Garante della privacy, le disposizioni sulla video sorveglianza

L’Autorità garante per la protezione dei dati personali, con provvedimento dell’ 8 aprile scorso, ha disposto nuove regole per l’uso dei sistemi di video sorveglianza.

L’Inps per dare attuazione alle nuove direttive ha diffuso una circolare, la n.72 del 2010, per meglio illustrarne il contenuto.

Il Garante dispone che ogni cittadino che transita nelle aree sorvegliate deve essere informato attraverso appositi cartelli.

In particolare, il Garante della Privacy precisa che questi cartelli devono essere collocati prima del raggio d’azione della telecamera, anche nelle sue immediate vicinanze ma non necessariamente a contatto con gli impianti.

Fiom, alla Fiat rappresentanza a rischio

Lo scontro alla Fiat tra il gruppo dirigente e la Fiom non sembra finire.

Il segretario della Fiom, Maurizio Landini, ha sollevato un problema di rappresentanza accusando la Fiat di voler attaccare il diritto alla democrazia interna nelle fabbriche.

Secondo le dichiarazioni del segretario della Fiom, la Fiat intenderebbe ostacolare la rappresentanza sindacale targata Fiom all’interno delle strutture produttive. Infatti, in base all’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori le rappresentanze sindacali possono essere costituite solo nell’ambito delle associazioni sindacali che siano firmatarie di contratti di lavoro.

Nella fattispecie ai dipendenti della newco di Pomigliano non si potrà di certo impedire di iscriversi al sindacato che preferiscono, ma si potrà impedire a quel sindacato di avere delegati in fabbrica perché non risulta firmataria  del contratto nazionale dei metalmeccanici del 2009 e il nuovo contratto aziendale sulla base dell’accordo separato del 15 giugno del 2010.

Statuto dei lavori, ora il commento dei sindacati

Lo statuto dei lavori, o almeno la bozza del suo disegno di legge delega, è stato consegnato alle parti sociali dal ministro Maurizio Sacconi.

L’obiettivo della legge delega è di ridurre almeno del 50 per cento la normativa vigente, anche mediante abrogazione delle normative risalenti nel tempo. Il testo intende anche definire un nuovo regime di sanzioni, in particolare di tipo premiale, che tengano conto della natura sostanziale o formale della violazione e favoriscano la immediata eliminazione degli effetti della condotta illecita.

Il documento apre la strada alla stesura di un nuovo Testo Unico della normativa in materia di lavoro, avendo come obiettivo la razionalizzazione e la semplificazione del complesso di provvedimenti e leggi che si sono stratificati in materia.

La delega si propone di identificare un nucleo di diritti universali e indisponibili per tutti i lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori a progetto e le monocommittenze.

CGIL, tensione tra FIOM e Camusso

Tensione tra la FIOM e il nuovo segretario generale della CGIL.

Per il segretario generale della CGIL è sbagliato autoescludersi e sottrarsi al confronto con la controparte, ma è necessario ricominciare a discutere e tornare ad essere parte attiva della compagine sindacale.

Le parole di Susanna Camusso non lasciano dubbi

io riparto da qui: discutiamo davvero cosa è questo piano industriale, vogliamo sapere cosa c’è dentro e che prospettive ci sono, poi ci potranno essere anche l’organizzazione degli stabilimenti e i turni

Per Camusso non serve sottrarsi al confronto ma occorre capire in che modo la Fiat intende attuare il suo Programma Italia e rispettare gli impegni presi: è questa la risposta alla sua organizzazione di categoria, la Fiom, che, in un documento proposto da Maurizio Landini, al contrario suggerisce uno sciopero generale.

Il controllo sul lavoratore

Recentemente la Corte di Cassazione ha espresso una nuova lettura dell’articolo 4 della legge n. 300 del 1970, statuto dei lavoratori, introducendo il controllo di tipo difensivo.

L’articolo 4 e 38 della legge n. 300 esprime il principio della riservatezza dei lavoratori nello svolgimento della propria attività lavorativa, ma, nel contempo, la Corte di Cassazione, con sentenza n. 20722 della V Sezione del mese di giugno 2010, ha riconosciuto piena legittimità, da parte del datore di lavoro, di introdurre sistemi di controllo mirati alla tutela del proprio patrimonio aziendale.

Secondo quanto stabilito dalla Corte i contenuti multimediali raccolti con sistemi audiovisivi  mirati a proteggere il patrimonio aziendale sono pienamente utilizzabili come prove di reato anche se l’eventuale imputato è un lavoratore subordinato.

Proposta di legge, modifica dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori

È stata presentata in Parlamento una proposta di legge che intende introdurre misure di carattere sperimentale per favorire l’occupazione a tempo indeterminato nelle aree svantaggiate e dei lavoratori in mobilità, nonché modifica all’articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300 (statuto dei lavoratori).

Le norme del progetto di legge si propongono di offrire alle imprese, in via sperimentale e fino al 31 dicembre 2012, la possibilità di assumere a tempo indeterminato lavoratori in mobilità potendo avvalersi, in caso di licenziamento che non abbia carattere discriminatorio, di una tutela di carattere solamente risarcitorio.

No alle tutele dell’articolo 7 dello Statuto per i pubblici dipendenti

La circolare n. 28 del 2 agosto 2010 ha chiarito che la procedura di impugnazione delle sanzioni disciplinari, di cui ai commi 6 e 7 dell’articolo 7, della Legge n. 300/70, non si applica ai dipendenti pubblici.

Ovvero, secondo il parere del Dipartimento della Funzione Pubblica del Ministero del Lavoro, rimane del tutto inapplicato per i lavoratori dell’amministrazione pubblica il collegio arbitrale previsto dall’articolo 7 dello statuto.

Il controllo dei lavoratori e la tutela prevista dallo statuto dei lavoratori

L’articolo 4 della legge 300/1970, meglio conosciuta come lo Statuto dei lavoratori, dispone il divieto assoluto di installazione per effettivo uso, di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature (similari quanto agli effetti indesiderati), destinate al controllo a distanza dell’attività dei lavoratori (cioè qualsiasi controllo al di fuori della percezione o cognizione diretta del controllato e, quindi, a sua insaputa).

La violazione di questa norma comporta sanzioni penali a carico del datore di lavoro.

I lavoratori e lo studio

Lo Statuto dei lavoratori prevede, all’articolo 10, che i lavoratori studenti, compresi quelli universitari, al fine di sostenere prove di esame, hanno diritto a fruire di permessi giornalieri retribuiti. Non

Il lavoratore e la formazione

Il Legislatore ha introdotto con la legge  n. 53/2000, meglio conosciuta come legge sui congedi parentali, l’istituto del congedo per la formazione come un valido strumento per la crescita professionale e culturale dei lavoratori.

La legge ha apportato sostanziali modifiche sul diritto alla formazione estendendo le tutele e le possibilità già previste. Infatti, restano immutate le disposizioni previste relative al diritto allo studio così come sono poste in evidenza nell’articolo 10 della legge 20 maggio 1970, n. 300, meglio conosciuto come lo Statuto dei lavoratori.

Funzione Pubblica, la riforma Brunetta è direttamente esecutiva

Il mese scorso avevamo dato evidenza della decisione del Tribunale di Torino in merito ad un ricorso presentato dalle organizzazioni sindacali contro l’Inps per la presunta violazione dell’articolo 28 della legge 300/1970, lo statuto dei lavoratori.

Infatti, il Tribunale di Torino aveva accolto il ricorso delle organizzazioni sindacali poiché il dirigente della sede regionale del Piemonte dell’istituto previdenziale aveva disposto unilateralmente modifiche sull’organizzazione e sulla gestione della banca ore smentendo alcune regole del vecchio contratto collettivo e giustificando il suo operato facendo riferimento al decreto legislativo n. 150/2009.

Lo statuto delle libertà

 Quarant’anni fa, il 20 maggio del 1970, venne promulgata la legge 300, meglio conosciuta come lo Statuto dei lavoratori.

La legge 300 rappresenta il punto di arrivo di un percorso pieno di difficoltà partito dal congresso di Napoli. L’allora segretario della CGIL Di Vittorio volle, nel III congresso nazionale del novembre 1952, formulare la richiesta di uno Statuto dei diritti della libertà e della dignità dei lavoratori nell’azienda riassunta in modo preciso dallo slogan “la costituzione nelle fabbriche”.

CISL, in ricordo di Giulio Pastore

 La Cisl, il secondo maggiore sindacato italiano, vuole ricordare il suo fondatore e lo fa con un convegno in occasione del 60° anniversario della sua fondazione avvenuta il 30 aprile 1950.

Giulio Pastore, il protagonista del sindacalismo democratico, il 30 aprile del 1950 decise di dare vita alla Confederazione Italiana Sindacati lavoratori, la CISL.

Infatti, al Teatro Adriano di Roma, la  Lcgil (Libera confederazione generale italiana dei lavoratori, la Fil (Federazione italiana del lavoro) e la Ufail (Unione federazioni autonome italiane lavoratori) si sciolgono per dar vita ad una nuova pagina del sindacalismo italiano.

Le ingiurie verso il datore di lavoro non giustificano il licenziamento

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 9422 del 21 aprile 2010, ha ribadito che in presenza di ingiurie verso il proprio datore di lavoro, il lavoratore non può essere licenziato senza che si proceda secondo i dettami dell’articolo 7 dello Statuto dei lavoratori.

Non può essere invocata, da parte del datore di lavoro, la giusta causa, anche in presenza in minacce e ingiurie o di gravi insubordinazione tanto da ledere l’elemento della fiducia che vige in ogni rapporto di lavoro.

Il datore di lavoro anche in presenza di questi elementi non può procedere, in maniera unilaterale, al licenziamento senza il necessario preventivo rispetto della procedura disciplinare appositamente prevista (articolo 7).