Inps, nuove disposizioni per la procedura INVCIV

L’Inps, con messaggio n. 3989 del 22 febbraio 2011, ha comunicato le misure organizzative e gli aggiornamenti della procedura INVCIV 2010 per il nuovo processo per la gestione dell’invalidità civile ed il diritto al lavoro dei disabili.

Secondo le disposizioni comunicate dall’Inps sono le commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali che provvedono all’accertamento delle condizioni di disabilità che danno diritto di accedere al sistema per l’inserimento lavorativo, collocamento mirato. Non solo, le commissioni mediche devono anche svolgere le visite sanitarie di controllo della permanenza dello stato invalidante.

La legge n. 68/99 ha introdotto un Comitato tecnico nell’ambito dei Centri per l’impiego con compiti di valutazione delle residue capacità lavorative, della definizione degli strumenti e delle prestazioni atti all’inserimento e della predisposizione dei controlli periodici sulla permanenza delle condizioni di inabilità.

Inps, tempo di dichiarazione di responsabilità

 In arrivo con il CUD 2011 la dichiarazione di responsabilità relativa all’anno in corso. Nel nostro sistema previdenziale è necessario compilare e inviare, ogni anno, la dichiarazione di responsabilità che permette di accertare la permanenza dei requisiti necessari per il pagamento delle prestazioni assistenziali.

La richiesta viene inviata agli invalidi civili, secondo il mod. ICLAV, titolari di assegni mensili della

Fascia 34, invalidi parziali, non ricoverati, con solo assegno

  • Fascia 35, invalidi parziali, ricoverati, con solo assegno
  • Fascia 36, invalidi parziali, non ricoverati, titolari di altro reddito con solo assegno
  • Fascia 40, invalidi parziali, ricoverati, titolari di altro reddito con solo assegno
  • Fascia 48, ovvero invalidi parziali, privi di perequazione automatica, con un reddito personale pari o inferiore a quello stabilito per legge (legge 412/91).

Questi invalidi sono tenuti a presentare ogni anno la dichiarazione di responsabilità relativa alla permanenza del requisito di mancata prestazione di attività lavorativa.

CUD 2011, in arrivo il certificato di pensione

Nei prossimi giorni l’Inps invierà i due certificati di pensione (CUD 2011 e ObisM) relativo all’anno 2011 a tutti i pensionati iscritti all’istituto di previdenza e, in questo modo, si ha così la possibilità di verificare la correttezza delle informazioni contenute, in particolare l’esatto ammontare della pensione in pagamento oltre alla facoltà di chiedere eventuali rettifiche.

Il certificato di pensione, chiamato anche modello OBisM, deve contenere, oltre ai dati anagrafici del titolare, le detrazioni fiscali spettanti, l’adeguamento della pensione secondo le indicazioni Istat e le trattenute fiscali che il pensionato è chiamato a versare mediante il suo sostituito d’imposta.

Diritto al lavoro dei disabili: istruzioni per la domanda d’invalidità civile

 L’INPS, con messaggio dell’16 febbraio 2011 n. 3989, ha chiarito le istruzioni per la procedura invalidità civile 2010.

Le Commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali di cui all’art. 4 della legge 5.2.1992, n. 104; provvedono:

– all’accertamento delle condizioni di disabilità, da cui scaturisce il diritto ad accedere al sistema per l’inserimento lavorativo dei disabili c.d. “collocamento mirato”;

– all’effettuazione delle visite sanitarie di controllo della permanenza dello stato invalidante.

Tali commissioni sono state integrate della presenza di un medico INPS (art. 20 della legge n. 102/2009).

Invalidi al 100%, benefici e agevolazioni

Una persona riconosciuta invalida civile al 100% ha diritto a diversi benefici e agevolazioni.

Per prima cosa ha diritto ad una pensione di inabilità pari a 256.67 euro purché non superi il limite di 15.154,24 euro di reddito personale.

Non solo, la pensione di inabilità spetta in misura intera anche se l’invalido è ricoverato in istituto pubblico che provvede al suo sostentamento (legge 33/1980).

L’invalido ha diritto ad una indennità di frequenza per i minori (256,67 euro) purché non si superino i 4.408,95 euro di reddito personale e si certifichi la frequenza scolastica o presso centri di riabilitazione.

La persona titolare di invalidità civile ha diritto all’indennità di accompagnamento (480,47 euro) attraverso una richiesta specifica all’Azienda Sanitaria di competenza e l’iscrizione negli elenchi del collocamento mirato (dai 15 anni all’età pensionabile se sussistono residue capacità lavorative).

Il punto sulle maggiorazioni sociali

Con la legge finanziaria n. 448 del 23 dicembre del 2001 sono stati previsti aumenti dell’importo delle maggiorazioni sociali delle pensioni, delle pensioni sociali, delle prestazioni pensionistiche a carico di qualsiasi fondo previdenziale, degli assegni sociali, di pensione e assegni di invalidità civile, ciechi e sordomuti con preventiva verifica di tipo reddituale da parte dell’istituto previdenziale privato, ovvero l’Inps.

Si ricorda che l’aumento viene erogato automaticamente dall’Inps al pensionato che già percepisce la vecchia maggiorazione sociale.

Tutti i redditi, ai fini della verifica reddituale, di qualsiasi natura sono da considerarsi influenti per la concessione della maggiorazione sociale.

In effetti, dal calcolo ai fini della concessione non si devono considerare i redditi da pensione di guerra, l’indennità di accompagnamento, l’indennità per ciechi parziali, l’indennità di comunicazione per sordomuti, l’indennizzo previsto per i soggetti danneggiati da trasfusioni e vaccinazioni, il rimborso forfetario di 154,94 euro dall’anno 2001 in poi, così come previsto dal collegato fiscale.

Pensionati Inpdap: Lombardia, aiuti ai non autosufficienti

 In aggiunta al sostegno, agli aiuti ed ai servizi “standard” già erogati, nel 2011, in Lombardia, oltre quattrocento pensionati Inpdap invalidi potranno percepire un aiuto economico aggiuntivo pari a ben 4.000 euro. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel precisare al riguardo come la dote servirà la copertura di servizi legati all’assistenza domiciliare; questo grazie a risorse, pari a complessivi 1,74 milioni di euro, per 435 pensionati Inpdap lombardi non autosufficienti, nell’ambito di un accordo sottoscritto dalla Direzione Regionale della Lombardia dell’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica, e dalla Direzione generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale dell’Amministrazione regionale lombarda.

Istat, lo stato della spesa sociale in Italia

Presentata l’analisi della spesa sociale in Italia dal Ministero del Lavoro alla Conferenza nazionale ISTAT tenuta la scorsa settimana.

Per essere più precisi la ricerca predisposta dal Ministero costituisce un contributo preliminare ad un’analisi della composizione dell’impegno finanziario pubblico per alcune funzioni di spesa sociale per il triennio 2007-2008-2009.

La ricerca è stata condotta a partire dalle risultanze di documenti di bilancio, documenti statistici ed altri documenti ufficiali, in maniera sperimentale e senza pretesa di esaustività.

Il documento presentato pone in evidenza diversi aspetti: dall’invalidità alla tutela della famiglia, dal lavoro in senso lato alle politiche abitative fino ad arrivare alla povertà e ai fattori di esclusione sociale.

L’Inps recupera 4,5 miliardi di euro

Il maggiore istituto previdenziale è riuscito a recuperare più di 4.5 miliardi di euro grazie alla sua attività sul fronte dell’evasione contributiva iniziata lo scorso 1 gennaio 2010: una cifra non di poco conto che segna in modo positivo il lavoro svolto dall’istituto fino ad oggi.

Il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, ha voluto mettere in risalto il lavoro dell’Istituto previdenziale

Sono dati importanti e ancora più importanti perché confermano una tendenza che si è manifestata negli ultimi mesi. Da giugno anche le riscossioni contributive correnti dalle aziende sono costantemente in zona positiva. L’efficienza dell’Istituto, la collaborazione delle imprese e probabilmente un nuovo segno nell’economia del Paese hanno contribuito a questi risultati.

Inps, la pensione di inabilità

Il nostro sistema previdenziale garantisce la tutela ai lavoratori che sono affetti da minorazioni e da infermità fisica e mentale che determinano una riduzione della loro capacità lavorativa.

Esistono sostanzialmente due istituti ai quali il lavoratore può ricorrere: l’assegno di invalidità e la pensione di inabilità erogati dall’Inps.

La pensione di inabilità spetta, così come prevede la legge n. 118 del 30 marzo del 1971, ai mutilati ed invalidi civili di età superiore agli anni 18 ma inferiore ai 65, nei cui confronti, in sede di visita medico-sanitaria, sia accertata una totale inabilità lavorativa e che si trovino in stato di bisogno economico.

Per questa seconda condizione vengono annualmente fissati dei limiti di reddito personale che non devono essere superati dal titolare della pensione di inabilità, per il 2010 il limite è stato stabilito in 15.154,24.

In arrivo il fondo per il diritto al lavoro dei disabili

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 247 del 21 ottobre 2010 il Decreto Direttoriale 6 agosto 2010 con il quale sono ripartite alle Regioni ed alle Province autonome le risorse finanziarie del Fondo nazionale per il diritto al lavoro dei disabili, istituito presso il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali con la Legge 12 marzo 1999, n. 68, così come modificata della Legge 24 dicembre 2007 n. 247.

I criteri e le modalità per la ripartizione del Fondo, che soddisfa, fra l’altro, le richieste di contributo presentate dai datori di lavoro privati che abbiano effettuato assunzioni a tempo indeterminato, sono stati definiti, nel rispetto delle disposizioni del Regolamento CE n. 800/2008, con il Decreto Interministeriale del 4 febbraio 2010 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Inps, l’assegno ordinario di invalidità

Il nostro sistema previdenziale garantisce una tutela ai lavoratori affetti da minorazioni e da infermità fisica e mentale che determinano una riduzione permanente della capacità lavorativa.

Il nostro maggiore istituto previdenziale privato, l’Inps, ha definito ed eroga a proposito l’assegno ordinario di invalidità.

Una volta fatta la domanda l’interessato deve essere convocato per la visita medica dall’apposita commissione Inps.

La visita dovrà certificare lo stato invalidante; in effetti, l’infermità, fisica o mentale, deve essere non inferiore al 66%.

Il giudizio, però, non è solo medico poiché deve tenere conto di fattori soggettivi come la specifica esperienza professionale maturata in modo da considerare anche i riflessi della menomazione sull’attività svolta.

Invalidità civile, in arrivo i primi dati sui controlli INPS

Mentre l’Inail ha fatto sapere che il termine per esercitare il diritto alla revisione della rendita Inail, così come stabilito dal decreto n. 1124 del 1965, non è in prescrizione o in decadenza, ma che occorre tenere conto, al fine di valutare una stabilizzazione delle condizione fisiche, del termine di prescrizione triennale dalla scadenza del periodo di revisione, dall’altra parte il ministro del lavoro Maurizio Sacconi ha fornito i primi dati sulle attività di controllo del maggiore istituto previdenziale sulle attestazioni di invalidità e di indennità di accompagnamento.

Infatti, secondo i dati diffusi dal Ministro, l’Inps ha revocato 8785 pensioni di invalidità e 8159 indennità di accompagnamento per gli effetti di un programma di controllo interno svolto dallo stesso istituto previdenziale.

Su circa 175,000 controlli effettuati nel primo trimestre del 2010, l’Inps ha rilevato la mancata sussistenza dei requisiti in più di 8000 pensioni di invalidità.

Inps, scatta il recupero della quattordicesima

L’Inps, attraverso il messaggio 23402/2010, ha deciso di recuperare, in caso di inesistenza dei requisiti, le quattordicesime con la rata di settembre.

La quattrodicesima è stata introdotta dalla legge n. 127 del 3 agosto del 2007 (decreto legge del 2 luglio 2007 n. 81) che ha previsto, a partire dal 2007, la corresponsione di una somma aggiuntiva (la cosiddetta quattordicesima) attribuita con il rateo di luglio (a partire dal 2008)  a favore dei titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria e delle forme sostitutive in presenza di determinate condizioni reddituali e anagrafiche.

In effetti, per percepire questa somma aggiuntiva occorre avere un’età pari o superiore a 64 anni (Circolare 119 del 8 ottobre 2007) e un reddito complessivo personale,  che deve essere riferito all’anno stesso di corresponsione, non superiore a 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti.