Manovra bis 2011, per la CISL è necessaria

La segreteria della CISL ha espresso il suo giudizio sulla manovra bis 2011 fortemente voluta dalla BCE: una posizione che per nulla condivide l’analisi della CGIL che ha espresso nei giorni scorsi. In effetti, per la segreteria del secondo sindacato italiano questa seconda manovra si è resa necessaria per la difficoltà dei nostri conti pubblici per arrivare, per il 2013, al pareggio di bilancio.

Anche se rimangono punti da migliorare con le parti sociali, per la Cisl la manovra di agosto è apprezzabile perché cerca di definire interventi strutturali che si indirizzano alla riduzione dei costi della politica e degli assetti istituzionali, con il superamento delle Province al di sotto dei 300.000 abitanti e con l’accorpamento dei piccoli comuni, fino all’avvio della liberalizzazione dei servizi pubblici locali.

Arriva l’apprendista in affitto

La riforma dell’apprendistato, approvata alla fine di luglio 2011, ha apportato importanti novità nel segmento lavorativo degli apprendisti.

In effetti, la nuova disposizione non lascia dubbi tanto da risolvere un contenzioso durato anni: l’apprendista può lavorare come lavoratore somministrato, ossia è possibile, con il nuovo Testo Unico sull’apprendistato, l’assunzione da parte delle Agenzie per il lavoro di apprendisti e procedere in regime di somministrazione.

Ricordiamo che la somministrazione di lavoro, o di manodopera, consente ad un soggetto, definito utilizzatore, di rivolgersi ad un altro soggetto appositamente autorizzato, chiamato somministratore, per utilizzare il lavoro di personale non assunto direttamente, ma dipendente del somministratore.

Lavoro, chiarimenti sull’età pensionabile chiesti dall’Avia

Il Ministero del lavoro, attraverso la Direzione generale per l’Attività Ispettiva, ha fornito alcuni, mediante l’interperllo n. 35/2011, chiarimenti in merito ad alcune osservazioni avanzate dall’Avia, ovvero Assistenti di Volo Italiani Associati, a proposito agli accordi di mobilità anteriori al D.L. 31 maggio 2010, n. 78 (convertito dalla Legge n. 122/2010), ma operanti in epoca successiva.

L’Avia ha chiesto, infatti, alcuni chiarimenti in merito all’interpretazione dell’art. 12, comma 12 ter, lett. a) della legge in oggetto, ossia relativo all’incremento dell’età pensionabile in relazione all’incremento della speranza di vita accertato dall’ISTAT verso i lavoratori destinatari di procedure di mobilità già sottoscritte in sede ministeriale prima dell’entrata in vigore della stessa legge (30 aprile 2010).

Manovra bis 2011, novità per gli ordini professionali

Soddisfazione da parte degli ordini professionali per il rispetto dei principi del sistema attuale, anche se poi occorrerà introdurre alcuni ammodernamenti.

Nello specifico ha espresso viva soddisfazione la presidente del CUP Marina Calderone che, attraverso un comunicato stampa, pone in evidenza la condivisione degli obiettivi del governo insieme alla garanzia del ruolo degli Ordini professionali che la nostra carta Costituzionale pone in essere

In un momento in cui a tutti i lavoratori vengono richiesti sacrifici è giusto che anche i professionisti facciano la loro parte. Fondamentale per noi era il mantenimento dei principi su cui si basa il sistema ordinistico italiano che è pieno riconoscimento del valore delle professioni. Le novità introdotte dal decreto legge anticrisi erano per altro già contenute nella proposta di modernizzazione degli Ordini presentata al Ministro di Giustizia a luglio 2010 e nel provvedimento attualmente in corso di iter parlamentare, per il quale ci sono state le audizioni in Commissione Giustizia della Camera. Certamente qualcuna delle novità normative potrà non essere completamente condivisa da tutti, male richieste provenienti soprattutto da ambienti datoriali miravano alla totale abolizione degli Ordini.

Manovra 2011, la chiusura delle partite IVA

In arrivo chiarimenti da parte delle Agenzie delle Entrate in merito al decreto legge 6 luglio 2011, n.  98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011 n. 111, ovvero la manovra correttiva finanziaria del mese di luglio 2011.

In particolare, in merito alla chiusura d’ufficio delle partite IVA  inattive (disposta dall’articolo 23, commi 22 e 23 delle legge n. 111), le disposizioni contenute si inseriscono nel quadro delle previsioni nazionali finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni di evasione e frode in materia di IVA nazionale e comunitaria. In effetti, la volontà del legislatore è quello di ridurre il numero delle partite IVA formalmente attive a quelle effettivamente operanti nel nostro sistema.

Manovra bis 2011, le critiche della CGIL

Per la CGIL la manovra bis 2011 ha rispettato il solito copione tanto che Susanna Camusso, in una intervista su “l’Unita”, afferma

siamo responsabili, siamo disponibili, purché si rispetti un principio di equità sociale, purché a pagare non siano sempre gli stessi” altrimenti “si dovrà ricorrere alle forme classiche della protesta

Lo sciopero generale è una possibilità che la CGIL sta valutando anche per dare un segnale preciso al governo e per chiedere al ministro dell’Economia che il costo della crisi non possono pagarlo i soliti lavoratori a reddito fisso.

Lavoro, chiarimento per il pensionamento anticipato

In arrivo dal Ministero del lavoro le prime indicazioni a proposito dell’accesso anticipato al pensionamento per il lavoratori addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, il cosiddetto lavoro usurante, attraverso la circolare n. 22 del 10 agosto 2011.

In effetti, la Direzione Generale per le Politiche Previdenziali e quella per l’Attività Ispettiva forniscono le prime indicazioni operative per usufruire dei benefici previsti dal Decreto Legislativo n. 67/2011, che consente un accesso anticipato al pensionamento per il lavoratori “addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti”.

Manovra 2011, le novità sulle pensioni

Approfittiamo di questo articolo per riassumere le novità che la recente normativa ha introdotto nel nostro sistema pensionistico e alcune di queste sono solo temporanee, ossia le disposizioni in campo pensionistico previsti dagli articolo 18 e 38 della legge del 15 luglio 2011 n. 111 in vigore a decorrere dal 17 luglio 2011.

L’articolo 18 fissa interventi in materia previdenziali prevedendo, comma 1, la graduale elevazione dell’età anagrafica da 60 a 65 anni per l’accesso alla pensione di vecchiaia delle lavoratrici del settore privato e autonomo.

Il comma 3 fissa nuovi criteri per la rivalutazione delle pensioni e al comma 4, lett. a) e b), si anticipa l’adeguamento dei requisiti di accesso alla pensione agli incrementi della speranza di vita.

Manovra bis 2011, le proposte della CGIL

La BCE ci ha chiesto di approntare un serio programma di risanamento tanto da dover anticipare il pareggio del bilancio rispetto alla data fissata dal governo italiano. A questo riguardo la CGIL ha approntato una sua proposta per evitare di arrivare la tavolo negoziale senza nessuna indicazione possibile valida alternativa al solito copione, ovvero colpendo al solito la previdenza e l’assistenza o il reddito dei lavoratori a stipendio fisso.

Per prima cosa la CGIL chiede un piano strutturale di lotta all’evasione fiscale e al sommerso, un’imposta sui grandi immobili e una ordinaria sulle grandi ricchezze, l’armonizzazione a livello europeo della tassazione sulle rendite finanziarie, la riduzione dei costi della Politica e l’aumento della tassa di successione per avviare un intervento di natura straordinaria per l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro.

Manovra bis 2011, nel mirino le pensioni

Assistenza e pensioni, ecco i due obiettivi della prossima manovra economica tanto che la CGIL ha deciso di prendere una posizione chiara contro tutte le ipotesi che stanno circolando in questi giorni perché, secondo la maggiore organizzazione sindacale italiana, all’iniquità si aggiunge ulteriore iniquità perchè producono ingiustizie e approfondiscono le diseguaglianze.

Per la CGIL non esiste la benché minima volontà del governo a recuperare le risorse dall’evasione e dalle grandi ricchezze e rendite.

È questa la posizione della CGIL che il Segretario Confederale della CGIL, Vera Lamonica, ha chiarito e posto in evidenza perché le ipotesi allo studio del governo sono tante ma con l’unico obiettivo la previdenza e l’assistenza.

No alla pensione di reversibilità all’uxoricida condannato

È stata approvata dal Parlamento una legge che pone fine ad una ingiustizia; in effetti, grazie a questo provvedimento legislativo non ha diritto alla pensione di reversibilità o indiretta, ovvero all’indennità una tantum, i familiari supersiti condannati con sentenza passata in giudicato per i delitti di cui agli articoli 575, 584 e 586 del nostro codice in danno dell’iscritto o del pensionato. Non solo, quelli che si sono macchiati  di questi delitti e sono titolari di una pensione di reversibilità o indiretta, perdono il diritto al relativo trattamento a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge.

Inps, chiarimenti per i lavoratori elettrici e telefonici

Importante comunicazione da parte dell’Inps a proposito del Fondo Elettrici, Telefnici e Volo.

L’Inps con la circolare n. 97 del 22 luglio 2011 – recante “legge 30 luglio 2010, n. 122 – abrogazione delle norme in materia di costituzione della posizione assicurativa. Applicazione della legge 2 aprile 1958, n. 322 ai Fondi speciali Elettrici, Telefonici e Volo” – e condivisa nel suo impianto generale dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali con nota del 15 luglio 2011, prot, 04/UL/000360606, intende fornire criteri di applicazione della legge 2 aprile 1958, n. 322, agli iscritti ai soppressi fondi elettrici e telefonici e al fondo volo.

Inps, obbligo contributivo per i pensionati

In questo particolare momento storico lo Stato è alla ricerca di qualsiasi introito per tentare di sanare la finanza pubblica rivolgendosi in modo particolari ai soliti contribuenti: lavoratori dipendenti e pensionati, anche se, poi, esistono dei settori ancora non impattati minimamente.

Il nostro maggiore istituto previdenziale del settore privato, l’Inps, emanando la circolare n. 99 del 22 luglio 2011, ha fornito alcune precisazioni su quanto previsto dalla legge n. 111 del 15 luglio 2011 (manovra 2011) dove all’articolo 18, comma 11 e successivi, ha introdotto disposizioni volte a chiarire la posizione previdenziale dei soggetti iscritti agli enti di diritto privato di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994, n. 509 e 10 febbraio 1996, n. 103.

In effetti, la legge introduce l’obbligo contributivo per i pensionati che percepiscono redditi da attività professionale.

Inpgi, approvata la riforma previdenziale

Lo scorso 15 luglio 2011 il Consiglio d’amministrazione dell’Inpgi ha approvato all’unanimità la riforma previdenziale che, secondo le osservazioni dell’organo di gestione dell’Istituto, dovrebbe  assicurare solidità ai conti dell’Istituto anche nel lungo periodo. Il Consiglio ha ribadito l’aumento contributivo del 3% a carico delle aziende nell’arco di cinque anni tra il 2012 e il 2016, e sgravi previdenziali per le nuove assunzioni. Non solo, l’Inpgi ha anche recepito i nuovi limiti relativi all’età pensionabile delle donne che sarà aumentata progressivamente a 65 anni nell’arco di dieci anni tra il 2012 e il 2021.

I nuovi sgravi contributivi messi a punto dall’istituto previdenziale dei giornalisti saranno validi solo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e sono fissati nella misura del 60% per tre anni, con una riduzione del 12% del costo del lavoro.