Occupazione Provincia Milano: un Piano per giovani e over 45

 In Provincia di Milano sono pronti oltre tre milioni di euro di stanziamenti che, nell’ambito del Piano di orientamento dell’Amministrazione provinciale, a valere sugli anni dal 2010 al 2012, andranno a sostegno dell’occupazione. A darne notizia è stato l’On. Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano, che ha alzato il velo sul Piano di orientamento e di formazione nel corso dell’incontro “Talenti e lavoro”. Con le risorse stanziate e con il Piano, in particolare, la Provincia di Milano vuole da un lato favorire il reinserimento nel mercato del lavoro di soggetti a rischio di esclusione come i lavoratori con più di 45 anni, e dall’altro finanziare a favore dei giovani studenti laureati e diplomati dei programmi di formazione e di orientamento. Con il Piano di orientamento e di formazione, in accordo con quanto dichiarato dall’On. Guido Podestà, l’Amministrazione punta a creare sul territorio delle condizioni favorevoli per l’occupazione dopo che la crisi, inevitabilmente, ha coinvolto anche l’Italia ed in particolare al Nord del nostro Paese l’attività manifatturiera dove risulta essere maggiormente concentrata.

Occupazione giovanile Milano: Bando da un milione di euro

 In Provincia di Milano sono pronte risorse pari a ben un milione di euro per la concessione alle piccole e medie imprese di contributi a fondo perduto a favore dell’occupazione giovanile, ed in particolare per la trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Trattasi di “Valorizza i giovani della tua impresa”, un bando che prevede per ogni lavoratore stabilizzato l’erogazione di un contributo a fondo perduto pari a tremila euro nell’ambito di un’iniziativa congiunta tra la Camera di Commercio di Milano, il Comune e la Provincia. Le PMI che vogliono stabilizzare i lavoratori con contratto a termine, già presenti in azienda, devono presentare la domanda entro e non oltre la data del 15 novembre del 2010; i moduli, nonché il Bando, sono disponibili direttamente dal sito Internet della Camera di Commercio di Milano alla quale occorre presentare l’istanza.

Assunzioni e diploma: meglio diventare ragioniere

 Lunedì prossimo, 13 settembre 2010, nella Regione Lombardia riaprono le scuole e per l’occasione la Camera di Commercio di Milano, attraverso un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati di Excelsior, il sistema informativo permanente sulla formazione e sull’occupazione, ha rilevato come, nell’ambito delle assunzioni di diplomati, siano i ragionieri quelli più ricercati, mentre i diplomati più “introvabili” sono quelli in lingue, meccanica e “specializzati” nel settore della moda. Il diplomato ragioniere non solo nel milanese è richiesto dalle imprese in oltre quattro casi su dieci che sfociano in un’assunzione, ma la domanda nell’arco di un anno è cresciuta di ben il 16%. Tra diplomati e laureati, le assunzioni previste di ragionieri in Provincia di Milano sono nel rapporto di uno su cinque, ma con un +19% aumentano anche le richieste di diplomati ad indirizzo meccanico, mentre i diplomati in informatica assorbono una quota di assunzioni programmate pari a solo il 3,5%.

Voucher: lavoro occasionale accessorio nel Friuli Venezia Giulia

 Una delle Regioni italiane più dinamiche per quel che riguarda l’utilizzo dei voucher, ai fini della regolarizzazione del lavoro occasionale accessorio, è il Friuli Venezia Giulia. Anche nello scorso mese di agosto, infatti, in accordo con quanto rende noto l’Amministrazione regionale, il Friuli Venezia Giulia proprio in merito all’utilizzo dei voucher, con una quota pari a ben il 15,9% rispetto al totale nazionale, si è posizionato al primo posto in Italia con a ruota il Piemonte, la Regione Veneto, la Regione Emilia-Romagna ed il Trentino Alto Adige. I buoni lavoro, lo ricordiamo, possono permettere ai giovani studenti, ma anche ai pensionati, alle casalinghe ed ai cassintegrati di trovare occupazione facendo i cosiddetti “lavori saltuari” e maturando nello stesso tempo i contributi previdenziali. Per ogni 10 euro lordi pagati con i voucher, infatti, 7,5 euro sono di paga netta, mentre i restanti 2,50 euro individuano la quota Inps ai fini previdenziali e l’assicurazione Inail contro gli infortuni.

Lavoratori e famiglie in difficoltà: Fondo Anticrisi a Milano

 Con l’inizio del mese di settembre, e la conseguente conclusione della pausa estiva, sono ripresi nella città di Milano i lavori dell’Amministrazione comunale che in particolare ha inaugurato la ripresa delle attività con la discussione in Aula di una importante misura di sostegno alle famiglie, ai lavoratori in difficoltà ed all’occupazione. Trattasi, nello specifico, in linea con quanto già preannunciato nelle scorse settimane, di un Fondo Anticrisi che ha una dote finanziaria pari a ben 10 milioni di euro; le risorse derivano dai maggiori dividendi rispetto alle previsioni di Bilancio comunale che sono stati erogati dalle società municipalizzate, e che ora serviranno per venire incontro a chi ha perso il posto di lavoro, ed a chi non riesce più a sostenere spese obbligate quali la retta per il nido, le spese mediche, l’affitto o la rata del finanziamento per la prima casa, ma anche per permettere a queste persone di poter conseguire un più facile ed un più rapido reinserimento nel mondo del lavoro.

Lavoro Piemonte: nuovi aiuti per la creazione d’impresa

 A partire dal prossimo 13 settembre 2010, nella Regione Piemonte, i titolari di partita Iva e le imprese potranno presentare le istanze per l’accesso a delle nuove misure di sostegno finalizzate a favorire sul territorio sia l’auto-impiego, sia la creazione di nuove imprese. Ad annunciarlo nei giorni scorsi è stata Claudia Porchietto, Assessore al Lavoro della Regione Piemonte, nel sottolineare in particolare come per la prima volta sia stato a punto uno strumento di sostegno anche a favore della categoria dei lavoratori autonomi; alla misura, tra l’altro, possono accedere anche le imprese di recente costituzione. L’iniziativa rientra in una delle due delibere che la Giunta della Regione Piemonte ha approvato nei giorni scorsi su proposta formulata proprio dell’Assessore Claudia Porchietto con una dote finanziaria complessiva pari a ben quattro milioni di euro.

Regione Marche: corsi di formazione green economy per i giovani

 La Regione Marche, a valere sull’anno 2010  e sul 2011, ha annunciato di voler stanziare ben 320 mila euro complessivi per il settore della cosiddetta “green economy“, ed in particolare per il sostegno all’occupazione attraverso la messa a punto di appositi corsi di formazione dai quali potranno emergere nuove figure professionali. Nel dettaglio, con i fondi stanziati la Regione Marche, in accordo con quanto ha dichiarato Marco Luchetti, l’Assessore regionale alla Formazione, punta a finanziare ben sei corsi di formazione sulla green economy al fine di formare altrettante figure professionali del settore tra le dieci che complessivamente vengono giudicate dall’Amministrazione regionale come prioritarie. Possono partecipare ai corsi i giovani ed i lavoratori disoccupati che, siano essi laureati o diplomati, risultino essere iscritti presso il Centro per l’Impiego competente per territorio di appartenenza, e che risultino essere già stati impiegati, presso imprese che sono rimaste coinvolte dalla crisi, con i contratti di collaborazione a progetto.

Lavoro in agricoltura: 50 mila posti al Sud sono a rischio

 A causa della manovra economica messa a punto dal Governo, il settore agricolo nelle campagne del Mezzogiorno rischia grosso visto che, secondo quanto riporta la Coldiretti, sono ben 50 mila i posti di lavoro a rischio a causa dell’inasprimento dei costi contributivi. In particolare, l’Organizzazione degli agricoltori fa presente come nella manovra non sia presente la stabilizzazione per quel che riguarda le agevolazioni contributive che, negli ultimi cinque anni e mezzo, hanno permesso alle aziende agricole operanti nelle zone svantaggiate, ed in quelle agricole montane, di poter andare avanti. Secondo la Coldiretti il mancato rinnovo delle agevolazioni sarebbe grave visto che in questo modo, a danno degli imprenditori onesti, scatterebbero fenomeni di concorrenza sleale e di occupazione in nero che chiaramente il nostro Paese non può più permettersi.

Provincia di Milano: Bando per l’occupazione giovanile

 La Camera di Commercio di Milano, insieme al Comune ed alla Provincia, ha lanciato “Valorizza i giovani della tua impresa“, un Bando per il sostegno all’occupazione giovanile che ha una dote pari a ben 1 milione di euro, e che punta sia ad agevolare le piccole e medie imprese, sia i lavoratori di età compresa tra i 20 ed i 29 anni nella stabilizzazione attraverso la trasformazione del contratto di lavoro a tempo determinato in uno a tempo indeterminato. Le micro imprese e le piccole e medie imprese, appartenenti a tutti i settori dell’economia, ed aventi la sede legale a Milano, oppure in Provincia, possono presentare la domanda di accesso al Bando entro e non oltre la data del 15 settembre 2010. Per la stabilizzazione di ogni giovane, anche con contratto di apprendistato, di somministrazione o di collaborazione a progetto, è pronto un contributo a fondo perduto pari a 3.000 euro; il tutto a patto che i lavoratori da stabilizzare abbiano accumulato negli ultimi tre anni, anche in via non continuativa, un periodo di lavoro in azienda pari ad almeno 365 giorni.

Lavoro Piemonte: arriva il nuovo contratto di insediamento

 Al fine di salvaguardare nel tempo i livelli occupazionali sul territorio, la Regione Piemonte ha messo a punto il nuovo contratto di insediamento che sarà in grado di garantire più occupazione a seguito di vincoli più stringenti per le imprese che, in particolare, dovranno vincolare la presenza degli impianti nella Regione per almeno dieci anni, e dovranno altresì garantire un numero minimo obbligatorio di posti di lavoro. Ad annunciare il nuovo contratto di insediamento, nel corso di una conferenza stampa, è stato Massimo Giordano, assessore regionale allo Sviluppo economico ed alle Attività produttive, precisando che trattasi di una misura rientrante nel Piano straordinario per l’occupazione, e che in questo modo l’Amministrazione punta a mettere al centro nello sviluppo produttivo i lavoratori. Il tutto a fronte di uno stanziamento di risorse pari a ben 60 milioni di euro in due anni che saranno concessi ad imprese e ad organismi di ricerca senza scopo di lucro nel rispetto dei vincoli, più stringenti, definiti con il nuovo contratto di insediamento.

Comune di Cesena: borse-lavoro e voucher per giovani e cassintegrati

 Nel Comune di Cesena l’Amministrazione, tenuto conto del fatto che la crisi ancora si fa sentire per quel che riguarda lo sviluppo economico e l’occupazione sul territorio, prevede di andare a stanziare, nell’ambito del bilancio di previsione per l’anno 2011, ben 150 mila euro di risorse finalizzate alla messa a punto di borse-lavoro e di voucher da destinare ai lavori socialmente utili, e per sostenere il reddito di giovani e lavoratori in cassa integrazione. A riguardo il Comune di Cesena ha già incontrato i Sindacati confederali, ed ha altresì istituito un gruppo di lavoro per rivolgere la massima attenzione ai problemi inerenti il lavoro e l’occupazione. In accordo con quanto dichiarato da Paolo Lucchi, Sindaco del Comune di Cesena, la crisi sul territorio non solo morde ancora, ma anzi la situazione sembra essere diventata ancor più critica.

Provincia di Treviso: 700 mila euro per favorire l’occupazione

 Al fine di favorire l’occupazione e, quindi, contrastare la crisi economica, il 29 giugno scorso in Provincia di Treviso è stato siglato un importante accordo tra l’Amministrazione provinciale ed i Sindacati di Cgil, Cisl e Uil. Trattasi, nello specifico, di un documento che, a fronte di uno stanziamento pari a ben 700 mila euro, punta a finanziare strumenti e soluzioni per favorire l’occupazione, l’inserimento ed il reinserimento lavorativo, ma anche piani d’azione specifici per i giovani, i trasporti pubblici locali, il territorio, l’ambiente e la casa. Il progetto, condiviso con i Sindacati, ha una durata pari a due anni e vedrà tra l’altro la Provincia di Treviso impegnata a permettere il coinvolgimento sul territorio degli Enti locali, della Camera di Commercio di Treviso, ma anche della Regione Veneto. Lo stanziamento di 700 mila euro segue quello da 500 mila euro messo sul piatto l’anno scorso per fronteggiare l’emergenza occupazionale.

Lavoro Sardegna: quadro occupazionale in lieve miglioramento

 Nella Regione Sardegna il tasso di disoccupazione continua a mantenersi su livelli molto elevati, ma segnali incoraggianti arrivano nel passaggio dall’ultimo trimestre dello scorso anno al primo trimestre del 2010. Se infatti nel periodo ottobre – dicembre 2009 il saldo occupazionale sul territorio sardo segnava un rosso di 28.040 unità, nel primo quarto del 2010 il saldo tra chi ha trovato lavoro, e chi l’ha perso, è stato invece positivo per poco più di 19 mila unità. E’ questo il dato positivo ed incoraggiante che emerge da “Congiuntura Lavoro Sardegna“, un Rapporto a cura dell’Agenzia regionale per il Lavoro pubblicato dopo il rilascio degli ultimi dati sull’occupazione a cura dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Come accennato, il tasso di disoccupazione, al 16,1%, in Sardegna rimane non solo molto elevato, ma anche sui massimi in rapporto allo scenario nazionale a conferma di come sul territorio la recessione internazionale e la crisi del settore produttivo abbia lasciato il segno.

Provincia di Torino: reinserimento lavorativo più facile per i disabili

 L’Inail e la Provincia di Torino, in accordo con quanto comunicato mercoledì scorso dall’Amministrazione provinciale, hanno siglato un importante accordo che permetterà un più facile reinserimento nel mondo del lavoro di soggetti con disabilità da lavoro, ed in particolare con un grado di invalidità superiore alla percentuale del 33%. L’accordo è finalizzato ad uno scambio di informazioni tra la rete dei Centri per l’Impiego della Provincia di Torino, ed il Servizio Sociale dell’INAIL, affinché, attraverso un percorso di reinserimento lavorativo, il disabile da lavoro rimasto disoccupato o a rischio di perdere il posto anche a seguito di un’eventuale malattia contratta, possa avere meno difficoltà nel poter tornare a lavorare.