Offerte di lavoro nelle risorse umane UE – aprile 2012

 Scadono martedì 17 aprile 2012 i termini per potersi candidare alla selezione di 296 posizioni nell’Ufficio europeo di selezione del personale. I settori di attività in cui saranno impegnate le figure che verranno selezionate spaziato dall’amministrazione pubblica al diritto, dall’audit alla comunicazione e alle relazioni esterne, con candidature possibili in due differenti gradi.

In particolar modo, il primo (AD5) è il grado con cui i candidati iniziano la loro carriera di amministratore nelle istituzioni europee. Gli assunti attraverso tale grado possono svolgere, sotto supervisione, le attività che prevedono formulazione delle politiche, interventi operativi e gestione delle risorse. Il secondo grado (AD7), è superiore a quello precedente e riguarda figure che potranno svolgere anche compiti relativi al coordinamento di gruppi di lavoro e alla supervisione delle attività.

Il progetto TRANSPO sul distacco dei lavoratori nel trasporto stradale

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso disponibile una delle prime guide per le autorità di controllo.

Infatti, la Guida è stata elaborata nell’ambito del progetto TRANSPO (Road Transport Sector and Posting of Workers) un progetto pilota finanziato dalla Commissione Europea (DG Occupazione e Affari Sociali) nell’ambito del programma “Working and living conditions of posted workers” (Contract no. VS/2010/0624).

Nel corso dell’anno 2011 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha partecipato al Progetto TRANSPO, finanziato dalla Commissione Europea ed attuato in partenariato con l’Istituto Guglielmo Tagliacarne (coordinatore), il Ministero del Lavoro francese e l’Ispettorato del Lavoro della Romania.

Soldi in arrivo alle imprese con Progress

 Ricordiamo che il programma Progress è finalizzato a migliorare occupazione e solidarietà sociale nei paesi dell’Unione Europea e, per fare questo, sono stati approntati diversi settori di attività e specifici temi di lavoro. Infatti, il programma è suddiviso in cinque sezioni: occupazione, protezione sociale integrata, condizioni di lavoro, diversità e lotta contro la discriminazione, parità uomini e donne. Possono essere svolte attività analitiche di raccolta elaborazione e diffusione dati e statistiche, redazione di studi, analisi , valutazioni, pubblicazione di guide, relazioni , materiale didattico tramite Internet; attività di apprendimento e sensibilizzazione mediante l’organizzazione di seminari, conferenze, creazioni di reti, scambio di personale tra amministrazioni pubbliche.

Strategie del governo Monti per non aumentare il debito pubblico

 La perplessità arriva dalla CGIA di Mestre; infatti, per l’associazione territoriale lo Stato non pagherebbe le imprese per non incidere sul debito pubblico visto che le imprese  a seguito di forniture, servizi od opere pubbliche eseguite avanzano dallo Stato oltre 70 miliardi di euro, ovvero oltre 4 punti percentuali del Prodotto Interno Lordo, PIL.

I tecnici della Camera di Commercio di Mestre si riferiscono al manuale del SEC95 che definisce le regole contabili che valgono per tutti i Paesi dell’Unione Europea: i debiti commerciali verso le imprese private non devono essere contabilizzati nel bilancio pubblico. Gli effetti sulle casse pubbliche si fanno sentire solo nel momento in cui tali debiti vengono saldati, alimentando così il fabbisogno pubblico e peggiorando di conseguenza il rapporto tra debito e Pil.

Approvato il piano 2012 per Progress

 Progress è il programma comunitario per l’occupazione e la solidarietà sociale, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali informa che è stato pubblicato il Piano di lavoro annuale 2012 nel quadro della Strategia Europa 2020, che ha l’obiettivo di trasformare l’Unione Europea in un’economia intelligente, sostenibile e inclusiva con alti livelli di occupazione, di produttività e di coesione sociale, il Piano stabilisce le attività prioritarie per il 2012, su cui dovranno convergere le risorse finanziarie disponibili, quest’anno pari a  99,207 milioni di euro, al fine di sostenere gli Stati membri nell’opera di modernizzazione dei loro mercati del lavoro e accrescere i loro tassi di occupazione, soprattutto tra i giovani.

Il Ministero precisa che fra le attività pianificate per il 2012 si prevede il conseguimento di cinque risultati prioritari, ed in particolare  disegnare norme e politiche dell’Unione europea basate sull’evidenza, favorire lo scambio effettivo e la condivisione delle informazioni, promuovere un dibattito politico di alta qualità e partecipativo a livello dell’Unione e nazionale, aumentare la capacità dei network nazionali e comunitari di promuovere e sviluppare politiche e obiettivi connessi ai settori di policy del Progress e migliorare l’integrazione delle tematiche trasversali.

Dal decreto semplificazioni bonus assunzione nel mezzogiorno

 I riferimenti legati al provvedimento possono essere trovati nel Regolamento CE n. 888/2008 e che i datori di lavoro interessati sono i titolari d’impresa, lavoratori autonomi, società di capitali, di persone e cooperative, enti economici  pubblici e privati, liberi professionisti e persone fisiche residenti nei territori agevolabili.

Le assunzioni devono intervenire nei dodici mesi successivi, ovvero a decorrere dal 14 maggio 2012, e ai datori di lavoro già  costituiti  che,  nei  dodici mesi successivi alla data di entrata in vigore del  presente  decreto, aumentano il numero di lavoratori dipendenti  a  tempo  indeterminato, assumendo lavoratori definiti  “svantaggiati” nelle  regioni  del  Mezzogiorno, è concesso per ogni nuovo lavoratore assunto un credito d’imposta  nella  misuradel 50% dei costi salariali sostenuti nei dodici mesi successivi all’assunzione.

Il Milleproroghe e gli incentivi fiscale dei lavoratori che rientrano in Italia

 All’articolo 29, comma 16 quinquies della legge n. 14/2012 che ha convertito il decreto legge milleproroghe n.216/2011, si stabilisce che le agevolazioni fiscali previste dagli articoli 1 e 2 della legge n.238/2010  possono essere riconosciuti non già sino al  periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013, ma sino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2015. In sostanza, vengono così prorogate le agevolazioni previste per i lavoratori che decidano di rientrare in Patria.

Secondo quanto stabilisce la disposizione, questi benefici fiscali spettano ai cittadini dell’Unione europea che, non già alla data del 20 gennaio 2009, bensì a partire dalla data del 20 gennaio 2009  siano in possesso dei requisiti di cui all’articolo 2 della legge già in precedenza citata.

Concorso Erasmus per giovani europei

 Il progetto Erasmus(European Action Scheme for the Mobility of University Students) compie 25 anni e per festeggiare la Commissione Europea ha organizzato un concorso a premi  sul web.  L’ invito è rivolto a  tutti coloro che hanno svolto un viaggio all’estero attraverso questo progetto, e che vogliono raccontare la propria esperienza agli altri.

L’ Erasmus è un programma di mobilità, promosso dalle Università, che da la possibilità a ragazzi e ragazze di vivere un’esperienza culturale all’estero. Molti sono infatti i giovani, specialmente tra i 21 e i 23 anni, che almeno una volta nella vita hanno preso parte all’Erasmus, per alcuni mesi o per un anno, di etnia e background diverso.

Presentato il Libro bianco sulle pensioni

 È stato presentato a Bruxelles il nuovo piano europeo sul tema delle pensioni dal titolo ‘Un’agenda dedicata a pensioni adeguate, sicure e sostenibili’, un piano nel quale si delinea il futuro dei sistemi pensionistici nei paesi dell’Unione Europea, basato soprattutto sui presupposti dell’ampliamento della partecipazione di uomini e donne all’attività professionale per tutto l’arco della vita e sulla sicurezza del risparmio destinato alle pensioni complementari.

Il commissario dell’Unione europea responsabile per l’Occupazione, gli Affari sociali e l’Inclusione, László Andor, ha posto in evidenza i diversi obiettivi che si pone. In effetti, attraverso questa iniziativa si intende creare migliori opportunità per i lavoratori anziani, sollecitando le parti sociali ad adattare il posto di lavoro e le prassi sul mercato del lavoro e facendo ricorso al Fondo sociale europeo per reinserire i lavoratori anziani nel mondo del lavoro oltre a – sviluppare sistemi pensionistici privati complementari incoraggiando le parti sociali a porre in atto tali sistemi e incoraggiando gli Stati membri a ottimizzare gli incentivi fiscali e di altro genere.

Il nuovo inventario europeo sulle sostanze chimiche dell’Unione Europea

 Finalmente è in dirittura d’arrivo il nuovo inventario dell’Unione Europea sulla classificazione e sulle etichettature con lo scopo di rendere più sicure l’utilizzo delle sostanze chimiche pericolose. Infatti, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche, identificato anche come Echa, ha pubblicato l’inventario di tutte quelle sostanze impiegate nell’Ue e che consente di individuare quelle potenzialmente pericolose, che possono recare danno a persone e all’ambiente.

La nuova normativa comunitaria per l’industria chimica (pacchetto REACH) è volta a tutelare la salute, l’ambiente e obbliga le imprese a registrare e a fornire informazioni sulle sostanze chimiche utilizzate dovrebbe permettere alle autorità pubbliche di identificarne le proprietà in maniera più rapida e precisa.

Il risanamento del Paese con la politica del governo Monti

 Per Mario Monti occorre prestare attenzione non solo al rigore del bilancio ma si deve dare la necessaria enfasi allo sviluppo perché disciplina e crescita non devono marciare in parallelo ma devono convergere in un obiettivo: lo sviluppo dell’Europa e di un’eurozona che deve essere il più possibile inclusiva.

Infatti, Mario Monti nel suo intervento al Parlamento dell’Unione Europea ha posto particolare attenzione alla crescita

L’Italia ha chiesto e ottenuto in sede di Consiglio Europeo di dare una priorità più alta alla crescita, ed è perfettamente possibile senza mettere in discussione la disciplina: basta uscire da certi luoghi comuni. L’Italia sta portando con crescente intensità la voce della crescita, perché si sente la coscienza a posto a fa al proprio interno tutto ciò che è necessario per la disciplina di bilancio

La retribuzione per il tempo tuta, sentenza del Tribunale di Milano

La giurisprudenza ritorna a prendere posizione su un tema particolarmente spinoso, ossia quando esiste l’obbligo contrattuale di indossare la divisa aziendale si ha anche il diritto ad essere retribuiti per il tempo necessario? Per il Tribunale di Milano occorre discriminare le diverse attività, ossia eterodiretta o meno e se l’attività rientra tra le attività eterodiretta spetta al lavoratore il diritto alla retribuzione.

Nella fattispecie e secondo la tipologia contrattuale in essere, il datore di lavoro può obbligare, per via del particolare rapporto di lavoro, i propri dipendenti  ad indossare la divisa solo nel luogo di lavoro nonché a timbrare, tanto all’entrata quanto all’uscita, avendo già indossato i relativi indumenti solo all’interno dei locali aziendali.

Presentato il regolamento Monti II, le osservazioni della CGIL

Le prime note del Segretariato Europa e Ufficio giuridico sull’adozione della proposta di regolamento cd. Monti II rappresenta la risposta della Commissione UE agli effetti pratici negativi prodotti dalle sentenze della Corte di Giustizia UE Viking e Laval di fine 2007. La bozza della proposta di regolamento è stata comunicata alla Confederazione europea dei sindacati, che ha espresso parere negativo. L’adozione della proposta da parte della Commissione è ancora incerta, considerando che basta il voto contrario anche di un solo Stato membro per bloccare l’iniziativa.

Approvata la Direttiva dell’Unione Europea in fatto di pagamenti della pubblica amministrazione

La Camera ha approvato il disegno di legge denominato come Comunitaria 2011 e passa ora la decisione al Senato. Nel Ddl troviamo l’articolo 14 che recepisce la direttiva dell’Unione Europea contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali da parte della pubblica amministrazione.

L’articolo 14 reca l’attuazione diretta dell’articolo 3 della direttiva 2011/7/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. In particolare, la direttiva 2011/7/UE interviene sulla materia dei ritardi di pagamento dettando nuove e più dettagliate disposizioni e abrogando, a decorrere dal 16 marzo 2013, la precedente normativa contenuta nella direttiva 2000/35/CE (articolo 13 della direttiva 2011/7/UE).