Mettersi in proprio: non è mai troppo tardi per fare impresa

 E’ possibile essere imprenditori a tutte le età? Ebbene, la risposta è affermativa se si considera che nel nostro Paese ci sono la bellezza di oltre 298 mila imprenditori con un’età superiore ai 70 anni; ed in oltre un caso su quattro l’imprenditore over 70 è addirittura una donna. Questo è quanto, tra l’altro, emerso da un’elaborazione che, in concomitanza con la festa dei nonni, ha effettuato la Camera di Commercio di Milano prendendo a riferimento i dati del registro delle imprese del 2009 e quelli aggiornati al secondo trimestre dell’anno in corso. A conti fatti, quindi, non è mai troppo tardi per fare impresa in Italia, specie se si considera che i “nonni imprenditori” nell’ultimo anno in termini numerici, con una contrazione dello 0,2%, sono rimasti nel nostro Paese sostanzialmente invariati nonostante ancora la congiuntura economica e lo scenario non siano di certo dei migliori.

Imprenditoria femminile: Bando nella Regione Campania

 E’ ancora aperto, nella Regione Campania, un Bando finalizzato alla concessione di contributi per favorire sia la costituzione, sia l’avvio di piccole imprese con titolare donna. Trattasi, nello specifico, di una misura che prevede a favore delle nuove imprese femminili, attive a partire dalla data dell’1 settembre 2009, ma anche per le aspiranti imprenditrici, che puntano ad ottenere un contributo per l’acquisto di beni strumentali. In virtù del fatto che ci sono ancora risorse, il Bando rimane aperto fino e non oltre la data del 30 settembre 2010 per la concessione di un contributo massimo erogabile per richiedente pari a 5.000 euro. I fondi, in particolare, vengono concessi in base ad un’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Avellino, ragion per cui sono ammesse alla misura solo le imprese femminili con sede legale ed operativa sul territorio provinciale, in regola con il pagamento dei diritti camerali e con i contributi previdenziali, nonché non sottoposte a procedure concorsuali o di fallimento.

Maternità: il datore di lavoro e la flessibilità oraria

 Le donne in maternità, come noto, nel nostro Paese, a causa di un mercato del lavoro che non offre grande flessibilità, a partire dagli orari, trovano difficoltà a conciliare la vita familiare con i propri impegni professionali. Questo accade anche in Provincia di Rovigo dove, secondo quanto sottolineato dalla consigliera provinciale di Parità, Anna Maria Barbierato, c’è un trattamento discriminatorio proprio a carico delle donne nel mondo del lavoro. Al fine di poter adempiere al proprio dovere di madre, le donne in maternità hanno bisogno necessariamente di richiedere la flessibilità oraria, ma in base alle segnalazioni di donne in difficoltà ricevute dalla consigliera provinciale di Parità, sono proprio i datori di lavoro le figure che al riguardo fanno la maggiore opposizione.

Incontri gratuiti: Auto-Imprenditorialità nel Turismo

 Anche quest’anno sono molti i comuni che si collocano nell’area del sostegno informativo rivolto alla popolazione. Da qualche anno infatti molti comuni inseriscono, tra le priorità dei loro programmi, la formazione e l’orientamento per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro. Tra i comuni che mostrano interesse e sensibilità verso i propri cittadini vorremmo segnalare il comune di Castelnuovo del Garda (VR).

Il Comune, in collaborazione con l’Istituto Canossaino di Verona e l’Informagiovani offre un itinerario formativo molto interessante. Tra le proposte formative abbiamo il percorso “Auto imprenditorialità nel settore  turistico”. Il corso formativo (gratuito) coinvolgerà le persone residenti o che possiedono il domicilio nel Comune di Castelnuovo del Garda (sarà data la priorità ai residenti).

Il corso è rivolto a giovani e adulti (non è specificato un range di età tra i requisiti). In ambito selettivo, gli addetti alla valutazione delle domande, daranno priorità alle persone che si trovano in una condizione lavorativa di disoccupato o inoccupato. Gli argomenti del corso abbracceranno tutti gli aspetti necessari per poter ideare un possibile percorso di auto imprenditorialità nel settore turistico.

Voucher imprenditoria femminile: Terni, torna il Premio Ape Regina

 Il Comitato provinciale per la promozione dell’Imprenditorialità Femminile, e la Camera di Commercio di Terni, hanno annunciato che torna anche quest’anno l’importante Premio “Ape Regina”, un’iniziativa giunta alla sua seconda edizione che mira in particolare a premiare l’imprenditorialità femminile e, tra l’altro, anche le migliori donne che si sono distinte sul territorio provinciale per l’impegno, la costanza, la capacità e la passione nei settori e nei comparti dei servizi, della cooperazione, dell’artigianato, dell’agricoltura, del commercio e dell’industria. La candidatura, attraverso la partecipazione ad un apposito Bando, dovrà avvenire entro e non oltre la data del prossimo venerdì 12 novembre 2010; a presentare la domanda dovranno essere o le dirette interessate, oppure le Organizzazioni di categoria presenti sul territorio della Provincia di Terni che, in particolare, potranno presentare la candidatura ciascuno per un massimo di tre nominativi che, come sopra citato, si sono distinti sul territorio provinciale per l’impegno, la costanza, la capacità e la passione nei settori indicati.

Imprenditoria femminile: Regione Umbria, parte un progetto transnazionale

Si chiama “EMMA”, Entrepreunership Methodology Mediterranaean Assistance, ed è un importante progetto avente un carattere transnazionale per la cooperazione al fine di supportare sia la nascita, sia lo sviluppo dell’imprenditoria femminile. “EMMA”, in accordo con quanto ha reso noto la Regione Umbria, che è il soggetto capofila del progetto attraverso la propria Direzione sviluppo economico – Servizio sostegno alle imprese, mira in particolare a rimuovere ed a superare tutti quegli ostacoli che di norma penalizzano sia l’avvio, sia l’operatività delle imprese in rosa. “EMMA” risulta essere stato finanziato con le risorse dell’Unione Europea, in particolare quelle del FESR, ed è stato formalmente avviato dopo che nei giorni scorsi, in località Petrignano del Lago, una frazione del Comune di Castiglione del Lago in Provincia di Perugia, si è tenuto un primo incontro preliminare.

Imprenditoria femminile: Toscana, corso di formazione gratuito

 Nell’ambito del progetto “Busy-Ness Madre Figlia”, Unioncamere Toscana, per la macro area di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa, e per quella di Grosseto e Siena, ha organizzato, avvalendosi della collaborazione della Regione Toscana, un corso di formazione gratuito, giunto alla sua quarta edizione, per l’imprenditoria femminile i cui termini di presentazione della richiesta di partecipazione sono stati prorogati. In particolare, per la macro area di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa, il termine ultimo di presentazione della domanda è ora quello del 14 settembre, mentre entro il 30 settembre 2010 si può inoltrare l’istanza di partecipazione per la macro area di Grosseto e Siena. Per entrambe le macro aree il corso di formazione gratuito sarà riservato a 36 donne che rispettano il requisito della residenza e che sono motivate sotto il profilo imprenditoriale.

Lavoro Firenze: Provincia e Comuni insieme per la parità dei sessi

 Si chiama “Accordo Territoriale di Genere“, ed è un importante documento siglato da un lato dalla Provincia di Firenze, e dall’altro dai Comuni del territorio fiorentino per promuovere le pari opportunità in base ai nostri principi costituzionali, e con l’obiettivo non solo di prevenire e contrastare ogni forma di violenza sulle donne, ma anche di incentivare l’imprenditoria in rosa, il lavoro femminile ed anche la presenza delle donne nella politica e nelle istituzioni. L’Accordo Territoriale di Genere punta quindi sul territorio provinciale a promuovere la parità dei sessi, ed a tal fine saranno avviati ben dodici progetti che potenzialmente interessano all’incirca l’85% della popolazione residente nei Comuni della Provincia di Firenze. Ad esempio, nel Comune di San Casciano c’è “Laboratorio donna“, uno dei dodici progetti messi a punto dopo aver ascoltato sul territorio le reali esigenze in materia di sostegno alle politiche di genere ed alle pari opportunità.

Lavoro femminile: Milano, nasce lo sportello Donne@work

 Si chiama Donne@work, ed è un nuovo sportello inaugurato venerdì scorso a Milano per facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro a favore delle donne nell’ambito dell’ICT. A darne notizia è stata la Camera di Commercio di Milano che ha collaborato alla nascita del nuovo sportello insieme al Comune di Milano, ed in particolare all’Assessorato alla Famiglia, alla Scuola ed alle Politiche Sociali del capoluogo lombardo, Assintel, Associazione Primadonna e Manageritalia. Donne@work è il nuovo sportello che punta ad incentivare l’occupazione femminile offrendo alle imprese professionalità e competenze informatiche che risultano essere a misura d’azienda. Secondo quanto dichiarato dal consigliere della Camera di commercio di Milano, Giorgio Rapari, al giorno d’oggi, nell’ambito delle professionalità per l’ICT, la donna sta conquistando sempre più spazi e ruoli nell’imprenditoria rispetto al passato quando il comparto sembrava, anzi era appannaggio solo dei lavoratori uomini. Ma qual è lo sviluppo e l’espansione del lavoro femminile a Milano e Provincia?

Lavoro femminile Toscana: Fondo di garanzia per l’imprenditoria

 Nella Regione Toscana, dallo scorso mese di gennaio, è attivo un Fondo di garanzia a sostegno delle attività delle micro e delle piccole imprese femminili; a ricordarlo è l’Amministrazione regionale nel far presente come la gestione del Fondo sia stata affidata alla società Fidi Toscana, e come con l’accesso a tale strumento le imprenditrici in rosa, sulla base di un protocollo di intesa denominato “Emergenza economica“, possano ottenere dal canale bancario un finanziamento fino a massimi 100 mila euro garantiti grazie proprio alle risorse messe a disposizione dal Fondo. Al riguardo, gli ultimi dati forniti dell’Osservatorio regionale sull’imprenditoria femminile mettono in evidenza come nella Regione Toscana il lavoro in rosa regga meglio all’impatto della crisi economico rispetto, invece, al lavoro dipendente femminile sul territorio.

Imprese femminili: le donne puntano sul turismo e sulla logistica

 Il 2009 sta per finire, ma possiamo di sicuro già affermare che dal fronte del mercato del lavoro è stato per l’Italia uno degli anni più difficili degli ultimi decenni. C’è stata infatti un’esplosione, peraltro ampiamente attesa a causa dellla crisi finanziaria ed economica, della cassa integrazione,  c’è stata la conseguente diminuzione del numero di occupati, ed è ulteriormente aumentato il tasso di disoccupazione giovanile nel Mezzogiorno. Ma nell’ambito di questo scenario cupo, con prospettive ancora poco rosee almeno da qui ai prossimi sei mesi, ci sono comunque elementi e dati interessanti per quanto riguarda nel nostro Paese la dinamica e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale.

Lombardia: mettersi in proprio con le leggi regionali

 La Regione Lombardia ha già da tempo definito una serie di iniziative per incentivare la creazione di nuove imprese.

Accanto alla legge 185/2000 che consente a giovani residenti in aree svantaggiate, disoccupati o persone in cerca di prima occupazione di accedere a finanziamenti agevolati e di contributi a fondo perduto esistono altri leggi regionali che mirano ad incentivare la creazione di nuove imprese.

A questo proposito la Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione allo scopo di incentivare e sviluppare azioni di sostegno della nuova imprenditorialità, con specifica attenzione a quella giovanile e femminile, ha riaperto lo sportello per l’avvio delle nuove attività imprenditoriali, di lavoro autonomo ed indipendente ai sensi della legge regionale 22/06 “Il mercato del lavoro in Lombardia” art. 24, attraverso l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato.

Lavoro autonomo: “MIfaccioIMPRESA” per chi ha vocazione imprenditoriale

 Sono in tanti in Italia i giovani che hanno il pallino, il chiodo fisso di fare impresa, ma poi solamente una piccola parte di questi riesce concretamente a realizzare i propri progetti ed a dare sfogo alla propria vocazione imprenditoriale. Questo perché, molto spesso, mancano le opportunità, le informazioni, ma anche gli strumenti formativi per far diventare il giovane un imprenditore “in erba”. Ebbene, a Milano, il 30 ed il 31 ottobre, presso l’Università Bocconi, c’è un appuntamento da non perdere per chi vuole mettersi in proprio. Con il Salone “MIfaccioIMPRESA”, un evento promosso sia dalla Provincia di Milano, sia dall’Associazione ImpresaFacendo, gli aspiranti imprenditori potranno infatti acquisire informazioni, strumenti e servizi, e potranno conoscere tutto ciò di cui si ha bisogno per far nascere un’impresa senza sprecare energie, tempo e risorse.