Calcolo del contributo figurativo per le lavoratrici a progetto

Le lavoratrici a progetto hanno diritto ad usufruire dei congedi parentali al pari di quelli di maternità. In particolare, possono usufruire, dal 1 gennaio del 2007, di permessi fino a tre mesi nel primo anno di vita del bambino.

Non solo, nell’ipotesi di gravidanza, i contratti a progetto, sono prorogati di diritto per altri 180 giorni, salve altre disposizioni più favorevoli.

Nei periodi di congedo parentale e di maternità le lavoratrici a progetto hanno diritto all’accredito della relativa contribuzione figurativa utile ai fini del trattamento pensionistico.

Contratto a progetto con la parrocchia

Qualora la parrocchia, o un qualsiasi altro ente religioso, abbia la necessità di affidare l’incarico di responsabile delle attività, ad esempio estive, ad un laico retribuito è opportuno utilizzare un Co.Co.Pro. con un adeguato progetto.

Il contratto di lavoro a progetto deve essere stipulato in forma scritta e deve contenere, ai fini della prova, alcuni precisi elementi: l’indicazione della durata, determinata o determinabile, della prestazione di lavoro e l’indicazione del progetto o programma di lavoro, o fasi di esso, individuata nel suo contenuto caratterizzante, che viene dedotto in contratto.

Lavorare a Milano: puntare sul settore dei servizi

 Qualcosa si muove nel milanese in materia di occupazione dopo i momenti bui dello scorso anno. Al riguardo, infatti, la Camera di Commercio di Milano ha rilevato che nello scorso mese di marzo ad assumere è stato il 5% delle imprese milanesi; trattasi di una tendenza al rialzo se si considera che nel febbraio 2010, invece, la percentuale si era attestata al 4%. Nel complesso l’Ente camerale rileva come anche a Milano si sia tornati ad assumere, ma in ogni caso le assunzioni stanno ripartendo con molta prudenza e preceduti dagli stage. Allargando l’orizzonte temporale, la Camera di Commercio di Milano rende noto che negli ultimi dodici mesi quasi un’azienda milanese su quattro, per la precisione il 22%, ha effettuato delle assunzioni, mentre un’azienda su dieci ha utilizzato la forma dello stage per attivare con il potenziale e futuro assunto la prima forma di collaborazione.

Chiarimenti Inps sull’indennità per i collaboratori a progetto

La finanziaria 2010 ha ampliato i requisiti e la misura per la tutela del reddito a favore dei collaboratori coordinati e continuativi, art.2 Legge 191 del 23 dicembre 2009 (Legge Finanziaria 2010).

L’Inps, con la circolare n. 36 del 9 marzo, fa chiarezza su questo nuovo istituto e pone espressamente in evidenza che destinatari sono i collaboratori a progetto iscritti, in via esclusiva, alla gestione separata (quindi con aliquota 25,72% nel 2009 e 26,72 nel 2010) e descrive, inoltre, le condizioni per avere diritto all’indennità.

L’istituto previdenziale ha ribadito i requisiti che la Legge Finanziaria 2010 ha espressamente previsto (art.2, comma 130, legge n. 191/09 che ha riformulato l’art.19,comma 2, del D.L. n.185/08) e ha indicato la procedura che il lavoratore deve seguire.

Firenze: cercasi responsabile risorse umane

 N. Rif. Eures 4769071
Regione Toscana
Profilo N. 1 Responsabile Risorse Umane

Descrizione dell’Offerta

COSPE Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti (Organizzazione Non Governativa ONLUS) ricerca Responsabile Risorse Umane con il compito di elaborare e attuare le politiche del personale e pianificare le necessità dell’organizzazione in termini di risorse umane.

Funzioni: predispone i piani di selezione, formazione e sviluppo del personale, mette in atto sistemi di valutazione e analisi bisogni formativi coerentemente con le procedure adottate. Verifica gli strumenti per la pianificazione e il monitoraggio dei carichi e delle modalità di lavoro. Acquisisce ed elabora le richieste di lavoro e tirocinio. E’ responsabile della corretta applicazione delle politiche retributive. Gestisce eventuali contenziosi.
Contribuisce alla gestione di progetti istituzionali sul lavoro per individuare opportunità di finanziamento per l’aggiornamento continuo del personale.

Coordina, inoltre, i progetti e la gestione dei rapporti con i volontari in servizio civile e con il Ministero del Lavoro.

Formazione e lavoro: Toscana, pronti i voucher aziendali

 C’è tempo fino al prossimo 8 marzo 2010 per presentare in Toscana la domanda di accesso ai voucher aziendali, uno strumento di formazione-lavoro per le imprese che puntano a riqualificare ed a migliorare la formazione professionale e le competenze dei propri dipendenti. La misura rientra nell’ambito di un avviso recante “Percorsi formativi individuali nell’ambito di imprese mediante l’assegnazione di voucher aziendali“, la cui pubblicazione è avvenuta nello scorso mese di dicembre. La dote associata a questo intervento dell’Amministrazione regionale è pari a poco più di 1,5 milioni di euro,  con la possibilità stavolta di utilizzare i voucher aziendali non solo per la riqualificazione e l’aggiornamento professionale dei dipendenti, ma anche dei lavoratori atipici come ad esempio quelli con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto, i lavoratori con un contratto di lavoro a tempo determinato, quelli in mobilità o in cassa integrazione, ma anche i titolari di micro e piccole imprese del comparto dell’artigianato.

Lavoratori atipici: nel Lazio sono 250 mila

 Nella Regione Lazio c’è un vero e proprio esercito di lavoratori atipici, ovverosia persone con contratti di lavoro che non sono a tempo indeterminato ma, ad esempio, di collaborazione coordinata e continuativa a progetto. Sono ben 250 mila gli atipici nella Regione, in accordo con quanto reso noto dal responsabile per l’analisi e la diffusione dei dati sulle forze di lavoro Istat, Mario Albisinni, intervenuto nei giorni scorsi ad una tavola rotonda dal titolo “I nuovi esclusi dal mercato del lavoro: gestione del precariato, transizione nel mercato del lavoro, politiche di reddito”. Questo esercito di 250 mila precari, in quasi sette casi su dieci, è composto da giovani sotto i 34 anni, ma la crisi ha fatto sì che dal terzo trimestre 2008 al terzo trimestre dello scorso anno i precari che mancano all’appello, perché nel frattempo sono diventati disoccupati, siano stati nel Lazio ben 21 mila.

Torino: cercasi operatori call center

Articolo1, Agenzia per il lavoro (UnoHolding Family) ricerca 50 operatori Call Center Outbound per un’azienda leader nel panorama del contact center.

I candidati con cui desiderano entrare in contatto hanno:

  • Precedente esperienza nella mansione o in ruolo analogo
  • Attitudine alla vendita
  • Diploma di scuola media superiore
  • Buona conoscenza del PC
  • Ottima dialettica e padronanza della lingua italiana
  • Buone doti relazionali
  • Disponibilità immediata a lavorare part-time nel turno serale dalle 17,00 alle 21,00

Si offre contratto di inserimento diretto in azienda con contratto a progetto che prevede un fisso più provvigioni con possibilità di proroga.

Lavoratori over 40 e soggetti deboli: bando nella Provincia di Roma

 Con la crisi chi ha un basso livello di istruzione, o si avvicina o supera i 40 anni, in questi ultimi due anni molto spesso, dopo aver perso il posto di lavoro, è rimasto tagliato fuori con conseguenze drammatiche specie in assenza di un adeguato accesso agli strumenti di sostegno al reddito come la cassa integrazione o l’indennità di disoccupazione. Gli ultraquarantenni, ed in generale i “soggetti deboli” che fanno fatica ad accedere o a reinserirsi nel mondo del lavoro, sono molto spesso persone “abbandonate” dalle istituzioni, e non hanno altrettanto spesso neanche l’opportunità di migliorare la propria formazione perché nessuno gliela offre se non pagando somme che il lavoratore “emarginato” non si può permettere.

Torino: cercasi help desk

Azienda torinese di servizi informatici in forte espansione cerca per assistenza tecnica presso la sede aziendale del cliente 2 giovani help desk.

Requisiti necessari

Esperienza di almeno 1 anno in attività di help-desk
• Diagnosi di I e II livello su errori hw dei sistemi di elaborazione e problemi di applicazione o comunicazione
• Installazione e/o gestione ordinaria di specifici prodotti software con modalità di lavoro prefissate e ben definite
• Utilizzo di prodotti o applicazioni che permettano l’installazione e/o la gestione di specifici prodotti software
• Buona conoscenza della lingua inglese
• Capacità di lavorare in gruppo
• Automunito
• Disponibilità immediata

Eureka, quando l’invenzione è del lavoratore

 Questa materia è regolata dall’articolo 2590 del codice civile e nella fattispecie si applicano anche le opere dell’ ingegno create dal lavoratore nel corso del rapporto di lavoro. Oggi, il lavoratore che rientra in questa tutela non è solo quello subordinato ma anche quello con contratto a progetto.

I diritti patrimoniali sono oggetto di una apposita disciplina che ha sostituito l’articolo 23 e seguenti della legge n. 1127 del 1939. In questo contesto ci riferiamo alla norma dettata dal codice della proprietà intellettuale (art. 64 del D.Lgs n. 30 del 2005).

Milano: cercasi tecnici help desk

Azienda torinese di servizi informatici in forte espansione cerca per assistenza presso sede aziendale del cliente 2 giovani tecnici help desk.

Requisiti necessari

Esperienza di almeno 1 anno in attività di help-desk
• Diagnosi di I e II livello su errori hw dei sistemi di elaborazione e problemi di applicazione o comunicazione
• Installazione e/o gestione ordinaria di specifici prodotti software con modalità di lavoro prefissate e ben definite
• Utilizzo di prodotti o applicazioni che permettano l’installazione e/o la gestione di specifici prodotti software
• Buona conoscenza della lingua inglese
• Capacità di lavorare in gruppo
• Automunito
Disponibilità immediata

Lavoro precario: indennità fino a 4.000 euro per i co.co.pro

 Grosse novità in arrivo per i lavoratori precari, ed in particolare per coloro che hanno perso il posto di lavoro con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto. Nell’iter di approvazione della Legge Finanziaria 2010, infatti, c’è in discussione un sostanzioso pacchetto di proposte a sostegno del reddito, ed in particolare a favore di chi è disoccupato, tra cui quella che prevede l’erogazione di un assegno una tantum di sostegno al reddito, a favore del co.co.pro licenziato o con contratto scaduto e non rinnovato, pari a ben 4.000 euro, ovverosia il doppio rispetto a quanto era stato stabilito dal Governo in precedenza. Il beneficio, in particolare, viene calcolato sul 30% del reddito conseguito dal lavoratore co.co.pro nell’anno precedente, fermo restando l’applicazione di un massimale pari ad un assegno di 4.000 euro.

I contributi per la Gestione separata dell’INPS

 Nella Gestione separata dell’INPS confluiscono tutti i contributi dei lavoratori autonomi che esercitano un’attività professionale o di collaborazione, per la quale non era prevista una forma assicurativa pensionistica come previsto dalla legge di riforma del sistema pensionistico (legge 335/1995).

La Gestione separata ha lo scopo principale di finanziare un fondo obbligatorio che garantisce una pensione (invalidità, vecchiaia e superstiti) calcolata con il sistema contributivo in presenza di un minimo di 5 anni di versamenti.

Ricordiamo che per la riforma Biagi, a partire dal 24 ottobre 2003 le collaborazioni, per essere considerate tali, devono essere inquadrate in un progetto, programma, o fase di essi. In caso contrario, il rapporto si presume di lavoro dipendente.

La domanda va fatta del soggetto direttamente all’ente previdenziale, anche attraverso una telematica, utilizzando i modelli in distribuzione presso tutte le sedi territoriali specificando i propri dati anagrafici, il codice fiscale, il tipo di attività svolta, l’inizio dell’attività e, quando si tratta di collaborazione coordinata e continuativa, i dati del committente.