Trovare lavoro diventando imprenditore per necessità

 Negli ultimi quindici mesi il 62% delle nuove imprese ha aperto in Italia contro la disoccupazione, ovverosia con l’obiettivo dei rispettivi titolari di diventare in tutto e per tutto degli “imprenditori per necessità“. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Milano che nelle scorse settimane ha effettuato un’indagine da cui è emerso come in questi ultimi mesi le persone inoccupate o ritrovatesi disoccupate a causa della crisi hanno scommesso su loro stessi avviando quella che nella maggioranza dei casi è una micro o al massimo una piccola impresa. Nel rapporto di uno su tre, non a caso, le nuove imprese aperte vedono come titolare uno studente o un disoccupato che si è messo in proprio per trovare in tutto e per tutto un posto di lavoro. Nei prossimi dodici mesi queste nuove imprese, su un totale di 510 mila, saranno in grado di dare a loro volta lavoro ad altre 61 mila persone generando così nuova occupazione che di questi tempi è fondamentale.

Occupazione Italia: 200 mila lavoratori a rischio

 In Italia a causa di una crisi che sembra non avere fine ci sono altri 150-200 mila posti di lavoro a rischio. A fornire queste stima è la Cisl in “Rapporto Industria“, un documento nel quale viene fatto il punto sugli ultimi due anni di crisi economica che hanno fatto “scomparire” la bellezza di 350 mila posti di lavoro ma, come accennato, non è ancora finita visto che su tutto il territorio nazionale ci sono ancora molti casi di crisi aziendale. Intanto, nel periodo dall’aprile del 2008 al febbraio 2010, preso a riferimento dalla Cisl nel suo Rapporto, c’è stata una caduta dell’occupazione sostanzialmente senza precedenti nel comparto del manifatturiero con un secco -7%.

Agile ex Eutelia: voucher Regione Lombardia per 400 lavoratori

 Per ben 400 lavoratori lombardi di Agile ex Eutelia, senza stipendio da parecchi mesi, arriva finalmente una boccata d’ossigeno; Gianni Rossoni, che ricopre la carica di assessore all’Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro della Regione Lombardia, ha infatti reso noto che l’Amministrazione regionale, dopo aver incontrato i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, ha deciso di scendere in campo aiutando i 400 lavoratori attraverso la concessione di un voucher di importo pari a 350 euro al mese. Nello specifico, i lavoratori dell’azienda di Pregnana percepiranno il voucher per un periodo di tre mesi se sono rimasti senza percepire lo stipendio da quattro mesi; al riguardo la Regione Lombardia ha reso noto che i lavoratori che rientrano in tale condizione sono ben 170. I restanti 230 lavoratori della società che non percepiscono lo stipendio da tre mesi avranno il voucher da 350 euro al mese per un periodo pari a due mesi.

Occupazione e risorse umane: lavorando di più si esce dalla crisi

 In Italia oltre il 20% delle imprese, ovverosia oltre una su cinque, è convinta che per uscire dalla crisi si debba lavorare di più. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Milano in accordo con un’elaborazione effettuata nello scorso mese di ottobre su un campione pari all’incirca a 1.200 imprese sparse su tutto il territorio nazionale; la percentuale tra l’altro aumenta restringendo il campo alla sola Milano, dove un’impresa su quattro vede nel lavorare di più la “ricetta” per uscire dalla crisi a fronte di un buon 60% che già intravede la luce in fondo al tunnel. Nel sistema imprenditoriale italiano c’è inoltre la consapevolezza che la cassa integrazione sia fondamentale per riuscire a far fronte alle difficoltà, evitando nel peggiore dei casi la chiusura, mentre un buon 9% di aziende vede nella crisi l’opportunità di poter rafforzare il capitale societario andando alla ricerca di nuovi soci, e potendo così ancora meglio intercettare la debole e fragile ripresa.

Provincia di Torino: misure straordinarie per i lavoratori disoccupati

 In Provincia di Torino, a favore dei lavoratori disoccupati, di quelli in mobilità non assistita, e comunque per le persone che a causa della congiuntura difficile vivono in condizioni di disagio, di povertà e di marginalità, l’Amministrazione ha annunciato uno stanziamento per complessivi un milione di euro al fine di contrastare quella che risulta essere una vera e propria emergenza sociale sul territorio provinciale. I fondi stanziati, a seguito di una delibera presentata alla Giunta provinciale di Torino nei giorni scorsi da Mariagiuseppina Puglisi, Assessore alle politiche di cittadinanza attiva, serviranno per la messa a punto di progetti la cui promozione sarà affidata a quelle organizzazioni del volontariato che operano nel settore socio-sanitario.

Lavoro femminile Toscana: Fondo di garanzia per l’imprenditoria

 Nella Regione Toscana, dallo scorso mese di gennaio, è attivo un Fondo di garanzia a sostegno delle attività delle micro e delle piccole imprese femminili; a ricordarlo è l’Amministrazione regionale nel far presente come la gestione del Fondo sia stata affidata alla società Fidi Toscana, e come con l’accesso a tale strumento le imprenditrici in rosa, sulla base di un protocollo di intesa denominato “Emergenza economica“, possano ottenere dal canale bancario un finanziamento fino a massimi 100 mila euro garantiti grazie proprio alle risorse messe a disposizione dal Fondo. Al riguardo, gli ultimi dati forniti dell’Osservatorio regionale sull’imprenditoria femminile mettono in evidenza come nella Regione Toscana il lavoro in rosa regga meglio all’impatto della crisi economico rispetto, invece, al lavoro dipendente femminile sul territorio.

1 Maggio in cerca di occupazione per 2,2 milioni di italiani

 Per 2,2 milioni di italiani la Festa dell’1 Maggio 2010 è in tono minore visto che trattasi delle persone che nel nostro Paese sono attualmente alla ricerca di un’occupazione. A rilevarlo con un ultimissimo Rapporto è l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica che, tra l’altro, ha reso noto che nel nostro Paese, a marzo 2010, il tasso di disoccupazione è balzato all’8,8% con un incremento pari ad un punto percentuale rispetto al marzo del 2009, ed un incremento dello 0,2% rispetto allo scorso mese di febbraio. Decisamente più tranquilla e serena, visto che percepiscono lo stipendio, è invece la Festa del primo maggio per 22 milioni e 753 mila persone, che corrispondono, in base alle ultimissime rilevazioni dell’Istat, al numero degli occupati nel nostro Paese; nel frattempo, però, da un anno all’altro il numero degli occupati, a causa dell’impatto della crisi sull’economia reale, è sceso di ben 367 mila unità dal marzo 2009 al marzo scorso, mentre è sceso dello 0,2% rispetto al febbraio del 2010.

Provincia di Bergamo: voucher per il lavoro artigiano

 Partiranno il prossimo 6 maggio 2010, in Provincia di Bergamo, dei “focus group” finalizzati a raccogliere le manifestazioni di interesse nell’ambito di “Voucher per l’impresa artigiana e la piccola media impresa”, un progetto destinato alle piccole imprese ed agli artigiani sul territorio provinciale aventi certe caratteristiche e certe priorità/necessità. In particolare, il progetto punta ad agevolare imprenditori over 40, piccole imprese appartenenti al comparto del manifatturiero e/o con provenienza da aree che registrano a livello territoriale un significativo stato di crisi. Allo stesso modo, sarà data priorità anche a quelle realtà imprenditoriali dell’artigianato che presentano attualmente una situazione di passaggio di tipo generazionale, appartenenza a settori merceologici che si trovano in forte crisi, scarsamente propense ad innovare, magari perché dotate di pochi mezzi a livello tecnologico, o che incorporano nell’attività tratti caratteristici di eccellenza del made in Italy con conseguenti ed interessanti possibilità di sviluppo imprenditoriale.

Lavorare in Brianza nel legno-arredo e nel design

 Anche per il settore del legno-arredo e del design la crisi picchia duro per le imprese italiane, ma per i giovani talenti italiani, creativi ed “anarchici”, ci sono comunque buone possibilità di lavoro sul territorio del nostro Paese, ed in particolar modo in Lombardia, dove nonostante le difficoltà congiunturali non si rinuncia a destinare quote di budget all’innovazione ed al reclutamento di nuove leve. L’area più vivace è quella della Brianza, dove le imprese tendono ad assumere il “designer a chilometri zero“, ovverosia un giovane talento, che ha studiato nelle migliori università italiane e che magari ha fatto qualche esperienza all’estero. E così le imprese della Brianza non disdegnano ad affidare ai giovani creativi e di talento le linee di produzione alternative e “low cost” al fine di scommettere su quelli che in futuro potranno anche diventare dei nomi affermati a livello internazionale.

Disoccupazione Italia: oltre 2,1 milioni di persone cercano lavoro

 Continua ad avere nuove reclute nel nostro Paese l’esercito dei disoccupati. Gli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) sul quarto trimestre 2009 parlano chiaro: le persone che cercano un’occupazione sono aumentate di ben 369 mila unità, con la conseguenza che coloro che in Italia sono alla ricerca di un lavoro sono saliti a quota 2,14 milioni con una prevalenza a livello geografico nel Centro e nel Nord Italia. Il fatto che i nuovi disoccupati si concentrino al Nord ed al Centro si spiega con il fatto che trattasi delle aree del Paese a più elevata densità imprenditoriale, rispetto al Mezzogiorno, ragion per cui per i dipendenti delle imprese che chiudono a causa della crisi è sempre più difficile potersi reinserire in tempi brevi nel mondo del lavoro.

8 Marzo: Donne, lavoro ed uguaglianza di genere

 Oggi è l’8 Marzo, Festa della Donna, ed in concomitanza con quella che è per il sesso femminile la Giornata Internazionale, è giusto fare il punto della situazione sul ruolo della donna in ambito lavorativo, sulle sue scelte, ma anche sulla parità tra uomo e donna e sulle pari opportunità che il mondo occupazionale concede o non concede. Ebbene, in accordo con un ultimissimo rapporto dell’ILO, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, da un lato ci sono sempre più donne che scelgono di lavorare, ma dall’altro l’uguaglianza di genere risulta essere ancora lontana. L’ILO al riguardo, infatti, sottolinea come al giorno d’oggi, rispetto a quindici anni fa, siano stati fatti dei progressi, ma pur tuttavia rimane significativo nel mondo il divario tra uomini e donne in fatto sia di opportunità lavorative, sia della qualità del loro impiego. L’autrice del rapporto ILO, Sara Elder, ha messo in risalto come le donne rispetto agli uomini siano spesso costrette a rimanere soggette a delle limitazioni, a partire dalla retribuzione che risulta essere più bassa rispetto agli uomini per due ragioni.

Lavoro Piemonte: forte crescita del tasso di disoccupazione

 Il 2009 in Piemonte è stato un anno da dimenticare dal fronte occupazionale. Nel periodo gennaio-settembre 2009, rispetto agli stessi mesi del 2008, in Piemonte le persone in cerca di un’occupazione sono passate da 94.000 unità a ben 130.000 unità, corrispondenti ad un rialzo che sfiora il 40%. Il dato, fornito dall’Osservatorio regionale, conferma come il 2009 in Piemonte sia stato in tutto e per tutto l’anno della grande crisi; a crescere sul territorio, non a caso, sono state solamente le forme di lavoro precarie e marginali, dal lavoro intermittente a quello di natura occasionale, mentre per le altre forme di lavoro decisamente più stabili gli indicatori sono tutti in rosso. E così, al settembre 2009 in Piemonte il tasso di disoccupazione è balzato dal 4,8% del settembre 2008 al 6,5% del settembre 2009, ovverosia su valori ben oltre la media del Settentrione dove si registra un tasso di disoccupazione al 5,1%.

Lavoro nero al Sud: Piano del Governo contro il sommerso

 Il Governo, al fine di contrastare il lavoro nero al Sud, ha varato quello che è stato definito il “Piano anti sommerso”, ovverosia un insieme di misure finalizzate a mettere a segno un vero e proprio attacco frontale contro l’occupazione irregolare che molto spesso fa rima con lo sfruttamento. La decisione del Governo, ed in particolare del Ministro Sacconi, di contrastare frontalmente il lavoro nero è stata ben accolta dalla Cisl, ed in particolare dal Segretario confederale Giorgio Santini, il quale ritiene che, pur tuttavia, per una efficace implementazione del “Piano anti sommerso” servirebbe sul territorio il pieno coinvolgimento dei rappresentati dei datori di lavoro e dei lavoratori. Da molti mesi, inoltre, la Cisl aspetta che il Governo provveda a varare il “Piano per il Sud” che, associato alle misure di contrasto al sommerso, possono chiaramente dare una prospettiva al Mezzogiorno.

Voucher e formazione: importanti le competenze e la valutazione

 Per l’occupazione in Italia l’aumento del ricorso alla cassa integrazione straordinaria è e resta un segnale non solo preoccupante, ma anche da non sottovalutare. Ad affermarlo è la Cisl che, in accordo con il Rapporto dell’Osservatorio Cassa Integrazione e Occupazione, relativo al mese di dicembre 2009, mette in risalto come non basti per l’anno in corso la proroga degli ammortizzatori sociali secondo le necessità; servono infatti anche politiche attive finalizzate a far “rientrare” nel sistema i cassintegrati ed i disoccupati. Ad esempio, il Rapporto mette in evidenza come non sia uniforme sul territorio il rapporto tra il fabbisogno formativo che effettivamente serve al lavoratore, e le politiche attive; se infatti in Lombardia il titolare di un voucher formativo sceglie dove e come spenderlo, in altre Regioni come il Veneto, la formazione viene orientata ed indirizzata dalla parti sociali e/o dalle Regioni, mentre in altre si registra una vera e propria assenza di collegamento.