
Sono numerose le considerazioni che è possibile effettuare a margine dell’analisi dei dati forniti da Unioncamere circa lo stato di salute del mondo imprenditoriale italiano. Dati positivi per quanto concerne la dinamicità nelle nascite delle nuove imprese, specialmente di piccole o piccolissime dimensioni; dati negativi per quanto invece concerne l’andamento della mortalità delle stesse, che denotano estreme difficoltà da parte delle attività imprenditoriali italiani a superare lo scoglio del primo o dei primissimi anni di vita.
Stando a quanto afferma Unioncamere nel suo ultimo rapporto, infatti, nel corso dei primi dieci mesi del 2011 ci sarebbero state ben 340 mila nuove iscrizioni presso il sistema delle Camere di Commercio Italiane, contro un decremento di 285 mila unità, riferibile alla cessazione delle attività imprenditoriali, e alla cancellazione dal Registro delle Imprese e dai sistemi del network delle Camere di Commercio, in virtù della inoperosità dell’impresa stessa.