Libera professione, parte la segnalazione certificata di inizio attività

La recente manovra correttiva alla legge finanziaria prevede una importante novità che sostituisce integralmente la disciplina della dichiarazione di inizio attività contenuta nel previgente articolo 19 della legge 7 agosto 1990 n. 241.

In effetti, l’articolo 49, comma 4 – bis del decreto legge 31 maggio 2010 n. 78 e convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010 n. 122, introduce e disciplina la segnalazione certificata di inizio attività (Scia) sostituendola con la dichiarazione di inizio attività, o DIA.

L’articolo 19 della L. 241/1990 aveva previsto il meccanismo della Dichiarazione di inizio attività con la quale, in luogo dell’autorizzazione, l’interessato poteva produrre un’autodenuncia di inizio attività, rispetto alla quale l’amministrazione doveva effettuare i suoi controlli autoritativi entro un termine certo.

Lavoro nero: fenomeno dilagante nel Mezzogiorno

 Il lavoro nero nel nostro Paese non solo mette in una posizione di rischio e di forte svantaggio i lavoratori, spesso privi dei diritti più elementari, ma alimenta anche una concorrenza sleale a scapito degli imprenditori che, invece, esercitano l’attività nel pieno della legalità. Questo è, tra l’altro, quanto sostiene la Confartigianato che sul lavoro nero e sull’economia sommersa, attraverso il proprio Ufficio Studi, ha rilevato come nel nostro Paese, e specie al Sud, quello del lavoro nero sia un fenomeno dilagante ed in crescita. In Italia ci sono ben 640 mila abusivi con la Regione Calabria che è la maglia nera del lavoro irregolare; nella Regione in tal senso è Crotone la città con la densità più elevata di abusivi, mentre nel resto d’Italia c’è nello stesso tempo da registrare il primato positvo di Bolzano e dell’Emilia-Romagna dove il fenomeno è più circoscritto con livelli di economia sommersa, lavoro irregolare ed abusivismo inferiore alla media nazionale.

Inail, lo sconto alle aziende virtuose

L’Inail ha deciso di dare una mano alle aziende che hanno investito in sicurezza e che sono riuscite, nel contempo, ad ottenere dei risultati significativi.

Secondo l’Inail l’intervento predisposto dall’istituto è di carattere strutturale a partire dal 1 gennaio 2008 e consiste in un intervento mirato sui premi assicurativi.

In effetti, per voce del presidente dell’Inail Sartori

Basta con una visione punitiva dell’Istituto, vogliamo essere un punto di riferimento per il sistema lavoro nel suo complesso

L’Inail, l’istituto che si occupa della tutela dei lavoratori e delle prevenzione infortuni, ha deciso di ridurre i premi a carico delle aziende artigiane che risultano essere in regola e sono particolarmente attente e sensibili al problema, in modo particolare alla prevenzione, e che non abbiano registrato infortuni nell’ultimo biennio.

Lavoro estivo turistico e alberghiero: come e dove trovarlo

 Giovani e meno giovani, studenti e disoccupati, con l’arrivo della stagione estiva possono approfittare delle offerte di lavoro e di manodopera stagionale sia per integrare il proprio reddito, sia per farsi conoscere dalle aziende, fare esperienza e magari iniziare un percorso formativo e professionale che possa sfociare, come tutti sperano, in un’occupazione stabile. Ma quali figure cercano d’estate le imprese? Ebbene, per quanto riguarda il settore turistico ed alberghiero, nel periodo estivo si cercano animatori, cabarettisti, assistenti bagnanti, pizzaioli ed aiuto cuochi, ma anche facchini, addetti alle pulizie, addetti alla reception, deejay, ballerini, barman, baristi, ed anche persone in grado di svolgere il lavoro di guardiani notturni.

Cassa integrazione straordinaria: anticipo indennità per i lavoratori della Brianza

 In aiuto ai lavoratori della Brianza, in cassa integrazione straordinaria, compresa quella in deroga, scendono in campo otto banche al fine di permettere loro di incassare l’indennità in anticipo rispetto ai tempi classici, e spesso lunghi, di erogazione degli importi. A darne notizia è la Camera di Commercio di Monza e Brianza nel far presente al riguardo come il protocollo d’intesa, firmato tra gli Istituti di credito e la Provincia di Monza e Brianza, preveda l’erogazione per ogni lavoratore di importi mensili fino a massimi 900 euro per una durata massima di sette mesi. Trattasi in tutto e per tutto di un provvedimento anticrisi che punta a dare risposte incisive ed immediate ad una congiuntura che rimane difficile e che sta continuando a colpire l’occupazione.

Provincia di Bergamo: voucher per il lavoro artigiano

 Partiranno il prossimo 6 maggio 2010, in Provincia di Bergamo, dei “focus group” finalizzati a raccogliere le manifestazioni di interesse nell’ambito di “Voucher per l’impresa artigiana e la piccola media impresa”, un progetto destinato alle piccole imprese ed agli artigiani sul territorio provinciale aventi certe caratteristiche e certe priorità/necessità. In particolare, il progetto punta ad agevolare imprenditori over 40, piccole imprese appartenenti al comparto del manifatturiero e/o con provenienza da aree che registrano a livello territoriale un significativo stato di crisi. Allo stesso modo, sarà data priorità anche a quelle realtà imprenditoriali dell’artigianato che presentano attualmente una situazione di passaggio di tipo generazionale, appartenenza a settori merceologici che si trovano in forte crisi, scarsamente propense ad innovare, magari perché dotate di pochi mezzi a livello tecnologico, o che incorporano nell’attività tratti caratteristici di eccellenza del made in Italy con conseguenti ed interessanti possibilità di sviluppo imprenditoriale.

Comune di Pesaro: contributi per emigrati marchigiani all’estero

 A favore degli emigrati marchigiani all’estero, il Comune di Pesaro ha emanato lo scorso 14 aprile 2010 un Avviso grazie al quale gli aventi diritto potranno presentare la domanda, entro e non oltre la data del 14 maggio 2010, per la concessione di contributi. In particolare, la misura prevede la concessione di aiuti al fine promuovere gli scambi giovanili, per il reinserimento nel territorio regionale degli emigrati marchigiani, e per sostenere gli anziani che, nel proprio luogo di emigrazione o di nascita, non sono mai rientrati. Una delle misure di aiuto messe a punto prevede in particolare la possibilità per gli emigrati di poter avviare sul territorio della Regione Marche delle attività a carattere imprenditoriale nel comparto del turismo, del commercio, dell’artigianato oppure dell’agricoltura; ai contributi, nello specifico, possono accedere quegli emigrati marchigiani che, avendo la residenza legale nel Comune di Pesaro, hanno nello stesso tempo maturato una presenza all’estero non inferiore ai tre anni, ma sono rientrati nelle Marche, in via definitiva, da meno di cinque anni, ed hanno eventualmente avviato un’attività da un tempo che non risulti essere superiore ai tre anni.

Formazione e lavoro: Toscana, pronti i voucher aziendali

 C’è tempo fino al prossimo 8 marzo 2010 per presentare in Toscana la domanda di accesso ai voucher aziendali, uno strumento di formazione-lavoro per le imprese che puntano a riqualificare ed a migliorare la formazione professionale e le competenze dei propri dipendenti. La misura rientra nell’ambito di un avviso recante “Percorsi formativi individuali nell’ambito di imprese mediante l’assegnazione di voucher aziendali“, la cui pubblicazione è avvenuta nello scorso mese di dicembre. La dote associata a questo intervento dell’Amministrazione regionale è pari a poco più di 1,5 milioni di euro,  con la possibilità stavolta di utilizzare i voucher aziendali non solo per la riqualificazione e l’aggiornamento professionale dei dipendenti, ma anche dei lavoratori atipici come ad esempio quelli con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto, i lavoratori con un contratto di lavoro a tempo determinato, quelli in mobilità o in cassa integrazione, ma anche i titolari di micro e piccole imprese del comparto dell’artigianato.

Lavoro industria: in difficoltà le imprese più piccole

 Nel settore industriale, nei primi nove mesi del 2009, l’occupazione nel comparto ha fatto registrare una contrazione del 2,9%, e le previsioni sul trimestre corrente, il quarto del 2009, rivelano allo stesso modo una dinamica discendente a -0,7%. A rilevarlo è Unioncamere in accordo con l’ultimissima indagine congiunturale sull’andamento delle piccole e medie imprese italiane, ovverosia quelle con un numero di dipendenti compresi tra uno e cinquecento. I dati consolidati dei primi nove mesi di quest’anno, unitamente a quelli previsionali sul quarto trimestre, porterebbero in Italia la contrazione dell’occupazione nell‘industria, su base annua, al 3,4%, il che significa la perdita secca di ben 140 mila posti di lavoro. A livello settoriale, la caduta più ampia dei livelli occupazionali, guardando ai primi nove mesi di quest’anno, si registra nel settore della moda, dove l’occupazione è scesa del 4,5% sia a causa della contrazione dei consumi, sia a seguito dei fenomeni di concorrenza sleale che con la crisi economica hanno ulteriormente contribuito a penalizzare il fatturato complessivo del comparto.

Lombardia: mettersi in proprio con le leggi regionali

 La Regione Lombardia ha già da tempo definito una serie di iniziative per incentivare la creazione di nuove imprese.

Accanto alla legge 185/2000 che consente a giovani residenti in aree svantaggiate, disoccupati o persone in cerca di prima occupazione di accedere a finanziamenti agevolati e di contributi a fondo perduto esistono altri leggi regionali che mirano ad incentivare la creazione di nuove imprese.

A questo proposito la Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione allo scopo di incentivare e sviluppare azioni di sostegno della nuova imprenditorialità, con specifica attenzione a quella giovanile e femminile, ha riaperto lo sportello per l’avvio delle nuove attività imprenditoriali, di lavoro autonomo ed indipendente ai sensi della legge regionale 22/06 “Il mercato del lavoro in Lombardia” art. 24, attraverso l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato.

Professione estetista: chi è e cosa fa

Quella dell’estetista è una figura che nonostante i tempi di crisi continua ad essere particolarmente ricercata. E’ una professione in crescita e che necessita di figure preparate e qualificate.

L’identikit dell’estetista ideale?

– deve conoscere le principali norme sanitarie

– avere molta pazienza

– deve essere predisposta ai rapporti interpersonali

–  essere disposta a seguire continui corsi di aggiornamento

– inoltre, poiché  ha un rapporto diretto con il cliente dovrà conoscere anche alcune nozioni di psicologia e di cultura generale

Si avvicinano a questa professione soprattutto le donne di età compresa tra i 18 e i 40 anni.