Accordo Banco Napoli – Confindustria per lo sviluppo delle PMI

 Confindustria Caserta e Banco di Napoli hanno siglato un accordo con l’obiettivo comune di continuare a sostenere nel migliore dei modi le piccole e le medie imprese operanti nel territorio, e che attualmente costituiscono l’ossatura del tessuto socio economico dell’intera Campania. L’intesa, che prevede un plafond di 800 milioni di euro per la Regione Campania, è integrata all’interno di un maxi accordo nazionale valutato intorno ai 10 miliardi di euro.

Tre sono i punti di principale innovazione all’interno dell’accordo: Il primo è relativo alla valorizzazione del capitale umano, che potrà essere ulteriormente valorizzato attraverso finanziamenti specifici destinati al campo della formazione, del welfare aziendale e dello sviluppo occupazionale, e attraverso iniziative di formazione mirate, sviluppate da Intesa Sanpaolo Formazione, che sostiene i progetti formativi delle imprese, monitorando altresì il conseguimento degli idonei risultati.

Lavorare in Confindustria: stage di sei mesi

Confindustria lancia anche quest’anno la propria periodica iniziativa per favorire l’occupazione giovanile, consentendo a decine di giovani laureati di poter frequentare uno stage presso una delle sedi del sistema di rappresentanza dell’associazione delle aziende, in Italia o in Europa, con una retribuzione mensile di circa mille euro, e numerose attività di tutoring, integrate con le giornate di formazione più tradizionali.

Il progetto interesserà in tutto cinquanta ragazzi e ragazze interessati a comprendere quali possano essere le attività svolte da Confindustria in favore delle proprie imprese associate. Un progetto che verrà accompagnato dal principale percorso di formazione e di lavoro, e che verrà riservato a tutti coloro che presenteranno una apposita richiesta di partecipazione entro la data ultima, stabilita inderogabilmente nel 10 dicembre.

Confindustria e Università, l’alleanza per la ricerca

L’associazione dei datori di lavoro e il CRUI, ossia la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, hanno deciso di stipulare un accordo per potenziare la ricerca e l’innovazione  con ricadute dirette verso il comparto industriale italiano, oltre a misure che sono rivolte ad una maggiore occupabilità dei giovani laureati.

In effetti, con questo accordo con Confindustria ci si propone di concorrere a ridurre l’età di ingresso nel mercato del lavoro dei giovani italiani con titolo di studio terziario, adeguandolo alle medie europee e recuperare lo spazio lasciato dalla soppressione dei diplomi universitari attraverso un network locali Università–Associazioni Industriali che supportino le lauree triennali collegate con la domanda delle imprese e con sbocchi diretti sul mercato del lavoro. Inoltre, censire le attività già in corso e promuovere gli strumenti esistenti, previsti dalla Legge, per ampliare il rapporto Università–Imprese.

Lavoro intermittente, equiparabilità della figura di “addetto alle vendite”

 La Direzione generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro risponde ad una richiesta presentata da Confindustria in merito all’interpretazione del decreto 23 ottobre 2004 dello stesso ministero che rinvia al R.D. 6 dicembre 1923, n. 2657 relativamente alle figure per le quali risulti ammissibile la stipulazione di contratti di lavoro intermittente, in assenza di specifiche previsioni da parte della contrattazione collettiva.

In sostanza, Confindustria chiede se possa farsi rientrare nella figura del “commesso di negozio”, prevista dal citato Regio Decreto, quella di “addetto alle vendite”.

Nella sua risposta il Ministero del lavoro precisa che il “commesso di negozio”, è un lavoratore dipendente adibito a realizzare la finalità del negozio medesimo, ovvero la vendita dei prodotti, il che implica una serie di mansioni che possono variare a seconda del tipo e delle dimensioni del negozio, del reparto in cui opera oltre che dal contratto individuale e collettivo di riferimento.

Governo, a quando il Decreto sviluppo?

Le imprese hanno già da tempo messo sotto accusa il governo per via dell’assenza di serie politiche utili al rilancio del Paese; in effetti, dopo aver varato la Legge di Stabilità il governo si sta concentrando su un ampio ventaglio di proposte finalizzate al rilancio economico anche se, poi, mancano fondi da destinare alle imprese.

Secondo alcune indiscrezioni il governo cerca di concretizzare proponendo, ad esempio, un ampio ricorso al telelavoro e a delle procedure di assunzione più semplici tanto da ridurre il peso amministrativo anche se poi, come ha osservato il ministro dello sviluppo Paolo Romani e quello del lavoro Maurizio Sacconi

Siamo intenzionati a rendere ancor più incentivato l’apprendistato e a incoraggiare il telelavoro soprattutto nel momento della nascita dei figli in una famiglia. Previste anche misure di semplificazione per incoraggiare le assunzioni

Fiat, negli USA si firma il rinnovo contrattuale

Mentre in Italia la Fiat, ossia la più grande e importante azienda privata guidata da Sergio Marchionne, ha deciso di uscire da Confindustria negli Stati Uniti le parti sociali firmano il rinnovo contrattuale Uaw-Gm. In effetti, l’Uaw ha ratificato con una maggioranza del 65% la bozza di accordo valida per i prossimi quattro anni firmata da Bob King e dalla General Motors. L’accordo si muove nella direzione voluta da Bob King quando affermava, prima dell’accordo con i sindacati, che “il successo dell’azienda è legato a quello dei lavoratori”.

In Italia la CISL è visibilmente soddisfatta del successo dei colleghi americani anche perchè il nuovo contratto ha il merito di contribuire all’aumento dei costi fissi solo per un modesto 1% tanto che il direttore esecutivo di GM, Daniel F. Akerson

E’ un contratto che rappresenta una vittoria per entrambe le parti ed è la prova che Gm si sta realmente rinnovando

Pensione e lavoro, le proposte di Confindustria

 L’associazione dei datori di lavoro ha deciso di presentare il suo documento “Progetto delle imprese per l’Italia” con l’intento di offrire un serio contributo in un’ottica di rilancio dell’economia nazionale vista anche l’assenza di una seria politica economica e industriale.

Per Confindustria è necessario affrontare senza indugio cinque questioni di rilevanza nazionale: la spesa pubblica e la riforma delle pensioni, la riforma fiscale, le cessioni del patrimonio pubblico, le liberalizzazioni e le semplificazioni insieme al settore delle infrastrutture e dell’energia.

Sindacato, è in vigore l’intesa del 28 giugno 2011

Le organizzazioni sindacali, insieme a Confindustria, hanno firmato, in modo definitivo lo scorso 21 settembre, l’intesa applicativa del recente accordo interconfederale del 28 giugno 2011: la notizia è stata comunicata dal sindacato attraverso un comunicato stampa. In particolare, il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, ha voluto ribadire la posizione del sindacato su questa importante materia

Abbiamo ribadito che la contrattazione è materia dell’autonomia delle parti e non del governo. Si tratta dell’impegno formale all’applicazione dell’accordo del 28 giugno”, dopo il quale la CGIL intende comunque andare avanti per arrivare alla cancellazione dell’articolo 8 della manovra che consente le deroghe dei contratti aziendali e territoriali ai contratti nazionali ed alle leggi in materia di lavoro. Le iniziative giuridico-legali non sono affatto concluse, la settimana prossima convocheremo il direttivo e decideremo come fare la consultazione. La cancellazione dell’articolo 8 è un obiettivo fondamentale. L’ipotesi su cui ci stiamo muovendo è quella del ricorso alla Corte Costituzionale

Equitalia, accordo per l’assistenza alle imprese artigiane

L’Equitalia informa, attraverso il suo comunicato del 28 luglio 2011, che è stato istituito uno sportello virtuale per l’assistenza alle imprese artigiane grazie all’accordo tra Equitalia Romagna e la Cna di Forlì-Cesena. Grazie a questa iniziativa l’Equitalia e le imprese artigiane possono disporre di uno sportello informativo virtuale allo scopo di facilitare il dialogo e l’informazione tra i diversi soggetti.

In particolare, i consulenti dell’associazione possono utilizzare una casella di posta elettronica presidiata da personale specializzato di Equitalia Romagna che, entro due giorni lavorativi, provvede telematicamente a rispondere al quesito o fissa un appuntamento, telefonico o in sede, per la risoluzione delle problematiche.

La nuova rappresentanza sindacale, adesso si vota

 La CGIL avvia la procedura di verifica che permetterà ai lavoratori di decidere sul nuovo sistema di rappresentanza; in effetti, dopo la decisione del Direttivo Nazionale che ha approvato –  con 117 voti favorevoli, 21 contrari e 1 astenuto – il dispositivo finale, proposto dalla Segreteria, sull’ipotesi di accordo del 28 giugno scorso raggiunto con Confindustria, CISL e UIL, su contratti e rappresentanza adesso è arrivato il momento di chiedere conferma ai lavoratori attraverso un referendum nei luoghi di lavoro.

È su questo testo che, a partire dalla prossima settimana e fino al 17 settembre, si pronunceranno gli iscritti dipendenti delle aziende afferenti al sistema contrattuale di Confindustria.

Sindacato, raggiunto l’accordo sulla rappresentanza

Finalmente si è conclusa un capitolo buio sulle relazioni sindacali con nuove regole allo scopo di definire la rappresentatività delle compagini sindacali; in effetti, nei giorni scorsi le maggiori organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil) con Confindustria hanno siglato un’intesa unitaria su rappresentanza ed esigibilità degli accordi.

La CGIL di Susanna Camusso ha deciso così di firmare e di uscire dall’angolo tirando una riga sugli accordi separati degli ultimi due anni, anche se la maggiore federazione di categoria non è per nulla d’accordo sulla pace ritrovata.

Chiarimenti sul distacco dei lavoratori extracomunitari

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso la sua Direzione Generale per l’Attività Ispettiva, con interpello n. 28 del 27 giugno 2011 ha risposto ad un quesito posto dell’Associazione dei datori di lavoro, Confindustria, in merito alla corretta interpretazione dell’articolo 27 del decreto legislativo n. 286/1998 recante la disciplina dell’ingresso per lavoro, in casi particolari, di cittadini stranieri extracomunitari.

La normativa in questione intende intervenire in caso di lavori in situazioni particolari, ovvero quando si intende fare ricorso a lavoratori extracomunitari con particolari qualifiche o ruoli.