Lavoro Regione Piemonte: Piano Straordinario per l’occupazione

 Ammontano ad oltre 390 milioni di euro, nella Regione Piemonte, i fondi che l’Amministrazione ha messo sul piatto nell’ambito dell’annuncio di un Piano Straordinario per l’occupazione che dovrà garantire sul territorio piemontese più competitività, più occupazione, più credito alle imprese ma anche meno burocrazia. In particolare, ben 10 milioni di euro saranno stanziati con il preciso obiettivo di incentivare l’occupazione dei giovani e per favorirne il reinserimento lavorativo. A tal fine saranno agevolati con gli incentivi tutti quei giovani che da almeno sei mesi non hanno un lavoro regolarmente retribuito, oppure che hanno un contratto di lavoro avente una durata temporanea, oppure ancora che sono in mobilità o hanno un contratto di apprendistato. Si punta sui giovani ma anche nell’alta formazione con altri nove milioni di euro finalizzati a creare nuove occasioni di lavoro e di impiego per i giovani laureati.

Voucher anche dal panettiere: proposta Assopanificatori

 Perché non introdurre i voucher anche a favore dei panifici? La proposta, in vista del Salone dell’arte bianca, in corso di svolgimento fino a mercoledì prossimo, 26 maggio 2010, è stata lanciata nei giorni scorsi dal Presidente di Assopanificatori, Mario Partigiani, il quale ha in particolare sottolineato come anche nel settore dell’arte bianca, così come in agricoltura, ci siano dei periodi dell’anno in corrispondenza dei quali gli esercenti hanno palesemente bisogno di più manodopera qualificata e temporanea. Trattasi, nello specifico, di periodi che però sono diversi da quelli del settore agricolo e che riguardano, in particolare, le ricorrenze come il Natale e la Pasqua e comunque tutti i periodi dell’anno quando c’è un forte aumento delle richieste di dolci, o ancora altri periodi dell’anno in corrispondenza dei quali si registrano forti richieste di pane e di pasta e, quindi, c’è bisogno di intensificare la produzione.

Occupazione Italia: 200 mila lavoratori a rischio

 In Italia a causa di una crisi che sembra non avere fine ci sono altri 150-200 mila posti di lavoro a rischio. A fornire queste stima è la Cisl in “Rapporto Industria“, un documento nel quale viene fatto il punto sugli ultimi due anni di crisi economica che hanno fatto “scomparire” la bellezza di 350 mila posti di lavoro ma, come accennato, non è ancora finita visto che su tutto il territorio nazionale ci sono ancora molti casi di crisi aziendale. Intanto, nel periodo dall’aprile del 2008 al febbraio 2010, preso a riferimento dalla Cisl nel suo Rapporto, c’è stata una caduta dell’occupazione sostanzialmente senza precedenti nel comparto del manifatturiero con un secco -7%.

Corsi gratuiti Anammi per amministratori di condominio

 Per chi è giovane, magari disoccupato, e vuole intraprendere la strada del lavoro autonomo, ha l’opportunità con l’A.N.AMM.I., Associazione Nazional-europea AMMinistratori d’Immobili, di poter diventare un amministratore di condominio. Per agevolare i giovani, e comunque le nuove leve che puntano ad intraprendere questo tipo di professione, spesso redditizia e ricca di soddisfazioni, l’Associazione di norma organizza dei corsi di formazione professionale a pagamento; ma, in accordo con quanto si legge sul sito Internet dell’Associazione, questi costi sono gratis in alcune province del Sud, ed in particolare in aree ad elevato tasso di disoccupazione o post-terremoto. Nel dettaglio, le Province dove è possibile costruire il proprio futuro a costo zero sono quelle di Taranto, Cosenza, L’Aquila, Salerno, Siracusa ed Avellino. Trattasi di un’iniziativa sperimentale avviata dall’A.N.AMM.I. per permettere di intraprendere questa professione a soggetti, in primis i giovani, potenzialmente svantaggiati e con la garanzia che i corsi a costo zero non differiscono da quelli classici a pagamento proposti ed organizzati periodicamente dall’Associazione.

1 Maggio in cerca di occupazione per 2,2 milioni di italiani

 Per 2,2 milioni di italiani la Festa dell’1 Maggio 2010 è in tono minore visto che trattasi delle persone che nel nostro Paese sono attualmente alla ricerca di un’occupazione. A rilevarlo con un ultimissimo Rapporto è l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica che, tra l’altro, ha reso noto che nel nostro Paese, a marzo 2010, il tasso di disoccupazione è balzato all’8,8% con un incremento pari ad un punto percentuale rispetto al marzo del 2009, ed un incremento dello 0,2% rispetto allo scorso mese di febbraio. Decisamente più tranquilla e serena, visto che percepiscono lo stipendio, è invece la Festa del primo maggio per 22 milioni e 753 mila persone, che corrispondono, in base alle ultimissime rilevazioni dell’Istat, al numero degli occupati nel nostro Paese; nel frattempo, però, da un anno all’altro il numero degli occupati, a causa dell’impatto della crisi sull’economia reale, è sceso di ben 367 mila unità dal marzo 2009 al marzo scorso, mentre è sceso dello 0,2% rispetto al febbraio del 2010.

Provincia di Bergamo: voucher per il lavoro artigiano

 Partiranno il prossimo 6 maggio 2010, in Provincia di Bergamo, dei “focus group” finalizzati a raccogliere le manifestazioni di interesse nell’ambito di “Voucher per l’impresa artigiana e la piccola media impresa”, un progetto destinato alle piccole imprese ed agli artigiani sul territorio provinciale aventi certe caratteristiche e certe priorità/necessità. In particolare, il progetto punta ad agevolare imprenditori over 40, piccole imprese appartenenti al comparto del manifatturiero e/o con provenienza da aree che registrano a livello territoriale un significativo stato di crisi. Allo stesso modo, sarà data priorità anche a quelle realtà imprenditoriali dell’artigianato che presentano attualmente una situazione di passaggio di tipo generazionale, appartenenza a settori merceologici che si trovano in forte crisi, scarsamente propense ad innovare, magari perché dotate di pochi mezzi a livello tecnologico, o che incorporano nell’attività tratti caratteristici di eccellenza del made in Italy con conseguenti ed interessanti possibilità di sviluppo imprenditoriale.

Lavoro Italia: tasso di occupazione sotto la media Ue

 In Sicilia il 56,5% della popolazione tra i 15 ed i 64 anni è non occupata. A rilevarlo è l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, in accordo con un Rapporto 2009 sulle forze di lavoro, dal quale, tra l’altro, è emerso come il tasso di occupazione su scala nazionale lo scorso anno abbia fatto registrare nei dodici mesi una caduta dell’1,2% al 57,5%, portando il divario rispetto all’Unione europea ad oltre sette punti percentuali. Nell’Ue, infatti, il tasso di occupazione lo scorso anno era al 64,5%, ma oltre alla Sicilia nel nostro Paese è al Sud dove il tasso di occupazione è più basso della media nazionale. In Calabria non si va oltre il 43,1%, mentre addirittura in Campania per poco più di quattro persone su dieci, tra i 15 ed i 64 anni, risulta che queste abbiano un’occupazione. Per trovare dati superiori alla media nazionale, e chiaramente c’era da aspettarselo, dobbiamo spostarci al Nord; in Trentino-Alto Adige il tasso di occupazione è pari al 68,5%, in base alla fotografia scattata dall’Istat per il 2009.

Regione Liguria: nuovi aiuti per i lavoratori disoccupati

 La Regione Liguria nelle scorse settimane è scesa nuovamente in campo a favore dell’occupazione, ed in particolare per la messa a punto di nuovi aiuti a favore dei lavoratori disoccupati sul territorio ligure; al riguardo risultano essere attivi dallo scorso 15 marzo dei Bandi accessibili sia ai lavoratori, sia alle aziende. Rispetto alle misure definite in precedenza, al fine di permettere l’accesso ad una platea più ampia di persone in difficoltà dal fronte occupazionale, la Regione Liguria con i nuovi Bandi ha eliminato il vincolo relativo alla maturazione di almeno due anni di lavoro negli ultimi tre; questo significa che tutti i lavoratori che hanno perso il lavoro possono richiedere l’accesso alle misure. In ogni caso, la Regione Liguria erogherà incentivi e contributi dando priorità alle donne, ai disoccupati di lunga durata, ovverosia a coloro che sono “a spasso” da almeno un anno, ed ai lavoratori che hanno superato i 40 anni di età.

Trovare lavoro: sempre più difficile anche per gli ingegneri

 La crisi finanziaria ed economica ha lasciato il segno sull’occupazione dei giovani laureati. Almalaurea, nel suo ultimo Rapporto sulla condizione dei laureati in Italia, ha rilevato che chi ha conquistato da poco il “pezzo di carta” rispetto agli anni pre-crisi lavora di meno e, di conseguenza, guadagna anche di meno. In difficoltà, di più rispetto al passato, non sono solamente i giovani laureati che hanno preso la “triennale”, ma anche quei giovani che possono fregiarsi d’aver ottenuto una laurea “forte” come quella in ingegneria. E se in passato una buona parte dei laureati “forti” nell’arco di dodici mesi riusciva a trovare un’occupazione stabile, adesso il tasso di stabilità lavorativa è ulteriormente sceso per effetto del taglio delle assunzioni praticato dalle imprese, le quali, tra l’altro, hanno rinviato a tempi migliori molto spesso gli investimenti in innovazione e ricerca e, quindi, il reclutamento di giovani “cervelli”.

Regione Veneto: sostegno al reddito per i lavoratori parasubordinati

 La Regione Veneto ha stanziato quattro milioni di euro a favore dei cittadini che, in qualità di lavoratori parasubordinati, hanno perso lo scorso anno il posto di lavoro e sono ancora inoccupati o disoccupati. L’obiettivo è quello di contribuire al sostegno al reddito di un migliaio di lavoratori veneti attraverso l’erogazione di un contributo pari a seicento euro mensili per un periodo di quattro mesi. La misura è stata messa a punto dalla Regione Veneto in base alla Legge regionale numero 3 del 2009, con i beneficiari che, oltre al contributo relativo al sostegno al reddito, potranno fruire, sempre per un periodo pari a quattro mesi, di interventi finalizzati ad attuare politiche attive in materia di occupazione.

Regione Toscana: nuovi aiuti per lavoratori e studenti universitari

 Nella Regione Toscana, a sostegno dell’occupazione, e per fronteggiare le difficoltà legate alla crisi finanziaria ed economica, tuttora esistenti, nel mondo del lavoro sul territorio, saranno messe a punto nuove misure di aiuto che si andranno ad aggiungere a quelle già esistenti e definite lo scorso anno. Nel dettaglio, l’Amministrazione regionale mira a definire, a favore di lavoratori che sono prossimi al pensionamento, un bonus pari a ben tre mila euro sotto forma di incentivo per le imprese all’assunzione, mentre per i figli, nonché studenti universitari di lavoratori che, a causa della crisi finanziaria ed economica, sono in mobilità o in cassa integrazione, arriverà il sussidio. Queste due nuove misure si andranno così ad aggiungere a quelle in corso che sono finalizzate al rinnovo dei contratti di lavoro scaduti, alla stabilizzazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, ed incentivi alle imprese che assumono sia giovani laureati, sia donne aventi un’età sotto i 30 anni.

Chiarimenti Inps per il riscatto dei lavori socialmente utili

L’INPS, con la circolare n. 33 del 5 marzo 2010, intende fornire chiarimenti in materia di riscatto dei periodi di occupazione in lavori socialmente utili ai fini del diritto alla pensione.

I periodi di impiego nelle attività di lavori socialmente utili, per i quali viene erogato il relativo assegno fino al 31 luglio 1995, sono riconosciuti figurativamente utili ai fini del conseguimento del diritto alla pensione e ai fini della determinazione della misura della pensione stessa.

Questo stabilisce l’art.1, comma 9, del decreto legge 1 ottobre 1996, n. 510 convertito con modificazioni in legge 28 novembre 1996, n. 608 e dell’art. 7, comma 9, della legge 23 luglio 1991, n. 223.

Ricerca lavoro: intelligenza e successo non sempre vanno d’accordo

 Nella vita, per avere successo in ambito lavorativo, non sempre una spiccata intelligenza permette di trovare un’occupazione in linea con le proprie capacità. La causa di tutto ciò non è legata solo al fatto che magari ci sono poche opportunità lavorative, ma è strettamente correlata alla ragione per cui chi ha un elevato quoziente intellettivo non è sempre in grado di spendere le proprie capacità sul mercato del lavoro in maniera ottimale. Questo significa, ad esempio, che si può essere dei veri e propri geni nel campo della matematica, dell’arte o della scienza, ma poi oltre ad un quoziente intellettivo elevato conta anche la capacità di sapersi, ad esempio, relazionare con gli altri, o saper gestire situazioni critiche ed inaspettate. Molto spesso, infatti, coloro che hanno un’intelligenza spiccata sono le persone più chiuse, mentre  magari chi ha un QI più basso è più aperto non solo al dialogo ed alle relazioni sociali ma, conscio dei propri limiti, riesce nelle situazioni critiche a gestire meglio la situazione ed a trovare le soluzioni migliori.

Lavoro uomini e donne: parità in Italia solo nel 2033

 Negli Stati Uniti è stata raggiunta quest’anno sul mercato del lavoro la parità tra uomo e donna; negli States, infatti, per ogni due occupati uno è donna e l’altro è uomo, mentre in Italia il divario è ancora ampio anche se si sta lentamente restringendo. Ad affermarlo è la Federazione nazionale dei dirigenti e dei quadri professionali, Manageritalia, la quale sottolinea come nel nostro Paese, alla fine dello scorso anno, sul totale della forza lavoro complessiva solamente il 40,7% era costituito dalle donne. In Italia il raggiungimento della parità tra uomo e donna sul mercato del lavoro rappresenta un obiettivo difficile da raggiungere; ci vorrà infatti molto tempo visto che, a differenza di tanti altri Paesi industrializzati è più difficile per la donna conciliare il lavoro con la cura della famiglia anche perché mancano, o sono carenti, strumenti adeguati in grado di permettere al lavoro femminile di esprimersi al meglio e di dare quel contributo determinante in una società dove, tra l’altro, regnano ancora, purtroppo, le discriminazioni.