L’obbligo del preavviso

L’obbligo del preavviso si rivolge ai datori di lavoro privati e pubblici ed è disciplinato dall’articolo 2118 del codice civile.

Non solo, il preavviso deve anche essere concesso dal lavoratore dipendente quando decide di recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Al contrario, il datore di lavoro all’atto del licenziamento per giustificato motivo ha l’obbligo di dare un congruo periodo di preavviso.

In effetti, secondo le disposizioni ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato, dando il preavviso nel termine e nei modi stabiliti, dagli usi o secondo equità.

È possibile anche non concedere il preavviso e in questo caso il recedente è tenuto verso l’altra parte a un’indennità equivalente all’importo della retribuzione che sarebbe spettata per il periodo di preavviso. La stessa indennità è dovuta dal datore di lavoro nel caso di cessazione del rapporto per morte del prestatore di lavoro.

In scadenza il bonus contributivo

Si avvicina la scadenza, fissata al 31 dicembre 2010, per presentare la domanda per ottenere il bonus contributivo.

Come previsto, sulla Gazzetta Ufficiale n. 257 del 3 novembre 2010, è stato pubblicato il Decreto del 30 luglio 2010 che prevede l’accredito figurativo ai fini pensionistici, il cosiddetto bonus contributivo per i disoccupati.

Per l’anno 2010 è stato stanziato un fondo di 40 milioni di euro.

Per accedere al bonus contributivo occorre presentare la domanda entro il 31 dicembre del 2010 all’Inps, il maggiore istituto previdenziale italiano.

Alla domanda devono essere allegati i due contratti di lavoro: quello precedente alla fruizione del trattamento si sostegno al reddito e quello del nuovo rapporto di lavoro.

Ministero del Lavoro, in azione il “Welfare to Work”

Il Ministero del Lavoro ha deciso di lanciare il Welfare to Work per le politiche di reimpiego dei dirigenti.

Il Ministero ha precisato che i datori di lavoro che accetteranno di ricollocare gli ex dirigenti riceveranno un bonus in relazione alla tipologia di contratto applicato.

Il Welfare to Work è un programma di ricollocazione di ex dirigenti over 50 in stato di disoccupazione, attraverso l’attivazione, mediante apposito avviso pubblico, di contributi destinati alle aziende sotto forma di bonus assunzionali.

Il contributo sarà graduato secondo i diversi contratto di lavoro applicato.

Per un ex dirigente over 50 in stato di disoccupazione assunto con un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato per un intervallo temporale di almeno biennale è prevista l’erogazione di un bonus di 10.000,00 euro.

Il rilascio del DURC

Il DURC, ovvero documento unico di regolarità contributiva, è un documento che dimostra l’assolvimento da parte dell’impresa degli obblighi contributi e contrattuali.

Questa particolare attestazione deve essere richiesta alla Cassa Edile o alla sede dell’Inps, o Inail, territorialmente competente.

Nel primo caso, Cassa Edile, si applica quando l’impresa ha l’obbligo di iscrizione alla cassa edile o quando vige un contratto di lavoro del settore edile.

In tutti gli altri casi la necessaria istanza può essere inoltrata, indifferentemente, ad una sede Inps o Inail.

In caso di Pubbliche Amministrazioni appaltanti la richiesta deve essere fatta per via telematica.

Contribuzione figurativa integrativa, arrivato il decreto

È arrivato finalmente il decreto per la contribuzione figurativa integrativa a favore di beneficiari di trattamenti di sostegno al reddito.

Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 257 del 3 novembre 2010, il Decreto 30 luglio 2010 con le modalità di riconoscimento della contribuzione figurativa integrativa a favore di beneficiari di trattamenti di sostegno al reddito non connessi a sospensioni dal lavoro, attuativo dell’articolo 2, commi 132 e 133, della legge 23 dicembre 2009 n. 191 (finanziaria 2010).

Collegato lavoro, CGIL e CISL a confronto

Dopo un confronto parlamentare e sociale durato diversi anni e con sette letture in aula il DDL Lavoro è legge.

La Camera ha approvato il provvedimento con 310 voti favorevoli, 204 contrari e tre astenuti.

È stata scritta la pagina più buia del diritto del lavoro nel nostro Paese, in sostanza è questa l’osservazione della CGIL sul Collegato Lavoro.

Il segretario confederale della CGIL Fulvio Fammoni è fortemente critico e giudica il testo approvato iniquo

Durante la peggiore fase di crisi degli ultimi anni invece di approvare provvedimenti a favore dell’occupazione si abbassano i diritti […]. Si assumono così una grave responsabilità nei confronti dei lavoratori italiani, in particolare verso i più deboli: giovani, donne, disoccupati e immigrati.

Il nuovo Eldorado, il ruolo delle multinazionali italiane nel Guandong

La Cina è in continua crescita economica e le aziende italiane non intendono certamente rinunciare a questa nuova opportunità: enorme disponibilità di manodopera con l’assenza totale di qualsiasi sindacato che sia in grado, e che soprattutto voglia, di tutelare i lavoratori.

Già altre aziende hanno deciso di sfruttare questo nuovo Eldorado: basti pensare alla Foxconn Technology Group, con sede a Taiwan, leader globale nei componenti elettronici per notebook e computer, cellulari e smartphone, fotocamere, videogiochi e lettori mp3.

La Foxconn Technology Group propone i suoi prodotti alle maggiori società occidentali di alta tecnologia.

In questi giorni l’Iscos e Fim-Cisl con la partecipazione dell’Ico, un istituto indipendente cinese, hanno mostrato i risultati di una indagine sulle condizioni di lavoro nelle dieci principali imprese transnazionali metalmeccaniche a casa madre italiana che hanno siti produttivi in Guangdong (la regione più industrializzata della Cina e con la più alta incidenza di suicidi).

Apprendistato, intesa fra Ministero del lavoro e regione Lombardia

Nei giorni scorsi il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell’Istruzione e la Regione Lombardia hanno sottoscritto un’intesa che permetterà agli studenti lombardi di 16 anni di ottenere un titolo di studio attraverso un contratto di apprendistato di primo livello, per adempiere al diritto dovere di istruzione e formazione.

Questo è il primo accordo siglato in Italia tra il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni insieme all’assessore regionale competente per materia Gianni Rossoni e i ministri dell’istruzione Mariastella Gelmini e del lavoro Maurizio Sacconi.

L’accordo rende operativo l’articolo 48 del decreto legislativo 276/03 (apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione).

La democrazia del lavoro, la visione Chrysler

Il neo-presidente dell’Uaw, Bob King, è in visita a Torino con una delegazione americana insieme Cindy Estrada, suo vicepresidente, e, durante un incontro con la Fim Cisl, ha riaffermato la volontà dell’Uaw di privilegiare il tavolo del confronto ponendo in evidenza di quanta strada ha fatto il suo sindacato facendosi paladino di una svolta radicale e storica nel settore americano dell’auto.

In effetti, l’organizzazione sindacale americana ha deciso di improntare le nuove relazioni industriali con il sistema del partenariato piuttosto che sposare l’antagonismo e il conflitto.

A questo proposito Bob King rilancia chiedendo alla controparte, ovvero alla Fiat, più potere decisionale ai dipendenti.

I rapporti sindacali alla Siemens, un possibile modello

In questo periodo si stanno moltiplicando in Europa, e in particolare in Italia, le discussioni per la ricerca di un nuovo modello contrattuale coinvolgendo istituzioni e organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori.

Il recente accordo siglato in Germania alla Siemens è stato definito un contratto di portata storica.

Alla Siemens i licenziamenti devono essere concordati: è questa la vera novità dell’accordo siglato  tra la direzione aziendale, il comitato dei lavoratori e il sindacato tedesco dei metalmeccanici, la IG Metall.

Il contratto stipulato sostituisce un precedente un accordo biennale del 2008 e in scadenza nel mese di settembre.

Tensione alla Ferrari, no allo sciopero di sabato

Di sabato non si sciopera, ecco la richiesta della direzione aziendale inviata ai rappresentanti territoriali di Fim-Cisl e Fiom-CGIL attraverso una lettera nella quale venivano diffidati dal proclamare astensioni dal lavoro durante i sabati di straordinario.

Ricordiamo che il sabato lavorativo è contemplato dal contratto nazionale e confermato dagli accordi siglati nel maggio scorso dagli stessi sindacati con l’azienda.

La Fim-Cisl ha deciso, al contrario, di usare toni concilianti.

La richiesta dell’azienda di Maranello è giusta e il contratto di riferimento nazionale non è in discussione; infatti, l’azienda deve poter contare sulla esigibilità della normativa contrattuale relativa agli straordinari esenti dalla informazione alle rsu così come prevede l’articolo 7 del contratto nazionale alla sezione IV.

Provincia di Vicenza: Patto Sociale e fondi per l’occupazione

 Ammontano a poco più di cinque milioni di euro, in Provincia di Vicenza, gli stanziamenti per agevolare sul territorio la ripresa dell’occupazione. A darne notizia è stata nei giorni scorsi l’Amministrazione provinciale dopo che al riguardo è stato stipulato un Patto Sociale per il Lavoro Vicentino che, in particolare, vede scendere in campo la Fondazione Cariverona con 3,9 milioni di euro di fondi finalizzati a finanziare un progetto col quale si punta ad invertire la tendenza negativa che a livello occupazionale si registra anche sul territorio della provincia di Vicenza; i restanti 1,1 milioni di euro di stanziamenti provengono invece da un cofinanziamento a carico di altri numerosi partner che hanno aderito con l’obiettivo di arginare una crisi che per i lavoratori potrebbe avere delle ricadute ancor più pesanti. Le risorse stanziate, innanzitutto, serviranno per dare sostegno economico a favore di quei cittadini-lavoratori vicentini che attualmente sono disoccupati.

L’associazione in partecipazione

L’associazione in partecipazione è una particolare tipologia di lavoro autonomo dove si consegue un risultato attraverso la partecipazione di un professionista (chiamato amche associato): in sostanza è un contratto di collaborazione.

Possono stipulare un contratto di questo tipo tutte le imprese private con una vasta tipologia di soggetti. La persona fisica destinataria del contratto deve comunque possedere l’età minima per essere avviata al lavoro.