Lavoro precario: tutta colpa del basso titolo di studio

 In Italia spesso si identifica la figura del lavoratore precario con quella di un giovane neo laureato o di una giovane neo laureata, ma dati alla mano non è proprio così. A metterlo in evidenza è la CGIA di Mestre, la quale fa presente come nel nostro Paese quasi un precario su due, per l’esattezza il 45,5%, abbia come titolo di studio solo quello relativo alla licenza media. Sono ben 3,75 milioni, complessivamente, i lavoratori che nel nostro Paese sono precari, ovverosia non hanno un contratto di lavoro stabile, e nella maggioranza dei casi questa mancanza di stabilità lavorativa risulta essere strettamente correlata al basso titolo di studio. E se il 45,5% dei precari ha solo la licenza media, una piccola minoranza, pari al 15,5% individua i giovani neo laureati, mentre solo l’1,1%, poco più di 43 mila in tutta Italia, sono i precari che possiedono un diploma post laurea.

Comune di Cagliari: voucher per i giovani che hanno idee innovative

 Scade il prossimo 10 settembre 2010, nel Comune di Cagliari, un importante Bando finalizzato alla concessione di voucher ai giovani, aventi un’età compresa tra minimo 18 e massimo 35 anni, che hanno delle idee innovative in particolare nel settore dell’informatica applicata alla rete Internet. Trattasi, nello specifico, di un’iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Giovanili riguardo alla Sperimentazione Piani locali Giovani che risultano essere cofinanziati dall’Amministrazione cittadina, e finanziati dall’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e dal Ministero della Gioventù. Possono essere ammessi al Bando, che prevede l’assegnazione di voucher aventi un valore unitario di 2.000 euro, sia i giovani aventi un’età compresa tra i 18 ed i 35 anni, sia le Associazioni giovanili a patto che queste abbiano la sede legale o risiedano sul territorio del Comune di Cagliari.

Provincia di Trieste: Bando per l’imprenditoria giovanile

 Si chiama “CreoAutonomia”, ed è un interessante Bando che nei mesi scorsi ha lanciato la Provincia di Trieste al fine di andare ad incentivare la creatività giovanile e per indirizzare i giovani verso forme innovative di imprenditorialità. Il Bando, a seguito di una proroga, scade il 31 agosto 2010, ed andrà a premiare i migliori tre progetti presentati con l’erogazione di un contributo massimo per progetto pari a 7.500 euro a copertura fino al 75% delle spese sostenute. Il contributo potrà essere concesso a patto che il giovane, in qualità di persona fisica, si impegni ad avviare una nuova attività d’impresa; non a caso ai fini della partecipazione al Bando sono associati ben sei allegati: l’allegato 1 riguarda la dichiarazione di possesso dei requisiti soggettivi, e poi a seguire la tabella riassuntiva dei componenti dell’impresa, l’informativa in ordine al trattamento dei dati personali, la dichiarazione di impegno all’avvio del progetto di impresa o attività professionale, il business plan ed il prospetto degli investimenti.

Lavoro intermittente e parasubordinato in aumento nella Regione Veneto

 Nel periodo dall’1 luglio del 2009 al 30 giugno di quest’anno nella Regione Veneto è proseguita l’espansione sia del lavoro intermittente, sia di quello parasubordinato, ovverosia con contratto di lavoro co.co.pro. e similari. A farlo presente è l’Amministrazione regionale che sull’andamento del mercato del lavoro nel Veneto ha presentato i dati nel corso di una conferenza stampa, dalla quale è inoltre emerso un rallentamento per quel che riguarda la perdita di posti di lavoro con contratto dipendente. Nel dettaglio, sono stati persi 41 mila posti di lavoro dipendente rispetto ai 53 mila persi nell’anno precedente; inoltre, è stata rilevato, seppur con ritmi di crescita modesti, un miglioramento per quel che riguarda la dinamica delle assunzioni con contratti di lavoro a termine, mentre nel comparto manifatturiero cresce l’offerta di lavoro per i maschi adulti.

Occupazione femminile: gli incentivi per le donne in Toscana

 In Toscana l’Amministrazione, a favore dell’occupazione femminile, promuove una misura di part-time volontario, sulla base di accordi sindacali, ed a tempo indeterminato, che permette all’impresa di ottenere degli incentivi a fronte di incrementi occupazionali. A ricordarlo è stato l’Assessore regionale Simoncini, il quale ha sottolineato come la Regione Toscana riuscirà a tirarsi fuori dalla fase di crisi solo se ci saranno più donne al lavoro. Questo perché è stato proprio il lavoro femminile quello più penalizzato a seguito della crisi economica, ragion per cui l’Amministrazione regionale ha provveduto a potenziare le misure a favore delle donne ed in particolare a favore di quelle lavoratrici in condizioni di svantaggio. Ad esempio, a favore delle donne lavoratrici immigrate, che nella Regione sono da un lato sempre più presenti, e dall’altro sempre più in difficoltà nell’inserimento nel mercato del lavoro, c’è un progetto pilota finalizzato al riconoscimento delle competenze nei casi di mancato riconoscimento dei titoli di studio.

Lavoro Emilia-Romagna: sistema dei voucher per attraversare la crisi

 Nella Regione Emilia-Romagna, al fine di poter mettere in atto al meglio le azioni previste dal piano di politiche attive, ed al fine di attraversare la crisi finanziaria ed economica, sarà utilizzato il sistema dei voucher. A darne notizia è l’Amministrazione regionale in concomitanza con l’annuncio relativo all’adozione, per quel che riguarda il controllo delle attività di formazione, di un sistema di gestione semplificato non più basato sul controllo amministrativo delle spese, ma orientato al risultato finale delle attività formative che saranno state finanziate. La Regione Emilia-Romagna, quindi, in merito alle attività di formazione professionale che risultano essere cofinanziate dall’FSE, il Fondo sociale europeo, ha annunciato l’introduzione di una vera e propria piccola rivoluzione che garantirà uno snellimento delle procedure a vantaggio di tutti i fruitori degli interventi di sostegno alla formazione ed al lavoro in una fase congiunturale come quella attuale che, di certo, dal fronte occupazionale non è delle migliori.

Lavoro in agricoltura: 50 mila posti al Sud sono a rischio

 A causa della manovra economica messa a punto dal Governo, il settore agricolo nelle campagne del Mezzogiorno rischia grosso visto che, secondo quanto riporta la Coldiretti, sono ben 50 mila i posti di lavoro a rischio a causa dell’inasprimento dei costi contributivi. In particolare, l’Organizzazione degli agricoltori fa presente come nella manovra non sia presente la stabilizzazione per quel che riguarda le agevolazioni contributive che, negli ultimi cinque anni e mezzo, hanno permesso alle aziende agricole operanti nelle zone svantaggiate, ed in quelle agricole montane, di poter andare avanti. Secondo la Coldiretti il mancato rinnovo delle agevolazioni sarebbe grave visto che in questo modo, a danno degli imprenditori onesti, scatterebbero fenomeni di concorrenza sleale e di occupazione in nero che chiaramente il nostro Paese non può più permettersi.

Brianza Economica: un premio ai lavoratori fedeli all’impresa

 La Camera di Commercio di Monza e Brianza ha lanciato la terza edizione di “Brianza Economica“, un importante premio che punta a dare il giusto riconoscimento non solo alle imprese più longeve sul territorio di Monza e Brianza, ma anche ai lavoratori più “fedeli”, ovverosia a quelli che per almeno 25 anni hanno lavorato per la stessa azienda. Il premio “Brianza Economica“, i cui termini di partecipazione scadono il prossimo 30 luglio 2010, punta così a premiare sia le imprese, con almeno 25 anni di attività, sia i loro dipendenti per la loro fedeltà pluriennale in una fase congiunturale caratterizzata dalla necessità, molto spesso, di pianificare ed attuare il ricambio generazionale anche per evitare la chiusura. Dal Rapporto “Tra continuità e rinnovamento”, realizzato proprio dalla Camera di commercio di Monza e Brianza, infatti, emerge come ben tre imprese su dieci impegnate nel processo di ricambio generazionale abbiano chiuso i battenti, mentre nel 12% dei casi, con lungimiranza, le aziende hanno pianificato il ricambio generazione facendo la scelta strategica di andare ad inserire negli organici degli imprenditori più giovani.

Provincia di Milano: Bando per l’occupazione giovanile

 La Camera di Commercio di Milano, insieme al Comune ed alla Provincia, ha lanciato “Valorizza i giovani della tua impresa“, un Bando per il sostegno all’occupazione giovanile che ha una dote pari a ben 1 milione di euro, e che punta sia ad agevolare le piccole e medie imprese, sia i lavoratori di età compresa tra i 20 ed i 29 anni nella stabilizzazione attraverso la trasformazione del contratto di lavoro a tempo determinato in uno a tempo indeterminato. Le micro imprese e le piccole e medie imprese, appartenenti a tutti i settori dell’economia, ed aventi la sede legale a Milano, oppure in Provincia, possono presentare la domanda di accesso al Bando entro e non oltre la data del 15 settembre 2010. Per la stabilizzazione di ogni giovane, anche con contratto di apprendistato, di somministrazione o di collaborazione a progetto, è pronto un contributo a fondo perduto pari a 3.000 euro; il tutto a patto che i lavoratori da stabilizzare abbiano accumulato negli ultimi tre anni, anche in via non continuativa, un periodo di lavoro in azienda pari ad almeno 365 giorni.

Occupazione Toscana: aiuti ai lavoratori del tessile

 Nella Regione Toscana arrivano nuovi fondi per aiutare i lavoratori colpiti dalla crisi. A seguito di una convenzione stipulata dall’Amministrazione regionale con il Ministero del Lavoro, infatti, ci sono a disposizione ben 25 milioni di euro per mettere a punto misure di sostegno al lavoro, attraverso politiche attive, per il distretto del tessile a Prato. La convenzione, in particolare, è stata siglata a Roma in presenza di Roberto Cenni, Sindaco di Prato, da Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana, da Lamberto Gestri, presidente della Provincia di Prato, e dal sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli. In particolare, le risorse a disposizione saranno ripartite sul territorio sia a favore dei lavoratori che risiedono nella provincia di Prato, sia a quelli che, pur non appartenendo al territorio provinciale, rientrano comunque nel distretto del tessile. Trattasi, nello specifico, dei Comuni di Montale, Quarrata e Agliana in provincia di Pistoia, e Campi Bisenzio e Calenzano in Provincia di Firenze.

Laurea? Non voglio fare l’operaio

Che di questi tempi riuscire a trovare un impiego non fosse semplice si sapeva ma forse quello di cui tutti non eravamo a conoscenza è che sebbene il periodo di

Lavoro Piemonte: arriva il nuovo contratto di insediamento

 Al fine di salvaguardare nel tempo i livelli occupazionali sul territorio, la Regione Piemonte ha messo a punto il nuovo contratto di insediamento che sarà in grado di garantire più occupazione a seguito di vincoli più stringenti per le imprese che, in particolare, dovranno vincolare la presenza degli impianti nella Regione per almeno dieci anni, e dovranno altresì garantire un numero minimo obbligatorio di posti di lavoro. Ad annunciare il nuovo contratto di insediamento, nel corso di una conferenza stampa, è stato Massimo Giordano, assessore regionale allo Sviluppo economico ed alle Attività produttive, precisando che trattasi di una misura rientrante nel Piano straordinario per l’occupazione, e che in questo modo l’Amministrazione punta a mettere al centro nello sviluppo produttivo i lavoratori. Il tutto a fronte di uno stanziamento di risorse pari a ben 60 milioni di euro in due anni che saranno concessi ad imprese e ad organismi di ricerca senza scopo di lucro nel rispetto dei vincoli, più stringenti, definiti con il nuovo contratto di insediamento.

Comune di Cesena: borse-lavoro e voucher per giovani e cassintegrati

 Nel Comune di Cesena l’Amministrazione, tenuto conto del fatto che la crisi ancora si fa sentire per quel che riguarda lo sviluppo economico e l’occupazione sul territorio, prevede di andare a stanziare, nell’ambito del bilancio di previsione per l’anno 2011, ben 150 mila euro di risorse finalizzate alla messa a punto di borse-lavoro e di voucher da destinare ai lavori socialmente utili, e per sostenere il reddito di giovani e lavoratori in cassa integrazione. A riguardo il Comune di Cesena ha già incontrato i Sindacati confederali, ed ha altresì istituito un gruppo di lavoro per rivolgere la massima attenzione ai problemi inerenti il lavoro e l’occupazione. In accordo con quanto dichiarato da Paolo Lucchi, Sindaco del Comune di Cesena, la crisi sul territorio non solo morde ancora, ma anzi la situazione sembra essere diventata ancor più critica.

Lavoro Toscana: nuovo Bando per creare posti di lavoro

 La Regione Toscana è nuovamente scesa in campo a favore delle imprese e del sostegno all’occupazione con un nuovo Bando, la cui scadenza è fissata per il prossimo 29 ottobre 2010, che mira sia ad aiutare quei settori più in difficoltà, sia ad agevolare lo sviluppo delle realtà imprenditoriali che risultano essere più competitive. A darne notizia è stato l’Assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, il quale ha spiegato che il Bando ha una dote pari a ben sei milioni di euro, di cui 2 milioni di euro a favore di settori imprenditoriali chiave come l’ambiente e l’energia. Il Bando, in particolare, mira a creare nuove imprese ma anche nuova occupazione visto che la graduatoria sarà stilata anche tenendo conto dell’impegno da parte dell’azienda di reinserire figure espulse dal mercato del lavoro e quelli in mobilità o in cassa integrazione.