro perchè stabilisce che la cessazione del rapporto di lavoro per dimissioni intervenuta con decorrenza successiva al 31 dicembre 1998 non dà titolo alla concessione della indennità di disoccupazione ordinaria, agricola e non agricola, con requisiti normali di cui al regio decreto-legge 4 ottobre 1935, n. 1827, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 aprile 1936, n. 1155, e successive modificazioni e integrazioni, e con requisiti ridotti di cui al decreto-legge 21 marzo 1988, n. 86, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 1988, n. 160, e successive modificazioni e integrazioni.

Provincia di Ancona: voucher per i disoccupati

 In provincia di Ancona, e precisamente nel Comune di Castelfidardo, l’Amministrazione cittadina ha annunciato una importante iniziativa finalizzata ad aiutare i disoccupati, ed i lavoratori in difficoltà a causa della crisi, ad integrare il proprio reddito attraverso prestazioni di lavoro occasionale ed accessorio che sarà regolarmente retribuito con lo strumento dei voucher, ovverosia dei buoni lavoro. Le domande sono aperte fino e non oltre il prossimo 8 giugno 2010 per tutti i cittadini che hanno maturato da almeno due anni la residenza nel Comune di Castelfidardo, e che hanno perso il posto di lavoro, sono stati licenziati oppure sono semplicemente disoccupati o alla ricerca della prima occupazione. La misura è accessibile e fruibile anche da parte di chi percepisce prestazioni di sostegno al reddito e prestazioni integrative del salario, ovverosia i lavoratori in mobilità, quelli in cassa integrazione, i lavoratori titolari di disoccupazione speciale e quelli che percepiscono la disoccupazione ordinaria.

Mantova: corsi gratuiti per disoccupati

 Opportunità formative per i residenti in Lombardia: Obiettivo Lavoro S.P.A offre ai lavoratori disoccupati un ventaglio di proposte gratuite.

L’Ente, accereditato per le “Politiche Attive del Lavoro”, organizza nei prossimi mesi corsi di formazione professionale riconosciuti dalla Regione.

Tra i corsi previsti saranno attivati:

  • Saldatura tig e mag
  • Programmazione CNC
  • Office Base e Avanzato
  • Contabilità
  • Amministrazione del Personale
  • Magazziniere /Carrellista
  • Lingua Inglese
  • Operatore Mensa (HACCP)