Voucher per l’innovazione: strumento per nuove idee imprenditoriali

 Nell’ambito del Piano Straordinario per l’occupazione, in Piemonte, l’Amministrazione regionale è scesa nuovamente in campo annunciando una nuova misura di sostegno all’imprenditorialità facendo leva anche sui risultati positivi registrati nel nord dell’Europa. E’ stato infatti già pubblicato il relativo Bando per l’Innovation Voucher, uno strumento ideato a favore delle micro imprese, delle PMI, liberi professionisti e persone fisiche affinché possano essere messi in atto processi di miglioramento dei servizi, lancio di nuovi prodotti sul mercato, o miglioramento dei servizi già esistenti. L’Innovation Voucher vuole quindi sia stimolare le nuove idee imprenditoriali, sia rendere ancora migliori quelle esistenti al fine di poter promuovere sul territorio regionale la competitività. I potenziali beneficiari dell’Innovation Voucher potranno iniziare a presentare le domande dall’1 dicembre prossimo e fino e non oltre il 14 gennaio del 2011.

Lavoro Emilia-Romagna: sistema dei voucher per attraversare la crisi

 Nella Regione Emilia-Romagna, al fine di poter mettere in atto al meglio le azioni previste dal piano di politiche attive, ed al fine di attraversare la crisi finanziaria ed economica, sarà utilizzato il sistema dei voucher. A darne notizia è l’Amministrazione regionale in concomitanza con l’annuncio relativo all’adozione, per quel che riguarda il controllo delle attività di formazione, di un sistema di gestione semplificato non più basato sul controllo amministrativo delle spese, ma orientato al risultato finale delle attività formative che saranno state finanziate. La Regione Emilia-Romagna, quindi, in merito alle attività di formazione professionale che risultano essere cofinanziate dall’FSE, il Fondo sociale europeo, ha annunciato l’introduzione di una vera e propria piccola rivoluzione che garantirà uno snellimento delle procedure a vantaggio di tutti i fruitori degli interventi di sostegno alla formazione ed al lavoro in una fase congiunturale come quella attuale che, di certo, dal fronte occupazionale non è delle migliori.

Camera di Commercio Milano: Bando per giovani imprenditori

 Per le piccole e medie imprese di Milano e della Provincia, ma anche per quelle micro, ovverosia i piccoli imprenditori, spesso molto giovani e desiderosi di affermarsi, c’è tempo fino al corrente mese di luglio per poter presentare domanda al Bando 2010 denominato “Connetti la tua impresa. Contributi alle imprese che acquistano o sviluppano nuove tecnologie digitali“. A darne notizia è la Camera di Commercio di Milano che promuove il Bando con l’obiettivo di andare ad agevolare le micro e le piccole e medie imprese della città di Milano e della Provincia che investono in software, in vetrine touch screen, in siti Internet evoluti, ma anche in tecnologie innovative ed all’avanguardia per quel che riguarda la produzione, l’imballaggio ed in generale la gestione del ciclo di consegna che dall’ordine arriva alla fatturazione passando per la consegna del bene o del servizio. Il Bando ha una dote pari a ben 2,5 milioni di euro ed è accessibile fino al prossimo 30 luglio, data ultima utile per poter presentare la domanda di accesso per poter ottenere contributi per il rafforzamento della competitività aziendale nel campo dell’alta e delle nuove tecnologie: dal networking al blog e wiki e passando per il social computing, il Web 2.0 e l’e-commerce oltre ad altri ambiti affini.

Provincia di Monza e Brianza: voucher per l’inserimento di nuovo personale

 Si sono aperti alle ore 12 dello scorso 15 giugno, nella Provincia di Monza e Brianza, i termini di partecipazione ad un Bando finalizzato alla concessione di contributi a fondo perduto, attraverso la formula dei voucher, per valorizzare il capitale umano, con l’inserimento di nuovo personale nelle piccole e medie imprese, ma anche per favorire la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione tecnologica. Per la sola Provincia di Monza e Brianza, in base a precedenti accordi stipulati tra le Regione Lombardia, e gli Enti camerali sul territorio lombardo, lo stanziamento per la concessione dei voucher ammonta a ben 360 mila euro; le domande da parte delle piccole e medie imprese possono essere presentate entro e non oltre le ore 12 del 31 dicembre 2010 salvo l’esaurimento anticipato delle risorse stanziate. Gli ambiti di intervento sono cinque, e riguardano la concessione di voucher per la consulenza tecnologica, la consulenza in materia energetica e ambientale, la consulenza in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, la consulenza in materia di check-up economico-finanziari e, come accennato, la valorizzazione del capitale umano in azienda.

Formazione Emilia-Romagna: corsi per giovani e adulti disoccupati

 A valere sulle risorse del Fondo sociale europeo, in Emilia-Romagna l’Amministrazione regionale ha annunciato d’aver impegnato nove milioni di euro per promuovere per l’anno in corso la formazione dei Poli tecnici. A partire dal prossimo mese di settembre, infatti, i soggetti della rete dei Poli tecnici, ovverosia le imprese, gli enti di formazione, gli istituti scolastici, gli enti di ricerca e le università, organizzeranno ben 28 percorsi IFTS, ovverosia di istruzione e di formazione tecnica superiore, ed altri 94 percorsi di formazione alta e superiore. I beneficiari saranno ben 1.800 persone tra giovani e persone adulte, siano essere inoccupate, occupate o disoccupate che puntano a qualificare, a formare ed a specializzare la propria professionalità in quanto a competenze e conoscenze anche facendo tesoro delle esperienze lavorative e formative fatte in precedenza. I corsi di formazione alta e superiore avranno una durata di 300 ore, mentre quelli di istruzione e formazione tecnica superiore dureranno ben 1.000 ore.

Regione Emilia-Romagna: Bando per giovani atipici

 A partire da sabato scorso, 1 maggio 2010, e fino al 15 del mese prossimo, nella Regione Emilia-Romagna è possibile, avendone i requisiti, partecipare ad un Bando finalizzato a sostenere i progetti dei giovani e dei lavoratori atipici, a partire dagli autonomi e dai liberi professionisti, nel settore della multimedialità. Il Bando prevede nello specifico la presentazione di progetti in aggregazione, con un minimo di tre persone, tra soggetti aventi un’età compresa tra i 18 ed i 40 anni; il valore del progetto presentato deve essere compreso tra i 20 mila ed i 50 mila euro, mentre il contributo offerto a Bando è pari al massimo al 60% del valore. I liberi professionisti ed i lavoratori autonomi potranno così “fare squadra” per presentare progetti che, attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali, abbiano spiccati caratteri di creatività e di innovazione nel campo del multimediale e dell’audiovisivo.

Regione Puglia: Borse di ricerca per giovani laureati

 L’ADISU Puglia, Assessorato regionale al Sud e Diritto allo Studio, ha indetto, attraverso una procedura pubblica, una selezione finalizzata all’assegnazione di numero 3 Borse di ricerca e di mobilità a favore di giovani laureati pugliesi che, avendo un’età inferiore ai 40 anni, possono contare su un curriculum vitae et studiorum eccellente. Con il Bando, visionabile sia al sito Adisupuglia.it, sia sul Portale della Regione Puglia, si punta così a concedere a tre brillanti laureati una Borsa pari a 15 mila euro ciascuno al fine di garantire il loro perfezionamento scientifico e professionale presso  l’Ufficio regionale di Bruxelles. Tre, in particolare, sono le aree di ricerca: la prima riguarda le prospettive finanziarie dell’UE per il periodo dal 2014 al 2020 con particolare riferimento all’importanza dei finanziamenti per le politiche di coesione; la seconda riguarda le attività svolte dalle istituzioni finanziarie internazionali ed europee, mentre la terza area di ricerca riguarda le politiche di coesione nel Vecchio Continente unitamente a quelle legate all’innovazione, allo sviluppo ed alla ricerca.

Lavorare in Brianza nel legno-arredo e nel design

 Anche per il settore del legno-arredo e del design la crisi picchia duro per le imprese italiane, ma per i giovani talenti italiani, creativi ed “anarchici”, ci sono comunque buone possibilità di lavoro sul territorio del nostro Paese, ed in particolar modo in Lombardia, dove nonostante le difficoltà congiunturali non si rinuncia a destinare quote di budget all’innovazione ed al reclutamento di nuove leve. L’area più vivace è quella della Brianza, dove le imprese tendono ad assumere il “designer a chilometri zero“, ovverosia un giovane talento, che ha studiato nelle migliori università italiane e che magari ha fatto qualche esperienza all’estero. E così le imprese della Brianza non disdegnano ad affidare ai giovani creativi e di talento le linee di produzione alternative e “low cost” al fine di scommettere su quelli che in futuro potranno anche diventare dei nomi affermati a livello internazionale.

Provincia di Firenze: voucher per neo assunti e giovani ricercatori

 Al fine di aiutare sia le piccole realtà imprenditoriali, sia i neo assunti in azienda ed i giovani ricercatori, in Provincia di Firenze, su proposta dell’assessorato provinciale alla Formazione professionale e al Lavoro, sono stati complessivamente stanziati 280 mila euro circa per finanziare due importanti bandi aventi un forte carattere innovativo ed orientati a far fronte alle ripercussioni negative generate dalla crisi. Uno dei due bandi, in particolare, riguarda l’erogazione di voucher formativi alle imprese del territorio provinciale ai fini del coaching per i neo assunti; la dote per questo bando è pari a 130 mila euro, e prevede a favore del neo assunto l’acquisizione di abilità e di competenze attraverso percorsi di formazione, da parte di Agenzie accreditate sul territorio regionale, con personale esperto. Ogni voucher, ai fini dell’attivazione del coaching personalizzato, è pari a 3.500 euro, e permetterà all’impresa che ha assunto nuove figure in azienda da meno di sei mesi di poter far leva su personale che risulterà più rapidamente inserito nel contesto lavorativo.

Contratti di innovazione: lavoro per 30 mila ricercatori

 Il Ministero dello Sviluppo Economico, per il rilancio della competitività nel nostro Paese, ha annunciato il lancio dei “contratti di innovazione tecnologica”, grazie a quali potranno essere attivati investimenti per un controvalore stimato in circa due miliardi di euro. Attraverso il finanziamento, in parte pubblico, ed in parte privato, di progetti di eccellenza e ad alto valore aggiunto, infatti, il Ministero dello Sviluppo economico prevede che la misura sarà in grado di dare occupazione a ben 30 mila ricercatori. Ma come funzionano i “contratti di innovazione tecnologica”? Ebbene, al riguardo l’Mse spiega che un “contratto di innovazione tecnologica” nasce da un accordo che le imprese e gli enti di ricerca sottoscrivono con la controparte pubblica.

Lavorare nelle imprese sociali: opportunità di crescita e di sviluppo

 Per trovare lavoro nel nostro Paese non è strettamente necessario rivolgersi ad imprese fortemente orientate al profitto, e che magari ogni tanto, in alcuni casi molto spesso, escono dai canoni e dai criteri della responsabilità sociale. In Italia, infatti, c’è un settore, quello delle imprese cosiddette “sociali”, che “smuove” la bellezza di dieci miliardi di euro in termini di fatturato a fronte di 350.000 lavoratori per complessive 15.000 realtà imprenditoriali impegnate in questo comparto. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata da Iris Network in un Rapporto da cui è tra l’altro emerso come il potenziale di crescita e di sviluppo per questo settore siano non indifferenti. Ma cosa serve, specie ai tempi della crisi, affinché il modello dell’impresa sociale possa ulteriormente espandersi?

La provincia di Roma premia la creatività

 Che cos’è la cultura di impresa? Per tentare di rispondere a questa domanda è stata condotta, un paio di anni fa, una ricerca Gfk Eurisko commissionata da Confindustria articolata su un campione di associati, di piccoli e medi imprenditori e di cittadini non operanti nel settore. La ricerca ha evidenziato come la cultura di impresa sia ritenuta fondamentale per la maggioranza della classe dirigente industriale.

Dalla ricerca è emerso che per la maggior parte degli imprenditori la cultura di impresa significa soprattutto creatività e innovazione, oltre a vari altri elementi non ritenuti però secondari. Questa è, stando alla ricerca, l’opinione di più di due imprenditori su tre.

Professione manager: figura importante ai tempi della crisi

 Ai tempi della crisi economica e finanziaria, la figura del manager per il titolare d’impresa è ancor più importante, visto che lavorando a fianco ed a stretto contatto può contribuire sia a portare avanti i progetti aziendali, sia a mettere in campo azioni capaci di superare le temporanee difficoltà. Per questo, la Camera di Commercio di Milano, attraverso la sua azienda speciale Formaper, e con il contributo finanziario e la promozione a cura di Unioncamere Lombardia e della Regione Lombardia, porta avanti su tutto il territorio regionale, a livello di professione, un vero e proprio servizio di matching impresa-manager.

Grazie infatti ad una banca dati, gestita dal “SIT”, lo Sportello Impresa in Trasformazione, il titolare d’impresa può “scegliere” tra oltre seicento manager con elevate competenze e disponibili a dare supporto operativo e decisionale per l’innovazione, per vendere di più, per l’accesso al credito, per tagliare e controllare i costi.