Cercare e trovare lavoro con i social network professionali

 Per cercare e trovare lavoro oramai non c’è più bisogno di andare in edicola e comprare l’ultimo numero di una rivista dove ci sono concorsi ed annunci. La rete Internet, infatti, se ben “sfruttata”, offre l’opportunità non solo di ridurre le distanze, ma anche di mettersi in contatto con le “persone giuste”, ovverosia quelle con le quali è possibile scambiarsi esperienze e competenze comuni, ma anche mettersi in contatto con manager, titolari d’azienda e professionisti che ci possono permettere di trovare un’occupazione in linea con le proprie aspettative. In tal senso, l’utilizzo su Internet di social network professionali come LinkedIn (www.linkedin.com) può rivelarsi un’arma vincente. Un social network professionale on-line, infatti, abbatte le barriere e permette di poter far conoscere a tutti le proprie capacità, la propria esperienza, ma anche la voglia di far carriera. Anche su LinkedIn, così come per ogni social network professionale on-line che si rispetti, è importante ben definire il proprio profilo, inserire un curriculum dettagliato e mettere in mostra la propria esperienza.

Il documento di sicurezza aziendale

 Il documento di sicurezza aziendale (o piano di sicurezza aziendale) è un documento che viene steso dal datore di lavoro (ciò non vale per  le imprese familiari ed i datori di lavoro con meno di undici dipendenti) per la valutazione dei rischi. Esso deve contenere:

  • una relazione per la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro;
  • l‘individuazione delle misure di prevenzione e protezione e dei dispositivi di protezione individuale (DPI) ossia qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi che minacciano la salute e la sicurezza durante il lavoro;
  • il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza.

Corsi di formazione: importante sentenza della Cassazione

 Per un lavoratore la frequenza di corsi di formazione al fine di migliorare la propria qualifica professionale è fondamentale, e per questo, se non per giustificato motivo, il datore di lavoro non può opporsi. A stabilirlo è stata la sentenza numero 19682/2009 della Corte di Cassazione, la quale ha dato ragione ad una lavoratrice di una casa di riposo che, per ben tre anni, ha chiesto, senza ottenerla, l’autorizzazione a frequentare un corso regionale che le avrebbe permesso di conseguire la qualifica di assistente socio-assistenziale. Secondo la Cassazione, la mancata partecipazione al corso della lavoratrice le ha arrecato un danno, e per questo va risarcito; nello specifico, secondo quanto recita la sentenza della Corte, ed in accordo con quanto riporta tra l’altro il Portale del Lavoro della Regione Lazio, il diniego della casa di riposo non ha permesso alla lavoratrice di migliorare la propria posizione lavorativa con la conseguente possibilità di poter guadagnare di più.

Offerte di lavoro in banca

 Dopo un forte periodo di crisi,  e nonostante il tasso di disoccupazione continui ad aumentare, vi sono state delle inversioni di tendenza ed in senso positivo. Al momento vi sono infatti molte richieste di lavoro, che si notano principalmente presso alcuni dei maggiori istituti bancari.

Uno di questi è l’Unicredit, che si pone lo scopo di stabilizzare i propri dipendenti con un contratto a tempo indeterminato oppure di fornire  varie possibilità a chi si affaccia al mondo del lavoro per la prima volta. La banca sta effettuando circa 300 assunzioni tra diplomati e laureati con contratto a tempo indeterminato o a termine. Le maggiori richieste si hanno a Milano, Roma e Palermo. Per quanto riguarda i settori in cui si dovrebbe lavorare, il 50 % dovrebbe andare al business front end, il 25 % al front office ed il restante gruppo negli uffici finanziari, rischio e legale. Le candidature si possono presentare sul sito dell’Unicredit (www.unicredit.eu).

Roma: cercasi segretaria

Articolo1, agenzia per il lavoro ricerca 1 Segretaria/ Receptionist per società operante nella comunicazione/produzione televisiva. Si richiede laurea in discipline umanistiche con conoscenza fluente delle lingue inglese e francese. La

Ordine di servizio, quali caratteristiche deve avere?

Un ordine di servizio è uno strumento utilizzato dalla Pubblica Amministrazione per richiedere una prestazione lavorativa in maniera coattiva; ovvero è un’ingiunzione al dipendente di violare le norme contrattuali. È bene ricordare che in giurisprudenza non esistono, se non in determinate situazioni, comunicazioni orali ma per la tutela del dipendente e dell’azienda stessa occorre che queste siano scritte.

Può succedere che per sopperire ad un servizio pubblico risulti necessario intimare ad un dipendente l’inizio o il proseguo di un’attività. Quando? Poniamo il caso che un dipendente abbia concluso il turno di lavoro ma la persona che deve prendere il suo posto non si presenta. La direzione aziendale dopo aver constatato l’impossibilità a coprire la funzione con un’altra persona potrebbe intimare il proseguo dell’attività lavorativa allo stesso dipendente.

Lo strumento utilizzato per chiedere questa prestazione extra è appunto l’ordine di servizio.

Ancora morti sul lavoro in Lombardia ed in Trentino

 Le vittime sul lavoro non tendono purtroppo a diminuire, nonostante si stia facendo il possibile per ridurre al minimo i rischi. Anche oggi si sono verificati due incidenti in cui hanno perso la vita due persone, mentre un altro operaio è in gravi condizioni ed i medici stanno tentando di salvargli la vita. Tali incidenti si sono verificati in Lombardia ed in Trentino.

Il primo caso è avvenuto a Brescia, presso lo stabilimento siderurgico della Ori Martin di Brescia. Due lavoratori, uno dipendente (Gabriele M. di 47 anni) e l’altro titolare (Alberto Simoncelli di 43 anni)  della SM Lattoneria Brescia stavano sistemando i tetti dello stabilimento siderurgico, quando il cestello della piattaforma pare che si sia inclinato, facendoli precipitare nel vuoto da un’altezza di 15 metri. Uno dei due è deceduto sul colpo, mentre l’altro è in fin di vita.

IsayBlog! presenta Fisco&Tributi

La dichiarazione dei redditi vi spaventa? Pensate che il Modello Unico sia la taglia di un vestito unisex e il 740 l?orario di un treno in una canzone di Battisti?

Crisi: anche i liberi professionisti a rischio disoccupazione

 A causa della crisi economica internazionale non sono solamente i lavoratori dipendenti, quelli delle fabbriche e delle imprese di servizi, a rimanere senza posto di lavoro o, nel migliore dei casi, ad andare in cassa integrazione. Anche presso gli studi professionali, sia in Italia, sia un po’ ovunque, già da un pezzo si respira una brutta aria; non a caso, si stima che saranno ben 300 mila i posti di lavoro che nel 2009 “salteranno” presso gli studi professionali italiani, con molti di questi che hanno dovuto tagliare il budget e le collaborazioni. Molti di questi collaboratori, quasi sempre con partita IVA, iscritti magari all’ordine, e comunque senza ammortizzatori sociali, si sono ritrovati o si ritroveranno a spasso ed alla ricerca magari di un altro studio professionale pronto ad accoglierli.

Le morti bianche

 L’insicurezza sui luoghi di lavoro è un serio problema che riguarda la Nazione e non solo, e di cui si argomenta spesso, soprattutto a causa di gravi fatti di cronaca in cui perdono la vita onesti lavoratori (le loro morti vengono definite bianche).

Ogni anno e soprattutto in questo periodo, si sovo verificati numerosi casi di morti bianche, a partire dalle cinque vittime della Truck Center di Molfetta, per continuare con la strage avvenuta all’interno della ThyssenKrupp, fino ad arrivare alle sei vittime di Mineo (in provincia di Catania), la cui  causa del decesso sembra sia stata l’esalazione di sostanze tossiche nella vasca del depuratore del Comune. Si sono inoltre registrate altre quattro morti sul lavoro a Modena, Alessandria, Nuoro ed Imperia.

Roma: cercasi addetti call center

 La Divisione Specializzata Call Center di Articolo1, Agenzia per il lavoro, (UnoHolding Family) ricerca per importante azienda che opera nel settore delle telecomunicazioni 25 Addetti Call Center Inbound a Roma. Le risorse cureranno una campagna di assistenza clienti inbound connessa ai nuovi servizi legati al settore giochi e scommesse.

Il candidato ideale è diplomato, ha una buona dialettica, capacità comunicative e maturato un’esperienza di almeno un anno in ruoli analoghi. E’, inoltre, affidabile, flessibile e disponibile a lavorare nell’immediato e su turni. L’essere automuniti costituisce elemento imprescindibile.

Ingegnere biomedico: chi è e cosa fa

 Nel nostro Paese è possibile diventare ingegnere potendo avere sbocchi occupazionali in settori dove al centro viene messa la salute dell’uomo e non i numeri e le formule matematiche. Stiamo parlando della figura dell’ingegnere biomedico, il cui corso di laurea triennale è attivo a Roma presso l’Università Campus Bio-Medico della Capitale. Come ogni laurea in ingegneria che si rispetti, trattasi di un percorso di studi tanto impegnativo quanto gratificante, con un esame di ammissione ed un numero di crediti complessivi pari a 180. La figura dell’ingegnere biomedico è fondamentale per il campo dei servizi di assistenza medica e della strumentazione utilizzata nelle strutture sanitarie, visto che alla fine del percorso di studi il laureato deve essere in grado di comprendere il funzionamento ma anche progettare la strumentazione che si utilizza in campo clinico.