I risparmi per le famiglie grazie alla liberalizzazione

Secondo i dati elaborati dalla CGIA di Mestre su base Istat le liberalizzazioni volute dal governo Monti incideranno per il 15% sulla spesa totale delle famiglie italiane: il calcolo è stato realizzato elencando le voci che saranno interessate dal provvedimento che il Governo presenterà nelle prossime ore. In effetti, a fronte di una spesa media annua complessiva pari a 29.520 euro, i beni e i servizi che saranno “liberalizzati” hanno un valore economico di poco inferiore ai 4.500 euro (precisamente 4.437 euro) pari, per l’appunto, al 15% della spesa totale.

I finanziamenti alle aziende che esportano

Si sa, la Simest è la finanziaria pubblico-privato partecipata dal ministero dello Sviluppo economico che si occupa di supportare le aziende che esportano. In questa particolare congiuntura economica arrivano segnali positivi dalla domanda internazionale e progetti di investimento all’estero tanto che la finanziaria ha approvato diversi progetti perché vede, tra l’altro, il mercato estero come possibile rilancio dell’economia nazionale.

La sicurezza nelle imprese e il bando dell’Inail, chiarimenti operativi

Sono state rilasciate alcuni chiarimenti in merito all’assegnazione degli oltre 200 milioni di euro a sostegno per le politiche rivolte alla sicurezza.

A questo proposito si ricorda che le imprese dovranno riguardare locali un cui viene svolta effettivamente l’attività produttiva: occorre premunirsi della perizia di un tecnico abilitato che dovrò attestare la congruità del progetto e il miglioramento della sicurezza in base ai rischi presenti.

Nuove disposizione per la vendita delle case in fatto di certificazione energetica

Per chiunque voglia vendere o  affittare un’abitazione dal primo gennaio 2012 è diventato obbligatorio esporre la relativa certificazione energetica: una buona conseguenza per i tecnici abilitati che dovranno rilasciare la necessaria certificazione abilitante.

In effetti, per le ultime disposizioni legislative è diventato obbligatorio per chi vuole vendere o affittare un immobile pubblicare e darne la necessaria informazione negli annunci di vendita in qualsiasi forma indipendente dalla vendita.

Il recupero crediti e la crisi delle piccole imprese

Il recupero dei crediti costa alle imprese qualcosa come 10 miliardi di euro all’anno alle imprese tanto da provocare seri problemi di continuità economica: il dato arriva da alcune stime della CGIA di Mestre.

In effetti, la stessa CGIA di Mestre chiede a gran voce che nella cosiddetta fase 2 del governo Monti si inserisca anche un meccanismo di pagamenti certi che possano dare risposte precise ad una richiesta in questo senso dell’Unione Europea perché l’allungamento dei tempi di pagamento provocano seri problemi in special modo alla piccola impresa che devono farsi carico di mezzi di pagamento per sopperire alla mancanza di liquidità provocata dal ritardo nell’incasso delle fatture.

Il rinnovo delle abilitazioni al trasporto dei rifiuti ambientali

 Con la circolare del 16 dicembre 2011 con protocollo 1461/ALBO/PRES, l’Albo gestori ambientali ricorda che il 25 dicembre 2011 scade l’iscrizione al trasporto in conto proprio di rifiuti.

In effetti, l’Albo ricorda che la mancata presentazione della domanda di rinnovo dell’iscrizione entro il termine indicato, comporterà la cancellazione d’ufficio dell’iscrizione stessa con la conseguente impossibilità per l’impresa di continuare con i trasporti fino alla richiesta ed ottenimento di nuova iscrizione.

Il distacco dei lavoratori in cassa integrazione

Il meccanismo del distacco dei lavoratori presso altre aziende può essere utilizzato anche per i lavoratori in cassa integrazione ordinaria e straordinaria: ecco quanto precisa la circolare 28/2005 del Ministero del lavoro.

In effetti, è possibile ricorrere al distacco di personale proprio per limitare il ricorso alla CIG/CIGS al fine di soddisfare l’interesse del distaccante di mantenere inalterato il proprio capitale umano altrimenti posto a rischio dalla sospensione dell’attività lavorativa, anche se occorre inquadrare il tutto nell’ambito del necessario accordo sindacale.

Il rinvio al 2013 per gli indici di congruità del Durc

Con la delibera n. 1/2011 del 16 novembre scorso, il Comitato della bilateralità ha deciso di inserire per il 1 gennaio 2013 il requisito per il rilascio del Durc regolare in materia di verifica della congruità, ovvero per il test di congruità o indici di congruità.

Ricordiamo che il test di congruità, introdotto con accordo del 28 ottobre 2010 ( di attuazione della Legge n.296/2006) al fine di promuovere la regolarità contributiva, prevede il rispetto di determinati indici di congruità quali quelli della manodopera, per settore, per categorie di imprese o per territorio. In sostanza, questi indici sono percentuali che sono utilizzati per stabilire l’incidenza minima del costo del lavoro, comprensivo di contributi, rapportato all’opera realizzata: se il valore così  ottenuto è sotto di questi riferimenti allora scatta una presunzione di non congruità dell’impresa.

Statuto delle imprese, approvata la proposta

Approvato alla Camera, il 3 novembre 2011, la proposta per lo statuto delle imprese: è stata licenziata definitivamente dalla Camera la proposta, già approvata in prima lettura e successivamente modificata dal Senato (AS 2626), volta a stabilire i principi che concorrono a definire lo Statuto giuridico delle imprese, con particolare riferimento alle micro, piccole e medie imprese, anche sulla scorta delle indicazioni contenute nello “Small Business Act ” adottato dall’Unione europea; infatti, si ricorda che lo Small Business Act è stato attuato con la direttiva del Presidente del Consiglio del 4 maggio 2010, che individua delle proposte di intervento in relazione ai dieci principi informatori dello Small Business Act.

Governo, a quando il Decreto sviluppo?

Le imprese hanno già da tempo messo sotto accusa il governo per via dell’assenza di serie politiche utili al rilancio del Paese; in effetti, dopo aver varato la Legge di Stabilità il governo si sta concentrando su un ampio ventaglio di proposte finalizzate al rilancio economico anche se, poi, mancano fondi da destinare alle imprese.

Secondo alcune indiscrezioni il governo cerca di concretizzare proponendo, ad esempio, un ampio ricorso al telelavoro e a delle procedure di assunzione più semplici tanto da ridurre il peso amministrativo anche se poi, come ha osservato il ministro dello sviluppo Paolo Romani e quello del lavoro Maurizio Sacconi

Siamo intenzionati a rendere ancor più incentivato l’apprendistato e a incoraggiare il telelavoro soprattutto nel momento della nascita dei figli in una famiglia. Previste anche misure di semplificazione per incoraggiare le assunzioni

Enpals e il certificato di agibilità

L’impresa al fine di utilizzare lavoratori dello spettacolo, artisti e tecnici, deve munirsi del certificato di agibilità, ovvero il documento che autorizza l’impresa a far agire nei locali di proprietà (o di cui le stesse imprese abbiano un diritto personale di godimento) i lavoratori in relazione  ad uno specifico evento (o ad una serie di eventi).

In effetti, l’impresa ha l’obbligo di denunziare all’Ente le persone da essa occupate, indicando la retribuzione giornaliera corrisposta e tutte le altre notizie che saranno richieste dall’Ente per l’iscrizione e per l’accertamento dei contributi.

Inail, le nuove tecnologie e la sicurezza sul lavoro

 Si è concluso il congresso internazionale organizzato da Ilo e Issa a Istanbul sul tema della sicurezza sul lavoro, un momento, anche formativo, per fare il punto sulla situazione si cambiamenti economico-sociali che stanno influenzando le dinamiche della prevenzione nel mondo del lavoro. All’evento ha partecipato anche l’Inail nell’ottica che la sicurezza sul lavoro non può rinunciare ad un approccio globale affrontando problematiche legate alle nanotecnologie, ai cambiamenti climatici, alla globalizzazione fino alla crescita delle migrazioni e l’aumento dell’economia informale.

L’Ilo ha approfittato dell’occasione per esporre la sua ricerca dei lavori più a rischio: importanti numeri che pongono in luce l’importanza del fenomeno. Infatti, Seiji Machida, direttore del Programma per la sicurezza e la salute sul lavoro e l’ambiente dell’Ilo, nell’ambito del  rapporto “Tendenze globali e sfide in materia di salute e sicurezza” ha posto in evidenza l’analisi svolta.

Lavoro, in arrivo il fondo di garanzia per le piccole imprese

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 207 del 7 settembre 2011 il Decreto Interministeriale del 6 giugno 2011 riguardante la riserva alla concessione di cogaranzie e controgaranzie a favore dei consorzi dei confidi, nell’ambito delle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.

Nell’ambito delle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all’art. 2, comma 100, lettera a) della legge 23 dicembre 1996, n. 662 una quota di 10 milioni di  euro è  riservata alla concessione di cogaranzie e controgaranzie a favore dei consorzi dei confidi, come identificati nelle  premesse,  aventi  sede  legale nelle province con il più alto tasso di  utilizzazione  della cassa integrazione guadagni di cui all’allegato sub. B  facente parte integrante del presente  decreto,  in relazione ad operazioni finanziarie a favore di imprese ubicate nelle medesime province.

Lavoro: imprenditoria giovanile, nasce Osservatorio Unioncamere

 Nel nostro Paese sono l’11,8% sul totale, 720 mila in termini numerici, le imprese giovanili, ovverosia con a capo un titolare avente un’età sotto i 35 anni; e di queste, ben 200 mila operano nel commercio. A rilevarlo è stata Unioncamere in concomitanza con l’annuncio relativo alla nascita dell’Osservatorio sull’Imprenditoria Giovanile. Stando ai dati consolidati al 31 dicembre del 2010, in Italia si contavano poco più di 6,1 milioni di imprese esistenti, con Roma Provincia primatista, con ben 44.166 imprese, per quel che riguarda proprio l’imprenditoria giovanile.